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giovedì 28 febbraio 2019

Book Challenge - Marzo -


Tra piccoli problemi e tanti nuovi libri, si è concluso un altro mese di Challenge.
Nuovi lettori si sono uniti a noi e chissà, magari ne arriveranno altri questo mese. Le iscrizioni sono sempre aperte, i nuovi lettori sono sempre ben accetti.
Il gioco casata, novità di quest'anno, continua a far vincere punti ai lettori ... devo creare indizi più complicati! 
Ricordo poi ai partecipanti che le recensioni delle letture gold vanno pubblicate dopo la data indicata qui sotto (data che segna l'inizio della lettura di gruppo).
Ultima raccomandazione: ricordatevi che la "catena di libri" la potete fare solo con le mie tracce e che potete scegliere solo una delle mie tracce.

Ed ora, tanti auguri a me! Visto che a marzo compio gli anni, ho inserito alcune tracce a tema.



Per partecipare:

- Essere lettori fissi del blog




Le ladre di libri - Le Lost in Austen - L'Ordine della Fenice - 

Soluzione Gioco Casata Febbraio: La tata



Gioco casata
- 1 punto ai componenti della casata che indovinerà di che libro si tratta -

I libri del gioco casata sono stati tutti letti da me, quindi potete cercare qui sul blog, sulla pagina Facebook, su Goodreads oppure su Instagram.

Indizi: Encomio - Latino - Moro

Traccia Gold
- 5 punti per il lettore -




Traccia Musicale
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Abbina uno o più libri a questo estratto, leggili e scrivi la recensione. 

" ... guardo indietro e so già
che cosa troverò nel mio passato
i regali che mi ha fatto il tempo e che avrò
per sempre addosso ... "

Uno in più - 883

Tracce Casate
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi e recensisci uno o più libri legati solo alla traccia assegnata alla tua casata.

Traccia scelta dalle Ladre di libri per l'Ordine della Fenice: Scegli un libro tra quelli preferiti dalle Ladre (opzioni qui sotto)


Traccia scelta dall'Ordine della fenice per le Lost in Austen: Libro il cui protagonista faccia il tuo stesso lavoro

Traccia scelta dalle Lost in Austen per i Bambini sperduti: Titolo di massimo 4 caratteri (esclusi i nomi propri). 

Traccia scelta dai Bambini sperduti per le Ladre di libri: Un libro pubblicato nel proprio anno di nascita.

Tracce Marzo
-  I punti variano a seconda delle pagine del libro letto - 

Scegli una sola traccia, abbinala a un libro, leggilo e fai la recensione, poi puoi collegare il libro scelto a un altro libro, che puoi collegare a un altro. I collegamenti sono liberi, tranne il primo che deve essere legato alla traccia.

Un libro che ti hanno regalato per il tuo compleanno
Un libro con un giardino in copertina (amo fare giardinaggio)
Un libro con la parola "desiderio/desideri" nel titolo (esprimi un desiderio e soffia sulle candeline!)

 

Recensioni: "Madame de Pompadour" - "Sindrome da cuore in sospeso" - "Mi vivi dentro"


"Madame de Pompadour. Passioni e destino di una favorita" di Evelyne Lever

Editore Mondadori
Genere Biografia 

Tra le varie amanti del re Luigi XV, la più importante, è certamente Madame d'Étiolles divenuta poi Madame de Pompadour, alla nascita Jeanne - Antoinette Poisson.
Con i suoi ventiquattro anni, la sua bellezza radiosa e i suoi teneri occhi grigi, strega il re, tanto da ottenere da lui il titolo di marchesa.
Per nascita e matrimonio apparteneva al mondo della finanza, ma per stare con il re divorzia dal marito.
Con la sua grazia, simpatia e delicatezza, Madame de Pompadour allontana la noia e la tristezza dal sovrano, dona al re tutto ciò di cui ha bisogno.

"In poco tempo Jeanne . Antoinette era riuscita a rassicurarlo e a restituirgli la voglia di vivere."

L'ascesa di Jeanne - Antoinette non si arresta, il re ha sempre più bisogno di lei, le è indispensabile, è la sua consigliera, più lei ha ascendete su di lui, più la corte la teme e si divide: c'è chi cerca i suoi favori, c'è chi tenta di allontanarla.
La vita a corte, tuttavia, sfinisce Madame de Pompadour, il re si appoggia sempre di più a lei, le sottrae energie, lei diventa sempre più debole.
Jeanne - Antoinette, però, non può fermarsi, non può riposare, non può permettersi di perdere l'affetto del re, lui deve continuare ad avere bisogno di lei.

"Nulla si faceva senza di lei ..."

"Madame de Pompadour. Passioni e destino di una favorita" parla dei retroscena di corte, dei sotterfugi, dei pettegolezzi, delle figure importanti dell'epoca e del loro schieramento a fianco o contro Madame de Pompadour.
Questo non è il più avvincente dei testi ma è preciso e dettagliato, arricchito anche da numerose note.
Forse, è proprio la troppa attenzione ai dettagli a rendere la lettura pesante e poco fluida.
Il libro si sofferma molto sui problemi del regno, su come il re e Madame Pompadour affrontavano battaglie e guerre. Leggere quelle parti è stata un po' una sfida.
Maggiormente interessanti, invece, sono le parti che parlano della vita di corte, delle abitudini del sovrano e di Jeanne - Antoinette.
Leggere questo libro non è stato facile, però mi ha permesso di conoscere meglio una figura determinante della storia francese.

"Sindrome da cuore in sospeso: La serie dell'Allieva" di Alessia Gazzola 

Editore Longanesi
Genere Giallo

Ho seri problemi con le saghe. Non le leggo mai nell'ordine giusto. Infatti, "Sindrome da cuore in sospeso", prequel della serie dell'Allieva, l'ho letto solo dopo aver letto, in questo ordine, il sesto, settimo, ottavo e primo volume.
Con questo libro hanno inizio le avventure di Alice Allevi.
Alice è alla ricerca della sua vocazione, quale ramo della medicina scegliere?
Mentre è attanagliata da dubbi, la badante di sua nonna, Tamara, viene uccisa.
Arriva la polizia e con loro il medico legale, il dottor Claudio Conforti.
Claudio sfoggia fin da subito il suo carattere burbero e il suo fascino ammaliante.
Questo è il libro dei "primi incontri", quello tra Alice e Claudio, quello tra Alice e Yukino, la sua coinquilina, quello tra Alice e le colleghe specializzande. Inconsapevolmente, infatti, è proprio Claudio ad aiutarla a scegliere, a spingerla a prendere una decisione sul suo futuro: Alice vuole diventare medico legale.
Fa quindi domanda di internato e diventa una studentessa di Claudio.
Anche in questo libro, Alice non tarda a darci un piccolo assaggio della sua goffaggine. Le figuracce, infatti, non tardano ad arrivare!

"Sei maldestra. E quel che è peggio, non capisci che non dovresti esserlo. Sei una tontolona."

Il caso di Tamara mi ha delusa, mi aspettavo un colpo di scena, invece si è svolto tutto banalmente.
Questo, per ora, è uno dei libri che amo di meno della serie. Mi è piaciuto però sapere come si sono incontrati i personaggi principali, quelli che poi ci accompagneranno per tutta la saga.

"Mi vivi dentro: Alessandro e Wondy. La storia di un amore infinito" di Alessandro Milan

Editore Dea Planeta
Genere Narrativa

Questo libro parla di una storia vera, quella di Alessandro e di sua moglie Francesca.
Entrambi sono scrittori e giornalisti, si sono conosciuti grazie al loro lavoro a Radio24.
"Mi vivi dentro" racconta la loro storia, contiene anni di ricordi: gli ultimi giorni di Francesca, la sua malattia, l'incontro con Alessandro, l'inizio della loro storia d'amore, la nascita dei loro figli.
I ricordi non sono in ordine cronologico, si va continuamente avanti e indietro nel tempo. Il libro inizia dalla fine, dagli ultimi giorni di Francesca e da lì retrocede o avanza, affrontando il periodo prima e dopo la sua morte.
Francesca raccontava della sua malattia in "Wondy: Ovvero, come si diventa supereroi per guarire dal cancro", Alessandro, invece, racconta la storia dal suo punto di vista in "Mi vivi dentro".
In questo libro, Alessandro non si sofferma tanto sulla malattia, ma sulla forza con cui Francesca ha combattuto contro di essa, della sua voglia di vivere, del suo attaccamento alla vita.

"Con quelle risate vomitavamo tutti gli anni di schifo, di ospedali, operazioni, terapie, nausee, ansie, litigi, paure. Risate di vita."

"Mi vivi dentro" parla anche del loro amore, della loro vita imperfetta, piena di giorni no, di litigi ma anche di sorrisi e momenti pieni di tenerezza. Una vita di alti e bassi, di gioie, incomprensioni, di tentativi.
In questo libro, Alessandro mette a nudo le sue emozioni, le sue debolezze. Emerge il coraggio con cui va avanti nonostante tutto.

" ... tutti abbiamo dentro dei superpoteri per reagire di fronte alle difficoltà, piccole o grandi che siano."

"Mi vivi dentro" è un testo commovente, un libro che sprona a vivere, ad andare avanti, a non abbattersi.
È speranza, tenacia, amore.
È forza, coraggio, voglia di vivere, sempre.
Il libro di Alessandro è di grande impatto, anche se non mi ha travolta come è successo ad alcune mie lettrici.
Sicuramente, questa storia non mi ha lasciata indifferente.

martedì 26 febbraio 2019

Recensioni: "Il fabbricante di sogni" - "La ragazza invisibile"


Escono oggi in libreria "Il fabbricante di sogni" e "La ragazza invisibile".
Entrambi i libri sono pubblicati da Dea Planeta ma trattano temi diversi.
Il primo è un testo di narrativa che mescola la realtà con la fantasia, il secondo è un thriller ambientato in un contesto scolastico.


"Il fabbricante di sogni" di R. M. Romero

Editore Dea Planeta
Pagine 288
Prezzo ebook 9,99 €
Prezzo cartaceo 15,20 €
Genere Narrativa


Karoline è una bambola che lavora come sarta. Cuce desideri in ogni abito che crea.
Lei vive nella Terra delle bambole, un luogo in cui finiscono le bambole quando il materiale di cui sono fatte nel mondo degli uomini non è più in grado di sostenere le loro anime.
La tranquillità nella Terra delle bambole viene disturbata dall'arrivo di un esercito nemico, quello dei ratti.
Con prepotenza e ingordigia, distruggono o mangiano tutto ciò su cui mettono le zampe.
Proprio mentre scappa dai ratti, Karoline scopre che è attesa nel mondo degli umani.
A richiamarla è un giocattolaio di Cracovia, Cyryl Brzezick, un uomo gentile con una gamba di legno.
Quando Cyryl sente Karoline parlare, crede di essere pazzo! Ma ben presto, la bambolina conquista il suo affetto, così come i tedeschi conquistano Cracovia.
È il 1939 e la seconda guerra mondiale ha appena avuto inizio.

"Giuravano di amare.
Giuravano che avrebbero avuto la loro vendetta.
Giuravano di ricordare."

"Il fabbricante di sogni" è un libro che fin da subito ha richiamato alla mia mente altre storie.
L'invasione dei topi e la presenza di un soldatino in particolare, amico di Karoline, mi hanno ricordato la fiaba "Schiaccianoci e il re dei topi."
La storia principale, invece, quella del giocattolaio e di Karoline, sua creazione, mi ha subito fatto pensare al celebre "Pinocchio".
Infine, la scena in cui Karoline vola via dal suo mondo grazie all'aiuto di un vento gentile, mi ha portato alla mente la storia "Il mago di Oz".
Nonostante questi richiami, trovo questo libro piuttosto originale, in quanto sa intrecciare scenari fiabeschi con tragiche realtà.
In un mondo in guerra ecco farsi spazio una fiaba incantata animata da leggende che trovano il modo di vivere dopo la morte, spiriti benigni che aiutano le persone sperdute a tornare a casa e creature strabilianti.
La magia, in questo libro, viene brandita come arma contro l'odio, è un barlume di speranza là dove le ingiustizie regnano sovrane.

"Continua a essere la persona gentile di sempre."

Così come Karoline è stata presa gentilmente dal vento, io sono stata travolta da questo libro e dalla sua storia toccante, fiabesca, incantevole.
Certo, il titolo italiano mi lascia perplessa, trovo più adatto quello originale: "The Dollmaker of Krakow" ma oltre a questa contestazione, non ho altre critiche da innalzare.
"Il fabbricante di sogni" è una storia che arriva al cuore, dolce ed emozionante.
A fine lettura si ha come l'impressione di essere diventati parte della famiglia fuori dal comune di Karoline e Cyryrl.

"Non aveva una famiglia, finché una famiglia non lo ha trovato."


"La ragazza invisibile" di Blue Jeans

Editore Dea Planeta
Pagine 590
Prezzo ebook 9,99 €
Prezzo cartaceo 15,30 €
Genere Thriller


Aurora è abituata a non essere né notata né ascoltata. Del resto, a chi importa delle sue opinioni? Lei è una ragazza solitaria, la sua compagna di classe, Julia, la chiama "la ragazza invisibile".
Tutto questo, però, è destinato a cambiare.
Una sera, Julia viene chiamata dalla madre di Aurora. La ragazza non è rientrata a casa e la madre la cerca tra le compagnie di classe.
Ben presto la polizia viene avvertita, il padre di Julia è un ispettore della polizia e viene chiamato ad indagare sulla scomparsa di Aurora.
Non impiegano molto a trovarla, è a scuola, è stata uccisa.
Julia è una diciassettenne molto arguta, ha un quoziente intellettivo superiore alla norma e una memoria prodigiosa. È una ragazza molto intuitiva, una grande osservatrice, infatti, quando per caso riesce a dare un'occhiata alla cartellina del padre, contenente i dettagli del caso di Aurora, la sua mente si mette subito all'opera e nota dettagli importanti sfuggiti alla polizia.
Insieme al suo amico Emilio, grazie alle informazioni del padre poliziotto e della madre medico legale, tenterà di scoprire l'identità dell'assassino.

"Due giovani e intrepidi investigatori in cerca della verità."

Qualcuno, però, batte sul tempo Julia, qualcuno sa già la verità, qualcuno che ha visto qualcosa che non doveva vedere.
Che i delitti in quel remoto paesino non siano ancora finiti?
All'improvviso tutti sospettano di tutti ed è questo che crea un po' di confusione nella storia. Il libro è super pieno di personaggi. L'autore confonde il lettore non tanto con gli indizi ma con il numero impressionante di sospettati.
La maggior parte di loro nasconde segreti, infatti sono diversi i colpi di scena che ravvivano la narrazione.

"Abbiamo tutti qualcosa da nascondere, Julia"

Julia è una protagonista divisa tra i problemi adolescenziali (la scuola, gli esami, i ragazzi) e il compito che decide di assumersi: trovare l'assassino di Aurora.
Julia sembra una ragazza perfetta, ma un lato negativo lo ha anche lei: le piace la pizza all'ananas!
Emilio, il suo amico, l'ho trovato un po' fastidio. Ha dei problemi con i genitori e il suo comportamento è altalenante, prende decisioni drastiche, poi cambia idea, rispetto a Julia dimostra maggiormente la sua età. La ragazza sembra invece molto più matura.
La soluzione del caso non è banale come mi aspettavo, cioè è prevedibile ma sono stati aggiunti degli elementi, degli eventi che hanno reso il finale più elettrizzante e scioccante.
Posso infine affermare che "La ragazza invisibile" ha soddisfatto le mie aspettative.
Il thriller non è super brillante ma è costruito molto bene e presenta diverse vicissitudini inaspettate.
Il modo in cui è finito mi lascia un dubbio però: ci sarà forse un seguito?

mercoledì 20 febbraio 2019

Recensione: "La Fenice di Fuoco" - Valentina Marcone


Editore Nativi Digitali Edizioni
Pagine 260
Prezzo ebook 3,99 €
Prezzo cartaceo 12,00 €
Genere Fantasy

La storia iniziata quattro anni fa con una neonata, una baby furia, affidata a tre potenti e inesperti vampiri si conclude in questo sesto capitolo.
Dopo molti scontri, litigi, incomprensioni e rivelazioni, Deva e la sua famiglia devono ora combattere la battaglia decisiva. Devono vedersela con Lilith, la madre dei vampiri.
Tutti i quesiti, i segreti, accumulati in questi anni, trovano finalmente una risposta in quest'ultimo volume.
A illuminare il percorso di Deva sono proprio le stesse schive Furie che tanti anni prima l'avevano affidata ai Sincore.
Finalmente, le tre creature leggendarie decidono di presentarsi a Deva, che non è felice di apprendere ciò che hanno da dirle.
La reazione di Deva "mi avete usata, manipolata e ora mi mandate al macello ..." fa tanto Harry Potter come la risposta delle Furie "tu non saresti niente senza di noi" che come scrive l'autrice, sembra uscire direttamente dalla bocca di Voldemort.
Ma questi piccoli richiami alla saga magica si possono perdonare. In effetti, le tre Furie hanno veramente creato Deva al solo scopo di usarla contro Lilith, è il loro campione ... o almeno così sperano.
Deva è cresciuta ma è ancora alla ricerca di se stessa, deve ancora approcciarsi al suo lato oscuro, deve capire ciò che effettivamente è in grado di fare.

"Io. Sono. La. Vendetta."


Quest'ultimo capitolo della saga della furia Deva si snoda in un vortice di gelosie e strategie.
Le certezze vacillano, tanti segreti devono essere svelati; riusciranno i nostri protagonisti a vincere la battaglia finale?
Deva può contare sull'appoggio dei Sincore, uniti più che mai.
Dopo sei libri, mi sento parte anch'io della famiglia.
Paine, l'ultima arrivata, è fantastica, così alla mano, schietta. Paine è una ventata di allegra!
Gabriel è invece desiderio puro, come resistergli? Tuttavia, anche i suoi fratelli, hanno un certo fascino.
Deva e Gabriel sono poi una coppia perfetta, così passionale, affiatata, calorosa ... ma non è la mia preferita, ebbene sì, altri due innamorati hanno conquistato i miei favori, parlo di Michele e ... leggete i libri!
Per quanto riguarda la trama, più che piena di azione, è formata per lo più da dialoghi.
Il finale è tumultuoso, sbalorditivo, esplosivo! Insomma, una degna conclusione! Anche se nel corso della trama mi aspettavo qualche imprevisto in più, qualche svolta imprevista, è risultato invece un po' troppo lineare.
Leggere questa saga, conoscere Deva, Gabriel e il resto della famiglia è stato davvero un grande piacere.
Questa saga mi ha tenuta compagnia per molte ore e mi ha regalato una moltitudine di sogni.

"Il mio demone ero io."

Agli amanti del genere fantasy, a coloro che stravedono per vampiri e creature oscure, a chi vuole lasciarsi conquistare da una storia, consiglio questa saga.
La serie è composta dai seguenti libri: "La Croce della Vita" - "La Stella dell'Eire" - "L'Uccello del Tuono" - "Il Tridente di Shiva" - "Il Sigillo di Lucifero" - "La Fenice di Fuoco"
Assegno a quest'ultimo libro:

- Trama: 3 - Narrazione: 3 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 4 -

3 Wonderland su 5

martedì 19 febbraio 2019

Letture di Gruppo di Febbraio: "L'uomo che credeva di non avere più tempo" - "I segreti di Heap House"


"L'uomo che credeva di non avere più tempo" di Guillaume Musso

Editore Sonzogno
Genere Narrativa

Nathan é un avvocato, il responsabile aggiunto del reparto fusioni-acquisizioni.

"Brillante, ricco e orgoglioso di sé.
Così era Nathan Del Amico.
Visto da fuori."

Nathan non ha mai perso una causa ma proprio per via del suo attaccamento al lavoro, ha perso la moglie, Mallory, che ora vive a San Diego con loro figlia Bonnie.
Un giorno, nell'ufficio di Nathan, compare il dottor Garrett Goodrinch, un uragano che stravolge la vita di Nathan.
Garrett è un Messaggero, riconosce le persone prossime alla morte, le prepara al grande salto, le aiuta a mettere ordine nelle loro vite. Tuttavia, non può influire sulla morte.
Nathan realizza allora che ciò a cui tiene di più è la sua famiglia, deve trovare un modo per riavvicinarsi alla moglie.
"L'uomo che credeva di non avere più tempo" è, come ha detto Francesca durante la lettura di gruppo, "un pugno di ferro dentro a un guanto di velluto".
È un susseguirsi di colpi di scena, quando meno te lo aspetti, ecco spuntare fuori una tragedia, un evento inaspettato che travolge le vite dei personaggi. Perfino nella parte finale, non mancano alcune sorprese.
Questo aspetto rende la trama più dinamica, altrimenti piuttosto monotona.
Più di tutto, però, mi è piaciuto scoprire la vulnerabilità dei personaggi, i loro segreti più meschini, le loro debolezze. Questi loro lati meno nobili li hanno resi più umani, più reali, più completi.
Mi ha infastidita, invece, una rivelazione a fine libro, rivelazione che ha reso vani tutti gli sforzi del protagonista e che gli ha procurato un sacco di guai per nulla, anche se, a ben pensare, gli ha anche donato importanti occasioni, gli ha permesso di provare ad essere una persona migliore.
A mio avviso, comunque, il finale ha un po' rovinato il libro, personalmente mi ha alquanto innervosita.
"L'uomo che credeva di non avere più tempo" è piacevole ma nulla di eccezionale, a parere mio.
Una lettura gradevole, a tratti commovente e scioccante ma non indimenticabile.

"Non direi mai di nessuna cosa: "l'ho persa" ma "l'ho restituita". È morto tuo figlio? È stato solo restituito. È morta tua moglie? È stata solo restituita."

Commenti dalla lettura di gruppo:

Francesca: "Oh cazzo! (Mi scuso per l'espressione ma è esattamente lo stato d'animo che ho dipinto sul volto da due minuti fa quando ho finito il libro e l'ho chiuso...)"

Elisa: "Un libro forte, toccante, che ci invita a guardarci intorno e ad apprezzare ciò che di più caro abbiamo spostando in secondo piano le cose futili e materiali che la vita ci spinge ogni giorno di più ad idolatrare."

Antonella: "Davvero bellissimo, l'ho divorato ero troppo curiosa di sapere come finiva!
Un finale molto triste e il libro in se ti porta a delle riflessioni!!"

Carmela: "Un finale inaspettato, forte, ma il libro non si può leggere se sei un po' giù di morale. Bello come la prima volte che l'ho letto, ma mi ha angosciata, ci vuole l'umore giusto per apprezzarlo.

Irene: "Un libro veramente bellissimo ma tanto tanto angosciante, sconsigliato a chi ha perso da poco una persona cara.
E comunque ho pianto tantissimo!!!!"

Marianna: “Non devi avere paura di confessare i tuoi sentimenti a coloro che ami”.
Un libro profondo e triste, che mi ha fatto emozionare ed incavolare nello stesso tempo, fino a desiderare un amore così...
A metà tra Godsend e il paranormale, la lettura ha portato con sé un senso di angoscia, di imminente morte.
Bello e struggente, con uno stile leggero ma incalzante, che non annoia mai.

Rossana: "Ho letto diversi libri di Musso e mi aspettavo un finale diverso ma anche questo mi é piaciuto."

Eleonora: "Finito anch'io, ci sono rimasta malissimo per il finale, comunque mi è piaciuto davvero moltissimo, questo libro ti lascia qualcosa dentro."

Roberta: "Finito e mi è piaciuto tanto. Il modo di scrivere mi ha catturata da non riuscire a smettere.  Devo ammettere che il dottore messaggero mi è sempre stato antipatico.
Il finale mi ha spezzato il cuore."

Melania: "Quante emozioni! Questo libro è bellissimo, dolcissimo e romanticissimo. Lui, nonostante abbia sbagliato a scegliere si è anche fatto il mazzo per avere soddisfazioni e per dimostrare agli altri cosa è in grado di fare. Troppo triste la storia con la madre, quella parte del libro mi ha spezzato il cuore. Ho odiato il suocero, anche se poi alla fine ho provato per lui tenerezza e dispiacere. In ogni caso questo libro è sicuramente il più bello letto da inizio anno e sicuramente voglio ancora leggere libri di questo autore che ho sempre sottovalutato."

Angela: "Libro piacevole. La caratterizzazione dei personaggi mi è piaciuta. L'unica pecca è che verso la fine sembra che Musso abbia fretta di chiudere la storia. Voto: 7"

Elisa: " Una bellissima scoperta Musso! Mi è piaciuto tantissimo ❤️ divorato non riuscivo a smettere di leggere!"

Maria: "La lettura è stata scorrevole, semplice anche se è stata un susseguirsi di emozioni, di rabbia, amore, dolore, gioia, tristezza."

Federica: "Un libro già sentito, ma che in ogni caso si fa leggere con disarmante velocità."

Paola: "Mi aspettavo molto molto meglio. Non che sia una brutta storia, ma la piega finale sinceramente mi ha detto molto poco."

Ines: "Questo è stato il primo libro che ho letto di Musso. Era da una vita che adocchiavo i suoi libri ma li avevo sempre accantonati.
Mi è piaciuto molto il suo stile di scrittura, l'ho trovato molto semplice e scorrevole. In questo libro c'è quel pizzico di paranormale che a me piace mi ha tenuta incatenata alle pagine. Devo anche dire che la storia mi ha messo parecchia ansia."

Manuela: "È una bella storia, anche se il finale purtroppo lascia l’amaro in bocca. Lo consiglio."

Gabriella: "Questo libro mi ha messa veramente in uno stato d’ansia non da poco e che mi ha portato a chiedermi cosa avrei fatto io nei suoi panni.
La storia penso sia ben studiata e progettata, l’unica cosa che ho faticato a farmi piacere è stato il cambio di punto di vista che ogni tanto cambiava a favore di altri personaggi presenti nella storia."

Michaela: "Veramente un libro su cui riflettere. Da come si perda tempo dietro le cose effimere e si perdono le cose importanti... e come non sappiamo ascoltare fino in fondo cosa vogliano comunicarci gli altri."

Alessandra: "La storia mi è piaciuta, non ho amato molto lo stile di scrittura, in molti casi le parole e gli aggettivi son stati mescolati senza cura dei dettagli."

Rita: "Confermo che adoro la scrittura di Musso, e in questo libro ti fa pensare, che bisogna vivere il presente e che basta aiutare gli altri per essere felici!!"

"I segreti di Heap House. Iremonger: 1" di Edward Carey

Editore Bompiani
Genere Narrativa

Questa è una delle storie più singolari in cui io mi sia imbattuta.
Il protagonista è Clod Iremonger anche se al centro della storia c'è un po' tutta la sua famiglia.
Clod si differenzia dai suoi parenti per una sua particolarità: sente gli oggetti parlare, nello specifico, li sente dire nomi.
Questo suo "dono" però non è la cosa più strana del libro.
Gli Iremonger sono una famiglia bizzarra. Hanno tutti nomi insoliti, per contraddistinguersi dalle altre persone e ognuno di loro ha un oggetto natale, consegnato loro alla nascita, che portano sempre con sé. Apparentemente sono tutti oggetti banali: scarpe, rubinetti, fiammiferi, Clod ha un tappo universale!
Gli Iremonger sono tanti, davvero tanti! Clod è circondato da un marasma di zii, zie e cugini.
C'è zia Rosamud che dà la sua maniglia in testa ai bambini.
C'è zio Aliver, il medico di casa.
C'è zio Timfy, lo spione! Quando qualcosa non gli va, soffia come un ossesso nel suo fischietto.
Poi c'è il cugino Tummis, il preferito di Clod, bambino sensibile e ansioso.
Come dimenticare poi il cugino Moorcus, il più odiato, il bullo di casa!

"C'erano frotte di cugini e zii e zie, prozie e prozii: moltitudini di noi, Iremonger di ogni età e forma, tutti legati dal sangue."

Tutti loro (e molti altri ... ma molti, molti) vivono insieme in un'enorme dimora formata dall'assembramento di vari posti acquistati, spostati e annessi appunto a Heap House, la grande casa degli Iremonger.
Heap House sorge ... in mezzo ai cumuli di rifiuti. Una maestosa abitazione in cui aleggia un lezzo insopportabile.
Gli Iremonger hanno fatto fortuna con ciò che gli altri non vogliono più. Sono esattori, possiedono gran parte dei debiti di Londra e anche la loro spazzatura.

"Non esiste amore più grande dell'amore degli Iremonger per le cose rifiutate."

A Heap House, vivono anche gli Iremonger, non mi riferisco alla famiglia, ma ai domestici che vengono chiamati tutti Iremonger.
Insomma, come avete notato, di stranezze, in questo libro, ce ne sono parecchie. Le cose però diventano ancora più incredibili quando gli oggetti si animano.
In questo libro, i personaggi hanno seri problemi con gli oggetti!
"I segreti di Heap House" è il primo libro di una serie accattivante e oltremodo insolita.
Questo libro sembra racchiudere varie metafore.
Il modo di vivere degli Iremonger sembra un avvertimento su quello che sarà il nostro futuro se continuiamo a consumare così tanto, verremmo letteralmente sommersi dai rifiuti.
Il nostro attaccamento alle cose materiali invece, come nel libro, finirà per ... beh, forse è meglio se non aggiungo altro ... allerta spoiler!
Posso dirvi, però, che durante la lettura di questo libro sono rimasta più volte a bocca aperta. Questo racconto è davvero folle, in senso positivo. Per non parlare dei segreti degli Iremonger, che il Nonno custodisce gelosamente!
Ho appena finito di leggere questo libro e già non vedo l'ora di leggere il seguito!
Vogliamo poi parlare dei disegni all'interno del volume? Raffigurano i personaggi e sono abbastanza inquietanti, ricordano lo stile di Tim Burton, la copertina ne è un esempio.
Insomma, stra-consiglio questo libro agli amanti delle storie folli. Questo testo sembra per ragazzi ma posso assicurarvi che anche i più grandi sapranno apprezzarlo.

"Siamo in una discarica, mia cara, nel cuore di una discarica di rifiuti. Questo posto non è segnato su nessuna carta geografica. Siamo fuori dal mondo."

Commenti dalla lettura di gruppo:

Melania: "Non so come definire questo libro. È sicuramente un libro strano e folle, e lo scrittore deve essere veramente un genio per aver pensato una storia così tanto fuori dal normale. All'inizio non mi piaceva, poi la curiosità mi ha spinta a continuarlo e alla fine è stata una lettura comunque piacevole. Ho apprezzato molto Lucy e la tazza salvabaffi, per il resto Clod compreso non mi sta simpatico nessuno. Divertenti i nomi e le descrizioni. Non ho apprezzato il finale un po' veloce e frettoloso ma considerando che ha un seguito è anche comprensibile. Infine credo sia anche un po' a libera interpretazione. Ci ho trovato moltissimi doppi sensi."

Paola: "È un libro molto particolare, da un lato concordo con Claudia, ci preannuncia un futuro nel quale annegheremo nei rifiuti, dall'altro mi fa pensare a quanto siamo attaccati alla materialità e corriamo il rischio di ... spoiler!
Comunque sono molto curiosa di leggere il seguito😊"

Marina: "Ammetto di averlo iniziato per pura curiosità, per provare un genere mai letto prima. Spesso mi sono chiesta perché lo stessi leggendo. Ma alla fine l'ho divorato. Non mi è dispiaciuto, però non so se al momento avrei voglia di leggere gli altri due, ma chi lo sa."

Elisa: "All'inizio ho dovuto lottare contro lo schifo, ma passate le 150 pagine mi ha appassionata. E' stato il libro più originale che abbia letto da un po' di tempo a questa parte. Il finale per me ha avuto un sapore agrodolce."

Manuela: "Strano inizia e strano finisce, però mi è piaciuto tantissimo, è originale, mai banale, una storia fuori dagli schemi. Clod, Lucy e il povero Tummis mi sono piaciuti moltissimo. Voglio assolutamente leggere il seguito perché non può finire così."

Chiara: "A me non è piaciuto affatto questo romanzo. L'ho trovato noioso fino alla nausea. E sopratutto molto dispersivo. Certo il filo conduttore è uno solo però si salta di palo in frasca e ogni volta vengono introdotti nuovi personaggi per cui manca una caratterizzazione forte che permetta al lettore di identificarsi con uno di essi."

giovedì 14 febbraio 2019

Recensioni: "La ragazza nell'ombra" - "L'assassinio di Florence Nightingale Shore. I delitti Mitford" - "Il profumo"


"La ragazza nell'ombra. Le sette sorelle" di Lucinda Riley

Editore Giunti
Genere Narrativa

"Le sette sorelle" è una serie letteraria che narra le vicende di sei sorelle adottate.
Dopo la morte del padre adottivo, seguendo gli indizi che lui ha lasciato loro, le ragazze si mettono alla ricerca delle loro origini.
"La ragazza nell'ombra" è il terzo volume della saga, protagonista di questo volume è Asterope, soprannominata Star.
Lei è una ragazza di ventisette anni che vive all'ombra della sorella Cece.
Sono uno l'opposto dell'altra "... io parlavo piano e poco, lei forte e spesso."
Da sempre, però, sono inseparabili, hanno viaggiato per il mondo, hanno un loro linguaggio segreto ed ora vivono insieme nel nuovo appartamento di Cece.
Tuttavia, Star sente, per la prima volta, l'impellente bisogno di staccarsi dalla sorella, ha sacrificato tanto per lei, è arrivato il momento di vivere la sua vita.
Asterope decide quindi di aprire la lettera che il suo padre adottivo, Pa' Salt, le ha scritto prima di morire.
Gli indizi che vi trova all'interno la conducono in una libreria londinese, lì avrà inizio un viaggio che la porterà nel passato, agli inizi del 1900.
Le storie delle sette sorelle ruotano attorno a diversi temi principali, la storia di Maia riguarda l'arte, quella di Ally la musica, la storia di Star riguarda invece i libri.
Questa volta, la storia mi ha un po' esasperata. Gli indizi sulle origini di Star sono a portata di mano ma lei non ha fretta di ascoltarli e il proprietario della libreria non ha fretta di raccontarli. Morivo dalla curiosità!
La storia dell'antenata di Star mi ha poi lasciato l'amaro in bocca: si è torturata, sacrificata per rendere felice chi ama senza rendersi conto che quelle persone che a loro volta tengono a lei, non potrebbero mai essere felici sapendola infelice! Insomma, ha fatto un po' un pasticcio.
In questa storia, però, di positivo c'è l'enorme sforzo, la tenacia di donne che hanno lavorato duramente per sollevare le sorti della loro situazione familiare.
Questo libro è, in effetti, un tributo alle donne, alla loro determinazione, agli sforzi che hanno fatto per ottenere diritti pari a quelli degli uomini.
Questo volume non l'ho apprezzato quanto i precedenti ma devo ammettere che quest'ultimo aspetto, l'esaltazione della figura femminile, è una delle cose che più ho amato di questo testo.
Inoltre, mi rivedo in Star, nella sua insicurezza, nel suo amore per i libri e per il giardinaggio.

"... negli anni ottanta siamo state delle vere pioniere; noi, la prima generazione di donne colte a mettere piede in un mondo dominato dai maschi. Ma penso che abbiamo semplicemente dato alle donne che sarebbero venute dolo di noi la possibilità di avere più scelte. In altre parole, abbiamo permesso loro di essere chi desiderano."

"L'assassinio di Florence Nightingale Shore. I delitti Mitford" di Jessica Fellowes

Editore Neri Pozza 
Genere Giallo

L'ultima volta che qualcuno ha visto viva Florence Nightingale Shore, eroica e volenterosa infermiera di cinquantacinque anni, era alla stazione dei treni, il 12 gennaio 1920.
Quello stesso giorno, sempre alla stazione, Louisa scappa dallo zio che la vuole usare come mezzo per ripagare i suoi debiti.
Louisa viene aiutata da Guy e Harry, due poliziotti ferroviari che devono poi allontanarsi per occuparsi dell'aggressione a Florence, a causa della quale, la donna poi muore.
Scotland Yard chiede a Guy e Harry di partecipare alle indagini. Louisa stessa rimarrà invischiata nella faccenda a causa del legame tra Florence e la famiglia per cui ora lavora: i Mitford.
È quasi assurdo il modo in cui tutti questi personaggi si incrociano tra di loro.
Ho aspettato tanto per leggere questo libro e quando infine l'ho letto, sono rimasta delusa.
"L'assassinio di Florence Nightingale Shore. I delitti Mitford" parla di fatti e personaggi realmente esistiti.
Florence era davvero un'infermiera ed è stata realmente uccisa il 12 gennaio 1920, contrariamente da ciò che è raccontato nel libro però, il suo assassino non è stato trovato.
Reale è anche la famiglia Mitford, di cui fa parte Nancy che nella storia romanzata veste la parte della detective dilettante assieme a Louise.
Anche Mable, amica di Florence, è un personaggio reale.
Nella trama, largo spazio, viene dato appunto alla famiglia Mitford, cosa che mi ha infastidita. Non amo i gialli che divagano, che non mettono il caso al centro della trama.
Queste divagazioni, secondo me, hanno appesantito la storia, l'hanno resa involontariamente noiosa.
Inoltre, la soluzione del caso! Ho individuato il colpevole già dopo un'ottantina di pagine! Per non parlare dei misteri secondari, anche loro facilmente intuibili.
"L'assassinio di Florence Nightingale Shore. I delitti Mitford" è un giallo affatto brillante, sinceramente, leggerò il secondo volume solo perché l'ho già preso.

"Questo omicidio mi lascia perplesso, signori. Non abbiamo armi né veri e propri testimoni."

"Il profumo" di Patrick Süskind

Editore Tea
Genere Narrativa

Questa è la storia di Jean-Baptiste Grenouille, uomo del diciottesimo secolo che cosparse di profumo la Francia.
All'epoca, ogni via, ogni persona emanava un lezzo pungente.
Jean-Baptiste Grenouille nacque in mezzo a quell'odore nauseabondo, tra i rifiuti, al mercato e si può dire che fu fortunato perché se fosse nato altrove, in un posto isolato, sua madre, forse, sarebbe riuscita nel suo intento: ucciderlo.
Jean-Baptiste però era destinato a vivere.
Venne affidato ai frati che a loro volta lo diedero a una donna che teneva i bambini a pensione.
Il fatto era che Jean-Baptiste Grenouille era un essere particolare: non aveva nessun odore.
Nonostante tutto, Jean-Baptiste cresce sereno anche senza l'amore di nessuno e anno dopo anno, invece delle parole, impara a conoscere gli odori grazie al suo olfatto sensibile e super sviluppato, in pratica crea il suo personalissimo vocabolario di odori.

"Aveva collezionato diecimila, centomila odori peculiari e specifici, e li teneva a sua disposizione."

A otto anni, Jean-Baptiste Grenouille viene mandato a lavorare da un conciatore ed è lì che iniziano i fatti strani.
Questo libro mi ha spiazzata. Man mano che leggevo, il testo che credevo di aver inquadrato, mutava assumendo caratteristiche grottesche, strambe, perfino raccapriccianti.
Ci sono scene rivoltanti, crudeli, inquietanti!
Il mio disgusto cresceva pagina dopo pagina, così come il mio desiderio di giustizia e ... la mia curiosità. Perché per quanto inusuale e tremendo fosse il libro, ero anche attratta dal finale, volevo sapere come tutto si sarebbe concluso, che fine avrebbe fatto Jean-Baptiste Grenouille.
Inoltre, ero affascinata dal fatto che la storia di ogni personaggio venisse delineata fino alla fine, le loro sorti non sono ignote, ma vengono rivelate una dopo l'altra.
Quando ho iniziato a leggere questo libro non mi aspettavo una storia così agghiacciante.
Quando ho finito il libro ero letteralmente senza parole.
Non riesco nemmeno a decidere se la storia mi sia piaciuta o meno, sono solo certa di una cosa: questo libro mi ha davvero scioccata.

"Adesso gli era chiaro il motivo per cui era attaccato così tenacemente e rabbiosamente alla vita: doveva essere un creatore di profumi."