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martedì 31 maggio 2022

Book Challenge - Giugno -



Per partecipare:

- Essere lettori fissi del blog


Tracce - Primo Gruppo -
Ad ogni traccia dovete collegare un libro diverso.

- Un libro con il nome di una figura professionale nel titolo (dottore, giardiniere, idraulico, commesso ...)
- Nome di un luogo nel titolo (paese/nazione/stato reale o immaginario)
- Un libro dove avviene un suicidio o presunto tale
- Un libro della Giunti
- Collega un libro a questo quadro (con donna solo se fantasma)


George Roux - Spirite

Tracce - Secondo Gruppo -
Ad ogni traccia dovete collegare un libro diverso.

- Un retelling: rivisitazione di una storia
- Un libro con dei nobili
- Un libro dove il protagonista cresce (bambino-ragazzo-adulto) 
- Storia: un libro in cui si parla di un evento realmente accaduto
- Un libro con protagonista di mezza età 

Traccia Bonus
Puoi collegare quanti libri vuoi a questa traccia.

Ordine della Fenice sceglie: Ogni casata usa la propria bonus
Ordine: Libro del proprio genere preferito
Bambini: Libro del proprio genere preferito
Austen: Libro il cui titolo inizia con un articolo
Ladre: Libro comprato e non ancora letto

Ordine della Fenice 613
Bambini Sperduti 526
Lost In Austen 425
Ladre di libri 325

giovedì 26 maggio 2022

Recensioni: "L'assassinio di Pont-Rouge" - "Il pellegrino dell'odio" - "Il mistero della statuetta di giada" - "Agatha Raisin e i Camminatori di Dembley" - "L'atroce accademia"


 
"L'atroce accademia" di Lemony Snicket
Vol. 5 Una serie di sfortunati eventi

Pagine 188
Genere Narrativa per ragazzi

Originalità 8
Trama 7
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 7

Voto Finale: 7

A questo giro gli orfani Baudelaire vengono mandati alla Profrock Preparatory School, qui incontreranno persone detestabili come la maleducata, violenta e sudicia Carmelita Ghette.
Questa scuola è per la precisione un collegio, il cui motto è "memento mori" ed è dotato di un computer che a quanto pare dovrebbe riconoscere all'istante il Conte Olaf ma nella vita degli orfani nulla va per il meglio.
Appena arrivati infatti vengono canzonati dal vicepreside e apostrofati come "sniffacroste".
Il preside si ritiene un genio della musica ma riesce a produrre solo note stonate e stridii non ben definiti. Assume anche Sunny come segretaria!

👉 Dopo la morte dei genitori, gli orfani sembrano essere finiti in un mondo dove gli adulti si fanno ingannare da un travestimento, sono ingenui oppure presuntuosi e crudeli e nessuno è in grado di tenere al sicuro dei bambini. Insomma questa storia esagerata e assurda, all'inizio è anche simpatica ma a lunga andare stanca, soprattutto diventa ripetitivo. 

👉 A scuola (in cui non insegnano nulla, ovviamente) incontrano altri due orfani (oltre ai genitori hanno perso anche il loro terzo gemello, sempre in un incendio).
Diventeranno subito grandi amici ma la sfortuna dei Baudelaire infetterà gli altri due.

👉 Il Conte non tarda ad arrivare e come sempre riesce ad ingannare tutti tranne i bambini! 

"L'assassinio di Pont-Rouge" di Charles Barbara

Pagine 180
Genere Giallo

Originalità 8
Trama 7
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 8

Voto Finale: 7

A Parigi, due amici si confessano a vicenda le loro pene.
Uno è Radolphe, un artista, l’altro è Max, secondo violino in un’orchestra di un teatro.
Tra un problema e un pensiero filosofico, finiscono con il parlare di un uomo, un agente di cambio, ripescato morto nel Senna.
Si pensa al suicidio ma a Max vengono dei sospetti.
Se voleva fuggire dalla famiglia, perché uccidersi? Rimorso?
Poco dopo incontra un vecchio amico ed inizia a frequentarlo. Lui gli parla della moglie malata, dei suoi recenti successi ma qualcosa nell’animo lo turba.

👉 Non c’è una vera e propria indagine. Dopo la parentesi sul caso infatti si parla di altro, tipo religione, compromessi, sfortuna, cosa si è disposti a fare per la ricchezza e Max continua a frequentare quel nuovo amico.

👉 L’autore non voleva un’indagine ma dimostrare gli effetti della colpa sulla psiche, l’animo delle persone. Per questo è uno dei primi romanzi psicologici, perché appunto mostra come la colpa tormenti le persone.
E alla fine viene da chiedersi: siamo noi i peggiori castigatori di noi stessi?

👉 Con questo testo l’autore ha influenzato il lavoro di molti altri scrittori come Dostoevskij , Emile Zola e ne ha inseriti altri nel testo (sotto mentite spoglie).

👉 Una lettura affascinante e ricca di illustrazioni. Affascinante in quanto il libro che ha anticipato i romanzi psicologici, il precursore del genere poliziesco. Non ho apprezzato solo alcuni discorsi iniziali che hanno rallentato la mia lettura. 

"Il mistero della statuetta di giada" di Susanne Goga

Pagine 241
Genere Giallo

Originalità 7
Trama 5
Narrazione 6
Personaggi 5
Descrizioni 6
Ambientazione 7

Voto Finale: 5

Il commissario Leo Wechler è vedovo e vive con i due figli e la sorella (che lo aiuta a badare ai bambini).
Una sera mentre è a casa, Leo riceve una chiamata da un suo collega: c'è stato un omicidio, hanno ucciso un guaritore, l'arma del delitto sembra essere un Buddha di giada.
Dopo questo primo caso ne susseguono anche altri.

👉 Ho letto altri libri di questa autrice, due romanzi, mi sono piaciuti ma questo terzo no, l'ho trovato lento e dispersivo. Come autrice di gialli non l'apprezzo molto.

👉 Affascinante però l'ambientazione: Berlino, 1922. La moneta ha perso valore dopo la guerra e la rivoluzione, c'è la crisi e le persone tentano di vivere come meglio possono.

👉 Troppi casi proposti e indagini a "balzi", inizia con un caso poi passa all'altro mettendo da parte il vecchio, poi lo riprende. L'ho trovato non tanto caotico ma dispersivo.

👉 Il privato di Leo ricopre fin troppe pagine. Odio quando nei gialli divagano e qui lo si fa spesso. E i problemi con la sorella, e i figli, e le malattie e i fidanzati qui e là.  

👉 Le pagine non sono tante ma le ho trovate pesantissime.

"Il pellegrino dell'odio" di Ellis Peters 
Vol. 10 dei misteri di Fratello Cadfael 

Pagine 221
Genere Giallo

Originalità 8
Trama 7
Narrazione 8
Personaggi 7
Descrizioni 8
Ambientazione 8

Voto Finale: 7+

Dopo tre anni di guerra civile la situazione volge al peggio per il re.
Hugh, lo sceriffo dello Shropshire fa del suo meglio per salvaguardare la contea per il suo re.
Intanto fratello Cadfael e gli altri monaci sono alle prese con la festa dedicata a Santa Winifred.
Sono arrivano molti Pellegrini, in particolare due coppie: una composta da fratello e sorella e l’altra da due giovani di cui uno sta facendo una penitenza assai dolorosa: deve compiere il percorso senza scarpe e con una croce pesante al collo.
Ora la domanda è: ma l’omicidio? È un giallo, quindi qualcuno per forza deve essere ucciso.
L’omicidio è avvenuto ma lontano dal monastero … non tarderà però ad arrivare all’orecchio di fratello Cadfael.

👉 Non potete leggere questo libro se prima non avete letto le prime opere della serie. Questo perché si parla di fatti avvenuti in quei libri e ci sono vari spoiler.

👉 Pellegrini, ladri, giochi d’azzardo ed eredi dispersi. In questo caso bisogna scoprire la vera identità delle persone.

👉 Il caso non è troppo complicato però, l’ho intuito senza particolari problemi.

👉 Non apprezzo particolarmente i libri ambientati nel medioevo ma #ellispeters è riuscita a conquistarmi con questi suoi gialli. Non riesco a staccarmi da fratello Cadfael.


"Agatha Raisin e i Camminatori di Dembley" di M.C. Beaton 
Vol. 4 della serie Agatha Raisin

Pagine 200
Genere Giallo

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 7
Personaggi 8
Descrizioni 7
Ambientazione 8

Voto Finale: 7

Dopo sei mesi trascorsi a Londra a lavorare ancora come PR, Agatha non ne può più e torna a Carsely. Londra ha una brutta influenza su di lei, tira fuori il suo lato peggiore, il villaggio invece è un luogo pieno di amici e … cadaveri.
L’ultimo ritrovato è nella proprietà di Sir Charles Fraith. La vittima è Jessica, una camminatrice di Dembley che cercava con entusiasmo lo scontro con i proprietari terrieri per i diritti di passaggio. Questo perché era assetata di potere e invidiosa. 
Snervante la felicità con cui cercava di litigare. Beh non mancherà a nessuno, anche perché negli ultimi giorni aveva litigato con tutti.
Agatha si mette ad indagare e per farlo si unisce ai camminatori insieme al suo vicino James, sua cotta nonché marito per finta.

"E allora adesso che sei tornata dobbiamo aspettarci qualche altro omicidio?"

👉 In questo libro si vedono chiaramente le varie personalità di Agatha, truculenta, assertiva ma incline alla malinconia. Tenace, battagliera ma anche generosa e bisognosa di affetto. Ha un carattere complesso.

👉 Questa è la storia dove Agatha incontra Charles, nei prossimi volumi i due saranno infatti inseparabili. In questo … beh non è iniziata bene.

👉 Il finale lo conoscevo già perché ho visto la serie tv ahimè 😩

👉 L’ho letto comunque con grande piacere. Agatha porta sempre una ventata di allegria.

"Vede, avevo sognato e fantasticato talmente tanto che mi sono resa conto che lui non poteva essere all'altezza dei miei sogni e delle mie aspettative. Io non sono nella realtà." 

 

Recensione: "La condanna dei viventi" - Marco De Franchi


Pagine 562
Genere Giallo

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 8
Ambientazione 8

Voto Finale: 8

Valentina, commissario del Servizio Centrale Operativo, viene chiamata per un caso particolare.
È stato trovato un bambino che correva nudo per strada sotto shock. Era scomparso quel pomeriggio e se prima pensavano a una marachella, a un modo per attirare l'attenzione, quello che lui dice loro li fa ricredere.
Non ha segni di violenza sul corpo ma lui afferma di essere stato rapito da un uomo con i capelli bianchi e lunghi, lo aveva messo in un furgone pieno di volti e c’era un altro bambino, freddo, non si muoveva più.
Dopo poco, ecco che un altro bambino identico a quello ritrovato, viene rapito. Il padre è stato violentemente ucciso.
Secondo Valentina qualcosa di grosso sta accadendo, riuscirà a convincere anche i colleghi?

👉Valentina, come capo, fatica a farsi valere, a imporre il suo grado. Lei però è pronta rischiare la carriera per seguire il suo intuito e tentare di mettere dietro alle sbarre un criminale pericolosissimo. 

👉 I capitoli brevi rendono la lettura più scorrevole. La storia ha un buon ritmo, si succedono indizi, nuove rivelazioni, nuovi eventi.

👉 Al centro della storia c’è il caso, non viene dato molto spazio al privato, cosa che nei thriller apprezzo.

👉 A un certo punto il caso prende una piega accattivante. Le vittime aumentano, si scava sempre più nel passato e anche quando sembra tutto risolto ecco che scoprono dell’altro e si torna ad indagare. Ogni volta che la lettura inizia a diventare pesante, un cambio di rotta o una rivelazione, la ravvivano.

👉 Tre bambini rapiti, un misterioso uomo dai capelli bianchi, un super poliziotto dalla carriera rovinata, un commissario che non si fa rispettare. Un’indagine complessa, fortemente ostacolata.

👉 Anche se accattivante, è una lettura decisamente lunga, richiede tempo, la fine sembra non arrivare mai per questo non capisco il perché di un finale affrettato, troncato, sospeso. Ci sarà un seguito?

Recensione: "Le distrazioni" - Federica De Paolis


Pagine 287
Genere Narrativa

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 8
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 7

Voto Finale: 8

Quando era incinta di nove mesi, Viola è stata investita da un’auto. Era messa male ma ha combattuto per Elia, il figlio.
A due anni di distanza, quello stesso figlio è diventato una sorta di prigione.
Tra lei e il compagno c’è solo indifferenza, sguardi sfuggenti, si sfiorano senza vedersi davvero.
Viola trova pace solo con Dora.
Quel pomeriggio infatti ha fretta di andare, la deve incontrare a yoga. È al parco con Elia, aspetta l’arrivo di Paolo, il compagno, per darsi il cambio.
In ritardo finalmente arriva, lei non lo saluta nemmeno, lo vede da lontano e tanto basta. Se ne va e non vede che anche Paolo, dopo una chiamata torna indietro, alla macchina. Un problema urgente al lavoro, un’indagine per truffa, uno degli impianti di smaltimento di rifiuti è poi andato a fuoco.
Se ne vanno entrambi… ed Elia?
Realizzano di averlo perso solo dopo più di un’ora. Tornano al parco ma non c’è più.
Non possono chiamare la polizia perché se no verrebbero accusati di abbandono di minore. Devono trovarlo da soli.

"Elia ingoia frutta, omogenizzati e silenzi. È nato nel caos."

👉 La storia ruota intorno a una giornata che ne evoca tante altre. Sono avvolte dalla nebbia. La memoria di Viola é danneggiata, ha cancellato il dolore, come una sorta di autodifesa. Ogni volta che tenta di ricordare le viene l’emicrania e se ricorda, si addormenta e dimentica di nuovo.
Questo libro è una caccia al tesoro, il premio finale: uno scrigno pieno di ricordi pesanti.

👉 La copertina rappresenta perfettamente il rapporto tra Viola e Paolo, una relazione sfuggente, complicata.

"... siamo nell'epoca in cui i bambini stanno con i grandi e il mondo fa schifo."

👉 Come il precedente libro dell’autrice, anche questo l’ho letto in un attimo. La narrazione mi ha rapita, portandomi lì con Viola e Paolo.

👉 Uno dei temi della storia è la difficoltà ad avere figli. Viola infatti fatica a rimanere incinta.
Veniamo catapultati nel suo dolore, nella sua impotenza e dopo tanti sacrifici e lacrime, quando finalmente riescono ad averlo, ecco che l'incidente cambia tutto.

"I figli sono come ami che servono a gratificare il narcisismo di poveri disgraziati."

👉 Vediamo il punto di vista di entrambi, Paolo e Viola. Un'unica storia ma raccontata, vista e soprattutto ricordata in modo diverso.

giovedì 5 maggio 2022

Recensione in Anteprima: "La bibliotecaria di New York" - Marie Benedict e Victoria Christopher Murray


Pagine 384
Genere Narrativa

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 8
Personaggi 9
Descrizioni 8
Ambientazione 8

Voto Finale: 8

1905.
Belle vive nel New Jersey da cinque anni. Lavora nella biblioteca di Princeton.
Un giorno però il suo nome viene fatto al famigerato finanziere J. P. Morgan. Lui ha costruito una biblioteca privata a New York e cerca appunto una bibliotecaria.
Belle da Costa Greene deve giocarsela bene, soprattutto deve tenere segreto il suo vero cognome, quello legato alle sue origini. Lei si spaccia per bianca ma non lo è, anzi è figlia di uno degli attivisti più solerti a quell’epoca.
Quando Belle viene assunta ed inizia a comparire su tutti i giornali… se si sapesse delle sue origini, per via delle leggi segregazioniste rischierebbe il linciaggio.

👉 La storia reale (ovviamente le autrice hanno dovuto lavorare un po’ anche di fantasia) delle due anime che hanno costruito la Morgan library and museum.
La storia è affascinante proprio perché riporta alla luce due personaggi che si erano persi nel tempo. In particolare, ci parla della figura di Belle, donna coraggiosa e agguerrita che si è fatta valere in un mondo che la discriminava.

👉 Nel libro si parla del rapporto complesso con la sua famiglia, del padre attivista che li ha lasciati e della madre che li ha “trasformati” in bianchi per dar loro un futuro.
Il padre è il primo laureato di colore ad Harvard, professore, avvocato, lotta per la parità di diritti e non ha visto di buon occhio la scelta della moglie di farli passare per bianchi, per questo li ha lasciati, per continuare a lottare per un mondo più giusto. La moglie del resto ha fatto quella scelta solo per tenere al sicuro i figli e dare loro le stesse opportunità delle persone non di colore. La madre è dura con Belle, la sprona a studiare, a nascondere bene la sua identità, a non fare passi falsi.

👉 Anche il rapporto tra Belle e Mr Morgan è particolare, difficile da descrivere, le autrici lo hanno dovuto scrivere a modo loro partendo da un commento della stessa Belle e da qualche articolo di giornale. Belle ha bruciato tutte le lettere prima della sua fine.

👉 Una biblioteca piena non solo di libri rari ma anche quadri e cimeli preziosi di monarchi, artisti, inventori. Una raccolta unica che genera invidia tra i collezionisti. 

👉 Una storia affascinante che ricopre svariati anni, dal 1905 al 1948.
Le autrici sono state abili nel descriverla, la lettura scorre piacevolmente, animata da svarianti eventi, feste, aste, viaggi, incontri amorosi. Sono riuscite a rappresentare divinamente Belle, donna forte e audace e Mr Morgan, uomo autoritario e dalle idee non sempre condivisibili. 

martedì 3 maggio 2022

Recensione: "Le due morti del signor Mihara" - Tommaso Scotti


Pagine 350
Genere Giallo

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 8
Personaggi 8
Descrizioni 8
Ambientazione 8

Voto Finale: 8

Takeshi Nishida è un ispettore giapponese della omicidi.
Dopo un importante caso (quello nel volume precedente) viene subito chiamato ad indagare su un uomo trovato morto nella sua casa.
In pratica la vittima ha chiamato la portineria chiedendo aiuto ma quando l’addetto è salito, ha trovato l’uomo morto, seduto alla sua scrivania.
Viene subito fermato un uomo che però complica un po’ tutto: lui afferma di essere stato insieme alla vittima ma che era viva, ci ha parlato … ma un attimo dopo, eccolo morto.

👉 Ciò che più mi ha sconvolta è la panoramica sulla vita in Giappone. L’autore ci parla della severità, del conformismo, di questa società in cui non è abitudine dire ai figli che gli si vuole bene, in cui l’individuo si annulla nel gruppo (se uno si butta sotto a un treno è maleducato perché crea disagio a chi viaggia). Una società brutale in cui si gasano gli animali domestici quando sono di troppo. Una società in cui è molto diffuso il fenomeno degli evaporati: giapponesi che spariscono nel nulla e che non vengono nemmeno cercati dalla polizia (agiscono solo in caso di motivi criminali).
Chiacchierando con l’autore ho scoperto che la sua intenzione era quella di non mostrare solo “fiori di ciliegio e storie kawaii” ma soprattutto di far vedere le ombre di questo paese. Il Giappone è un luogo affascinante, i giapponesi sono grandi lavoratori ma a quanto stile di vita, in quanto a umanità … sono medievali, non danno valore alla vita o per lo meno per loro vale ben poco.
Ho apprezzato molto questa decisione dell’autore di mostrare il Giappone interamente, soprattutto i lati più orribili.

👉 Il protagonista spicca per il suo essere inusuale. In un paese dove tutti hanno le stesse caratteristiche, lui è per metà americano, ha quindi un aspetto particolare ma soprattutto un modo di pensare occidentale.

👉 Il caso è accattivante fin da subito. Molti dettagli non tornano e si scoprono indizi sempre più stravaganti. Nessun segno di colluttazione, solo una sedia ribaltata, una valigia con dei soldi ancora lì, la spada tradizionale insanguinata, le analisi recenti che non corrispondono. 

👉 La soluzione mi ha fatto un po’ fare un giro sulle montagne russe, nel senso che all’inizio ero convinta di aver capito poi ho cambiato idea e alla fine sì, la mia idea era giusta 🤣

👉 La fine, in particolare il modo di agire dell’ispettore, mi ha sorpresa in positivo.