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lunedì 30 settembre 2019

Book Challenge - Ottobre -



Per partecipare:

- Essere lettori fissi del blog




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Soluzione Gioco Casata Settembre: La maledizione della luna nera

Eclissi: quando c'è l'eclissi totale la luna diventa nera 
Fenice: il libro è ambientato a Dublino dove c'è il Phoenix Park
carta: la storia ruota attorno a un libro, le cui pagine sono fatte di carta



Gioco casata
- 1 punto ai componenti della casata che indovinerà di che libro si tratta -

I libri del gioco casata sono stati tutti letti da me, quindi potete cercare qui sul blog, sulla pagina Facebook, su Goodreads oppure su Instagram.

Indizi: ricetta - decesso - miele

Traccia Gold
- 5 punti per il lettore -


Gruppo lettura: link



Traccia Musicale
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Abbina uno o più libri a questo estratto, leggili e scrivi la recensione. 

" ... e la radio che passa una hit anni ’80, 20 anni più di me
e il vento spettina soltanto i pensieri
ma te ne freghi e parli in punta di piedi ..."

A domani per sempre di Kimono

Tracce Casate
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi e recensisci uno o più libri legati solo alla traccia assegnata alla tua casata.

Traccia scelta dalle Ladre di libri per i Bambini Sperduti: Tagga una Ladra di libri i a tua scelta e fatti consigliare due libri tra cui scegliere 

Traccia scelta dall'Ordine della fenice per le Lost in Austen: Rileggi un libro che hai letto durante gli anni in cui frequentavi la scuola elementare/le medie/ le superiori

Traccia scelta dalle Lost in Austen per le Ladre di libri: Il primo libro recensito a gennaio da una tua compagna di casata

Traccia scelta dai Bambini sperduti per l'Ordine della Fenice: Un libro con il titolo scritto in corsivo

Tracce Ottobre
-  I punti variano a seconda delle pagine del libro letto - 

Scegli una sola traccia, abbinala a un libro, leggilo e fai la recensione, poi puoi collegare il libro scelto a un altro libro, che puoi collegare a un altro. I collegamenti sono liberi, tranne il primo che deve essere legato alla traccia.

Un audiolibro
Un libro con in copertina un particolare tipico dell'autunno (foglia arancione, zucca, castagna ...)
Un libro con in copertina una maschera/un personaggio legato ad Halloween (scheletro, mummia, strega, vampiro ...)

 

lunedì 23 settembre 2019

Recensioni Letture di gruppo: "Miss Billy" - "Intervista col vampiro"


"Miss Billy" di Eleanor Porter

Editore Cignonero
Genere Romanzo

Quando la zia muore, Billy, una fanciulla di diciotto anni, si ritrova sola.
La cosa più simile a un parente che ha è il migliore amico del suo defunto padre, William Henshaw, al quale deve il suo nome.
Magari potrebbe andare a vivere con lui?
Tentare non nuoce e in fretta e furia, gli scrive per chiedergli ospitalità.
William vive con i suoi fratelli nella torta, una casa chiamata così perché divisa in piani/strati.
William, quarant'anni, collezionista compulsivo, vive al terzo.
Cyril, trent'anni, studioso convinto, musicista burbero, grande amante della tranquillità, vive al quarto piano.
Bertram, ventiquattro anni, pittore amante delle comodità, occupa invece il secondo piano.
Al primo piano della torta ci sono i salotti e la biblioteca, al piano terra è ubicata la sala da pranzo e la cucina, in cui regna indiscusso Dong Ling, il cuoco cinese e Pete, una sorta di maggiordomo anziano e fedele.
I tre fratelli hanno inoltre una sorella, che vive poco distante da loro.
Quando William riceve la lettera di Billy si consulta subito con i fratelli e insieme (più o meno) decidono di prendere il ragazzo con loro.
Ragazzo, ho scritto bene, loro credono, infatti, che Billy sia un maschio.
Quando William si accorge dell'errore va in tilt!

"Pensi che noi, cinque uomini, possiamo badare a una ragazza di diciotto, distratta, carina, con le guance arruffate e i capelli rosa?"

L'arrivo di Billy nella torta agita un po' tutti.

"Dong Ling sta attraversando quel che suppongo sia una crisi isterica cinese; e Pete sta dondolando come un pendolo in salone, mormorando "Buon Dio, liberaci!" a ogni respiro."

Pete è decisamente il più traumatizzato, lo è soprattutto quando vede Billy mettere il suo animaletto nel seggiolone per farlo sedere a tavola!
Billy è un personaggio comico, lei è impulsiva e odia la solitudine. Forse è un po' troppo ingenua.
Investe la torta e i suoi abitanti con la sua allegria coinvolgente.
La prima parte del libro l'ho divorata in una notte! Ho letto fino alle tre tanto ero presa dalla lettura.
Mi sono divertita tantissimo. Si sentivano le mie risate echeggiare per i corridoi bui e solitari di casa.
Poi ho iniziato la seconda parte e parte dell'entusiasmo iniziale è scemato.
La scrittrice mette il turbo e va avanti veloce saltando molti anni, li riassume in poche parole.
Se la prima metà era all'insegna delle risate, nella seconda, a spadroneggiare sono le incomprensioni.
La prima parte è fresca, esilarante, coinvolgente, la seconda è pesante, quasi snervante.
Un peccato, dato l'inizio travolgente.

Commenti dalla lettura di gruppo:

Federica: "Un libro particolare che non sono riuscita a capire se mi sia piaciuto o meno.
Tra i pro c'è lo stile, scorrevole, una scrittura pacata di quelle che catturano senza bisogno di lasciarti sulle spine, in più mi ricordava molto i libri che ho letto da ragazzina.
I contro...la storia. Devo dire che pur avendo dei personaggi ben delineati e piacevoli, l ho trovata un poco inconsistente."

Marina: "Libro particolare,non riesco a decidere se mi piace o no. L'ho trovato talvolta pesante, non scorrevole, ho apprezzato più la seconda parte."

Valentina: "Il libro mi non mi è dispiaciuto, la prima parte secondo me brilla più della seconda e ho trovato che la protagonista sia un po' troppo infantile (anche da grande). "

Manuela: "Ma sì dai, tutto sommato è stata una lettura piacevole. All’inizio l’ho trovato un po’ assurdo... lo “zio William” i suoi fratelli e la “Torta” i loro modo assurdo di parlare, ma poi mi sono abituata e affezionata."

Rossana: "Mi sono piaciute le descrizioni di questi fratelli cosi "strampalati", mi sembra quasi di vederli nella loro casa-torta. Billy mi è sembrata un po' rigida, senza passione. Strani i personaggi del cuoco, del maggiordomo, e della zia Hannah (mi ricorda un po' la zia ricca di Piccole Donne).
È stato come se non capissi realmente la dimensione del libro. Poi tutto ha avuto senso quando ho letto che è stato scritto nel 1911. Forse un film avrebbe dato quell'aria di " bel classico" che supera la scrittura un po' povera e con uno stile inusuale; come nel caso di Pollyanna, non ho letto il libro ma mi ricordo il film."

Sonia: "Una storia scorrevole, scritta bene e appassionante! Piacevole e simpatico, un libro che alla fine risulta un vero tuffo nel passato sia per la storia, per i diversi personaggi e per lo stile utilizzato."

Lucy: "Scritto Bene, considerato il periodo storico dell autrice.
Piacevole da leggere come storiella, più adatto per ragazze in età preadolescenziale.
L' ho trovato scontato già dai primi capitoli, palese fin da subito quale piega e finale avrebbe preso la sua vita."

Loredana: "Scritto nel 1911, ha uno stile estremamente semplice e molto scorrevole. E' anche breve, 156 pagine appena, ma lo ricorderò come una delle letture leggere più pesanti che abbia mai fatto."

Marina: "Romanzetto, favola, storiella... mah, sicuramente scritto bene, piacevole per passare un pomeriggio in compagnia di una ragazzina che riesce, beata lei, a vedere il mondo guardandolo solo dal suo lato più bello."

Marina: "Libro molto carino, scorrevole e piacevole nella narrazione. Ho amato tutti i personaggi con esclusione forse proprio solo di Kate."

Roberta: "Bellissima lettura. Libro molto scorrevole e ben scritto. Billy mi è subito piaciuta come lo zio Willy e tutta la famiglia. Carina l'idea della casa torta.
Mi è salita l'ansia quando la Storia si è ingarbugliata con i vari fratelli ma per fortuna il finale si è risolto nel migliore dei modi e l'ho sperato fino alla fine.....finalmente un bel libro!!!!!"

Marianna: "Bel libro, ironico, divertente e leggero. La prima parte mi é piaciuta di più, concordo. Nel personaggio di Billy ho ritrovato un po' la Pollyanna della mia infanzia, eroina infantile, sfortunata ma caparbia e altruista. Kate come personaggio mi ha un po' infastidito, il mio preferito è stato Cyril. Bella lettura di gruppo, grazie Claudia"

Elisa: "La storia di Billy non mi ha fatta impazzire se devo essere sincera. All’inizio parte abbastanza bene per perdere di interesse via via che il racconto prosegue. La storia d’amore alla fine è poco sviluppata è abbastanza ripetitiva. Un libro leggero ma che lascia poco che probabilmente non consiglierei."

Cristina: "Libro davvero carinissimo, una lettura piacevole , leggera, frizzante da leggere tutta d'un fiato, una commedia d'altri tempi."

Elvira: "Eleanor H. Porter, autrice di Pollyanna, scrisse questa storia nel 1911 e bisogna tenerne conto per apprezzarne la leggerezza e la casta vivacità della trama e della lingua. I personaggi a mio avviso sono tratteggiati discretamente senza quelle orrende macchie moderne, oramai tanto ricercate, in una commedia romantica d’altri tempi. L’atmosfera è scanzonata senza pretese, ma ci sono momenti di confidenza interessanti come quando si affronta il dolore dell’uomo adulto ferito nell’intimo dalla mancata paternità o dalla vedovanza e lo scorbutico che vorrebbe condividere le sue doti umane. Ho apprezzato che ci si focalizzasse per un attimo sulla vulnerabilità maschile. Odiosa invece l’invadenza della saccente Kate e spassosa la parlata della nonnetta Anna. Fuori contesto – o per lo meno poco approfondita – la voglia di essere d’aiuto per la comunità cercando di alleviare le pene dei più deboli.
L’ ho letto in velocità e con piacere. Lettura estiva consigliata."

Viviana: "Il romanzo mi ha emozionata e divertita allo stesso tempo! In Billy ho rivisto il mio carattere vivace e invadente ma allo stesso tempo sincero!"

Ellen: "Questo libro , per me , è stato di veloce lettura fino a metà , poi non l' ho trovato un gran che, anche se il racconto ha un lieto fine.
Ecco, l'ambientazione l'ho associata al film di Pollyanna."

Roberta: "Una storia davvero divertente anche se forse un po' troppo utopistica se mi soffermo a pensare allo stile di vita e agio dei protagonisti."

Stefania: "Non è il mio genere, l’ho trovato comunque abbastanza piatto e scontato. Ho visto che è antecedente alla pubblicazione di Pollyanna, dove vengono trattati gli stessi temi ma con maggiore spessore e profondità."

"Intervista col vampiro. Le cronache dei vampiri" di Anne Rice 

Editore Tea
Genere Gotico

Il titolo non poteva essere più appropriato.
Louis, un vampiro, racconta la storia della sua vita a un giornalista.
Inizia dalla sua trasformazione, retrocedendo al 1791.
Parla della sua famiglia, della loro vita nelle piantagioni in Louisiana, del fratello minore così devoto che Louis ha fatto costruire per lui una cappella.
Louis parla anche di ciò che per tanto tempo lo ha tormentato: la sua mortalità, la sua umanità.
Era combattuto, doveva lasciarsi andare, cedere alla dannazione oppure resistere ai suoi istinti?

"E chi altri ci offrirebbe una briciola di amore, una briciola di compassione o di misericordia? Chi altro, conoscendoci come ci conosciamo, potrebbe fare qualcosa di diverso dal distruggerci? Eppure noi possiamo amarci."

Il suo creatore, Lestat, non aveva questo problema, lui era un vampiro convinto, non aveva problemi a lasciarsi andare.
Louis e Lestat sono molto diversi. Il primo è compassionevole, il secondo crudele.
Il personaggio più inquietante di tutti, però, è la piccola Claudia, una bambina eterna.
Una piccola di cinque anni che Lestat ha trasformato e ha donato a Louis.
La loro figlia immortale.

"Sarebbe stata per sempre il demone bambino."


Claudia è un personaggio contorno, triste e al contempo inquietante. La sua mente cresce ma lo stesso non fa il suo corpo.
Ha necessità da adulto, ha pensieri, ragionamenti, atteggiamenti da adulto ma il suo corpo sarà sempre quello di una bimba, un bimba che uccide senza rimpianti.
Questo personaggio è ispirato alla figlia di Anne Rice, morta di leucemia da piccola.
L'autrice ha fatto rivivere la figlia nei suoi libri, l'ha resa immortale.
Tutti i vari personaggi del libro mi hanno affascinata per motivi diversi, il testo in sé però non mi ha entusiasmata.
È molto introspettivo.
Si analizzano molto i sentimenti, i pensieri dei personaggi.
Largo spazio viene dato alla discussione sulla mortalità e l'umanità.
Per tutto il libro sembra che i personaggi non facciano altro che parlare.
C'è poca azione, più che altro concentrata nella parte finale.
I vampiri della Rice sono poi molto particolari, diversi da quelli che ci mostrano in tv o di cui si parla nei libri di recente pubblicazione.
Non hanno poco o niente di magico. Sono immortali, difficili da uccidere, in pratica funziona solo il fuoco o la decapitazione. Possono vivere benissimo bevendo sangue animale e una o due vittime umane a notte sono più che sufficienti.
I vampiri della Rice vivono unicamente di notte e di giorno dormono nelle bare.
La cosa che se ne vanno in giro con la bara sotto il braccio quando si trasferiscono fa un po' ridere, questo particolare poteva essere cambiato.
Questi vampiri, però, non sono molto "tosti".
Louis, in particolare, fa proprio pena come vampiro.
Lestat è più forte ma ha il carattere capriccioso di un adolescente.
La migliore, strano ma vero, è proprio Claudia!
"Intervista col vampiro" non mi ha entusiasmata molto, la narrazione è lenta e sinceramente non ho molta voglia di proseguire la serie.

Commenti dalla lettura di gruppo:

Rossana: "Non avevo mai letto libri sui vampiri, o perlomeno niente al di fuori di Twilight, e questa lettura non ha incontrato il mio gusto.
Mi sono annoiata, troppo lungo, troppi monologhi, non ho apprezzato le scene "di morsi e di sangue" mentre invece ho trovato buoni gli spunti psicologici sulla ricerca di sé e sulla non accettazione della nuova condizione di Louis. Ma non è stato abbastanza.
Ho letto che la scrittrice è considerata una straordinaria visionaria e che questo libro ha generato una nuova mitologia del vampiro. Ma a me non è piaciuto.
Ho visto che c'è anche il film con un cast stellare......magari ci riprovo."

Marina: "Forse uno dei rari casi in cui mi è piaciuto più il film del libro, ma l'ho trovato davvero pesante, anche se la RICE scrive molto bene. Che dire? Leggetelo in un momento di euforia, perché sarete trascinati nella depressione... ma il giudizio è mio ed é assolutamente soggettivo."

Lucy: "Ben scritto.
Come tutti libri di questa autrice, ricco di psicologia, filosofia.
Amo il genere, quindi lo reputo un buon libro.
Descrizioni dettagliate di molti luoghi ed eventi.
Può risultare noioso in alcuni tratti, ma utili per conoscere i tre personaggi su cui tutto ruota.
È la mia seconda lettura di questo libro, non cambio opinione.
Mi è piaciuto in adolescenza, rinnovo il mio stesso pensiero di allora."

Carmela: "Commentare un libro con cui ho iniziato il filone dei vampiri non è semplice,ho riletto con piacere questo libro ,ho notato le "pecche"che più o meno avete notato tutte,ma per me rimane bellissimo,fermo restando che questo romanzo NON si può scindere dal film.Senza aver visto il film non si riesce a capire la differenza tra questo e tutto il resto della saga"

Rita: "Louis non ha mai accettato l'inevitabilità dell'omicidio, nutrirsi di vite umane per la sua stessa sopravvivenza... è tormentato....
Odia Lestat e quando finalmente decide di lasciarlo, lui che fa ...pur di tenerselo vicino?? ...decide di trasformare in vampiro una bambina di 5 anni... la piccola Claudia.
Lestat è un mostro....
Comunque il libro mi è piaciuto, anche se totalmente diverso dagli altri che ho letto fino ad ora... è mancato il ritmo, a tratti è stata una lettura un po' troppo lenta... ma mai noiosa!
Ora manca il film."

martedì 10 settembre 2019

Cosa c'è di nuovo nella mia libreria


Per la rubrica:

È da un po' che non aggiorno questa rubrica. Il problema principale è la frequenza con cui entrano nuovi libri nel mio kindle e nella mia libreria.
In pratica, dovrei aggiornare questa rubrica ogni settimana! Cosa che mi dimentico sempre di fare 😅
Di solito, mostro i miei nuovi libri su Facebook e Instagram, perché più facile e diretto, oggi però voglio prendermi quindici minuti e mostrarvi anche qui alcuni dei miei ultimi arrivi.


Ero indecisa se prendere o meno il quarto libro della serie di "Miss Peregrine", a dire il vero, io ero convinta che fosse una trilogia, quindi ero (e sono ancora) titubante. Ho trovato, però, il libro a metà prezzo da Libraccio e mi sono buttata. Mi piace vedere le serie complete schierate sugli scaffali della mia libreria.
Al contrario, ero super decisa a completare la serie "Guida galattica per autostoppisti", il problema era se acquistare ogni singolo libro oppure prendere direttamente il ciclo completo.
Il mio dubbio nasceva dal fatto che avevo già acquistato e letto il primo libro, quindi se avessi preso il ciclo completo avrei avuto un doppione.
Da Libraccio, però, ho trovato il libro contenente tutta la serie scontato a 8,00€ ... l'ho preso subito senza ulteriori indugi!  
Infine, ho preso alcuni dei libri di Shakespeare che mi mancavano per arricchire la mia collezione.
La mia edizione di "Re Enrico IV-Amleto" non è la stessa che ho inserito qui sotto, sfortunatamente non ho trovato la mia edizione su Amazon quindi ne ho inserita un'altra.

"Nocturna" di Maya Motayne

Per l'Orfana Finn voy "magia" Significa due cose ben precise: un pugnale puntato al mento di chiunque si azzardi a incrociare la sua strada, e la capacità di indossare qualunque travestimento con la stessa facilità con la quale una persona comune indossa un mantello. Perché Finn, oltre a essere una ladra abilissima, è anche una mutafaccia, capace cioè di cambiare le proprie fattezze quando lo desidera. Ed è talmente abituata a farlo, per sopravvivere nel mondo violento e spietato in cui vive, da non ricordarsi quasi più quale sia il suo vero volto. Ma tutto sommato a lei va bene così. Quando però viene acciuffata da un potente criminale con il quale è indebitata, è costretta ad accettare una missione impossibile: rubare un tesoro leggendario dal palazzo reale di castallan. Se non ci riuscirà, perdere per sempre la sua magica capacità di mutare aspetto. Per il principe alfehr "magia" Significa la possibilità di sfuggire a una vita che non gli appartiene. Dopo la morte del fratello maggiore dezmin, infatti, il ragazzo è diventato l'erede al trono, anche se è ciò che meno desidera al mondo. Tormentato dal dolore per la sua perdita, Alfie è disposto a tutto per riportare in vita il fratello, anche se questo significa inoltrarsi nel sentiero proibito della magia nera. Ma la magia può essere anche qualcosa di terribile e spaventoso, come Atlantico e terribile potere che Finn e Alfie liberano inavvertitamente e che diventa subito una minaccia per il mondo intero. Con il destino del regno di Castellanza nelle loro mani, i due dovranno superare le loro differenze e allearsi per rimediare al loro errore. Primo capitolo di una nuova e originalissima serie fantasy ambientata in un regno post coloniale dal sapore latino, Nocturna è un romanzo dalle tinte scure ricco di azione e colpi di scena con due protagonisti memorabili.

"La mappa dei giorni. Il quarto libro di Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali" di Ransom Riggs 

Di ritorno da Devil's Acre e dall'Inghilterra vittoriana, dove ha sconfitto i mostri che tenevano sotto scacco il mondo Speciale, Jacob Portman riparte dal presente, dalla Florida, dove tutto aveva avuto inizio con la morte di suo nonno Abe. Ma lì con lui, adesso, proprio a casa sua, ci sono Miss Peregrine e i suoi amici Speciali; e questa sarebbe un'occasione perfetta per regalarsi una piccola vacanza condivisa sulle belle spiagge americane, mentre Emma e Enoch e Millard e tutti gli altri imparano a muoversi tra i Normali - però il destino ha in mente altro. I ragazzi, infatti, scoprono un bunker sotterraneo nell'appartamento di nonno Portman. Lentamente emergono le tracce della vita parallela vissuta da Abe, e Jacob intuisce di avere per le mani un'eredità pericolosa, che sta per proiettarlo in uno scenario emozionante e sconosciuto. In questo quarto episodio della saga di Miss Peregrine il luogo dell'azione è l'America Speciale, un luogo selvaggio, privo di regole, difficile da capire, nel quale non si sa nemmeno che fine abbiano fatto le ymbryne.

"Guida galattica per gli autostoppisti. Il ciclo completo" di Douglas Adams

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitargli intorno, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, si trova un minuscolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive da credere ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione. Quel pianeta sta per essere distrutto, per lasciare il posto a una gigantesca circonvallazione iperspaziale... Nata da una fortunata serie radiofonica trasmessa dalla BBC, la pentalogia di Adams con le irriverenti e surreali avventure di Arthur Dent e Ford Prefect, viaggiatori delle galassie, è un fenomeno di culto per molti lettori che qui possono trovare riuniti in un unico volume tutti i cinque romanzi.

"Il mercante di Venezia" di William Shakespeare 

Nasce con Il mercante di Venezia, tra le «tragicommedie» più note e rappresentate di Shakespeare, una delle prime grandi, plastiche figure del drammaturgo inglese, quella dell’ebreo Shylock, implacabile nell’esigere, come convenuto per contratto, la «libbra di carne» del mercante Antonio. Al di là di ogni sospetto di antisemitismo (estraneo alla tollerante multilateralità shakespeariana) Shylock diviene personaggio emblematico di una mutazione epocale che, mettendo in crisi i tradizionali valori “cavallereschi”, introduce la cultura dell’intraprendenza economica, dell’idolatria del denaro e dei guadagni, in una Venezia centro di traffici e di affari. A tutto ciò si contrappongono il mondo idillico di Belmonte e la fiabesca storia d’amore di Bassanio e Porzia che non riescono comunque a fugare il malinconico senso di una svolta ormai inderogabile.

"Re Enrico IV-Amleto" di William Shakespeare 

Questo volume shakespeariano della collana "Classici tascabili" raccoglie una tragedia, "Amleto", e una commedia, "Enrico IV", che rappresentano esemplarmente tutta l'opera del grande drammaturgo inglese.



Sono tantissimi i nuovi ebook nel mio Kindle, ho deciso quindi di inserire solo i più recenti.

domenica 8 settembre 2019

Recensioni: "Una lunga estate crudele" - "La signora delle camelie" - "Il giardino delle farfalle"


"Una lunga estate crudele" di Alessia Gazzola

Editore Longanesi
Genere Giallo

0. Sindrome da cuore in sospeso
1. L'allieva
2. Un segreto non è per sempre
3. Le ossa della principessa
4. Una lunga estate crudele
5. Un po' di follia in primavera
6. Arabesque
7. Il ladro gentiluomo

Ho un rapporto di amore e odio con le serie.
Non riesco quasi mai a leggerle nell'ordine corretto.
Spesso inizio un libro e solo alla fine scopro che fa parte di una serie (e spesso è proprio l'ultimo!).
Anche con la serie "L'allieva" ho avuto questo problema. L'ho letta a caso e "Una lunga estate crudele" è l'ultimo libro che mi mancava di leggere.
In questo volume, Alice, al quarto anno di specializzazione, viene chiamata insieme a Claudio Conforti per un nuovo caso.
Nei sotterranei del teatro del Bardo dell'Avon, in un camerino, è stato trovato un passaggio segreto che porta a una piccola stanza. Lì dentro è stato ritrovato un cadavere mummificato, si pensa appartenga a un attore scomparso diversi anni prima.
Nella mano della vittima viene anche ritrovato un pezzo di carta con sopra un verso di Shakespeare.
La stanza misteriosa era chiusa da fuori, della chiave non c'è traccia.
Non resta che indagare!
All'inizio, il caso mi sembrava molto intrigante, la scoperta del cadavere nella stanza segreta aveva un che di misterioso che stuzzicava la mia curiosità.
Sfortunatamente, il caso è risultato essere alquanto banale.
Ho individuato il colpevole subito! Non appena è stato ritrovato il corpo.
Anche il secondo mistero legato al primo è di facile intuizione.
Questo giallo si è dimostrato essere alquanto mediocre e triste.
Di tutta la serie, questo libro è forse quello più scontato.
Fortuna che a ravvivare il mio interesse c'era la storia tra Alice e Claudio.

"E se penso che in questo istante finisse il mondo, non me ne fregherebbe niente. Non finché mi tiene stretta così ..."

Alice, come sempre, ne combina una delle sue.
Il suo personaggio è sbadato, intuitivo e ... ficcanaso.
Ora che ho finito la serie sono combattuta.
Non è male ma più che dai casi ero attratta dalla parte romantica.
I casi raccontati, in generale, non mi hanno fatta impazzire, il finale della serie però non mi ha soddisfatta appieno, quindi leggerei volentieri un altro libro solo per sapere come sono andate le cose tra Alice e Claudio.

"La signora delle camelie" di Alexandre (figlio) Dumas 

Editore Newton Compton
Genere Classico

"La signora delle camelie" di Dumas (figlio) è una storia tragica che parla di un amore travagliato tra Marguerite, una celebre mantenuta e Armand, un giovane non abbastanza ricco e quindi incapace di mantenere l'amata.

" ... non sono abbastanza ricco per amarvi come vorrei io, né abbastanza povero per amarvi come come vorreste voi."

Il narratore si imbatte nella loro storia per caso, vedendo l'annuncio della vendita dei mobili di Marguerite.
La storia inizia dalla fine, Armand e il narratore si incontrano e la ripercorrono.
Questa narrazione mi ha ricordato quella di "Cime tempestose", libro che però non ho apprezzato quanto questo.
Marguerite è una giovane abbastanza rozza, è evidente che non ha nobili natali. Ha un tenore di vita estremamente dispendioso, si mantiene "affidandosi" a tre o quattro gentiluomini alla volta.
All'inizio, Marguerite non mi ha fatto una buona impressione, sembrava così vanesia, così attaccata al suo dispendioso tenore di vita, poi però mi sono accorta che lei è un personaggio profondo, complesso, la sua evoluzione, le sue scelte mi hanno colpita.
Lei non è la migliore dei personaggi ma c'è da riconoscerle il pregio di essere fedele a se stessa, nel bene e nel male.

"... siamo costretti ad amare i morti, perché, occupati come siamo, non abbiamo il tempo di amore altro."

"La signora delle camelie" è una storia commovente, estremamente coinvolgente. La lettura mi ha rapita, non riuscivo a smettere di andare avanti.
Da "La signora delle camelie" è tratta la celeberrima opera lirica di Verdi "La traviata".
La storia è ispirata a un fatto reale legato alla vita dello stesso autore.
Armand è in realtà Dumas e Marguerite è Marie Duplessis, una mantenuta.
I due sono stati insieme per circa un anno e la loro relazione trova, in parte, spazio nel libro.
Non è però l'amore il tema principale del testo ma la donna.
Nel libro emerge una sorte di riverenza, da parte dell'autore, verso le donne che tentano di sopravvivere alla meglio in un mondo di uomini e qui subentra un altro tema: il prezzo di una donna, quanto vale il suo tempo, la sua compagnia? Quanto vale la sua vita?
Marguerite si vendeva per mantenersi e alla sua morte, tutto ciò che aveva viene venduto per pagare i suoi debiti.
La sua vita, la sua persona, erano perennemente in vendita, anche nella morte.
Dire che ho apprezzato questo libro è poco, l'ho amato.
"La signora delle camelie" è un libro appassionante, toccante, è una lettura che assolutamente consiglio.

"Il giardino delle farfalle (The Collector Series Vol. 1)" di Dot Hutchison

Editore Newton Compton
Genere Thriller

Ho sentito molto parlare di questo libro e a forza di leggere le recensioni delle lettrici della mia Book Challenge ho deciso di leggerlo anch'io.
La storia viene raccontata al contrario, si parte dalla fine, a caso risolto.
A narrare il tutto è una delle vittime, Maya, una delle Farfalle del Giardino.

"Ma le mie ali non potevano muoversi e io non potevo volare, e non potevo nemmeno piangere."

Siccome le sue compagne si affidano a lei, l'agente speciale dell'FBI Victor Hanoverian ha scelto di interrogare Maya per conoscere tutta la storia del loro rapimento. L'ascolta con pazienza per interi giorni.
Maya gli racconta di come il Giardiniere rapiva giovani ragazze, donava loro splendide e inquietanti ali tatuate, simbolo della loro schiavitù e le imprigionava nel suo paradisiaco Giardino. Loro erano le sue farfalle ... nella vita come nella morte.

"E una volta terminato ero pronta, un'altra delle Farfalle del suo Giardino. Dio che creava il suo piccolo mondo privato."

Maya racconta tutto ciò che accadeva nel Giardino, parla delle sue compagne e della sua vita prima di venir rapita.
Racconta tutto ciò a modo suo, senza fretta, con meticolosità, come se volesse che l'FBI non solo sappia ma capisca ciò che ha vissuto.
La storia è inquietante, il Giardiniere è una figura contorta, lui ama le sue Farfalle ma in modo malato.

"Perché la cosa più malata di tutte - e ce n'erano molte tra cui scegliere - era che lui teneva sinceramente a noi."

Maya ha una vita molto complessa, anche prima di arrivare nel Giardino. Le sono capitate diverse sciagure, lei e la fortuna non si conoscono.
Maya è un personaggio affascinante, è molto intuitiva, non le riesce però facile legarsi agli altri.

"I miei segreti sono vecchi amici; mi sentirei una pessima amica se li abbandonassi ora."

Ogni personaggio è ben delineato, ogni Farfalla ha il suo carattere, un aspetto particolare che la contraddistingue dalle altre.
Le gemelle Maggie e Lena mi hanno colpita molto.
Sono uno l'opposta dell'altra.
Una allegra e l'altra scontrosa.

"Sceglieva di essere felice perché non le piaceva essere triste o incazzata."

Le ragazza Farfalla, in generale, sono una forza della natura perché si ricordano come ridere, come essere amiche anche in quell'inferno in cui sono costrette a vivere.

"Abbiamo passato così tanto tempo vivendo nell'orribile fantasia di qualcun altro che non sappiamo più come essere reali."

Un unico aspetto di questo libro non mi ha convinta appieno: perché le ragazze non si sono ribellate?
Le Farfalle hanno un certa libertà, all'interno del Giardino girano a loro piacere, non hanno guardie che le osservano, solo delle telecamere e hanno accesso alla cucina.
Loro sono una ventina, i loro rapitori due, perché quindi non si sono mai ribellate? Perché non li hanno avvelenati o assaliti? Potevano farlo, ne avevano i mezzi ma per anni, generazioni di Farfalle si sono lasciate schiavizzare e assassinare. Questo aspetto è ancora più inspiegabile se consideriamo che non tutte le Farfalle erano fragili e facili da sottomettere! Per questo particolare non ho assegnato il massimo punteggio al libro che di per sé, è fantastico.
La lettura è molto scorrevole, un thriller estremamente accattivante.
Mette i brividi ma è riuscito anche a commuovermi.
Un libro intenso che consiglio caldamente.

lunedì 2 settembre 2019

Novità in libreria - Settembre -


Per la rubrica:
"Il pittore di anime"
di Ildefonso Falcones


Barcellona, 1901. La città attraversa un momento di estrema tensione sociale: la miseria delle classi più umili si scontra con il lusso dei grandi viali, nei quali originalissimi edifici appena sorti o in costruzione annunciano l’arrivo di una nuova e rivoluzionaria stagione artistica, il Modernismo.
Dalmau Sala, figlio di un anarchico giustiziato dalle autorità, è un giovane pittore e ceramista che vive intrappolato tra due mondi: da un lato quello della sua famiglia e di Emma Tàsies, la donna che ama, entrambe attivamente impegnate nella lotta operaia; dall’altro, quello del lavoro nella fabbrica di ceramiche di don Manuel Bello, il suo mentore, ricco borghese dalla incrollabile fede cattolica.
Nel Pittore di anime, Ildefonso Falcones tratteggia il meraviglioso arazzo di un’epoca convulsa, nel quale l’amore, la passione per l’arte, le rivolte sociali e le vendette personali si fondono in un intreccio emozionante, il ritratto di una Barcellona capace di ribellarsi al grigio potere della tradizione, dimostrando ancora una volta un’innegabile maestria nel tessere personaggi vividi e avventure straordinarie sullo sfondo della Storia di cui è appassionato e attento studioso.

"Qualcosa di personale: Un caso di Alex Cross"
di James Patterson  

Per Alex Cross, i casi più difficili sono sempre stati quelli che hanno coinvolto le persone a lui care. Quando suo cugino viene accusato di un crimine terribile, Cross torna nella sua città natale nel North Carolina per la prima volta in oltre trent’anni. Mentre cerca di dimostrare l’innocenza di suo cugino in una città in cui tutte le autorità sembrano essere corrotte, Cross scopre un segreto di famiglia che lo costringe a mettere in discussione ogni sua convinzione. Inseguendo il fantasma di una persona che credeva morta ormai da tempo, Alex rimane coinvolto in un caso per il quale la polizia sembra non trovare soluzione: un’orribile serie di omicidi nell’alta società locale. Dovrà quindi seguire le tracce di un brutale assassino cercando allo stesso tempo la verità sul proprio passato, e le risposte che troverà potrebbero essere fatali.




"Danzando sull'orlo dell'abisso"
di Grégoire Delacourt

Emma, quarant’anni, felicemente sposata, tre figli, incontra lo sguardo di uno sconosciuto nella brasserie della cittadina in cui vive. E in un istante, capisce. Capisce che per quell’uomo è disposta a rischiare ogni cosa. Il matrimonio. La sicurezza. La serenità di coloro che ama più di se stessa. Quando lui dimostra di ricambiarla, Emma chiude gli occhi, spalanca il cuore e fa il grande salto. Danzando sull’orlo dell’abisso è il racconto di quel salto. Di cosa accade quando l’amore, la consuetudine, le fondamenta stesse di un’esistenza, vacillano sull’orlo di un abisso che tutto promette e tutto minaccia di inghiottire. Con precisione chirurgica e straordinaria sensibilità poetica, Grégoire Delacourt mette in scena la vertigine del desiderio, le conseguenze della libertà e l’intensità del momento in cui capisci che “il presente è l’unica eternità possibile.”

"Iron Flowers. Regina di cenere"
di Tracy Banghart 

Se c'è una cosa che Nomi ha imparato durante il suo inaspettato anno a corte come Grazia è che non bisogna arrendersi mai. Nemmeno quando tutto sembra perduto. Nemmeno quando Malachi, l'uomo che ama più di se stessa e legittimo erede al trono, viene spodestato dal fratello minore e bandito dal regno. Armata di coraggio, Nomi conduce Malachi nell'impenetrabile prigione di Monte Rovina. È convinta che l'unica persona al mondo che possa aiutarli sia sua sorella, Serina. Ma quando Malachi e Nomi arrivano alla prigione, non trovano ad aspettarli le donne vinte e ferite che hanno sempre immaginato. Perché le prigioniere di Monte Rovina si sono ribellate: alle loro ingiuste condanne, al loro ingiusto destino di donne. E Serina, la dolce, remissiva Serina, è il capo della rivolta. Il dolore, la violenza e la sofferenza hanno cambiato sia Nomi sia Serina, eppure le sorelle sono pronte a combattere fianco a fianco. Per liberarsi dell'usurpatore e per ristabilire la giustizia - e l'uguaglianza - in tutto il regno.

"The Warehouse"
di Rob Hart 

C’era un tempo in cui guadagnarsi da vivere e metter radici da qualche parte non era poi tanto difficile. Una casa, un lavoro, una famiglia erano obiettivi alla portata di molti, se non di tutti. Ma quell’epoca, ormai, è solo un ricordo, così distante da sembrare a tratti irreale. Perché oggi è tutto diverso. Oggi c’è Cloud: la megacorporation leader nella distribuzione di prodotti di ogni genere – dai libri agli apriscatole – che in due decenni di politiche aggressive ha letteralmente divorato il mercato globale. Per chi, come Paxton, ha mancato d’un soffio il sogno di mettersi in proprio e si ritrova scornato e al verde, Cloud non è l’ultima spiaggia, quanto l’unica spiaggia: l’occasione di rimettersi in piedi e ripartire da zero, cogliendo al volo l’opportunità di traslocare in una delle tante avveniristiche cittadelle in cui gli impiegati del colosso dell’e-commerce abitano e lavorano in perfetta armonia. Anche Zinnia, ex professoressa, è fresca di assunzione. Ma dietro la facciata di impiegata solerte, nasconde intenzioni pericolose. Perché Zinnia è una spia per conto di misteriosi mandanti, incaricata di colpire Cloud dritto al cuore, eliminandone il fondatore, il vecchio, venerabile Mr Gibson. Quando i destini di Paxton e Zinnia si scoprono indissolubilmente legati forse è già troppo tardi. Troppo tardi per chiudere gli occhi sulla realtà di un mondo caduto ostaggio dell’avidità e del cinismo di pochi. Troppo tardi per tirarsi indietro. Troppo tardi per continuare a fingere che la partita sia persa in partenza.

"Il gorilla e l'uccellino"
di Zack McDermott

Un mattino come tanti il giovane Zack McDermott (il nerboruto e umorale Gorilla del titolo) esce di casa con la 24 ore in pugno, diretto al lavoro. Di mestiere è avvocato, di quelli socialmente utili: homeless, tossici, poveracci di ogni risma - non pochi dei quali, per somma ironia della sorte, affetti da più o meno conclamati disturbi mentali - sono i suoi clienti abituali. Quel giorno, però, tutto cambia all'improvviso. Perché Zack, in preda a un'eccitazione morbosa che presto si trasforma in delirio, si convince che la sua strada nel cuore dell'East Village di Manhattan, anzi la città intera, siano stati convertiti in un immenso set, un palcoscenico gigante sul quale giocarsi l'occasione di una vita: il fantasmagorico provino in stile Truman Show destinato a lanciare la sua carriera di attore. Diverse ore dopo, stremato, tremante e coperto solo da un paio di boxer, Zack viene arrestato presso una stazione della metropolitana, e fatto ricoverare nel reparto psichiatria di uno dei più grandi ospedali cittadini. Comincia così l'odissea del Gorilla precipitato nel gorgo della psicosi - e dei ricoveri coatti che equivalgono a "pensare di curare un mal di testa a un rave". Ed è qui che entra in scena l'Uccellino, la apparentemente fragile, determinata madre coraggio decisa a strapparlo alle grinfie della malattia e del pregiudizio. Il risultato è la storia di un ritorno alla vita e a se stessi. Reso possibile da una delle forze più grandi conosciute in natura: l'amore di una madre.

"Il gioco del silenzio"
di Rob Keller 

Cristina era una criminologa, forse la migliore, ma ha lasciato la professione per occuparsi a tempo pieno di suo figlio Leone, che soffre di un disturbo di iperattività. Ma questa è solo la versione ufficiale, che ha creato per ingannare persino se stessa. La verità è che l’ultimo caso della sua carriera l’ha letteralmente distrutta, costringendola a cambiare vita e a rifugiarsi in una routine scandita da rigorose abitudini. Poi, un giorno, il telefono squilla. Uno zio a lei molto caro si è suicidato, nel paese sul lago di Como dove è cresciuta e dal quale è fuggita molti anni prima. Troppi incubi, troppi fantasmi, per Cristina, in quelle acque scure e profonde. Tornare sul lago significa ritrovare suo padre, con il quale ha un rapporto tormentato, e soprattutto rimettere piede nella Villa degli Orologi, la spaventosa tenuta dalla quale i Radlach controllano non solo gli affari di tutta la zona, ma anche le vite di chi vi abita. La donna resiste con ogni forza alla tentazione di indagare sulla morte dello zio, perché intuisce che la verità si annida nel groviglio di segreti che lega la storia della sua famiglia a quella dei Radlach. Ma quando Leone troverà in soffitta un orologio da taschino con una misteriosa dedica, diventerà impossibile non aprire il cassetto doloroso dei ricordi. Tra antiche leggende, strane visioni e pericoli più che reali, Rob Keller costruisce un inarrestabile sistema di ingranaggi narrativi, nel quale le tenebre del lago impallidiscono di fronte a quelle ben più inquietanti dell’animo umano.



"È così che si fa" 
di Giulia Rossi 

Se chiedessimo al professor Federico Gastaldi quando tutto è cominciato, lui risponderebbe d’istinto: «Quel pomeriggio d’ottobre. Proprio nel momento in cui mia moglie aveva più bisogno di me, io avevo altro per la testa e non ho nemmeno sentito il telefono. Da allora mi è andato tutto storto, e ho commesso fin troppi sbagli…»
Questo romanzo, invece, inizia qualche mese dopo, una mattina di maggio, quando a scuola – un liceo classico di una cittadina di provincia – viene trovato un biglietto anonimo che subito viene fotografato e condiviso sulle chat di WhatsApp. È una confessione, uno sfogo, forse una lettera d’addio. Per gli insegnanti, l’autore è di sicuro uno studente, ma chi? L’ultimo a sapere dell’accaduto è come al solito Federico, che tornato a casa si accorge di avere il telefono pieno di notifiche. Legge i messaggi allarmati dei colleghi, infila la mano nella tasca dei pantaloni e impreca… Ha perso quello stupido biglietto, scritto di getto all’alba, e proprio nei corridoi della scuola! Nel giro di un paio di giorni, il biglietto diventa virale su Facebook e la storia monta a tal punto da interessare persino giornali e televisione. Ma un risvolto positivo in questa faccenda c’è. Mentre è freneticamente impegnato a non farsi scoprire e a proteggere la sua vita privata dalla curiosità dei social, Federico ha l’occasione di affrontare tutto ciò che è accaduto da quel famoso pomeriggio di ottobre a quella mattina di maggio. E così anche noi lettori, rivelazione dopo rivelazione, impareremo a conoscere davvero Federico, un brav’uomo che si è scoperto fin troppo fragile, al punto da commettere un ultimo, imperdonabile errore. Vittoria, una moglie allo stesso tempo presente e assente. E Matilde, una studentessa diversa dalle altre: testarda, intelligente e… innamorata. E assieme a loro ci renderemo conto che non c’è più posto per alibi, bugie e scorciatoie. Perché tutti noi sbagliamo nella vita, l’importante è avere la forza e il coraggio di riscattarci.

"Fiori dalla cenere"
di Kate Quinn

Charlie ha affrontato un lungo viaggio su strade ancora dissestate dai bombardamenti. Ma adesso che è finalmente arrivata davanti a quella casa, esita. Questa è la sua ultima speranza di ritrovare la cugina Rose, scomparsa in Francia sei anni fa, nel 1941. Col cuore in gola, Charlie bussa alla porta. Ad aprire è Eve Gardiner, una donna burbera e piena di rancore, per nulla intenzionata ad aiutarla. Sta per cacciarla via, quando Charlie pronuncia il nome dell’uomo per cui lavorava Rose. E allora lo sguardo di Eve cambia. Perché sono trent’anni che lei cerca quell’uomo. Sono trent’anni che attende la sua vendetta.

Eve viene sempre sottovalutata: è giovane, timida, fin troppo silenziosa. Il giorno del suo arrivo a Lille, nel 1915, con un documento falso e l’entusiasmo dei suoi vent’anni, sembra una delle tante ragazze spinte in città dalla fame, abbastanza graziosa da essere assunta come cameriera, abbastanza insignificante da passare inosservata. Nessuno sospetta che sia una spia inglese, e che capisca perfettamente le conversazioni sussurrate in tedesco dai soldati cui serve da bere. Nessuno fa caso a lei. Tranne il proprietario del locale, un collaborazionista scaltro e spregevole, che vuole aggiungerla alla sua collezione di conquiste. Per Eve, quell’uomo segnerà il suo trionfo e la sua rovina…

Charlie ed Eve sono molto diverse, eppure condividono la stessa determinazione, lo stesso coraggio nel combattere per quello in cui credono. Facendo affidamento l’una sull’altra, intraprenderanno un cammino costellato di pericoli e di segreti, perché la fine della guerra non significa per forza l’inizio della pace. Ma solo scoprendo la verità saranno finalmente libere dai fantasmi del passato e pronte a guardare al futuro.

"L'ultima ora del giorno"
di Virginia Baily

Liliana si è lasciata ogni cosa alle spalle: la famiglia, gli amici, gli errori. Per anni, ha condotto un’esistenza tranquilla in Inghilterra. Eppure basta un titolo letto per caso su un giornale per mandare tutto in frantumi. Abramo Cattaneo – oppositore del regime di Gheddafi – è stato vittima di un attentato a Roma e adesso è in ospedale, in condizioni critiche. Liliana è certa che quell’uomo sia il figlio di suo fratello Stefano. All’improvviso si rende conto che questa potrebbe essere l’ultima occasione di affrontare un passato da cui fugge da troppo tempo. Come spinta da una forza invisibile, Liliana parte per l’Italia.

Quando sbarca a Tripoli, appena diciottenne, Liliana Cattaneo vive il suo nuovo inizio col cuore carico di gioia. È il 1929 e lei non vede l’ora di riabbracciare Stefano, che ha preferito l’esilio alla tessera del partito fascista. Lì, in Tripolitania, la morsa del regime è meno opprimente. La gente sembra più amichevole, l’atmosfera più liberale, le possibilità infinite. Ma l’apparenza inganna. Ben presto, Liliana dovrà fare i conti con una realtà più complessa delle storie di conquista e civilizzazione che ha sentito in patria. Sotto la superficie di quella città incantevole, Liliana trova un mondo ambiguo, che ribolle di violenza e inganno. Un mondo corrotto e brutale, in cui la sua ingenuità e la sua fame d'amore sono debolezze imperdonabili, e in cui un passo falso può costarle molto caro…




"L'ultimo regalo di Paulina Hoffmann"
di Carmen Romero Dorr

Berlino, 2016. Quel grande appartamento nel quartiere di Prenzlauer Berg è uno spazio inesplorato, ancora tutto da scoprire. Per Alicia, appena arrivata da Madrid, essere lì è come ascoltare l'inizio di una delle vecchie storie di sua nonna Paulina: colei che è sempre stata la sua confidente e la sua migliore amica, la sua protettrice e la sua complice; che le ha fatto da mamma quando Alicia, da bambina, ha perso la sua, le ha insegnato ad affrontare le prime delusioni, le ha trasmesso l'amore per i libri. A lei Alicia ha sempre confidato tutto, senza mezze verità, ma forse - se ne rende conto solo ora - quella sincerità non è stata reciproca. E quell'appartamento, di cui nessuno in famiglia conosceva l'esistenza, ne è la prova.
Alicia non può affrontare la nonna e chiederle spiegazioni, perché Paulina è mancata. Proprio adesso che la vita privata di Alicia sta andando in pezzi e ora più che mai avrebbe bisogno di una sua parola di conforto. Ciò che resta di lei è un vuoto incolmabile, un vecchio album di foto e quella casa misteriosa che le ha lasciato in eredità. Da lì Alicia partirà per un viaggio di scoperta a ritroso nel tempo, immergendosi nel passato della nonna: dall'infanzia nell'inferno della Berlino nazista alla sopravvivenza nella stessa città durante la brutale occupazione sovietica, fino alla fuga nella Spagna franchista; dal ricordo straziante degli affetti più cari strappatile durante la guerra all'amore incondizionato per i figli e la nipote. Sempre sorretta dalla determinazione feroce con cui aveva imparato ben presto a sfidare il destino: consapevole, da sopravvissuta, che avrebbe dovuto fare affidamento esclusivamente su se stessa.
È in quella vecchia casa, inizio e fine di tutto, che Alicia potrà ritrovare l'origine della forza che ha mosso Paulina e trarne l'esempio necessario, oggi, per dissipare le nubi del suo futuro. Scoprendo nell'ultimo segreto della nonna il più grande regalo che potesse farle.

"L'anno dopo di te"
di Nina de Pass

San Francisco, notte di Capodanno. Come ogni sedicenne popolare che si rispetti, Cara si sta preparando a partecipare alla festa del secolo. Lei e Georgina, la sua migliore amica, indossano gli abiti comprati per l'occasione, si truccano come delle star e inventano una scusa per depistare i genitori riguardo la loro reale destinazione; dopodiché si precipitano a salutare l'anno nuovo in compagnia di tutti gli amici. Nel corso della serata, però, qualcosa va storto e le due amiche lasciano la festa in anticipo. Salgono in auto, imboccano l'autostrada e vengono travolte da un camion. Dopo lo schianto, Cara è l'unica a essere estratta viva dalle lamiere. Per nove mesi, la ragazza smette di vivere e rimane sospesa in una sorta di limbo, in cui a farla da padrone sono l'insonnia, il dolore e il senso di colpa. Disperata, sua madre decide di mandarla a Hope Hall, un collegio svizzero sperduto tra i monti, nella speranza che la figlia torni a essere quella di un tempo e ritrovi la voglia di vivere. Sulla sfondo incantato delle Alpi, Cara cerca di tenere tutti alla larga e di impedirsi di ricominciare, ergendo dei muri che, pian piano, vengono abbattuti dai suoi nuovi amici. E in particolare da Hector, un ragazzo affascinante, anticonformista e forse in grado di comprendere ciò che Cara sta passando meglio di chiunque altro. Più lei si avvicina a Hector, più la vecchia vita le sembra distante un milione di anni luce. Col passare dei mesi, infatti, Hope Hall ha il sapore di una rinascita, ma come può Cara concedersi la seconda occasione che a Georgina è stata negata per sempre? Un romanzo che racconta di rinascita, di empatia e del potere salvifico dell'amicizia.




"La ragazza con le parole in tasca"
di Anna Dalton

Andrea è sempre più vicina al suo sogno. Il secondo anno in una delle scuole di giornalismo più importanti sta per iniziare, e lei ancora non riesce a credere di avere questa opportunità. Eppure, quando varca la soglia dell'antico edificio lasciando dietro di sé il fascino di Venezia, sa che questa volta sarà ancora più dura per lei. Per lei che è lì solo grazie a una borsa di studio che deve mantenere a tutti i costi. Per lei così impacciata e introversa. Per lei che è cresciuta con i libri come unici amici. Ma ora non è più sola, insieme a lei c'è il suo strambo gruppo di amici composto dalla cinica Marylin, dal dolce Andre, dall'irrefrenabile Uno e soprattutto dal misterioso Joker, che l'ha conquistata dal primo sguardo. Ma non sempre questo basta. Andrea è bravissima con lo studio, meno a difendersi dagli attacchi di chi non fa altro che remarle contro. Perché solo il migliore del corso avrà le occasioni maggiori. Una gara che Andrea è pronta a giocare solo perché la sua passione per la scrittura è profonda. Perché quando era solo una bambina la madre, che ora non c'è più, le ha fatto fare una promessa: diventare una giornalista come lei. Nient'altro conta per Andrea. Non importa se il nuovo studente sia così simile a lei da farle perdere per un attimo la rotta che la porta dal Joker. Non importa se la scuola vorrebbe imporle scelte che lei non condivide. Lei ha un obiettivo e un'arma infallibile per raggiungerlo: le sue parole.

"Le figlie del guardiano del faro"
di Jean E. Pendziwol

In lontananza risuonano gli strilli dei gabbiani e lo sciabordio delle onde. Elizabeth ha sempre vissuto vicino al mare e quell’immensa distesa, per lei, è piena di ricordi. Ora che è anziana, però, le immagini sono sempre più lontane, confuse e indefinite. Come il tempo che trascorre in casa di riposo. Per fortuna c’è la giovane Morgan che, a volte, passa le giornate con lei. Anche se sono solo due estranee, quando stanno insieme Elizabeth riscopre un sorriso che credeva perduto. Fino al giorno in cui Morgan vede i disegni che Elizabeth custodisce con cura sin da quando era bambina. Sono delle libellule dalle grandi ali colorate che volano leggere. La ragazza sa chi le ha disegnate, sa di chi è quello stile inconfondibile. Appartiene all’uomo che l’ha cresciuta. Lo stesso che anche Elizabeth ha incontrato anni prima. E infatti le basta sentire il suo nome perché i ricordi riprendano a sgorgare inarrestabili. Le sembra di essere di nuovo nel faro di cui il padre era il guardiano. Con lei, come sempre, c’è la sorella gemella Emily. La fragile e timida Emily. Il passato riaffiora vivido in ogni particolare e, con lui, tutti i misteri rimasti irrisolti, tutte le domande che non hanno mai avuto risposta. Forse Morgan potrebbe averle. Forse i loro destini sono legati, come mai avrebbero immaginato. Ma a volte è meglio che i segreti rimangano sepolti nel passato. Perché hanno ancora molto da dire. Hanno una lunga eco che sembra non finire mai. Come il volo di una libellula.

"Il paese del sale e delle stelle"
di Zeyn Joukhadar 

Il mondo di Nour è fatto di colori. Ogni volta che sente una voce o legge una lettera, davanti ai suoi occhi tutto si tinge delle più brillanti tonalità di verde, rosso, giallo e blu. Ma da quando è ritornata in Siria dagli Stati Uniti, dopo la morte del padre, intorno a lei vede solo grigio: non ci sono più sfumature né riflessi. Ora Nour deve occuparsi da sola delle sue sorelline. A dodici anni è un compito difficile, soprattutto in una terra che ti è estranea. Una terra in cui dovrebbero affondare le tue radici, ma dove non conosci nessuno. Una terra rischiosa, con pericoli nascosti dietro ogni angolo. Ma Nour ha le storie che suo padre le raccontava prima di dormire a farle compagnia. È a quelle parole che si aggrappa per trovare il coraggio di affrontare le difficoltà. In particolare, alla leggenda di Rawiya, la sua preferita, che racconta di una ragazzina come lei, costretta a fingersi uomo per realizzare il suo sogno proibito: far parte di una spedizione che vuole disegnare la carta geografica del mondo. Un'impresa straordinaria, in cui riesce a dimostrare tutta la sua forza. Per Nour, che la conosce a memoria, quella favola adesso ha un significato completamente diverso. E anche la mappa che ha trovato tra i documenti della sua famiglia assume un valore speciale. Forse indica la strada da seguire per mettere in salvo sé stessa e le sue sorelle. Forse è la sua unica possibilità. Quello che deve imparare, però, è che ci sono sentieri tracciati sulla carta e sentieri tracciati nel cuore. Che anche le parole a volte possono essere una guida e una protezione, soprattutto se vengono dalla persona che l'ha amata di più al mondo.

"La libertà ha i tuoi occhi"
di Ronald H. Balson

Polonia, 1943. Il treno corre veloce senza fermarsi. A bordo, la giovane Lena e l'amica Karolina sentono solo il rumore delle rotaie che rompe il silenzio assoluto degli altri passeggeri. Dentro di loro, sanno che là dove sono dirette non c'è via di scampo. Auschwitz è la notte della guerra. Una lunga notte che non lascia intravedere neanche una flebile luce. Ma forse un timido bagliore di speranza c'è. Ed è di salvare le gemelle di Karolina che, su quello stesso treno, si tengono strette a loro piene di paura. Si tratta di una scelta impossibile per una madre, ma è l'unico modo di eludere un destino ingiusto: abbandonare le bambine. Anche se questo significa non rivederle mai più. Da allora sono passati anni, eppure Lena, ormai ottantottenne, non ha mai dimenticato l'istante che ha cambiato tutto. Ha provato a rifarsi una vita, a lasciarsi alle spalle il passato. Senza riuscirci. E adesso sente che è arrivato il momento di rintracciare le gemelle. Di dimostrare a Karolina che il suo sacrificio non è stato vano. Così, si affida all'investigatore Liam Taggart e all'avvocato Catherine Lockart, gli unici disposti a darle una mano, a patto che lei racconti loro tutta la storia. Benché sia convinta di fare la cosa giusta, Lena non riesce a essere sincera con chi potrebbe esaudire il suo desiderio più grande. Perché il suo cuore nasconde un segreto che non ha mai osato confessare e che ora tocca proprio a Liam e Catherine portare alla luce: è il solo modo che hanno per offrire a Lena l'aiuto che cerca.

"L'amico fedele"
di Sigrid Nunez

Karen Blixen era convinta che si potesse rendere tollerabile ogni sofferenza inserendola in una storia, come se le parole fossero un balsamo che lenisce ogni ferita. Ma è davvero così? C’è solo una persona cui la protagonista del romanzo potrebbe chiederlo, una sola persona di cui si fiderebbe: il suo più vero e caro amico. Ma non può farlo. Troppo tempo è passato da quando si sono conosciuti, lui professore di un corso di scrittura e lei la sua studentessa più promettente. Quelle lezioni le hanno aperto un mondo fatto di libri. Le hanno insegnato che nessuna pagina scritta è mai sprecata perché, anche se non funziona, si può trarne un insegnamento. Le hanno impresso nella mente le parole di Rilke: se si riesce a vivere senza scrivere, allora meglio non fare lo scrittore. Poche ore nelle aule dell’università e i due sono diventati inseparabili. Un’amicizia che si è nutrita di sapere, pensieri e poesia. Ed è a questi ricordi che la protagonista si aggrappa di fronte all’eredità inaspettata che lui le ha lasciato: un simpatico e ingombrante alano. Perché il professore era d’accordo con Kundera – le relazioni tra umani e animali sono idilliache – e forse aveva ragione anche in questo. Forse dietro quel regalo si nasconde qualcosa. O forse l’amore merita sempre una possibilità. Perché più il tempo passa, più la natura di ciò che la legava all’amico assume forme diverse, sopite, mai confessate. Chissà se è arrivato il momento di dare vita al romanzo che non ha mai avuto il coraggio di scrivere.



"L'apicultore di Aleppo"

di Christy Lefteri



Si può restare attaccati a un sogno, quando tutto il resto è perduto? Le api non avevano segreti per Nuri, negli anni felici della sua vita ad Aleppo: le conosceva, ne sapeva interpretare le danze, i ritmi, l'incredibile miracolo della loro società perfettamente unita. La sua vita, in Siria, era semplice e insieme ricca; lui si occupava delle arnie, sua moglie Afra inventava mille colori per dipingere il mare con le sue mani e i suoi occhi di artista, il piccolo Sami giocava tranquillo. Ma poi la Siria ha cominciato a cadere a pezzi, e così la famiglia di Nuri. Adesso, Sami non c'è più, e Afra è diventata cieca: nei suoi occhi, che hanno improvvisamente smesso di vedere, Nuri rivede ogni giorno il suo stesso dolore, e tutto ciò che, insieme, hanno perduto. Ma negli occhi color del miele di sua moglie, Nuri trova anche dell'altro: una ragione per resistere, per lottare, per continuare a vivere. Lottare per lei come per la piccola ape senza ali che adesso Nuri sta curando proprio lì, in Inghilterra, dove lui e Afra sono arrivati dopo un viaggio pericoloso e straordinario. Un viaggio che Nuri ha voluto intraprendere per seguire l'unico sogno che gli resta. Quello di tornare, un giorno, a sentire la risata di Afra, che era la cosa più bella del mondo. Sulla scia de Il cacciatore di aquiloni, L'apicultore di Aleppo è stato l'evento editoriale del 2019, tuttora ai vertici delle classifiche inglesi e in corso di traduzione nel mondo. Un romanzo commovente, importante e coraggioso, che parla di speranza e di amore. L'amore che, da solo, è in grado di farci vedere di nuovo.

"Il perdono non serve a niente"
di Candice Fox 

Perdonare è bene. Vendicarsi è meglio. Ci ha messo un istante ad andare a rotoli la vita di Ted Conkaffey, ex poliziotto della Narcotici di Sydney. È stato l'attimo in cui la piccola Claire Bingley è scomparsa alla fermata di un autobus, e la macchina di Ted era l'unica nelle vicinanze. Adesso che ha perso tutto, ingiustamente accusato pur in mancanza di prove, Ted si è rifugiato a Crimson Lake, paesino sperduto nel cuore nero dell'Australia. Tra le paludi e i coccodrilli, e il nulla intorno, è il posto perfetto per farsi dimenticare. Ma poi nella sua vita è comparsa la detective Amanda Pharrell: ricoperta di tatuaggi e con un discutibile senso dell'umorismo, Amanda si porta appresso un passato pesante, proprio come Ted. E così gli propone di farle da partner nella sua agenzia investigativa. Ed è su un duplice omicidio in una bettola locale che Ted sta indagando quando, a proposito di passato, il suo torna a fargli visita. Nelle sembianze del padre della piccola Claire. Un uomo disperato. Che, come tutti, continua a pensare che la colpa di ciò che è successo sia dell'ex poliziotto. Ed è deciso a fargliela pagare. Se Ted vuole salvare quel che resta della sua vita, non può che mettersi in cerca di chi ha davvero fatto del male a Claire. E, finalmente, affrontarlo.

"Piovono mandorle"
di Roberta Corradin 

Nell'estremo sud-est della Sicilia, in una Scicli cosmopolita, teatro di note serie tv e film internazionali, accadono delitti veri. A occuparsene, tra il maschilismo dilagante e la fatica di districarsi tra le troupe che assediano la città, è la commissaria Maria Gelata, donna di grande intuito, una vita privata fallimentare, un segreto ben celato nel curriculum e una passione sconfinata per la mitologia greca, che per lei è in grado di risolvere qualunque crimine. Il nuovo caso che si trova di fronte è più complicato di altri: il morto è un noto psicoterapeuta newyorkese tornato alle origini sciclitane, Salvo Diodato, deceduto in circostanze poco chiare. A piangerlo, o a provare sollievo, le sue pazienti: una pubblicitaria americana teorica degli amori infelici, una docente di lingua inglese che colleziona farabutti, una cuoca immolata sull'altare della figlia adolescente, una manager coach divisa tra Hong Kong e Marzarellì. E, naturalmente, tutti gli sciclitani, tra cui Guglielmo, chef del ristorante più in voga del momento, Ignazio, meccanico con salotto, e Nino, pescatore innamorato. Sarà un'indagine dai continui colpi di scena, ree confesse e falsi indizi che porterà la commissaria Gelata a capire che a volte la verità è meglio che resti sepolta.





"Il 6 di Oxford Street"
di Deborah Begali

Inghilterra 1817. Lucas Benedict e Georgiana Eagle, finalmente marito e moglie, si godono la luna di miele nel Mediterraneo a bordo della Thalia. Non tutto, però, procede secondo i piani. Nonostante i numerosi scali e le distrazioni offerte dal viaggio, Georgiana non riesce a non pensare alla sua famiglia: la mancanza di notizie dall’Inghilterra le fa sospettare che qualcosa di terribile sia accaduto ai suoi cari. Come se non bastasse, anche Lucas si comporta in modo anomalo, alternando nei confronti della moglie inspiegabili fasi di ostilità a momenti di inarrestabile passione. Georgiana ignora che un terribile segreto lo perseguita da molto tempo e rischia di compromettere il loro futuro insieme. L’oscuro e raccapricciante passato del capitano Benedict, infatti, è tornato a farsi vivo, e il tormento legato alla sua casa natale, il 6 di Oxford Street, rende Lucas insicuro e spietato, pronto a qualsiasi cosa pur di evitare che la sua adorata moglie ne rimanga invischiata. 
Riuscirà l’amore tra lui e Georgiana a essere più forte del destino avverso e a contrastare la dispotica Lady Asheby, capace di tenere sotto scacco ogni mossa di Benedict?





"Le ragioni del cuore"
di Lucille Bauman


Cornovaglia, agosto del 1939.
Catherine è un giovane e bella ragazza di ricca famiglia, innamorata perdutamente di Peter, il garzone di un emporio.
Quello tra i due sembra un amore destinato a durare per sempre, ma la guerra appena scoppiata minaccia di incrinare le loro speranze.
Peter, infatti, viene mandato al fronte e Catherine, presa dalla disperazione, decide di unirsi alle infermiere volontarie.
È qui, tra bende, siringhe, e mille difficoltà, che Catherine farà la conoscenza di Amanda, Lucy e Sara. Tre donne, tre infermiere molto diverse tra loro, che le insegneranno a cavarsela e a trovare la sua via, grazie alla solidarietà e all’amore.


"Hypnos"
di Gino Saladini

Nella Vienna di fine Ottocento, dove l'ipnosi può curare o uccidere, un giovane Sigmund Freud rischia la sua carriera di alienista trattando le isteriche attraverso sedute ipnotiche ispirate al lavoro del francese Charcot, e inimicandosi così l'intera Società viennese di medicina. Intanto due gemelli dalla bellezza conturbante, Friederich e Sabine Schwarz - lui commissario di polizia e lei malata d'isteria curata da Freud -, alimentano i pensieri morbosi dei viennesi e di un inafferrabile assassino. Friederich Schwarz viene incaricato di svolgere un'indagine coperta dal segreto di stato sugli omicidi di alcune prostitute, allestiti come se fossero macabre scene ispirate alla mitologia dell'antica Grecia. Tutto è legato, in qualche modo, all'uccisione - avvenuta a Mayerling - del principe Rodolfo d'Asburgo, figlio dell'imperatore Francesco Giuseppe e dell'imperatrice Sissi, e al misterioso agente segreto dell'Evidenzbureau chiamato Hypnos. Di fronte a un caso che non ha eguali nella storia criminale austriaca, Schwarz decide di disobbedire agli ordini ricevuti e di portare avanti la sua indagine chiedendo aiuto al dottor Freud per comprendere le motivazioni dell'assassino. Mistero dopo mistero, la storia condurrà nei luoghi più oscuri dell'anima di tutti i protagonisti.