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martedì 30 giugno 2020

Book Challenge - Luglio -


Giugno ha lasciato in tutti noi della Challenge la tristezza nel cuore.
La perdita della nostra amica lettrice Elvira ha rabbuiato un po' tutti noi.
Non potrà più giocare con noi ma noi continueremo a leggere pensando a lei e sarà un po' come se lei fosse ancora con noi.

Statistiche sesto mese di Challenge:
180 partecipanti
+ 700 recensioni scritte
+ 2.800 punti totali
Possiamo fare di più! Tutti a leggere!
Pronti per un nuovo mese pieno di letture?
Per partecipare:

- Essere lettori fissi del blog


VINCE IL BONUS

Bambini Sperduti: 756
Lost In Austen: 737
Ordine della Fenice: 640
Ladre di Libri: 610

Traccia Vagabonda 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi uno o più libri ambientati nel posto citato.

THAILANDIA



Traccia a Cascata 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi un libro che si collega a questa traccia e poi collega un altro libro a quest'ultimo (massimo 3 collegamenti).

Libro con una macchina in copertina

Traccia Normale 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi uno o più libri che si collegano a questa traccia. 

Libro in cui un personaggio muore

I bambini sperduti usano il bonus, cambiano traccia per la loro casata: Leggi libri del tuo genere preferito (si può scegliere un unico genere a testa)

Tracce Autore 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi uno o più libri scritti dall'autore assegnato alla tua casata.

Le ladre di libri scelgono per le Lost in Austen: Gianrico Carofiglio
L'ordine della fenice sceglie per i Bambini Sperduti: Valerio Massimo Manfredi
Le lost in Austen scelgono per le Ladre di libri: Louisa May Alcott
I bambini sperduti scelgono per l'Ordine della fenice: Margaret Mazzantini

Traccia Artista 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Abbina uno o più libri all'opera qui sotto.


"La stanza gialla" - Matteo Massagrande 
Anno: 2019

Tracce Gold
- 5 punti -


Gruppo lettura: link


Traccia Annuale 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto + punti extra -

Leggi un solo libro per traccia. Avete tempo tutto l'anno per completarle.

1. Una trilogia (+3)
2. Una saga composta da cinque libri (+5)
3. Un libro di almeno mille pagine (+1)
4. Sei commedie di Shakespeare (a scelta tra: I due gentiluomini di Verona, La commedia degli errori, La bisbetica domata, Pene d'amore perdute, Il mercante di Venezia, Sogno di una notte di mezza estate, Molto rumore per nulla, Come vi piace, La dodicesima notte, Le allegre comari di Windsor, Tutto è bene quel che finisce bene, Misura per misura, Pericle principe di Tiro, La tempesta, Il racconto d'inverno) (+6)
5. Cinque classici, ognuno composto da almeno trecento pagine (+5)
6. Tutto il ciclo del "Signore degli anelli" (lo Hobbit, La Compagnia dell'Anello, Le due torri, Il ritorno del re) (+4)
7. Decameron (20 punti)
8. Cinque libri per ragazzi (+5)
9. Sei libri ambientati in sei capitali diverse (+6)
10. Leggere tutti i libri di un autore deceduto (devono essere minimo quattro) (+1 extra per ogni libro)
11. Un libro in lingua straniera (+1)
12. Arcobaleno. Leggi sette libri, ognuno deve avere il bordo di un colore dell'arcobaleno (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola) (+7)

Book Recap Giugno


Giugno.
Questo mese non sono riuscita a leggere praticamente nulla di ciò che mi ero prefissata di leggere.
Ho letto più che altro libro per le collaborazioni con le case editrici.
A luglio, però, rimedierò e mi dedicherò soprattutto ai libri che ho accumulato.
La lettura di giugno che più mi ha sorpresa è "Le imperfette" non mi aspettavo che mi piacesse così tanto.
Tuttavia non è la lettura più bella del mese, sotto vedrete la classifica.
Mi ha deluso molto, invece, un libro la cui idea di base è intrigante ma secondo me è stata realizzata male. Sto parlando di "I delitti dei nove cieli".

Tutte le recensioni qui: link

Statistiche

Libri letti: 18
Numero di pagine lette: 7.325
Voto complessivo delle letture: 7+
Recensioni negative: 1/18

Miglior copertina


Classifica


lunedì 29 giugno 2020

Recensione: "La figlia del diavolo" - Lisa Kleypas


Editore Mondadori
Genere Romanzo

Finalmente è uscita la traduzione del quinto libro della serie "Ravenel", una delle poche serie che ho letto nell'ordine giusto! Cosa rara per me!
Questa serie mi sta facendo impazzire, motivo per cui, quando ho visto questa uscita, sono corsa a prendere il libro.
"La figlia del diavolo" riprende gli eventi accaduti nel terzo libro ma nel corso della storia si riallaccia al quarto.
Protagonista di questa serie è Weston Ravenel: fratello di Devon, ex libertino esuberante, ora grande lavoratore che non teme di sporcarsi le mani insieme ai suoi uomini.
Personaggio principale oltre a West, è Phoebe, sorella di Gabriel (protagonista nel libro "Il diavolo in primavera").
Phoebe è una giovane madre e vedova.
Il suo amato marito e migliore amico da sempre, Henry, è morto dopo essere stato malato per tutta la vita.
La lascia con due figli piccoli da crescere: l'esilarante Justin e il dolce Stephen.
Phoebe esce dal lutto andando al matrimonio di suo fratello con una Ravenel, ed è lì che incontra il cugino della sposa: West.
Phoebe lo conosceva già, non di persona ma per sentito dire.
West, da ragazzo, tormentava il marito di Phoebe e lei, ovviamente, ce l'ha con lui per aver reso un inferno la vita scolastica di Henry.
Tuttavia, quando Phoebe vede West rimane stupita. Lei si aspettava un ubriacone grande, grosso e scansafatiche invece si ritrova davanti un giovane affascinante che si dà un gran da fare con l'organizzazione del matrimonio.
Con il passare del tempo, Phoebe scopre che West è un gran lavoratore, è lui che si occupa della tenuta, è lui che va in campagna con i contadini. Non è più il libertino di una volta anche se, quei ricordi tormentano ancora West.
Lui infatti vorrebbe avere la reputazione immacolata per poter essere degno di qualcuna tipo ... Phoebe.
"La figlia del diavolo" ha una narrazione che si alterna tra il punto di vista di Phoebe e quello di West.
Nel testo verrà dato spazio anche ai genitori di Phoebe, li conosceremo più da vicino.
L'ironia è un particolare presente non solo in questo libro ma in tutti quelli della serie, tuttavia questo libro in particolare ha una trama un po' debole.
Gli altri personaggi della serie hanno quasi tutti una storia accattivante alle spalle, Phoebe e West a confronto sono piuttosto comuni. Le loro vite non suscitano particolare interesse, non hanno nulla di eclatante, se non alcuni dettagli.
La trama non è tra le più originali della serie motivo per cui questo libro non è tra i miei preferiti.
Lo trovo meno affascinante degli altri, però mi è piaciuto ugualmente, l'autrice è brava a trasmettere emozioni, a far immedesimare il lettore con i suoi protagonisti.
"La figlia del diavolo" è un romanzo a tratti dolce, divertente, passionale, turbolento.
Io vi stra-consiglio questa serie. Io l'adoro e non vedo l'ora di leggere anche il prossimo e (di regola) ultimo libro: "Chasing Cassandra".
Ogni libro delle serie può essere letto singolarmente, non è necessario leggerli tutti, io però vi consiglio di recuperarli. In ogni libro si parla di personaggi presenti negli altri volumi, quindi per evitare spoiler vi conviene leggere tutta la serie.
Tanto si legge in attimo, è così travolgente che una volta iniziata, fermarsi è difficile.

Review Party "Il segreto del mercante di libri (Il mercante di libri maledetti Vol. 4)" di Marcello Simoni


Editore Newton Compton
Genere Thriller storico

Marcello Simoni rispolvera la serie "Il mercante di libri maledetti" scrivendo il quarto volume.
La serie è così composta:
1. Il mercante di libri maledetti
2. La biblioteca perduta dell'alchimista
3. Il labirinto ai confini del mondo
4. Il segreto del mercante di libri
Non è essenziale aver letto gli altri libri per apprezzare al meglio questo. Io non li ho ancora letti ma non ho avuto problemi a immergermi nelle mille avventure contenute nel "Il segreto del mercante di libri".
Non amo molto i libri ambientati nel Medioevo ma Marcello Simoni è uno dei pochi scrittori che riesce a farmi apprezzare questo periodo storico.
Ma parliamo del libro.
Simoni ci porta nella Spagna del 1.232, per la precisione, ci porta nel monastero di San Miguel de Escalada.
Ignazio da Toledo, il nostra protagonista, è approdato lì con i suoi libri e famigli.
Ad accoglierlo c'è l'abate Leocadio.
Ignazio è al monastero per incontrare il magister Sarwardo, il motivo di quell'appuntamento è un consulto a proposito di una reliquia.
Ignazio è un mercante esperto di reliquie e quando Sarwardo gli mostra un disco, poco più grande di una moneta, con sopra delle incisioni, lui non tarda a capire di cosa si tratta.
Il disco è in realtà un amuleto che parla della caverna, quella perduta, quella che la leggenda dice nascondere al suo interno sette giovani che dormono da duecento anni: i Sette Dormienti immersi in un sonno fuori dal tempo.
Un mistero antico che tocca culture diverse.
Ed è proprio per la caverna che il magister vuole l'aiuto di Ignazio.
Prima di saperne di più, però, i due vengono interrotti dall'arrivo di Pedro Gonzalez, nemico di Ignazio, venuto a dare al nostro protagonista una serie di brutte notizie.
Da questo momento la narrazione si divide, non seguiremo solo le gesta di Ignazio ma anche quelle della sua famiglia.
Viaggeremo quindi con la moglie, ma anche con il figlio e in parte con la nuora.
Ignazio e la sua famiglia ci porteranno in posti diversi, all'inseguimento di uno e più arcani.
Numerose avventure aspettano il lettore tra le pagine di questo libro, molti misteri sono celati tra le pagine.
Un amuleto che porta a una caverna.
Una chiave per accedere a un vecchio segreto.
I pericoli non mancheranno, uno sorgerà perfino dal passato ... i Veggenti sono tornati.

"Uno spirito cui non importa nulla se non obbedire all'imperativo di uccidere."

Ai misteri si mischiano una moltitudine di battaglie e scontri all'ultimo sangue.
Il finale lascia intendere che ci sarà un seguito e la curiosità in merito è tanta.
Nel libro ci sono anche semplici e curiosi disegni che aiutano a immaginare meglio certi particolari espressi nel testo.
La cosa che apprezzo di più dei libri di Simoni è tutto lo studio che c'è dietro ad ogni storia.
Inoltre, anche i misteri e gli enigmi sono alcuni degli aspetti più accattivanti dei suoi libri.
Se amate i libri che vi fanno viaggiare nel tempo, se amate le storie piene di enigmi e peripezie, questa serie fa per voi.

domenica 28 giugno 2020

Recensione: "Fiore di roccia" - Ilaria Tuti

 

Editore Longanesi
Genere Narrativa

Quando ho scoperto che non era il seguito di "Ninfa dormiente" il mio entusiasmo è sceso sotto zero.
Non avevo aspettative negative in merito a questo libro ... le avevo tetre! Mi aspettavo una spiacevole lettura, poi l'ho iniziato e ... che meraviglia di libro!
Ilaria Tuti si discosta momentaneamente dalla sua serie poliziesca per richiamare i nostri cuori e la nostra attenzione su un pezzo di storia dimenticato.
Ilaria Tuti ci fa fare un tuffo nel passato, nel giugno del 1915, durante la prima guerra mondiale.
Siamo a Timau, un paesino di montagna italiano, abitato da donne, bambini e anziani.
Gli uomini sono tutti a combattere e le donne si danno da fare per allevare i figli e lavorare.
Alle donne di Timau viene chiesto di fare anche qualcos'altro.
I battaglioni nella zona Carnia hanno bisogno di qualcuno che porti loro tutte le provviste necessarie.
Questo aiuto lo hanno chiesto agli abitati di Timau, alle donne stanche e ai bambini affamati e tra questi, le uniche in grado di rispondere all'appello sono le donne.
Loro sono le uniche ad avere forza sufficiente per quel tipo di lavoro.
Ma hanno il coraggio di andare al fronte, in mezzo alla battaglia, rischiando la vita?
Con il favore delle tenebre, le donne di Timau si riuniscono per decidere cosa fare. Rispondere o meno a quella richiesta di aiuto?
La prima a decidere è Lucia, la mamma (un po' di tutti), lei vuole aiutare, vuole portare da mangiare agli uomini, ai ragazzi sulle montagne, perché se non lo fanno loro, nessun altro lo farà.
Loro sono l'unica speranza per chi combatte al fronte.
Ed ecco che, ispirate da Lucia, anche le altre accettano.
Viola, l'esuberanza e l'entusiasmo.
Caterina, la saggezza.
Maria, con le preghiere sempre sulle labbra.
E Agata, la nostra narratrice.
La vita degli alpini dipende da loro, da queste donne che conoscono le montagne meglio di chiunque altro, donne che quasi ogni giorno percorreranno sedici chilometri di vette per portare i rifornimenti ai soldati, e lo faranno arrampicandosi con le gerle sulle schiene, piene di armi, esplosivo, lettere, con le cinghie che entrano loro nella pelle, i piedi lividi, la schiena scricchiolante, il fazzoletto in testa, le gonne lunghe, i gomitoli in tasca per fare la maglia durante la salita.
Loro sono le Portatrici, donne coraggiose e tenaci, a cui nemmeno un capitano può dare ordini, donne che si sono guadagnate il loro posto nella storia con la fatica, la solidarietà, l'umanità.
Loro erano la speranza, la solidarietà, la forza che brillavano in mezzo ai cambi di battaglia.

"Dio è qui ed è donna."

Ilaria Tuti ci ricorda l'esistenza delle portatrici con una narrazione coinvolgente che incanta, parola dopo parola.
I paesaggi sono così ben descritti che si ha quasi l'impressione di essere lì, tra quelle montagne, tra quei sentieri, su quel fronte, tra i soldati, con le portatrici.
Uno degli aspetti più belli del libro è l'aiuto che ognuno (o quasi, gli infami esistono anche in tempi di guerra) dà a modo suo. Anche se minimo, in molti tentano di fare la loro parte.
Il titolo ha un significato ma non ve lo dirò, non vi voglio togliere la sorpresa, lo leggerete nel testo, vi dirò solo che è un significato bellissimo.
"Fiore di roccia" è un libro sulla guerra e il coraggio, sull'amicizia e l'amore, sul male e l'umanità.
La storia è in parte vera e in parte romanzata.
Alcuni personaggi sono ispirati a persone reali, come il prete del paese e Lucia.
Agata e la sua storia sono invece un mezzo per parlare delle portatrici.
Ilaria Tuti non poteva scrivere libro più stupendo per omaggiare queste splendide donne.

giovedì 25 giugno 2020

Recensioni: "Il giardino segreto" - "Le principesse della seta" - "La casa delle bambole infestate e La mezzatinta"


"Il giardino segreto" di Frances Hodgson Burnett 

Editore L'Ippocampo
Genere Classico per ragazzi

Mary è una bambina viziata, prepotente, maleducata ed egoista.
Lei è nata in India ed è stata cresciuta dalla servitù, i genitori erano troppo occupati per badare a lei.
Tutti hanno sempre fatto quello che lei ordinava loro di fare e non aveva remore a picchiare i servitore.
Un giorno, però, scoppia il colera e  mentre tutte le persone vicine a Mary muoiono, lei viene completamente dimenticata.
Viene trovata per caso da due uomini e spedita in Inghilterra dall'unico parente che le è rimasto: lo zio Archibald Craven di Misselthwaite Manor.
Lo zio però, ancora afflitto dalla perdita dell'amata moglie, non si cura troppo della bambina e la affida alla servitù.
La servitù inglese, tuttavia, non si lascia trattare male dalla bambina, anzi, non mancano di rimetterla al suo posto.
Mary non sa fare nulla per conto suo, in India facevano tutto per lei, anche vestirla ma lì a Misselthwaite Manor, le cose cambiano.
Mary deve darsi una mossa e imparare la difficile arte dell'arrangiarsi.
Mary impara più cose in una mattina insieme alla sua cameriera Martha che in anni e anni trascorsi in India.
Non solo Martha non la vizia ma le augura anche di provare almeno una volta in vita sua la fame, così da apprezzare il buon cibo che ha a disposizione.
Martha la spedisce poi a giocare fuori ed è lì che Mary scopre una storia su un giardino segreto, tenuto chiuso dalla morte della signora Craven.

"Com'era possibile che un giardino fosse chiuso?  In un giardino si dovrebbe sempre poter passeggiare."

La casa dello zio, immersa nella brughiera, nasconde molti segreti e ovviamente Mary vuole scoprirli tutti, a partire da quello legato al giardino.

"Ho rubato un giardino".

Nel libro ci sono pochi personaggi gestiti meravigliosamente.
Vediamo due culture, due educazioni diverse messe a confronto.
Da una parte c'è la schiavitù indiana remissiva e obbediente, dall'altra la rigida servitù inglese che non piega il capo ma educa.
Poi c'è Martha e i suoi fratelli, cresciuti con la consapevolezza di quanto sia prezioso il cibo e la generosità. Martha, infatti, nonostante i problemi finanziari della famiglia, spinta dalla madre, compra una corda per saltare a Mary, bambina "piccola, esile, giallastra e brutta" ricca di denaro ma povera di cuore.
La famiglia di Martha è povera ma sempre allegra e solare, Mary invece è benestante ma sempre scontrosa e infelice. Si stupisce perfino quando un uccellino vuole essere suo amico. Lei di amici non ne aveva mai avuti.
Misselthwaite Manor e la piccola bambina indiana si cambieranno a vicenda.

"È un luogo strano e bello! È come in un sogno."

Un libro che ti insegna che il bene più prezioso non è una dimora signorile o il denaro, ma la possibilità di vedere la primavera.
"Il giardino segreto" è un libro divino che parla dell'educazione, dell'importanza dell'amicizia.
Questa edizione è poi superlativa! Non solo è piena di illustrazione ma ci sono pagine con pop-up, chiavi segrete, cancelli da aprire.
Insomma, questa edizione costa tanto ma vale tutti gli euro spesi.

"Le principesse della seta e altri racconti cinesi" di Alessandra Valtieri

Editore Bompiani
Genere Racconti

Questa è una raccolta di brevi storie ambientate in Cina.
Una delle storie più affascinanti del libro è quella che narra la nascita della seta, la sua invenzione e diffusione.
Oltre a questo racconto ce ne sono altri, molti raccontano e spiegano come sono nati alcuni simboli della Cina, come la muraglia cinese e gli animali dello zodiaco.
Alcuni racconti sono un po' tristi, altri molto allegri.
Hanno tutti una narrazione semplice e i protagonisti sono vari: animali, bambini, divinità, re.
Sono racconti saggi, pieni di onore, ogni racconto vuole lanciare un messaggio, spiegare un determinato concetto.
Ogni storia è un monito, un insegnamento.
I sedici racconti sono brevi e ad inizio di ogni capitolo c'è un'illustrazione dai contorni spessi, neri, un'illustrazione semplice ma non priva di fascino.
Una lettura veloce, curiosa e piacevole.

"La casa delle bambole infestata e La mezzatinta" di Montague Rhodes James

Editore Abeditore
Genere Racconti

Questi due racconti sono stati messi insieme perché all'epoca in cui uscirono, il pubblico li aveva accolti in modo titubante per il fatto che si assomigliavano.
L'Abeditore li ha quindi messi insieme per darci l'occasione di confrontarli.
In effetti, i due libri sono simili sotto certi punti di vista ma hanno anche diverse cose non in comune.
"La casa delle bambole infestata" vede protagonista il signor Dillet.
Quest'ultimo ha comprato un casa delle bambole in stile gotico dal signor Chitterd (oltremodo felice di sbarazzarsi di quell'articolo che aveva fatto prendere a lui e alla moglie più di uno spavento).
Il signor Dillet, tutto contento per il grande affare, porta la casa nella sua dimora e se ne dimentica ... fino a quando, all'una di notte, sente suonare una campana ... peccato che non ci siano orologi che suonino l'ora.
Il signor Dillet si sveglia confuso e nota che la casa delle bambole, nel buio assoluto, risplende come se fosse stata colpita dalla luce della luna.
La casa delle bambole ha preso vita, le sue stanze si sono moltiplicate e le bambole stanno mettendo in scena ... un delitto.
La casa delle bambole mostra al signor Dillet un delitto ... commesso forse veramente?
"La mezzatinta" racconta invece l'avventura del signor Williams.
Al centro di questa storia c'è una mezzatinta, un quadro che raffigura un Maniero.
Questo quadro viene mandato al signor Williams perché lo valuti per un eventuale acquisto.
A una prima occhiata, la mezzatinta appare alquanto mediocre ma ben presto, il signor Williams si rende conto che l'immagine raffigurata muta e racconta una storia.
Entrambi i racconti parlano quindi di oggetti inanimati che prendono vita per raccontare una storia tragica, gli oggetti in questione però sono diversi, così come la storia.
Inoltre, mentre il signor Dillet guarda con curiosità la casa e la sua storia, il signor Williams affronta il mutamento del quadro con fare scientifico.
Altra differenza tra i due racconti è l'ambientazione.
Questo piccolo libro si legge molto velocemente ma la domanda fondamentale ora è: vale la pena spendere quasi dieci euro per questo libricino?
I dieci euro sono giustificati dalla grafica molto curata del libro.
Le pagine hanno un effetto anticato e ci sono molte bellissime illustrazioni, a fine libro ci sono anche la varie bozze.
I racconti poi sono accattivanti quindi, secondo me, vale la pena comprare questo piccolo, grazioso libricino.

domenica 21 giugno 2020

Recensione Lettura di Gruppo: "I delitti dei nove cieli. Un'indagine di Dante Alighieri" - Giulio Leoni


Editore Nord
Genere Giallo

1307. Pisa.
Dante è alle prese con la sua Commedia. Gli manca da scrivere "Paradiso" ma per farlo, vuole prima approfondire le sue conoscenze in fatto di astri e cosmo.
Mentre legge e studia, si imbatte varie volte in alcune teorie che affermano che è stato scoperto un nuovo assetto del cosmo ... possibile?
Per saperne di più, Dante va a Parigi e si iscrive alla Sorbona.
Lì si trova ad assistere a una controversia, uno studioso espone la sua nuova idea sul cosmo. Quest'idea non viene presa bene, lo stesso Dante si scontra con quell'uomo e il risultato è che l'idea viene bocciata e come è tradizione da quelle parti, lo studioso viene gettano nel fiume Senna.
Dante è scioccato da questo modo di fare e tenta di rintracciare lo studioso per accertarsi del suo stato di salute e per discutere meglio la sua tesi.
Dante non riesce però nel suo intento, quando raggiunge lo studioso ... lo trova morto, impiccato.
Apparentemente sembra un suicidio ma Dante ha dei dubbi in merito.
"I delitti dei nove cieli" è un giallo un po' annacquato. 
Il delitto arriva solo dopo un centinaio di pagine e considerate che un intero capitolo è dedicato alla discussione astronomica, la controversia.
Affascinante sotto il punto di vista storica, pesante però per i temi trattati.
Tutto il libro è un po' pesante, ci sono dialoghi infiniti e il linguaggio è leggermente complesso, ricercato.
L'ambientazione è molto ben descritta, così come l'aspetto storico.
La trama è intrigante, sette segrete, libri rari, monaci guerrieri, peccato che, secondo me, è stata realizzata male.
Il libro non è molto lungo ma a me sembrava infinito.
La fine lascia però a bocca aperta.
Questo libro fa parte di una serie ed io (come al solito) sono partita dalla fine ma devo dirlo: non ho intenzione di tornare indietro e recuperare gli altri.

Sotto i commenti della lettura di gruppo.

Recensione: "Frederica" - Georgette Heyer


Editore Astoria
Genere Romanzo Storico

Georgette Heyer è un'autrice che apprezzo molto e l'ho conosciuta proprio grazie alla casa editrice Astoria, qualche anno fa.
Tutti i libri che ho letto di questa autrice sono dell'Astoria, non potevo quindi non aggiungere questa nuova uscita alla mia collezione.
L'inizio di questo libro è caotico, un agglomerato di nomi e legami di parentela.
Dopo essermi fatta uno schemino, però, le cose sono andate decisamente meglio.
Lady Buxted ha scritto al fratello, il marchese di Alverstoke, chiedendogli di farle visita al più presto.
Cinque giorni dopo, ecco arrivare il marchese.
La questione tanto importante è l'entrata in società della figlia di Lady Buxted, Jane.
Louisa Buxted vuole che il fratello dia un ballo in onore della nipote nella sua sontuosa dimora.
Il marchese è uno scapolo con la tendenza ad annoiarsi presto.
Lady Jevington, l'altra sorella, lo ritiene un uomo egoista e scortese e in quanto tale, il marchese rifiuta la proposta di Louisa.
Un ballo, in casa sua? Troppo trambusto, troppo lavoro, troppe noie! E perché poi deve sempre pagare lui?
Il marchese è perennemente assalito dalle richieste delle signore della sua famiglia, vogliono tutte qualcosa da lui e lui, pazientemente, ascolta tutto, ridendo tra sé e sé in attesa di rifiutare elegantemente.
Dopo essere fuggito da quella trappola, il marchese riceve dal suo segretario una lettera.
Una certa signorina Merriville lo ha invitato a farle visita.
Altri guai in arrivo?
Il segretario afferma però che la sorella della signorina Merriville è una vera bellezza e incuriosito da tutta la faccenda, con tutta la calma possibile, alla fine va a far visita a questa misteriosa signorina.
A quanto pare la signorina Frederica Merriville è una sua lontana parente in cerca di ... protezione.
Lei vorrebbe che lui presentasse in società la sorella, una "deliziosa sciocchina".
Il marchese rimane così colpito da Frederica e i suoi fratelli, loro non vogliono il suo denaro, non vogliono balli, non lo lusingano anzi lo punzecchiano e amano stare in sua compagnia, insomma, alla fine decide di prendere più piccioni con una fava.
Darà un ballo per presentare tutte le signorine della sua famiglia.
"Frederica" è un romanzo scorrevole ed emozionante. 
Quanta ironia poi negli stralci di quotidianità che ci vengono mostrati.
Al centro della storia ci sono i vari personaggi e le interazioni tra loro, tutto il resto (balli, impegni vari) sono solo uno sfondo appena accennato. 
Ogni personaggio ha specifiche caratteristiche che lo contraddistinguono dagli altri.
Frederica è carina ma il suo punto forte è la vivace intelligenza.
Sua sorella Charis è bella quanto "sciocchina".
Poi c'è Felix, il fratello minore, uno scolaretto appassionato di invenzioni meccaniche e battelli a vapore. Il modo in cui riesce a incastrare il marchese è esilarante! Felix è uno dei personaggi più simpatici del libro.
Oltre a loro ci sono diverse altre figure. La scrittrice dimostra la sua bravura nel modo in cui riesce a muovere insieme tutti i personaggi.
A parte l'inizio, ho letto il romanzo con grande interesse e trasporto.
La famiglia è il tema base del romanzo. Tutto ruota intorno ai legami, alle dinamiche famigliari.
L'amore è invece il sentimento predominante nel libro.
Se amate i romanzi ambientati nell'Inghilterra del 1.800, questo è un libro che fa per voi.

martedì 16 giugno 2020

Recensione: "Il cacciatore di anime" - Romano De Marco


Editore Piemme
Genere Giallo

Il libro inizia con un tuffo nel passato di ventitré anni.
Il primo capitolo è davvero agghiacciante, la scena che ci viene descritta è piuttosto forte quindi cari lettori, se non amate molto i libri con scene di questo genere fate attenzione, in questo libro ce ne sono alcune.
Dopo questo scorcio sul passato, torniamo rapidamente al presente.
Il capitano Rambaldi è stato trasferito a Roma, lì dovrà gestire un'unità sperimentale per le indagini sui casi di omicidi seriali.
La sua partenza però viene posticipata all'ultimo minuto a causa di un nuovo caso.
A Pisa, più precisamente a Peccioli, è stato trovato il cadavere di una ragazza.
La cosa più singolare è che il corpo è stato rinvenuto all'interno di una teca nel museo archeologico.
La ragazza era la custode del museo e altro fatto strano, è stata sistemata non in una teca a caso, vuota ma in quella di Isadora.
Durante le indagini, Rambaldi si imbatte in Angelo Crespi, uno dei maggiori esperti italiani di serial killer. Ne ha catturati ben tre ... ma a quale prezzo.
Il capitano chiede il suo aiuto ma Crespi è titubante, non vuole tornare ad indagare. Rambaldi riuscirà a convincerlo? 
Dopo la parte iniziale, il testo si "raffredda" un po', oltre alle indagini si parla anche del privato di Rambaldi, cosa che non amo molto nei gialli, preferisco quando si concentrano unicamente sul caso.
Inoltre, vengono descritti largamente anche diversi altri personaggi secondari, ci viene mostrato proprio uno stralcio delle loro vite.
Nella trama che leggete sugli store, inoltre, sembra che tutto il libro ruoti intorno a Crespi e sì, è effettivamente un personaggio essenziale ma anche Rambaldi ha la sua importanza.
Crespi compare più che altro nei capitoli dedicati a lui e nella parte finale. Nel resto del testo, a farla da protagonista è il nostro Rambaldi.
L'ambientazione italiana è ben delineata e ha una certa importanza nel testo.
La narrazione è fluida ma la trama, benché il caso sia intrigante, non mi ha convinta totalmente.
Sono quei capitoli sulle vite dei personaggi che proprio non mi sono piaciuti ma questa è una mia preferenza, magari a voi lettori non dispiaceranno.
Il caso è intrigante, soprattutto la "sorpresa" finale, il colpo di scena inaspettato.
Crespi è un personaggio piuttosto intrigante, non sono molti i libri italiani che parlano di esperti di serial killer, è una figura che compare soprattutto nei libri stranieri.
Se quindi apprezzate i libri gialli incentrati sui serial killer, questo fa al caso vostro.

domenica 14 giugno 2020

Recensione: "Il segreto del male" - Craig Russell


Editore Piemme
Genere Thriller

1935.
Il dottor Viktor Kosàrek è uno psichiatra del manicomio criminale di Bohnice ... o almeno lo era.
Viktor viene infatti assunto in un manicomio molto più temibile, quello di Hrad Orlu, in Cecoslovacchia.
Quel manicomio ospita solo sei detenuti, i più pericolosi, i più sanguinari, quelli conosciuti come i "sei figli del diavolo".
Ognuno di loro ha un soprannome.
C'è la Vegetariana, una signora esile, apparentemente innocua che però si è mangiata un occhio del precedente psichiatra.
C'è poi il Taglialegna, un boscaiolo che ha fatto a pezzi (letteralmente) tutta la sua famiglia.
Il Pagliaccio è un uomo piccolo, infantile, un ex circense che amava spaventare i bambini ... e non solo.
Il Necromante è uno scienziato che fa esperimenti con i morti ... o con ciò che crede resti di loro.
Poi c'è il Collezionista di cristalli, chiamato così per la sua ossessione per il cristallo di Boemia ... le cose che ci fa con quel cristallo!
Infine, il Demone, il più pericoloso di tutti. Ha ucciso, smembrato, mangiato ogni genere di essere umano, bambini compresi! E usava le loro facce come maschere.
Questi elementi sono rinchiusi nel manicomio che sorge all'interno di un antico castello. Castello che pare sia stato costruito per proteggere l'ingresso dell'inferno.
Viktor e gli altri psichiatri studiano questi sei individui allo scopo di trovare nuove cure, nuove terapie per aiutare le persone malate come loro.
In particolare, Viktor è convinto che il diavolo non sia un concetto ma qualcosa di reale che giace nelle persone ed è questa teoria che lui vuole testare, vuole trovare l'aspetto diabolico.
Nello stesso tempo, a Praga, il capitano della polizia Lukas Smolák è alle prese con un serial killer chiamato "Grembiule di Cuoio".
Una nuova vittima è stata trovata, una donna maciullata.
I dettagli a riguardo sono davvero raccapriccianti.
Il modo di uccidere di questo killer assomiglia a quello di Jack lo Squartatore, assassino che agiva a Londra cinquant'anni prima.
I capitoli di Viktor si alternano a quelli di Lukas, fino a quando non si intrecciano.
L'aspetto più interessante del libro è l'analisi psichiatrica dei detenuti.
Le loro storie vengono analizzate da Viktor, gli stessi detenuti gli raccontano parte della loro vita.
Sono storie agghiaccianti ma affascinanti proprio perché trattate anche dal punto di vista psicologico.
La storia del Demone è quella più impressionante, del resto lui stesso afferma di non essere pazzo ma solo malvagio!
La trama di questo libro è molto ricca: nazisti, psicopatici, serial killer non manca nulla insomma, un bel mix di follia. Tuttavia non è molto ricca di eventi, nella prima parte, in pratica, si parla più che altro dei sei figli del diavolo e in effetti, i loro racconti erano le parti più interessante, il resto non era particolarmente avvincente.
A metà libro, la storia prende una svolta inaspettata, surreale.
Il finale non mi ha sorpresa più di quel tanto, me lo aspettavo.
Nel libro ci sono diverse scene molto raccapriccianti, dettaglio che può piacere o meno.
La narrazione, però, non mi ha convinta, non è molto fluida, rallenta un po' la lettura. 
Lo scenario storico non è molto marcato, spesso mi dimenticavo che il libro era ambientato durante la seconda guerra mondiale e non nei giorni nostri.
Consiglio questo libro a chi ama i thriller psicologici e non teme scene macabre.

Recensione: "Le imperfette" - Federica De Paolis


Editore Dea Planeta
Genere Narrativa

Quando ho aperto il pacco e ho trovato dentro questo libro, la prima cosa che ho pensato è stata: non è il mio genere.
Però l'ho letto lo stesso e ... l'ho finito in un giorno.
L'ho iniziato un sabato mattina e l'ho finito alle 23.00 circa di quello stesso giorno.
Non è il mio genere ... ma l'ho divorato ugualmente.
Protagonista del libro è Anna, madre di due bambini piccoli e moglie di Guido, un famoso chirurgo estetico.
Anna è un personaggio non perfettamente delineato, è un po' come se fosse avvolta nella nebbia. 
Alla scuola del figlio, Anna incontra Javier, un padre premuroso, devoto alla figlia. Lui è l'opposto di Guido, così tiepido con i figli.
Anna e Javier diventano amanti e da quel momento le cose precipitano.
Guido le chiede una pausa e subito dopo lui ha problemi al lavoro, problemi che riguardano anche l'amato padre di Anna.
Ecco, la trama è tutta qui: un matrimonio in crisi, l'amante, una vita in caduta libera.
Una storia normale, come tante, una storia reale, piena di problemi che ne racchiudono mille altri. 
Una storia che parla di persone imperfette, fallibili, persone che commettono errori ai quali tentano, in qualche modo, di porre rimedio.
Questo libro ha la trama più semplice, quasi banale, che io abbia mai letto eppure è scritto così bene che fermarsi è impossibile. Io l'ho iniziato a leggere e mi sono fermata solo a fine libro.
Questo libro mi ha ammaliata con la sua narrazione. Ero come vittima di un incantesimo che si è spezzato solo quando sono giunta all'ultima pagina del libro.
Non mi era mai capito di rimanere così tanto rapita da un libro con una trama così comune. Il finale è la parte più emozionante, il resto davvero, non è nulla di eccezionale. La narrazione, in questo caso, è la punta di diamante del libro, ha reso davvero splendido questo testo.
Vi consiglio questa lettura, anche se pensate che non sia il vostro genere, che non fa per voi, leggetelo.
Anch'io pensavo che non mi sarebbe piaciuto ... poi, l'ho divorato.

giovedì 11 giugno 2020

To Be Read - Giugno -


Era da un po' di tempo che non mi ritrovavo così tanto sommersa dai libri.
Questo mese non solo mi è arrivato un grande pacco da Libraccio (https://www.youtube.com/watch?v=vW9-bdzdq2k) ma mi sono arrivati anche diversi libri dagli editori.
Per evitare quindi di dimenticarmi qualche lettura per strada, me li segno.
Alcuni li ho già letti, molti altri li devo ancora leggere.
Ecco qui alcune delle letture che farò a giugno.

👉 Libri da leggere
  • Il segreto del male di Craig Russell  
  • Il cacciatore di anime di Romano De Marco 
  • Le imperfette di Federica De Paolis
  • Fiore di roccia di Ilaria Tuti
  • Frederica di Georgette Heyer
  • La figlia del diavolo di Lisa Kleypas

👉 Libri già letti
  • Taras Bul'ba di Nikolaj V. Gogol' 
  • La morte di Ivan Il'ic di Lev Tolstoj
  • La biblioteca di Parigi di Janet Skeslien Charles
  • Ultimo respiro di Robert Bryndza
  • Il giallo della villa abbandonata di Riccardo Landini 


👉 Libri in arrivo
  • Il segreto del mercante di libri (Il mercante di libri maledetti Vol. 4) di Marcello Simoni 
  • Il Ranger del Deserto di Matteo Malvisi 
  • Tulle, scorpioni e fantasmi (I misteri di Amelia Montefiori Vol. 1) di Sara Ottavia Carolei
  • Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie di Dunsany

Recensione: "La biblioteca di Parigi" - Janet Skeslien Charles


Editore Garzanti
Genere Narrativa

La storia parla di due periodi storici diversi, quello a partire dal 1939 e quello dal 1983 in poi, in entrambi, però, la protagonista è Odile.
Nella Parigi del 1939, l'ombra di Hitler si sta allargando su tutta l'Europa. 

"Immagino che l'odio sia dappertutto."

Odile è una bibliotecaria, sa a memoria il sistema decimale Dewey ed è appena stata assunta all'American Library, il posto in cui si sente a casa. 
Quella biblioteca non è solo un posto pieno di libri ma un rifugio in cui nascondersi, un posto pieno di persone che sono un po' come una seconda famiglia.

"Qualcosa mi disse che lei aveva bisogno della biblioteca."

Odile adora lavorare all'American Library, sembra tutto così perfetto, almeno fino a quando la guerra non arriva.
I tedeschi invadono Parigi.

"A volte i libri mi piacciono più delle persone."

Quasi cinquant'anni dopo, nel Montana, nel pieno della guerra fredda, la piccola Lily, una ragazzina di seconda media, è oltremodo affascinata dalla sua vicina di casa, una signora che indossa sempre la stessa cintura, una signora avvolta nel mistero, di cui nessuno sa nulla, se non poche cose.
La chiamano la "Sposa della Guerra" e Lily vuole conoscerla meglio, tanto che, quando a scuola le danno un compito su Parigi, lei non si lascia sfuggire l'occasione e corre dalla vicina, la signora Odile, per intervistarla.

"Vivo per leggere."

Questo libro, attraverso la storia di Odile, parla dell'amore per i libri, un amore che non viene sconfitto nemmeno dalla guerra.
L'altro tema predominante è la guerra.
Il libro si concentra soprattutto sul passato di Odile, sulla sua vita durante l'invasione tedesca.
Un particolare che mi è piaciuto è il fatto che il libro non parli solo delle barbarie commesse dai tedeschi ma anche di quelle ad opera degli stessi francesi alla fine dell'occupazione.
Entrambe le fazioni hanno commesso azioni orribili, l'unico buono era colui che in mezzo a tanto orrore, è riuscito a rimanere umano.
Nel libro si parla tantissimo anche di altri libri, è uno spunto per future letture.
Un altro particolare che ho apprezzato è la verità alla base del libro. La storia si basa, infatti, su fatti e persone reali.
L'American Library, il personale, gli eventi riguardanti la biblioteca durante la guerra, sono reali.
L'autrice ha studiato e fatto molte ricerche per ricostruire la storia di questa biblioteca.
Purtroppo, la narrazione non mi convinta totalmente, non è molto fluida. La lettura è scorrevole ma a volte le frasi non sono ben collegate tra loro. Stonano.
Il finale, inoltre, è troppo affrettato, lascia alcune cose in sospeso.
"La biblioteca di Parigi" è un libro dolce - amaro, sulla guerra e sui libri, su grandi amicizie e amori travolgenti. Parla di sbagli e grandi atti di coraggio.
Questa è una lettura coinvolgente, non si riesce a rimanere impassibili di fronte alla storia di Odile e Lily.