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sabato 29 febbraio 2020

Book Challenge - Marzo -


Statistiche secondo mese di Challenge:
144 partecipanti
+ 550 recensioni scritte
+ 2.000 punti totali
Possiamo fare di più! Tutti a leggere!
Pronti per un nuovo mese pieno di letture?
Per partecipare:

- Essere lettori fissi del blog


VINCE IL BONUS

Lost In Austen: 607
Ladre di Libri: 499
Bambini Sperduti: 470
Ordine della Fenice: 447

Traccia Vagabonda 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi uno o più libri ambientati nel posto citato.

GIAPPONE


Traccia a Cascata 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi un libro che si collega a questa traccia e poi collega un altro libro a quest'ultimo (massimo 3 collegamenti).

Libro ambientato nel Medioevo

Traccia Normale 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi uno o più libri che si collegano a questa traccia. 

Un libro che fa parte di una serie (non il primo)

Le Lost in Austen usano il bonus, cambiano traccia per la loro casata: Libro con un articolo nel titolo 

Tracce Autore 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Leggi uno o più libri scritti dall'autore assegnato alla tua casata.

Le ladre di libri scelgono per L'ordine della fenice: Uberto Eco
L'ordine della fenice sceglie per Le lost in Austen: Alexandre Dumas (padre)
Le lost in Austen scelgono per I bambini sperduti: Giuseppina Torregrossa
I bambini sperduti scelgono per Le ladre di libri: Fëdor Dostoevskij

Traccia Artista 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto -

Abbina uno o più libri all'opera qui sotto.


"Statua della Sirenetta" di Edvard Eriksen

Tracce Gold
- 5 punti -


Gruppo lettura: link


Speciale Marzo

Traccia Annuale 
- I punti variano a seconda delle pagine del libro letto + punti extra -

Leggi un solo libro per traccia. Avete tempo tutto l'anno per completarle.

1. Una trilogia (+3)
2. Una saga composta da cinque libri (+5)
3. Un libro di almeno mille pagine (+1)
4. Sei commedie di Shakespeare (a scelta tra: I due gentiluomini di Verona, La commedia degli errori, La bisbetica domata, Pene d'amore perdute, Il mercante di Venezia, Sogno di una notte di mezza estate, Molto rumore per nulla, Come vi piace, La dodicesima notte, Le allegre comari di Windsor, Tutto è bene quel che finisce bene, Misura per misura, Pericle principe di Tiro, La tempesta, Il racconto d'inverno) (+6)
5. Cinque classici, ognuno composto da almeno trecento pagine (+5)
6. Tutto il ciclo del "Signore degli anelli" (lo Hobbit, La Compagnia dell'Anello, Le due torri, Il ritorno del re) (+4)
7. Decameron (20 punti)


venerdì 28 febbraio 2020

Recensione: "Le assaggiatrici" - Rosella Postorino


Editore Feltrinelli
Genere Narrativa

Un lungo tavolo preparato per loro dieci.
Donne affamate, impaurite.
Quando i piatti, fumanti, traboccanti, diversi tra loro, vengono serviti, la fame sconfigge la paura.
Iniziano con qualche boccone, titubanti. Resistere è impossibile, anche se il pranzo è offerto dal nemico.
Nessuna di loro può alzarsi da tavola, non fino a quando le guardie non hanno verificato se il cibo era avvelenato o meno.
Questo è ciò che fanno che le assaggiatrici di Hitler, schiave di razza superiore. Controllano se il cibo del Führer è avvelenato. Come? Mangiandolo per prime.
Il loro è un lavoro vero e proprio, vengono perfino pagate.
Non si sono offerte, però. Un giorno le SS sono andate a prelevarle nelle loro case e le hanno portate in caserma ad assaggiare il cibo di Hitler. Che onore.
A narrare la storia è Rosa, una delle dieci prescelte.
Rosa non si limita a parlare del suo lavoro come assaggiatrice, racconta anche il suo passato, la sua storia e quelle delle sue nove compagne.

"... mi ammutinai, non contro le SS, contro la vita."

Ho letto diversi libri che parlano della seconda guerra mondiale, libri narrati dal punto di vista degli ebrei, di bambini, mi mancava però il punto di vista dei tedeschi, quei tedeschi che in Hitler non vedevano un eroe, quelli che per lui non volevano morire.
Tedeschi ma non nazisti.
Ed eccola qua quella storia, quella di dieci donne che vedevano Hitler non come qualcuno da seguire ciecamente ma come un dittatore, un assassino, un nemico che aveva tolto loro mariti, figli, affetti e aveva dato loro in cambio terrore, morte e cibo ... forse avvelenato.

"Se ci faranno quello che gli abbiamo fatto noi, sarà terribile."
"Ci meriteremo quello che ci faranno."

Nel libro sono raccontate molte curiosità su Hitler, come la sua avversione per la carne, il suo amore per il suo cane, il modo in cui era celato il suo bunker, la Tana del Lupo.
"Le assaggiatrici" non parla solo degli aspetti storici ma anche dei legami che si formavano tra le persone, legami a volte fragili, a volte disperati.
Il libro racconta di un tempo in cui l'amicizia non era un privilegio ma un possibile pericolo, la religione non era un conforto ma una condanna.
La storia è ispirata alla vita di Margot Wölk, ultima "assaggiatrice" superstite che ha parlato del suo lavoro solo nel 2013, a novantasei anni, in un'intervista, poco prima di morire. In realtà, loro non erano dieci ma quindici. La storia personale di Margot è però stata raccontata in modo molto fedele, ciò che accade a Rosa, infatti, è in pratica ciò che è accaduto a Margot.
"Le assaggiatrici" è un testo che ho letto con viva curiosità e grande interesse.
Non ci sono scene particolarmente violente o crude, quelle presenti non sono descritte dettagliatamente, sono vaghe, lasciano intuire ciò che è accaduto.
È una lettura coinvolgente anche se il finale non mi ha soddisfatta appieno. Non tanto per la lunghezza ma per il contenuto.

martedì 25 febbraio 2020

Recensioni: "Il Club P.S. I love you" - "La mia famiglia e altri animali" - "La fiera di S. Pietro"


"Il club P.S. I love you" di Cecelia Ahern 

Editore Dea Planeta
Genere Romanzo

Non ero certa di voler leggere questo libro. Quasi sempre, i seguiti non previsti, non sono all'altezza del primo volume. Però, le prime recensioni erano positive e ho voluto provare a leggerlo.
E qui il secondo motivo per cui ero reticente: il primo libro mi aveva fatto commuovere un sacco e temevo che questo non sarebbe stato ugualmente emozionate ... a pag. 33 stavo già piangendo 😅
Quindi, miei cari lettori, in definitiva: "Il club p.s. i love you" è straordinario quasi quanto il primo.
La storia si svolge sette anni dopo i fatti narrati nel primo libro.
Holly frequenta Gabriel, un arboricoltore che ama stare in mezzo alla natura.
Holly lavora invece con la sorella e un giorno, decide di accontentarla partecipando a uno dei suoi podcast.
Il tema trattato è l'elaborazione del lutto e Holly parla delle lettere di Gerry e di come queste l'hanno aiutata.
Il podcast, però, attira su Holly le attenzioni ossessive e invadenti di Angela, una frequentatrice assidua del negozio della sorella di Holly.
Angela non fa che parlare delle lettere di Gerry e arriva perfino a dare ad Holly un biglietto con scritto sopra "Club P.S. I love you".
Holly scopre così che cinque persone, affette da malattie terminali, hanno deciso di seguire l'esempio di Gerry, vogliono lasciare ai loro cari qualcosa che li aiuti ad andare avanti e a ricordarli.
Purtroppo non hanno abbastanza idee e sono a corto di tempo, motivo per cui cercano l'aiuto di Holly.
Lei all'inizio non ne vuole sapere, ha faticato così tanto per riprendersi dalla morte del marito ma poi incontra i membri del club: Joy, un'anziana che soffre di sclerosi multipla, Bert, un sessantenne con enfisema, Paul, quarantenne con un tumore al cervello in remissione e Ginika, una madre sedicenne con un tumore al collo dell'utero.

"Holly, potresti essere la custode delle nostre lettere, se vuoi ... Mentre noi andiamo in guerra."

Holly non può non aiutarli, anche se questo farà riemergere il dolore, anche se questo le farà riaffiorare mille ricordi, anche se questo la travolgerà, lei non può fare finta di niente.

"Vogliamo controllare la morte, il nostro addio al mondo, e se questo non si può fare, possiamo però almeno controllare il modo in cui ci lasciamo tutto alle spalle."

E questo progetto, come quello di Gerry, finisce con il coinvolgere, unire persone diverse, persone sconosciute ma che hanno bisogno l'una dell'altra.

"È il mio luogo sicuro per parlare di lui, è il posto dove posso riportarlo in vita."

Rispetto a come era nel libro precedente, mi sembra che Holly sia cambiata molto. La sua corazza è diventata più spessa, è più forte, tanto da riuscire ad aiutare persone che stanno affrontando ciò che lei e Gerry hanno affrontato tanti anni prima.
La trama non è poi scontata come mi aspettavo. È una storia di crescita, di accettazione.
Il romanzo è travolgente, emozionante, le parole ti conquistano il cuore, così come la storia delle persone del club. In particolare, mi sono affezionata tanto a Ginika, una giovane madre innamorata follemente della sua piccola.
"Il Club P.S. I love you" è una lettura stupenda, degna del primo volume.
Tra le pagine di questa duologia mi sono emozionata tantissimo.
Se cercate una lettura che vi conquisti, questi libri fanno al caso vostro.

"La mia famiglia e altri animali" di Gerald Durrell

Editore gli Adelphi
Genere Narrativa


"Questa è la storia dei cinque anni che ho trascorso con la mia famiglia nell'isola greca di Corfù."

È così che l'autore descrive, con poche e precisi parole, questo libro.
La famiglia è composta da cinque membri, madre e quattro figli.
Larry, il più grande (e il più fastidioso) ha ventitre anni, Leslie, il pistolero di famiglia, ha diciannove anni, a seguire Margo di diciotto anni e Gerald di dieci anni.
La storia inizia con Larry che si lamenta (si lamenta sempre questo ragazzo) del terribile clima inglese che ha fatto ammalare tutta la famiglia.
Larry non ne può più e convince la madre a vendere casa e a trasferire la famiglia a Corfù.
Considerazione personale: non so se rimanere a bocca aperta davanti alle idee assurde di Larry (tipo comprare una casa più grande così da ospitare gli amici) o davanti alla madre che lo asseconda sempre!
Ritornando alla trama, la nostra bislacca famiglia si trasferisce e fa il suo ingresso a Corfù in carrozza, inseguiti da una ventina di cani isterici e con Larry che prende a frustate il cappello della madre.
Fortunatamente, una volta in città, vengono presi sotto l'ala protettrice del tassista Spiro, un locale che parla (più o meno) inglese.
È lui a trovare per i nostri protagonisti una comoda sistemazione in una bellissima villa color fragola.
Inizia così la loro vita in Grecia, con Larry che tenta di scrivere un libro con un asino davanti la finestra, con Margo che fa bagni di sole assediata dai ragazzi, con Leslie che si esercita con le pistole e con Gerald che, insieme al fidato amico a quattro zampe, grande studioso di fauna marina, Roger, esplora l'isola alla ricerca di animali.
"La mia famiglia e altri animali" è una storia ironica, piena di scene comiche, avventure e importanti scoperte. È una storia che racconta di quei momenti in cui "l'aria è piena di sonno" e di quando le colline sono piene di tartarughe inseguite dal nostro agguerrito Gerald.
Il nostro narratore è infatti un appassionato zoologo e naturalista, un collezionista insaziabile di animali.
Ne accumula molti in casa e in giardino, tanto che provocherà a Larry la fobia per le scatole di fiammiferi ... sì, proprio scatole di fiammiferi.
Vogliamo poi parlare dei nomi assegnati a questi animali? I più pittoreschi sono Pipì e Vomito, a voi il compito di scoprire il perché di questi nomi.
Tra tutti gli animali citati nel libro, però, la più forte è Dodo, la cagnolina che non molla un attimo la madre di Gerald. È esilarante! 
Non mancano poi le descrizioni delle persone, a volte bizzarre, che incontrano sull'isola e che diventano presto amici di famiglia.
Tra questi, il mio preferito è il timido, galante, colto Theodore, sempre pieno di storie divertenti da raccontare.
Leggere questo libro è davvero un piacere, a parte alcune scene che mi hanno infastidita molto come quella in cui Gerald guarda incuriosito due suoi animali ammazzarsi a vicenda! E qui capiamo che più che suoi amici, gli animali sono per lui oggetto di studio. 
Comunque ha un che di comico immaginare questo bambino che va in giro per l'isola ad arraffare qualsiasi animale che poi porta a casa (per la profonda infelicità dei suoi fratelli).
La narrazione è fluida, pittoresca, evocativa, sembra quasi di essere insieme a Gerry sull'isola.
Tra le pagine di questo libro mi sono divertita molto, i capitoli inerenti l'osservazione del comportamento degli animali, però, sono lenti e un po' noiosi.

"La fiera di san Pietro" di Ellis Peters

Editore Tea
Genere Giallo

Conoscere l'ordine giusto di questa serie è una faccenda complicata.
Per esempio: Su Wikipedia e il sito della Tea, "La fiera di S. Pietro" viene segnato come quarto libro della serie di "Fratello Cadfael", se guardate bene la copertina del libro, però, c'è scritto che è la quinta indagine.
La risposta giusta è la prima: è la quarta indagine.
Però, già io faccio confusione di mio con le serie, se poi voi (editore e web) vi mettete a ingarbugliare tutto, io non ho speranze di uscirne sana di mente!
Comunque, come anticipa il titolo, a Shrewsbury sta per iniziare la fiera di S. Pietro, fiera che causerà non pochi guai.
Come di consueto, fratello Cadfael sta dormendo durante il capitolo.
Si sveglia, però, quando il borgomastro entra con una delegazione della gilda dei mercanti.
Loro vorrebbero che l'abbazia desse loro parte dei guadagni della fiera per riparare i danni in città causati dall'assedio dell'anno prima.
Il nuovo abate Radulfus rifiuta e congeda il gruppo mentre l'ex abate Heribert, sullo sfondo, sonnecchia tutto contento di non doversi più preoccupare di faccende simili.
La risposta negativa dell'abate, purtroppo, scatena il caos e il primo giorno di fiera, tra le bancarelle, succede il finimondo, aggressioni, merce in mare, tavoli ribaltati.
A creare questi problemi, sono i figli dei mercanti che erano andati dall'abate.
C'è di più però.
Uno dei mercanti, sparisce inaspettatamente. Viene ritrovato il giorno dopo, nel fiume ... qualcuno lo ha ucciso.

"Non ci sono frecce che possono ferire un'anima, ma forse esiste un balsamo per lenirla."

Questa serie è stata per me una rivelazione! Di solito non amo i libri ambientati nel Medioevo ma questi sono molto accattivanti.
In particolare, questo libro, non mi sta piacendo quanto gli altri ma l'ho letto ugualmente con piacere.
Il finale l'ho poi divorato!
Fratello Cadfael è un protagonista che mi piace molto, intuivo, gentile ma capace di essere duro quando il momento lo richiede.
Intorno a lui ci sono diversi altri personaggi interessanti, come il mite fratello Mark.
Questa serie è formata da una ventina di libri, spero di leggerli tutti!

domenica 23 febbraio 2020

Recensioni: "The Illuminae Files Series"

 "Illuminae" di Amie Kaufman, Jay Kristoff

Editore Mondadori
Genere Fantascienza

Siamo su Kerenza, un piccolo pianeta ghiacciato su cui vive una colonia illegale della società mineraria Wallace Ulyanov Consortium.
L'anno in cui è ambientata la storia è il 2575, gli eventi narrati si protraggono fino all'anno successivo.
Tutto ha inizio quando Kerenza viene inaspettatamente attaccata.
La BeiTech ha deciso di impossessarsi della miniera nel peggiore dei modi ... eliminando la concorrenza.
Fortunatamente una nave da guerra/trasporto truppe (Alexander) che era lì vicino, ha ricevuto il messaggio di s.o.s di Kerenza ed è intervenuta.
Tre navi con alcuni sopravvissuti sono riuscite a fuggire ma il nemico continua a inseguirli, non può permettere che dei testimoni raccontino cosa è successo.
I guai per i cittadini di Kerenza non sono però finiti.
Come se tutto questo non fosse sufficiente, al disastro generale si aggiunge un virus inarrestabile e Aidan, un'intelligenza artificiale che gestisce il sistema di supporto delle funzioni vitali dell'Alexander che ha preso il sopravvento.
Gli eroi di questo libro sono Kady e il suo ex ragazzo Ezra, due diciassettenni che riescono a fuggire su due delle tre navi che ospitano i sopravvissuti di Kerenza.
A loro spetta l'arduo compito di combattere il nemico e salvare le persone a bordo delle tre navi.

"Questi umani con le loro brevi vite e i minuscolo sogni, le speranze che sembrano fragili come vetro. Finché non li vedi alla luce delle stelle."

L'aspetto più particolare di questo libro è la sua grafica. Non c'è un vero e proprio testo, tutta la storia è raccontata tramite i file Illuminae, una raccolta di interrogatori, e-mail, diari, messaggi, rapporti vari.
Il libro è composto più che altro da dialoghi, le rare parti narrate sono le descrizioni di ciò che i personaggi hanno visto nei sistemi di sorveglianza.
Tra questi due tipi di narrazione ho preferito decisamente il primo, l'ho trovato più scorrevole e diretto.
Non mancano poi illustrazioni e piantine varie.
La trama non è particolarmente originale ma ha una grafica geniale, tanto da rendere il libro degno di essere letto.
Attenzione! Tra le pagine di questo libro si consuma una vera e propria carneficina, degna del "Trono di spade".
Trovo questo libro, questa trilogia, fantastica! Ho letto "Illuminae" in pochissimo tempo, tanto ero curiosa di conoscere quali sorprese avesse in serbo per me. Poi non sono riuscita a trattenermi, ho letto subito anche gli altri due libri.

"Gemina" di Amie Kaufman, Jay Kristoff 

Editore Mondadori
Genere Fantascienza

In "Gemina" i protagonisti e l'ambientazione cambiano.
Siamo sulla stazione spaziale Heimdall, verso cui i superstiti di Kerenza stanno navigando.
La BeiTech, però, vuole a tutti i costi cancellare le prove del suo attacco, motivo per cui invade la stazione spaziale per fermare i superstiti.
Su Heimdall però ci sono due ragazzi che tentano in tutti i modi di sconfiggere i soldati della BeiTech.
Due ragazzi che sono molto più tosti di quello che si potrebbe immaginare.
Sono Hanna, la ricca e viziata figlia del comandante e Nik, il suo spacciatore, il rampollo di una pericolosa famiglia criminale: la Casa dei Coltelli. Tra le varie attività di cui si occupano, c'è lo spaccio della polvere, una droga che si ottiene seccando e lavorando il muco di una specie di parassita che si nutre delle frequenze elettromagnetiche emanate dall'attività delle onde celebrali.
Abbastanza disgustoso, soprattutto il modo in cui queste creature vengono allevate!
Hanna e Nik fronteggeranno il nemico, due ragazzi contro soldati esperti ... vi ricorda qualcosa?
Alla base dei tre libri della trilogia, c'è la stessa trama: due ragazzi contro un temibile nemico. I ragazzi cambiano in ogni libro, il nemico è lo stesso (con qualche variante).
Pazienza, questa rimane ugualmente una bellissima trilogia.
Battaglie, duelli, scontri, inganni, strategie, sembrano un po' degli Hunger games spaziali!
A un certo punto c'è anche un colpo di scena elettrizzante ... che avevo però già immaginato.
Il bello di questa serie non è tanto la trama (sebbene sia molto coinvolgente) ma il modo in cui è raccontata, attraverso rapporti, messaggi, illustrazioni.
Il libro precedente era più ricco di dialoghi, in questo, invece, le parti narrate attraverso le telecamere sono maggiori.
Le parti più carine sono quelle relative il diario di Hanna, sono piene di disegni e scritte a mano.
Un particolare curioso della serie è che i titoli sono legati alla storia.
Illuminae, ad esempio, è il file che raccoglie la verità sull'attacco a Kerenza.
Gemina è ... scopritelo voi.

"Obsidio" di Amie Kaufman, Jay Kristoff

Editore Mondadori
Genere Fantascienza

In questo libro torniamo sul pianeta Kerenza, occupato dai soldati della BeiTech.
Ci sono due nuovi protagonisti: Asha, cugina di Kady, tirocinante in farmacia e Rhys, tecnico elettronico della BeiTech e ... suo ex.
Intanto, nello spazio, i sopravvissuti del sistema Heimdall e di Kerenza si sono uniti. Vogliono tornare sul pianeta ghiacciato ma non hanno abbastanza ossigeno per il viaggio e tra i gruppi insorgono dei dissapori.
Il più classico dei cliché: dopo che i ragazzi hanno salvato loro le vite, gli "adulti" non vogliono ora più prenderli in considerazione ... grosso errore.

"Ho sentito dire che il male è un semplice punto di vista. Il cattivo della storia, nella versione che lui racconta a se stesso, diventa l'eroe."

In questo libro, come nel secondo, ci sono più parti narrate che dialoghi.
Cosa che non mi fa impazzire. Tra i tre, preferisco infatti il primo, ricco di dialoghi, è il più scorrevole della trilogia.
Il personaggio che tra tutti ho più apprezzato è il complesso Aidan, l'intelligenza artificiale che pare essere in grado di provare sentimenti.
Durante il corso della storia, prende decisioni difficili, drastiche, decisioni che salveranno, nonostante tutto, migliaia di persone.
Lui è un mostro ma anche un salvatore.
Questo libro dà un punto di vista diverso sulla guerra ma anche sull'eroe/nemico, mostra quanto è difficile etichettare qualcuno come "cattivo".
A volte, quelli che consideriamo cattivi e nemici sono genitori, padri e madri di famiglia, persone che sono finite nel posto sbagliato al momento sbagliato e non resta loro che combattere per la propria vita.
E a volte consideriamo buoni persone che hanno ucciso decine, centinaia di persona, come i nostri giovani protagonisti.
A volte, è difficile decidere chi è il buono e il cattivo della situazione, come Aidan ci farà notare.
La serie "Illumane files" è geniale, io l'ho adorata e letta con grande entusiasmo e trasporto.
Romanticismo, battaglie, strategie, è una serie completa. Io ve la consiglio caldamente.

lunedì 17 febbraio 2020

Recensione Lettura di Gruppo: "Il museo delle promesse infrante" - Elizabeth Buchan


Editore Nord
Genere Narrativa


Questa lettura è stata una grande delusione!
Mi sento proprio ingannata da questo libro!
Sul copertina ci sono gli oggetti del museo, il titolo è legato al museo, il libro però non è incentrato sul museo, ma sul passato turbolento di Laure, la protagonista.
Il tema del museo ricopre solo il 20% del testo, nel resto si parla del comunismo a Praga, del muro a Berlino, di spie, politica, della compagnia di marionette sovversiva.
Insomma, io mi aspettavo di leggere qualcosa su questo museo singolare, che espone oggetti legati a promesse infrante invece vengo inghiottita in un vortice di politica e spionaggio.
Nella trama si accennava al passato di Laure ma non immaginavo che il libro parlasse praticamente solo di questo!
Il libro inizia bene. Siamo a Parigi, nell'umile e particolare museo di Laure. Un museo che spesso scatena nei suoi visitatori sentimenti tali che si sentono male, i ricordi riaffiorano e non riescono a gestirli.
Gli oggetti esposti sono stati tutti donati e sono il simbolo di molte promesse non mantenute.
Una scatola di fiammiferi con dentro un dentino è la promessa infrante di un padre.
Un velo da sposa è una promessa matrimoniale mancata.
Una marionetta è il simbolo di una promessa non mantenuta a causa della politica.
Di storie da raccontare ce ne sarebbe tante ma alla fine, quella che trova largo spazio nel libro è quella di Laure.
A scatenare i suoi ricordi è May, una giornalista che vuole scrivere un pezzo sul museo e che poi si concentra sulla nostra protagonista.
Laure racconta di quando, nel 1986 si è trasferita a Praga per lavorare come ragazza alla pari e sia finita poi tra i membri di una compagnia in lotta contro il regime comunista.
La Laure del passato è completamente diversa dalla Laure del presente, non sembrano nemmeno la stessa persona.
In pratica, il museo compare solo nella parte iniziale e finale, tutta la parte centrale è dedicata al passato di Laure.
Ne avessero poi parlato in modo coinvolgente!
La storia mi piace ma qui è raccontata in modo pesante.
La narrazione è lenta, monotona, ripetitiva.
Ho finito il libro solo perché volevo passare in fretta ad altre letture.
Questo libro è un mix confuso di genere. Vuole essere un romanzo rosa con la storia tra Laure e Tomas, vuole essere un libro di storia con la parte sul comunismo e il muro, vuole essere una testo di narrativa con il museo.
Alla fine, per me è stata solo una grande delusione.

Qui sotto, i commenti dei lettori che hanno partecipato alla lettura di gruppo.

mercoledì 12 febbraio 2020

Recensioni: "Due delitti per un monaco" - "Quando Hitler rubò il coniglio rosa" - "Omicidi per signorine"

 "Due delitti per un monaco. Le indagini di fratello Cadfael: 5" di Ellis Peters

Editore Tea
Genere Giallo Medievale

La cittadina di Shrewsbury è in fermento, un grande matrimonio sta per essere celebrato.
Il barone Houn de Domville, uomo brutale, severo e collerico ha chiuso un affare con gli zii della giovane, triste e minuta Iveta de Massard.
La bella fanciulla è stata venduta all'attempato barone.
Mentre il corteo nuziale sfila per il paese, fratello Cadfael è impegnato a rifornire di medicine l'ospedale locale. Lì, incontra anche un uomo incappucciato, un lebbroso, dall'aspetto deturpato dalla malattia.
Non sarà l'unico incontro della giornata, nell'orto del monastero, fratello Cadfael si imbatte anche in due giovani innamorati. Joscelin, lo scudiero nonché nipote del barone e ...
Senza approfondire oltre, possiamo dire che gli ingredienti per un giallo interessante ci sono! Due tutori avari, un signore maligno, due amanti divisi, una fanciulla tenuta prigioniera e costretta a sposare un uomo che non vuole.
Non dimentichiamoci dei lebbrosi dell'ospedale!
Ma qual è il caso da risolvere?
La provvidenza sorride alla povera fanciulla. La notte prima del matrimonio, il suo promesso sposo viene fatto uscire di scena.
Il suo corpo senza vita viene ritrovato nel bosco.
 Fratello Cadfael deve darsi da fare per scoprire chi è l'assassino, prima che un innocente venga ingiustamente accusato.

"Gli animi nobili  sono tutti parenti tra loro."

Adoro questa serie di gialli per Cadfael, il detective dilettante protagonista.
Cadfael è un monaco particolare, prima di servire Dio ha combattuto in sanguinarie battaglie e si è lasciato cullare dai piaceri carnali.
In età matura ha poi deciso di indossare il saio, senza però smettere di essere la persona che era.
Cioè basta duelli e spargimenti di sangue per mano sua, ma il cavaliere valoroso e leale di un tempo non ha cessato di esistere.
Cadfael è un uomo saggio e giusto, lo si vede da come affronta le indagini. Spesso chiude gli occhi e lascia fare, è un amico prezioso e un giustiziere tremendo.
I casi di cui si occupa non sono molto complicati, non tutti almeno, ma è la sua umanità a rendere speciali questi libri.
L'ambientazione non è molto marcata, non in tutti i testi almeno.
In questo libro è evidente il contesto medievale senza essere troppo invasivo.
I libri della serie possono essere letti a caso, ma sarebbe meglio seguire l'ordine giusto per la storia relativa il monastero e i monaci.

"Quando Hitler rubò il coniglio rosa" di Judith Kerr 

Editore Bur
Genere Narrativa

Questo libro ci mostra, attraverso gli occhi di una bambina, i fatti antecedenti l'inizio della seconda guerra mondiale.
Prima che Hitler salisse al potere, Anna, la nostra piccola protagonista, non sapeva nemmeno cosa la rendesse un'ebrea, non sapeva quale segno distintivo l'etichettasse in quel modo.
Non sapeva nemmeno cosa fossero i nazisti e i socialisti.
Quello che Anna sa è che suo padre è un giornalista e scrittore famoso e che i nazisti ce l'hanno con lui per qualche motivo.
Anna sa anche che suo padre teme l'elezione di Hitler, tanto che decide di trasferire tutta la famiglia in Svizzera.
Suo padre ha già intuito ciò che potrebbe succedere loro.
Quando Hitler vince le elezioni, infatti, sulla testa del padre di Anna viene messa una taglia e per la loro famiglia, le cose non saranno semplici.
Inizia per loro un lungo e difficile viaggio.
Proprio durante quel percorso, Anna realizza che ciò che conta davvero è lo stare insieme, finché sono uniti, il resto non conta, non le importa nemmeno più che Hitler stia giocando con il suo coniglio rosa.
Questo libro non è auto-conclusivo, si interrompe all'inizio di un nuovo viaggio.
Il seguito si chiama "La stagione delle bombe" e non vedo l'ora di leggerlo!
"Quando Hitler rubò il coniglio rosa" è un testo che mi è piaciuto molto.
Non ci sono scene particolarmente violente ma senza dubbio il contesto storico occupa un posto rilevante all'interno della storia.
Il libro si apre con le elezioni tedesche, siamo a Berlino, nel 1933 e sono maggiori le persone che sottovalutano le conseguenze della vittoria di Hitler, che quelle che intuiscono cosa accadrà.
Fortunatamente, la famiglia di Anna è una di quelle che avverte il pericolo e scappa preventivamente.
Non tutti, però, seguono il loro esempio, anzi alcuni, come si legge nel libro, pensano che si preoccupino per nulla.
Questo libro è interessante anche e soprattutto perché mostra proprio questo: i pensieri, gli atteggiamenti delle persone all'epoca. Inoltre, mostra un altro punto di vista, quello degli ebrei profughi, quelli che hanno viaggiato continuamente per sfuggire a Hitler.
Parte della storia è autobiografica, è basata sui primi anni di vita dell'autrice.
Questo è un libro perfetto per i lettori più giovani, li avvicina alla storia attraverso una protagonista della loro età.
Trovo, però, che sia un'ottima lettura anche per i più grandi.


"Omicidi per signorine. Miss Detective" di Robin Stevens 

Editore Mondadori 
Genere Giallo

Alla scuola Deapdean, due studentesse hanno creato un club insolito. Daisy e Hazel hanno fondato la società investigativa Wells & Wong.
In pratica, sono la versione femminile e fanciullesca di Sherlock Holmes e Watson.
Daisy è l'autoritaria presidente, brillante quanto dispettosa. Lei è quel genere di persona sempre perfetto, anche dopo aver vomitato per sei ore. Di questa sua bellezza e della fama, Daisy ne approfitta spudoratamente. Non ha problemi a mentire ... lo fa anche molto bene.
Hazel è invece l'esatto opposto. Lei è meno sfacciata, meno attraente, lei stessa afferma poi che è troppo bassa e troppo cinese per ricoprire il ruolo di eroina! Per questo si stupisce non poco quando realizza che è lei ad aver procurato il primo caso alla società investigativa.
Come? Trovando il cadavere della professoressa Bell.
Hazel l'ha trovata in palestra, però, quando ritorna dopo aver chiesto aiuto, il corpo non c'è più.
Nessun problema! Anzi, è meglio così, pensa Daisy. Loro saranno le uniche ad indagare sull'omicidio, nessun poliziotto tra i piedi. Il caso è unicamente loro.
Daisy sguinzaglia le sue informatrici, è tempo di indagare.
"Omicidi per signorine" è il primo di una serie di gialli per ragazzi.
L'idea di queste due giovani detective è carina ma il primo caso non è risultato essere particolarmente brillante.
La storia è narrata da Daisy, la nostra Watson.
Non ci sono scene estremamente macabre o impressionanti ma alcune parti sono piuttosto avvincenti.
Certo, non è una storia che ti tiene con il fiato sospeso, il caso non è eccezionale, anzi, la soluzione è facile da intuire, è un libro per ragazzi, semplice ma carino.
Penso che leggerò anche il seguito, non so però se leggerò tutti i volumi della serie.

domenica 2 febbraio 2020

Recensione Lettura di Gruppo: "La casa delle voci" - Donato Carrisi


Editore Longanesi
Genere Thriller

"La casa delle voci" è il primo libro di Donato Carrisi che leggo e certamente non sarà l'ultimo.
Ho infatti scoperto di amare il modo di scrivere di Carrisi.
Protagonisti di questa storia sono Pietro, uno psicologo infantile specializzato in ipnosi e Hanna, una sua nuova paziente.
Pietro lavora con i bambini ma ha fatto un'eccezione per Hanna.
Una collega l'ha infatti mandata da lui perché l'aiutasse a scoprire la verità celata nel suo passato, nella sua infanzia.
Una verità che ha a che fare con continue fughe dagli "estranei", case delle voci e con un ... omicidio.

"Per un bambino la famiglia è il posto più sicuro della terra. Oppure, il più pericoloso."

"La casa delle voci" è un thriller nel quale non si investiga per strada ma nella mente delle persone.
Lì giacciono gli enigmi e le soluzioni, tutti i ricordi necessari per ricostruire la verità.
Carrisi ha creato una storia piena di intriganti intrecci.
Intrecci così complessi che ti imprigionano nella loro fitta trama.
Il finale ribalta ogni certezza.
Tutto ruota intorno alla ricerca della verità, verità che sconvolge ma rende anche liberi.
Verità molto più elaborata del previsto, ben nascosta là dove si può trovare ... ma solo se la si sta cercando.
"La casa delle voci" è un libro travolgente, è ambientato a Firenze e vi assicuro che una volta iniziato a leggere, è difficile smettere!
Ero così immersa nella storia che a un certo punto credevo di essere io la pazza, per via di tutte quei collegamenti, coincidenze strane che mi spingevano a fare mille ipotesi.
Se non avete ancora letto nulla di Carrisi, rimediate, iniziate da questo libro! Se invece già avete avuto modo di conoscerlo ... beh non avete bisogno che ve lo dica! Non perdetevi questo nuovo fantastico libro!

Commenti finale della Lettura di Gruppo qui sotto.

Novità in libreria - Gennaio -


"Che cosa hai fatto Lizzie Borden?"
di Sarah Schmidt


Fall River, Massachusetts. È la mattina del 4 agosto 1892 quando un urlo squarcia l'aria immobile. Proviene da una delle case a due piani che affacciano sulla strada, dove Lizzie Borden ha appena scoperto che qualcuno ha ucciso suo padre, a colpi di ascia, frantumandogli il cranio. Poco dopo scopre che anche la moglie, matrigna di Lizzie, è stata freddata nello stesso modo, nella stanza accanto. Nessuno può sospettare di Lizzie: figlia devota, dedita a opere di bene, come la sorella maggiore Emma, che quel giorno è fuori casa. Eppure, chi altri può essere stato?
Mentre comincia un processo che porterà più domande che risposte, le voci di Lizzie e di quelli che le stanno accanto costruiscono il quadro di una famiglia senza amore, con un padre violento, taccagno e retrivo, una matrigna odiosa, e due sorelle che, unite più che mai, disperatamente sognavano la libertà. Assolta dall'accusa di omicidio, per mancanza di prove evidenti sebbene in assenza di altri possibili sospettati, Lizzie rimane un'assassina per tutta l'America, dove il duplice omicidio fece scalpore tanto da restare vivo ancora oggi nei racconti popolari e nelle filastrocche.

"L'uomo delle ombre"
di Phoebe Locke

Era solo una favoletta per bambini. Finché non divenne un incubo Era l'anno 2000. Un omicidio insensato. Una leggenda terrificante. Un segreto sepolto nel passato. Ha solo pochi giorni la piccola Amber quando una notte sua madre Sadie si alza dal letto, si dirige verso la porta e abbandona lei e il marito Miles. Una scomparsa volontaria e proprio per questo ancor più inspiegabile. Eppure Sadie non è impazzita. Non è depressa. Non è spaventata dalla responsabilità. Sadie ha paura. La stessa paura che aveva da ragazzina.


"Al Giambellino non si uccide. La prima indagine del detective Zappa"
di Matteo Lunardini

Il detective privato Roger Zappa non ha molto da festeggiare. In un agosto in cui Milano regala il peggio di sé, tra l'asfalto che si scioglie e i negozi ermeticamente chiusi, Roger si trova a fare i conti con l'ennesimo compleanno trascorso con la sola compagnia di sua madre, la "sciura" Elsa, che dopo il carcere è tra i pochi a non averlo abbandonato, e quello che lui definisce il suo pubblico, una manciata di ascoltatori che due volte alla settimana seguono la sua trasmissione, "Kriminalia", un'ora e mezzo di storie sulla Milano di un tempo e di oggi. Ci sono giorni in cui, come in questo maledetto Ferragosto, scovare una notizia è pressoché impossibile, e Roger è costretto a svelare uno dei casi di cui si occupa la sua agenzia investigativa. Se non fosse che l'unica indagine ancora in corso è la scomparsa del cane Edo, proprietà di una petulante quanto lucida novantatreenne. Per questo, quando in redazione giunge un messaggio minaccioso che annuncia l'uccisione di una prostituta quella stessa notte, Zappa decide di costruirci sopra il primo vero mistero del mese. La mattina dopo, però, una donna viene ritrovata morta e su di lui si concentrano indagini di polizia, giornalisti richiamati dalle ferie e un manipolo di ascoltatori allarmati. E l'unico modo per scagionarsi, per Roger, sarà scoprire la verità.

"La figlia del peccato"
di Emily Gunnis

Sussex, 1956. È calata la notte. Al convento di Saint Margaret tutte le luci sono spente e regna il silenzio. Protetta dal buio, Ivy si aggira furtiva per i corridoi. Spera di trovare una via di fuga dalla prigione che le ha tolto il suo unico figlio senza darle nemmeno il tempo di abbracciarlo. Per lei non c’è più possibilità di salvezza, ma forse può ancora aiutare Elvira, l’unica bambina cresciuta tra quelle mura. La piccola ha appena scoperto di avere una sorella gemella e vuole raggiungerla a tutti i costi. Ma scappare da Saint Margaret sembra impossibile. Il convento si fregia di essere una casa di accoglienza per ragazze madri che qui si rifugiano per dare alla luce bambini destinati all’adozione. In realtà, è una fortezza che nasconde oscuri segreti. Un luogo in cui centinaia di giovani donne sono private degli affetti e della libertà, vittime di atrocità di cui nessuno ha mai saputo nulla. Da allora sono passati sessant’anni e tutta la verità su Saint Margaret è ora contenuta in una lettera di Ivy. Poche righe scritte con mano tremante che Samantha, madre single e giornalista in cerca di uno scoop, rinviene per caso in un vecchio armadio della nonna. Non appena le legge, si rende conto di avere per le mani quello che aspetta da tempo: una storia che ha bisogno di essere raccontata. Sa che quel compito spetta a lei. È come se quella lettera l’avesse trovata e le chiedesse di andare fino in fondo perché quell’indagine potrebbe rivelarle particolari sconosciuti del proprio passato. Ma Samantha deve fare in fretta. Il convento sta per essere abbattuto e la verità rischia di restare sepolta sotto le macerie.

 


"Quanto Blu"
di Percival Everett

Kevin Pace è un artista e lavora da tempo a un dipinto che non lascia vedere a nessuno: non ai figli, non al migliore amico Richard e neppure a sua moglie Linda. Questa enorme tela di quattro metri per sette, interamente ricoperta da strati di vernice blu di diverse sfumature, potrebbe essere infine il suo capolavoro. Kevin non sa ancora dirlo o, meglio, non gli interessa, perso com’è nel suo passato di cui questo quadro sembra essere una sintesi, un’enigmatica e incomprensibile rappresentazione. Perché Kevin custodisce un segreto: dieci anni fa, a Parigi, ha avuto una relazione con una giovane pittrice e, seppur oggi non riesca a spiegarsi cosa lo mosse allora, il fantasma della ragazza e le bugie raccontate per anni non smettono di assediarlo. Mentre combatte con i demoni della sua memoria, Kevin deve difendere i sacrifici fatti in nome dell’arte e proteggere la sua famiglia da ciò che non hai mai avuto il coraggio di rivelare: il suo quadro, che racchiude un’indicibile verità, potrebbe essere la sua salvezza, o la sua condanna definitiva.
Pungente, capriccioso, raffinato, imprevedibile Quanto blu ci mostra la migliore scrittura di Percival Everett e l’irrinunciabile festa di un romanzo perfetto.



"La lettrice della stanza 128"
di Cathy Bonidan

Tutte le sere, cascasse il mondo, Anne-Lise Briard scivola tra le lenzuola e si lascia cullare dalle pagine di un buon libro. È un momento tutto per lei, un rituale al quale non potrebbe mai rinunciare. Perciò, quando nel comodino di un delizioso hotel della costa bretone trova un vecchio plico battuto a macchina, ne approfitta per rimpiazzare il romanzo che, distratta com’è, ha dimenticato di portare con sé da Parigi. Divorare in poche ore l’anonimo dattiloscritto – una struggente storia d’amore – e lasciarsi sedurre dal piccolo mistero che rappresenta per Anne-Lise sono tutt’uno. Ed ecco che, di colpo, un weekend fin troppo tranquillo si trasforma in un’avventura. Sì, perché a pagina 156 di quel racconto così trascinante è annotato un indirizzo – probabilmente quello dell’autore – al quale Anne-Lise decide di rispedire il malloppo, “con tante grazie per la bella lettura che mi ha regalato, sebbene senza volerlo”. Ricostruire le peripezie e i passaggi di mano che hanno portato il libro fino a lei non sarà facile, ma Anne-Lise si getta nell’impresa anima e corpo. Per scoprire il segreto di una storia capace di toccare il cuore e le vite di quanti la leggono. E trovare il coraggio di scrivere per sé un finale inaspettato.



"Tempesta e furia (Harbinger Series Vol. 1)"
di Jennifer L. Armentrout

Anche se sta diventando cieca, Trinity Marrow può vedere fantasmi e spiriti e comunicare con loro. Il suo dono, però, è parte di un segreto così pericoloso che è costretta a vivere nascosta in un luogo isolato, sorvegliata a vista dai Guardiani, gargoyle mutaforma incaricati di proteggerla. Perché se le creature degli Inferi scoprissero la verità sul suo conto la divorerebbero per accrescere il loro potere. Quando i Guardiani di un altro clan si presentano e le svelano che nel mondo reale c’è qualcuno che uccide sia i demoni sia i gargoyle, di colpo il mondo che Trinity ha sempre considerato sicuro implode. E a complicare le cose c’è il fatto che uno degli stranieri giunti in visita, il biondo Zayne, è la persona più indisponente che lei abbia mai conosciuto. Ma quando i demoni attaccano, collaborare diventa l’unica alternativa: per salvare la sua famiglia e forse il mondo intero, Trinity dovrà imparare a fidarsi di lui. Cosa niente affatto facile nel bel mezzo di una guerra tra potenze soprannaturali...



"Il mercante di Londra - La saga dei Falconer"
di Barbara Taylor Bradford

L'Inghilterra della regina Vittoria è un Paese profondamente diviso tra ricchi e poveri, ma James Falconer vuole sottrarsi al destino già scritto della sua famiglia di umili origini. Da quando era bambino, lavora instancabilmente come ambulante al banco del padre in un fiorente mercato londinese e, sebbene abbia solo quattordici anni, sogna in grande. Ambisce a costruire un impero di negozi come i celebri grandi magazzini Fortnum & Mason e a diventare un famoso mercante. Già alla sua giovane età, infatti, James possiede tutto ciò che serve per diventare un uomo di successo: di bell'aspetto, ma non vanesio, è intelligente e pieno di fascino; determinato e ambizioso, antepone il dovere al piacere.
Le sue capacità non rimarranno indifferenti alle attenzioni di Henry Malvern, proprietario del mercato in cui i Falconer lavorano: quando la sua unica figlia nonché erede, Alexis, verrà colpita da un'inaspettata tragedia, la strada di lei e quella di James finiranno per incontrarsi. E il giovane Falconer, dopo aver fatto i conti con minacce alla reputazione e alla vita, dovrà dimostrare di essere veramente padrone del suo destino.



"La confraternita degli storici curiosi"
di Jodi Taylor

Dietro la facciata apparentemente innocua dell’Istituto di ricerche storiche Saint Mary, si nasconde ben altro genere di lavoro accademico. Guai, però, a parlare di «viaggio nel tempo»: gli storici che lo compiono preferiscono dire che «studiano i maggiori accadimenti nell’epoca in cui sono avvenuti». E, quanto a loro, non pensate che siano solo dei tipi un po' eccentrici: a ben vedere, se li si osserva mentre rimbalzano da un’epoca all’altra, li si potrebbe considerare involontarie calamite-attira-disastri. La prima cosa che imparerete sul lavoro che si svolge al Saint Mary è che al minimo passo falso la Storia vi si rivolterà contro, a volte in modo assai sgradevole. Con una vena di irresistibile ironia, la giovane e intraprendente storica Madeleine Maxwell racconta le caotiche avventure del Saint Mary e dei suoi protagonisti: il direttore Bairstow, il capo Leon Farrell, Markham e tanti altri ancora, che viaggiano nel tempo, salvano il Saint Mary (spesso - anzi sempre - per il rotto della cuffia) e affrontano una banda di pericolosi terroristi della Storia, il tutto senza trascurare mai l’ora del tè. Dalla Londra dell’Undicesimo secolo alla Prima guerra mondiale, dal Cretaceo alla distruzione della Biblioteca di Alessandria, una cosa è certa: ovunque vadano quelli del Saint Mary, scoppierà il finimondo.