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venerdì 30 maggio 2014

"Non è estate senza te" - Jenny Han


Editore PIEMME
Pagine 318
Prezzo 12,90 EURO
Prezzo ebook 6,99 EURO
Anno prima edizione 2014
Genere: Narrativa rosa 

Belly ha sempre contato ogni singolo giorno che la separa dall'estate, cioè da Conrad e Jeremiah. Ma non quest'anno. Perché la madre dei ragazzi, Susannah, è di nuovo molto malata. Perché Conrad ha smesso di curarsene. E perché tutto quello che era buono nella sua vita sta crollando a pezzi. Per la prima volta, Belly vuole solo che quell'inverno non finisca mai. E invece, quando Jeremiah telefona per dirle che Conrad è sparito, Belly capisce che quella è l'occasione per rimettere le cose a posto.







Dopo aver letto il primo libro della sagra “Summer Trilogy”, non sono riuscita a trattenermi e, in anticipo rispetto alla data di uscita del libro, sono riuscita ad avere tra le mani il secondo volume: “Non è estate senza te”. Inutile dire che l’ho divorato in meno di un giorno.
Il primo volume era terminato con un punto di domanda: Conrad e Belly stavano finalmente insieme? Il secondo volume invece con … non ve lo dico! Lo scoprirete da voi il 3 Giugno, quando uscirà il libro. Però, posso darvi alcune anticipazioni.
Il libro si apre con un colpo di scena. Inizio a leggere le prime pagine e rimango paralizzata dalla notizia che leggo. Le lacrime scendono a fiotti ma non vi dirò cosa accadrà, dirò soltanto che la casa al mare è in pericolo. Quel rifugio fatto di risate e gioia dove Belly e gli altri ragazzi hanno passato ogni loro estate, sta per essere venduto da Mr. Fisher, il marito di Susannah. Le cose tra Belly e Conrad non sono andate come Belly avrebbe voluto ed ora Conrad ha lasciato l’università per precipitarsi alla casa al mare per impedire che il padre la vendesse. Il signor Fisher non si lascia però impressionare ed è deciso a sbarazzarsi della casa.
Conrad, Belly e Jeremiah sono demoralizzati, quella casa significa tutto per loro, ora più che mai e non hanno nessuna intenzione di lasciarla andare.
Riusciranno a convincere il Signor Fisher a non vendere la casa? E belly? Si renderà conto di quanto Jeremiah la ama?
Leggetelo e scopritelo, io vi dirò soltanto che leggere questo libro è stato un vero piacere. Le pagine scorrevano una dopo l’altra e non vedo l’ora di leggere l’ultimo libro della trilogia: “Per noi sarà sempre estate”, in vendita dal 1 Luglio.
Questo libro mi ha lasciata sconcertata, di solito le lacrime arrivano alla fine dei libri, invece qua, ti ritrovi a piangere già nelle prime pagine. È un romanzo pieno di amore, speranze e risate.
Nel libro ci sono alcune parti che comparivano anche nel primo volume, un po’ scocciante per chi lo ha letto ma utile per chi non lo ha ancora fatto.
È un libro leggero, fresco, l’ideale per un’estate fantastica.
Assegno al libro:
3 stelle su 5

Ecco alcune frasi dal libro:

- "Pur impegnandosi con tutte le forze, non si può smettere di sognare."

- "Nella vita ci sono momenti in cui vorresti con tutto il cuore rimangiarti le parole che hai detto, cancellarle. Anzi, cancelleresti anche te stessa, se potessi, pur di non far esistere quel momento."

- "Invece lo odiavo più di ogni altra cosa. Lo amavo più di ogni altra cosa"

- "Ciò che sentivo per lui era più grande del mondo, più grande di tutto."

- "La felicità è una granita con una bella cannuccia rosa."

giovedì 29 maggio 2014

"L'estate nei tuoi occhi" - Jenny Han


Editore PIEMME
Pagine 306
Prezzo 12,90 EURO
Prezzo ebook 6,99 EURO
Anno prima edizione 2014
Genere: Narrativa rosa

Belly misura il tempo in estati. Tutto ciò che di bello e magico è successo nella sua vita, è successo fra giugno e agosto. L'inverno è solo il periodo che la divide dalla prossima estate, dalla casa sulla spiaggia e da Susannah che, oltre a essere la migliore amica di sua mamma, è anche la madre di Jeremiah e Conrad. Loro sono gli amici con i quali è cresciuta: uno è il ragazzo su cui contare, l'altro è quello che ti fa battere il cuore. Questa estate però sarà un'estate speciale, perché sta per accadere quello che Belly sogna da sempre, e che sembrava non sarebbe mai accaduto.






Questo romanzo fa parte della collezione “Summer Trilogy”, è il primo di tre fantastici libri.
Quando presi in mano questo libro per la prima volta, la cosa che mi stupì subito, era quanto questo libro mi trasmettesse la sensazione che l’estate era finalmente arrivata.
La copertina, semplice e dai colori caldi, mi dava una sensazione di freschezza e di semplicità che mi portò subito alla mente le calde estati al mare.
In effetti è proprio di questo che il libro parla. Di estati al mare. Di due famiglie, di due migliori amiche e di quattro ragazzi che ogni anno, puntuali, si danno appuntamento alla stessa casa in riva al mare.
Susannah e Laurel sono migliori amiche da tempo immemore. Entrambe sono sposate ed entrambe hanno due figli. Susannah ha due maschi, Conrad e Jeremiah. Laurel ha un maschio, Steven e una femmina Isabel, chiamata da tutti Belly. Fin da quando i loro figli erano ancora nella pancia, Susannah e Laurel avevano una tradizione: passare l’intera estate nella casa sul mare di Susannah. Niente mariti, solo loro e i ragazzi. E questo, per tanti anni è stata la loro àncora, la loro tradizione, il loro stare insieme.
Conrad, Jeremiah, Steven e Belly, sono praticamente cresciuti insieme, un’estate dopo l’altra, tra un litigio ed una risata. È sempre stato così, in inverno ognuno viveva la sua vita, con la scuola e gli amici, ma in estate l’appuntamento fisso era alla casa al mare, appuntamento che tutti attendevano con gioia. Perché anche se Belly smaniava per poter essere considerata dai ragazzi, anche se si sentiva esclusa dal loro fare gruppo, anche se litigavano sempre, quelle estati al mare erano speciali e anche se non lo avrebbe mai ammesso, era innamorata perdutamente di Conrad.
Quell’estate però era diversa, Belly avrebbe compiuto sedici anni e non accettava più di ricoprire il ruolo della piccola bambina capricciosa. Voleva essere vista sotto una nuova luce, voleva smettere di essere vista come una bambina ed essere finalmente vista come una ragazza.
Quell’estate era speciale anche per un altro motivo, probabilmente sarebbe stata l’ultima.
Steven doveva andare a scegliere l’università da frequentare e sarebbe partito prima. Jeremiah, la prossima estate, sarebbe andato al campo estivo di football e sia Steven che Conrad sarebbe stati all’università. Belly in cuor suo sapeva che quell’estate non sarebbe stata come le altre, Conrad si comportava in modo strano, era nervoso e Belly non ne capiva il motivo, nessuno ci riusciva, tranne forse Susannah. Qualche estate fa, Susannah ha combattuto contro il cancro ed ora, come aveva fatto Laurel, si stava piano piano allontanando dal marito.
Cosa significa davvero quell’estate? Belly riuscirà a farsi notare da Conrad? Sarà davvero la fine di tutto?
Non vi resta che leggere il libro e vi assicuro che sarà una lettera davvero piacevole. Una storia frizzante, piena di emozioni, un linguaggio semplice ma curato. Descrizioni brevi, non troppo accurate ma essenzialmente romantiche.
In questo libro si sentono forti i sogni di chi spera, di chi ama in segreto, di chi aspetta che qualcosa cambi. Un libro creato dai sogni, pieno di speranze e semplicità.
“L’estate nei tuoi occhi” è un romanzo che ti fa ricordare quanto sia bello innamorarsi, di quanto anche una semplice tradizione diventi importante. È un romanzo allegro, solare, forse dedicato più ai giovani ma in fin dei conti, ogni tanto, tornare giovani fa bene.
Un libro, un’estate e tante emozioni. Vale la pena di leggerlo.
Assegno al libro:
4 stelle su 5 

Ecco alcune frasi dal libro:

- "Quell'estate, finalmente, tutto cambiò. E cambiai anch'io."

- "Uscivo con i grandi. La vita era bella. O quanto meno stava per diventarlo."

- "Hai l'impressione di poter camminare all'infinito, come se l'intera notte e il mare ti appartenessero."

- "Avevo la sensazione che il mondo stesse per finire e che niente sarebbe stato più come prima. Ed era così."

- "Mi domandai se fosse possibile alleviare il dolore di qualcuno con un bacio."

- "Perfino il paradiso poteva diventare soffocante."

- "Un pezzetto del mio cuore, il pezzetto dove si trovava l'estate, sarebbe sempre appartenuto a Conrad."

lunedì 26 maggio 2014

"I Watson" - Jane Austen


Editore NEWTON COMPTON EDITORI
Pagine 125
Prezzo 1,90 EURO
Anno prima edizione 2014 
Genere: Classico

Era il 1803 quando Jane Austen mise mano alla
stesura di un romanzo che non avrebbe mai trovato compimento e sarebbe stato pubblicato per la prima volta solo nel 1871, a cura del nipote dell'autrice, James-Rdward Austen-Leigh, il quale lo intitolò "I Watson". Un'opera che gli amanti della grande scrittrice avrebbero sempre desiderato leggere per intero, avendo tutte le caratteristiche delle sue opere più mature (infatti fu scritta dopo la stesura di "Ragione e sentimento" e "Orgoglio e pregiudizio"). Le avventure di Emma, l'eroina del romanzo, si interrompono bruscamente lasciando nei lettori un misto di delusione e di curiosità insoddisfatta.






Jane Austen inizia a scrivere “I Watson” nel 1804 ma non lo porterà mai a termine a causa della sua prematura e tempestiva morte.
Questo romanzo vede come protagonista principale Emma Watson che, dopo aver passato gran parte della sua vita presso la zia, ha fatto ritorno a casa dal padre e dalla sorella Elizabeth.
Il libro si apre con un invito a un ballo al quale solo Emma parteciperà in quanto la sorella rimarrà a casa con il padre per accudirlo.
Fin da subito Emma viene messa in guardia contro Mr. Tom Musgrave, gentiluomo che ha finto di corteggiare tutte le sorelle Watson e che ha finito per lasciarle sole e sconsolate.
Il libro di per sé è molto corto, metà di esso è dedicato al ballo a cui Emma partecipa e l’altra metà vede il ritorno dei Signori Watson e dell’altra sorella: Margaret.
Il libro contiene l’inizio promettente di quello che sarebbe stato un grandioso romanzo ma di per sé non è un gran successo.
Inizi la lettura del libro pieno di grandi speranze, ti aspetti una storia d'amore alla Austen, attendi impaziente i battiti febbrili del tuo cuore ma quello che ti arriva alla fine è solo un enorme e deludente: "E poi?"
In queste poche pagine si può riscontrare ben poco dell'abilità e dell'eleganza della grande Miss Austen.
Grazie alla sorella di Jane Austen, oggi, possiamo sapere quella che sarebbe stata la fine del romanzo ma non ci è di grande aiuto, il senso di smarrimento e delusione rimane. La lettura del libro completo sarebbe stata molto più gradita ma il fato ha voluto che potessimo leggere solo un pezzo dell’intero romanzo “I Watson” e così, in mancanza di altro, dobbiamo accontentarci.
Nonostante ami Jane Austen e nonostante sappia che non è per colpa sua che il romanzo è rimasto incompiuto, non posso assegnare una votazione alta al libro, anzi, per ciò che ho letto, ho decido di assegnare al libro:
2 stelle su 5

Ecco alcune frasi dal libro:

- " Miss Emma Watson, rientrata in famiglia dopo essere stata affidata alle cure di una zia che l'aveva cresciuta, stava per fare la sua prima apparizione pubblica tra i vicini. "

- " La povertà è un grave male, ma per una donna istruita e sensibile non dovrebbe essere, non può essere il peggiore."

- " Un'esposizione semplice è uno stratagemma migliore per ispirare devozione e dimostra molto più buongusto."

giovedì 22 maggio 2014

"Cento giorni di felicità" - Fausto Brizzi

Editore EINAUDI
Pagine 394
Prezzo 18,50 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 2013
Genere: Narrativa italiana 


Non a tutti è concesso di sapere in anticipo il giorno della propria morte. Lucio Battistini, quarantenne ex pallanuotista con moglie e due figli piccoli, invece lo conosce esattamente. Anzi, la data l'ha fissata proprio lui, quando ha ricevuto la visita di un ospite inatteso e indesiderato, un cancro al fegato che ha soprannominato, per sdrammatizzare, "l'amico Fritz". Cento
giorni di vita prima del traguardo finale. Cento giorni per lasciare un bel ricordo ai propri figli, giocare con gli amici e, soprattutto, riconquistare il cuore della moglie, ferito da un tradimento inaspettato. Cento giorni per scoprire che la vita è buffa e ti sorprende sempre. Cento giorni nei quali Lucio decide di impegnarsi nella cosa più difficile di tutte: essere felice. Perché, come scriveva Nicolas de Chamfort, "la più perduta delle giornate è quella in cui non si è riso".






Sono incappata in questo libro quasi per caso. Stavo scuriosando su Facebook, tra una pagina e l’altra, quando il mio sguardo e tutta la mia attenzione sono stati completamente intercettati da due frasi prese dal libro “Cento giorni di felicità”. Un titolo senza alcun dubbio fantastico, in grado di invogliarti a leggere il libro ancora prima di aver letto la trama e, in effetti, è quello che ho fatto. Quelle due frasi, che scusate non ricordo più, e quel titolo sono stati sufficienti per spingermi ad inserire questo libro nella lista dei desideri e a far sì che mi venisse regalato da un baldo principe senza macchia e senza paura.
Ripensandoci, credo di non aver mai letto adeguatamente la trama, ma non ce n’era alcun bisogno, infatti, le prime pagine del libro ti rivelano trama, inizio e fine. Praticamente sai già come va a finire la storia senza dover nemmeno leggere il libro! “Che senso ha leggerlo?” chiederete voi. Vi risponderò con una frase di Paulo Coelho: “Non è importante la meta, ma il cammino.” E miei cari, se non leggeste questo libro vi perdereste un camminino emozionante, pieno di gioie e di coraggio, un cammino che vi donerà il sorriso e anche qualche lacrima.
Il protagonista di questa storia è un semplice allenatore di pallanuoto fissato con Leonardo da Vinci. Lavora come istruttore in una palestra e nel tempo libero allena gratuitamente una squadra di pallanuoto alquanto scarsa. La maggior parte delle persone definirebbe quest’uomo un fallito, soprattutto dopo aver letto che costui, tale Lucio Battistini, ha tradito ripetutamente la moglie tanto amata.
Eh già, non corrisponde affatto allo stereotipo del protagonista virtuoso ed affascinante, ma se c’è una cosa che Lucio Battistini sa fare è regalarvi un sorriso.
Lucio vive con la moglie (ancora per poco) e i loro due figli: Lorenzo (il maggiore) ed Eva.
Quando la moglie scopre ingegnosamente del tradimento del marito, lo caccia subito di casa e Lucio troverà un riparo, sentite un po’, proprio da suo suocero! Il quale lo ammonisce non perché ha tradito la figlia ma perché si è fatto beccare!
Lucio, però, non perde tempo e cerca di riconquistare la moglie con l’appoggio e l’aiuto dei sui fidati amici: Umberto e Corrado (insieme formano la squadra dei tre formidabili moschettieri!)
Lucio quindi sta progettando un modo per farsi perdonare dalla moglie quando, con un dolore all’addome più acuto del solito, si rende conto che è arrivato il momento di andare dal medico, va quindi dal suo amico veterinario: Umberto. Meglio che niente!
Lucio scopre presto che Umberto aveva visto giusto quando gli aveva detto che i suoi dolori erano tutti riconducibili ad un’insopportabile malattia che si attacca a te con forza disumana: il cancro.
Lucio scopre di essere un malato terminale di cancro al fegato. 6 cm di tumore al fegato, nessuna possibilità per guarire e pochi mesi di vita.
“Cosa fareste voi se mancassero un centinaio di giorni alla vostra morte?” ci chiede Lucio dalle pagine del libro.
Cosa fareste?
Lui non ne ha la più pallida idea ma sa che deve fare qualcosa. Ha solo cento giorni per salutare tutti prima di andarsene, e la cosa più importante che deve fare è: riconquistare sua moglie.
Ed è così che inizia il conto alla rovescia, un conto per salutare con un sorriso tutte quelle persone che hanno fatto parte della sua vita, cento giorni per trovare due nuovi fantastici amici, cento giorni per insegnare ai figli a gioire della vita e ad affrontarla senza arrendersi mai.
Un viaggio emozionante pieno di risate, di consapevolezze e a volte, di lacrime. Ma questo fa parte del gioco dopo tutto, non è vero?
Questo libro ti fa vedere la semplicità della vita, la felicità dietro le piccole cose. Leggere questo libro vuol dire rendersi conto di cosa è importante davvero. Famiglia, amici, una ciambella!
La vita non è complicata, è fatta da piccole cose che molto spesso passano in secondo piano. Questo libro ci ricorda che a forza di tenere le cose importanti in stand-by, alla fine, le perdiamo.
Leggete questo libro per ridere, per emozionarvi, per piangere. Leggete questo libro perché ne vale la pena!
E alla fine di tutto, dopo qualche lacrima, decido di assegnare al libro:

4 stelle su 5
Ecco alcune frasi dal libro: 

- "L'infedeltà coniugale non è un difetto, è un'imperfezione genetica, è nel Dna degli uomini dalla notte dei tempi."

- "I sogni da bambino. L'unica cosa che conta davvero nella vita."

- "Vorrei svegliarmi ancora una volta e scoprire che anche questo è soltanto un sogno. Un bruttissimo sogno da adulto."

- "Un negozio di chiacchiere. Semplice ma geniale. Neanche Leonardo da Vinci ci era arrivato. Uno spaccio di amicizia."

- "Qualcuno potrebbe obiettare che siamo invece tre infantili deficienti di quarant'anni. Io gli ribatterei che noi abbiamo vinto e gli altri hanno perso. Restare un pò fanciulli è l'unica battaglia che vale la pena di combattere durante la vita."

- "L'unico rimpianto è aver dovuto scoprire di morire per cominciare a vivere."

- "Solo i grandi amici e i grandi amori sopportano bene il silenzio."

- "L'importante è che la morte ci trovi vivi." MARCELLO MARCHESI

- "A volte il destino ci sembra crudele ma solo perché non lo sappiamo guardare dal lato giusto."

martedì 20 maggio 2014

"La cucina dei desideri segreti" - Darien Gee


Editore PIEMME
Pagine 397
Prezzo 11,00 EURO
Prezzo ebook 6,99 EURO
Anno prima edizione 2012
Genere: Narrativa straniera 

Tutto inizia con un regalo a sorpresa: un dolce, trovato
sull'uscio di casa insieme a un biglietto anonimo - "Spero che vi piaccia" - e a uno strano lievito da usare secondo le istruzioni fornite e poi condividere con amici e vicini. Un dono che va dritto al cuore, come fa sempre la gentilezza inaspettata. E così, uno dopo l'altro, gli abitanti di un'intera città s'improvvisano pasticcieri, conquistati da quell'insolita "catena" avviata da chissà chi. Spezzarla non porta sfortuna, se non quella di perdersi l'opportunità di nuove amicizie: perché dietro ogni porta si nasconde una storia da scoprire. Come quella di Julia, che si è chiusa in se stessa dopo
un grande dolore di cui non riesce nemmeno a parlare. O quella di Hannah, che non sa che fare della vita dopo la fine del suo matrimonio. O ancora, quella di Madeline, che per qualche motivo inspiegabile ha deciso di ricominciare da quella piccola città, dove ha aperto una sala da tè: un angolo accogliente in cui dispensa le delizie della sua cucina, accompagnate da infusi fragranti. Certo, non sempre cuori infranti e occasioni perdute si possono aggiustare come un piatto a cui manca un po' di sale: a volte, nella vita è necessario ripartire da zero. Ma imparare ad aprire il proprio cuore è già un ottimo inizio.






Ci sono vari motivi che spingono un Lettore a prendere in mano un libro e leggere. Il più delle volte, lo fanno per distrarti dalla vita che non va mai come dovrebbe andare; altre volte per farsi due risate e altre ancora, ma non meno importanti, lo fanno per sentirsi meno soli, per circondarsi di persone in grado di capirli davvero, per emozionarsi, per sognare.
Il libro che mi è capitato in mano pare proprio appartenere all’ultima categoria, il mio è stato un libro con il cuore.
I Lettori più accaniti sapranno certamente di cosa sto parlando, per tutti gli altri, ecco la spiegazione.
I libri con il cuore sono quei libri che non sono scritti per farti approdare in un mondo fantastico pieno di magia, maghi e streghe, ma sono libri in grado di parlarti, di mostrarti la bontà che è ancora presente negli animi delle persone. I libri del cuore sono quei libri che ti danno speranza, che ti fanno pensare che, dopo tutto, il mondo non è proprio completamente malvagio, qualcosa da salvare c’è ancora.
“La cucina dei desideri segreti” parla di come un semplice dolce sia in grado di portare la serenità in una città intera, di come un semplice lievito possa sistemare cose che non potrebbero mai essere sistemate.
Il libro inizia, appunto, con un dolce. Un giorno Julia, mamma di una bambina vivace e moglie poco attenta, scopre che davanti alla sua porta di casa è stato lasciato un piatto con dentro il “pane amish dell’amicizia” e un sacchetto con il lievito madre per prepararlo. All’inizio Julia è un po’ scettica ma dopo averne assaggiato un pezzo con la figlia cambia subito opinione, tanto da decidere di usare il lievito madre per prepararne dell’altro. Cosa che stupisce suo marito, visto che Julia, dopo la morte accidentale del figlio Josh, ha smesso di essere se stessa e ha dimenticato cosa significa vivere.
Il dolce, comunque, viene bene solo che ora Julia non sa con chi condividerlo. Il “pane amish dell’amicizia”, infatti, consiste nel far crescere il lievito madre per dieci giorni, al termine dei quali viene diviso in quattro parti, alcune delle quali, secondo la tradizione, dovrebbero essere regalate.
Il problema di base di Julia è che ormai non ha nessuno con cui condividerlo. Da quando è morto suo figlio, Julia non parla più con la sorella, i suoi genitori si sono trasferiti e lei ha lasciato che gli amici si allontanassero, senza fare nulla per trattenerli.
Cosa fare con tutto quel lievito?
In soccorso di Julia arrivano improvvisamente due donne straordinarie e che come lei, condividono un passato burrascoso.
In una giornata come tante altre, Julia si ritrova nella locanda del tè di Madeline, una signora anziana appassionata di cucina e tè che, con grande gioia, accoglie Julia e Hannah, un ex violoncellista che sta divorziando dal marito. Le tre donne diventano subito amiche ed è da loro che parte la catena del “pane amish dell’amicizia” che in poco tempo travolge tutta la città di Avalon.
Grazie a quel pane, tre donne, ognuna con i suoi problemi, ognuna con il suo passato, si sono trovate e unite per formare un punto di partenza dal quale ripartire per abbracciare la vita.
Questo libro è pieno di vite di persone comuni, scalfite dalla brutalità della vita, ma pronte ad affrontarla. E sapete perché questo libro meriterebbe di essere letto? Perché tutto parte da un semplice pane! La vita può essere complicata, disastrosa, travolgente ma basta poco perché tutto muti! E’ questo che il libro ti trasmette: niente è per sempre, tutto prima o poi può cambiare. Anche quando pensi che la tua vita faccia schifo e non ci sia modo per migliorarla, sbagli! C’è sempre un nuovo inizio.
Questo libro è semplicità pura, ma sapete una cosa? Leggetelo, anche se solo per avere la ricetta del “pane amish dell’amicizia” che si trova a fine libro. È un libro senza troppe pretese ma ha un cuore, e di questo ne sono sicura.
Assegno al libro:
4 stelle su 5

Ecco alcune frasi dal libro:

- "Il vero raccolto della mia vita è impalpabile: un pò di stelle tra le dita, un pezzetto di arcobaleno stretto in pugno. HENRY DAVID THOREAU"

- "La risposta è là, nelle stelle, nell'universo, nelle galassie. Devi solo guardare in alto."

- "Una foglia è un uccello, un mucchio di terra una montagna."

- "Perchè non ha senso chiedere come sta una madre che ha perso un figlio."

- "E così rimangono seduti lì, in un silenzio imbarazzato ma anche confortevole, prendendosi un pò di tempo prima di ricominciare a parlare, a voce bassa, di vicende del cuore che non possono essere dimenticate."

- "Sono tutti deficienti e; se passi la vita a cercare di capire cosa gli frulla in testa, sei un deficiente anche tu."

- "In cerca di un amico? Avalon è il posto giusto!"

- "Perchè ogni istante dev'essere importante."

giovedì 15 maggio 2014

"Il mistero di Rue des Saints-Pères" - Claude Izner


Editore TEA
Pagine 309
Prezzo 9,00 EURO
Anno prima edizione 2007
Genere: Giallo storico 

Parigi, giugno 1889: la città è travolta dalle folle che si accalcano nei padiglioni dell'Esposizione Universale, inseguendo ogni novità: danzatrici di Giava, ananas della Martinica, il rivoluzionario telefono... Tuttavia la vera dominatrice dell'Esposizione è la torre di Monsieur Eiffel, svettante prodigio della tecnica del XIX secolo. I parigini vi salgono, ammirati; oppure spaventati, come la povera Eugènie Patinot, che si è appena seduta su una panchina della terza piattaforma, allorché qualcosa - un'ape? - la punge. In un batter di ciglia, la donna si
accascia a terra, morta. A pochi passi si trova, casualmente, Victor Legris, proprietario della libreria Elzévir, in rue des Saints-Pères. Il giovane libraio non può saperlo, ma la morte misteriosa di Eugènie sta per cambiare la sua vita. Tra inseguimenti a piedi e in carrozza, collezionisti eccentrici e affascinanti pittrici, fini porcellane e stampe cinesi, Victor dovrà trasformarsi - suo malgrado - in detective e chiarire con le sole armi dell'intelligenza il mistero che rischia di scatenare un vero e proprio terremoto nella tranquilla libreria di rue des Saints-Pères.







Attirata dal dipinto di Jean Béraud in copertina e dalla trama interessante, ho acquistato questo piccolo giallo di circa 300 pagine.
Il libro si apre subito con due omicidi, entrambi, apparentemente causati dalla puntura di due api irriverenti.
La storia è ambientata nel 1889, in Francia, a Parigi, nel pieno della quarta Esposizione Universale che vede come protagonista indiscussa la nuova creatura di Gustave Eiffel: l’imponente torre di ferro color bronzo: la Tour Eiffel.
È proprio intorno a questa discussa torre che avvengono una serie di omicidi, tutti attribuiti alla punture di api.
Il protagonista di questo libro è Victor Legris, proprietario di una fiorente libreria che gestisce con l’uomo da lui considerato come un padre: il giapponese Kenji Mori.
Victor si ritrova invischiato negli omicidi quando il suo amico, Marius Bonnet, lo invita a collaborare con il suo nuovo giornale (il Passe-partout) come critico letterario. La richiesta viene fatta proprio nel momento in cui, poco lontano da loro, una donna viene ritrovata morta a causa di una presunta puntura di ape.
Bonnet e il suo team di giornalisti, tra cui spicca la bellissima pittrice Taša dai capelli rossi, si mette all’opera per scovare tutte le informazioni sull’accaduto e per poter mandare in stampa uno speciale del giornale.
Victor all’inizio si distacca completamente da quelle morti misteriose, almeno fino a quando viene alla luce la morte di un altro uomo, sempre attribuita alle punture di api. Victor, infatti, scopre che quell’uomo, prima di morire, aveva avuto un incontro con Kenji e che questi si conoscevano da tempo.
Per discolpare l’amico da eventuali accuse, Victor cerca di fare luce su quelle morti misteriose, ma più si avvicina alla soluzione, più morti si accumulano e finisce per sospettare non solo di Kenji ma anche dell’affascinante Taša di cui si è innamorato follemente.
Tutte quelle misteriose morti sono davvero frutto di una piccola puntura di ape? O è stato Kenji ad uccidere tutte quelle persone?
Se proprio ci tenete a scoprire il colpevole, leggete il libro, io vi dirò solo le mie opinioni!
A mio avviso questo giallo non è stato particolarmente avvincente, anzi il movente alla base di tutto era piuttosto traballante. Poteva calzare a pennello per l’omicidio principale, ma per tutti gli altri è inadatto e poco realistico.
Anche la storia d’amore tra Victor e Taša non convince fino in fondo. Hanno due caratteri molto diversi e l’atteggiamento di uno non si assimila bene con l’atteggiamento dell’altro.
Un punto a favore, invece, è la parte storica che fa da sfondo al libro. Gli accenni storici sono ben narrati, interessanti e rendono più piacevole la lettura. Ho gradito molto anche la postfazione a fine libro, che rivedeva in linee generali l’Esposizione Universale francese nel 1889.
Il libro, per finire, si legge bene, il testo scorre velocemente ma non è una lettura particolarmente entusiasmante. Non ci sono particolari colpi di scena, solo molti omicidi e una simpatica e un po’ folle storia d’amore.
Consiglio di leggere questo libro, se proprio ne avete voglia, per l’ambientazione storica e per la breve ma interessante postfazione. Come giallo non è un gran ché ma potete sempre consolarvi immergendovi nello spirito allegro e inventivo della Francia del 1889!
Termino assegnando al libro:
3 stelle su 5

Ecco alcune frasi dal libro:

- "Questi bianchi sono davvero pazzi, sempre a correre dietro al loro destino! Qualcosa, però, mi dice che questo uomo non sta correndo per niente."

- "Tutto era vero e falso nel contempo; gli eventi potevano dimostrare una cosa e il suo esatto contrario."

- "Il pubblico! Arriva sempre con trent'anni di ritardo! Quando finalmente capirà la rivoluzione artistica degli anni '80, la ricerca pittorica sarà progredita al punto che i pittori celebrati e decantati oggi saranno ormai considerati primitivi!"

- "A due passi dal quartiere in cui si respirava l'opulenza, si aprivano frontiere invisibili di degrado e miseria."

- "La guarigione di ogni male passa attraverso le parole."

- "L'apparenza sta alla realtà come un tramonto sta a un incendio."

domenica 11 maggio 2014

Libri: una passione, mille mondi

Per la rubrica:


Il segreto principale che sta alla base del successo di uno scrittore sono: i libri.
Un grande scrittore è anche un gran lettore, ma non sempre un gran lettore è anche un grande scrittore.
Ora, tutti quelli che non hanno idea di cosa ci sia di così divertente nel leggere un libro, si sono persi una parte fondamentale della vita: la fantasia.
I libri sono un pozzo senza fondo di emozioni, in essi puoi perderti e a volte, rischiare di non fare più ritorno.
Molte persone criticano i lettori perché alla vita preferiscono un buon libro ma la verità di fondo è che i lettori preferiscono mille vite ad un’unica e banale vita reale.
Nei libri si imbattono in mondi meravigliosi, pieni di sogni, avventure e amore (vedi Mordor, il Paese delle Meraviglie, Hogwarts e tanti altri posti meravigliosi che ormai sono entrati nei cuori del lettori e degli amanti dei film).
Un libro non è solo carta scarabocchiata, è amore, passione, odio, intrigo, mistero, fantasia, sogno, in un libro puoi fingere di essere chiunque tu voglia essere. Un libro è una via di fuga, una porta segreta pur sfuggire la realtà e ritrovarsi tra persone, che seppur immaginarie, ti accetteranno sempre per come sei e non ti cacceranno mai via.
Un libro è il miglior rifugio in cui potersi nascondere, in cui poter vivere ed i lettori ne conoscono perfettamente ogni angolo più buio.
I lettori riconoscono i profumi dei libri, sanno distinguere quello di un nuovo libro con quello di uno vecchio e sanno se un libro è stato maltrattato o abbandonato.
Non c’è cosa peggiore per un lettore che vedere un libro gettato nel cestino o buttato in una pozzanghera in mezzo alla strada.
I libri non sono solo parole scritte, sono amici fidati, sono tesori preziosi che un lettore sa apprezzare e difendere, sempre.
I non lettori non riescono a capire perché ci siano persone così ossessionate dai libri, eppure basterebbe che prendessero in mano il libro giusto e capirebbero che i libri racchiudono mondi infiniti e sono un’ottima cura per non sentirsi più soli.
Non esistono libri belli o brutti, eccezionali o banali, esistono solo i libri giusti per i lettori giusti.
Ogni lettore ha il suo libro preferito ed è per lui il libro più bello di tutti, è il suo libro giusto.
Ogni libro racchiude dentro di sé un piccolo segreto e solo chi saprà guardare a fondo potrà scoprirlo e farlo suo.
A volte, anche il migliore dei lettori, si sente sconfitto di fronte a un libro che non gli concede di scoprire il suo segreto. I libri sono magici, sono speciali e sono in grado di decidere chi è degno o meno di conoscere la loro anima.
Quindi, lettori, quando vi trovate di fronte a un libro che non capite, che trovate noioso o terribilmente banale, provate a fermarvi un attimo e a capire la verità di fondo di quel libro. Forse non è quel libro che è noioso ma siete voi a non capirlo?
Date un’opportunità a tutti i libri, perché loro ne danno mille a voi.
I libri non ti giudicano mai, ti aspettano tra scaffali polverosi, speranzosi che presto arrivi il loro turno. I libri sono lì, pronti per essere letti ma solo una mente può accarezzare la loro anima.
Non sono i libri che devono invogliare i lettori, sono i lettori che devono capire i libri.