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domenica 31 gennaio 2021

Book Challenge - Febbraio -



Benvenuti miei cari Lettori
al Ballo in Maschera del Torneo dei Lettori Professionisti.
Prendete coriandoli e stelle filanti
ma fate presto!
Lo Champagne sta per finire.

Per partecipare:

- Essere lettori fissi del blog




Traccia Compleanno d'Autore
Potete leggere uno o più libri di autori che compiono gli anni durante quel mese.
Vanno bene anche libri scritti da più autori.
Qui potete trovare qualche spunto: link

Traccia Cascata a Incastro
Ogni mese metterò una foto, voi dovrete leggere un libro che in copertina ha quel dettaglio, poi potete collegare altri libri a questo (massimo di 3 collegamenti).

Almeno una maschera in copertina

Traccia Normale 
Dovete leggere un libro che si collega a questa traccia. Potete leggere più libri per questa traccia ma dovete sempre collegarli alla mia traccia.

Un libro in cui uno dei personaggi suona uno strumento musicale.

Traccia Alfa/Editore
Ogni mese assegno una lettera e un editore. Potete leggere un libro dell'editore scelto ma scritto da un autore il cui cognome inizia con la lettera scelta.
Non sono accettati libri scritti da più autori.

S/Feltrinelli

Traccia a Sorpresa
Ogni mese vi proporrò una di queste tracce:
Scatola delle parole: scelgo tre parole e voi dovrete abbinare ad esse uno o più libri. I libri scelti devono essere collegati a tutte le parole.
Estratto: scelgo una frase da una canzone, una poesia o una citazione e voi dovrete collegare ad essa uno o più libri.
Artista: scelgo un quadro, una scultura, un disegno e voi dovrete abbinare ad esso uno o più libri.

Quadro


Vienna Masked Ball - Max Rabes 

Tema: ballo, indossare una maschera, costumi.

Traccia Gold
Il libro scelto per la lettura mensile (gruppo lettura --> link)


Ebook a 6,99€ 👉 Amazon

Traccia Annuale 
Una traccia extra, più impegnativa delle altre, che fa guadagnare più punti al lettore. Avete tempo tutto l'anno per completarle.
Ogni traccia può essere fatta solo una volta.

1. Scegli 10 libri da leggere prima della fine dell'anno.
2. Leggi 3 libri da cui sono stati tratti film o serie tv (Lost in Austen)

Lost in Austen 610
Ordine della Fenice 563
Ladre di Libri 526
Bambini Sperduti 453

Caccia al libro - Challenge Family
Un vostro parente dovrà cercare, leggere e recensire un libro che rispetti la mia richiesta.

Un libro con in copertina la foto o il disegno di un cielo di notte 

Venghino, signori venghino
Si affrettino,
La Challenge sta iniziando.

Questo mese in libreria - Febbraio -









     

sabato 30 gennaio 2021

Recensioni: "Al Paradiso è meglio credere" - "Observatory Mansions" - "Il libro dei sogni"

"Al Paradiso è meglio credere" di Giacomo Poretti 

Pagine 104
Genere Narrativa

Originalità 7
Trama 6
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 7 +
Finale: Malinconico 

Voto Finale: 7

Ho deciso di iniziare il mio anno con questa lettura. Speriamo sia di buon auspicio. 

Antonio è morto (non male come inizio, vero?). Finisce in Paradiso ma lassù hanno qualche dubbio sulla sua dipartita. Siamo proprio sicuri che non si sia suicidato?
Gli chiedono quindi di scrivere un testo sul suo lavoro e le ossessioni, scritto che poi verrà mandato sulla Terra, tipo messaggio in bottiglia.

👉 Antonio era un finto prete. Un giorno ha parcheggiato l'auto e se ne è andato alla ricerca della morte. Al suo posto ha trovato un gruppo di escursionisti. Uno di loro si è sentito male, muore poco dopo e Antonio si cala nei panni del prete e inizia a pregare per la sua anima. Si inventa così un nuovo lavoro, prende possesso di una piccola, malconcia e abbandonata chiesa e inizia a confessare i fedeli e a recitare messa. Scrive anche al Vescovo per ringraziarlo di quel nuovo "lavoro". 
Commovente è l'aiuto che i paesani danno ad Antonio per stabilirsi nella chiesetta.

"Perché la vita, se non c'è un lieto fine?"

👉 Sono due le ambientazioni principali.
Quella terrena e quella divina.
Sulla Terra siamo nel futuro, nel 2053 circa.
La scrittura manuale è stata prima vietata e poi dimenticata. 
L'aldilà assomiglia molto alla Terra ma ci sono tutte le persone defunte. 
Il tempo lì scorre in modo diverso, per bere una tazzina di caffè, ad esempio, potrebbero volervi anche trentaquattro anni.
Nell'aldilà si festeggia sempre.

👉  Di questo libro mi hanno colpito molto alcune frasi.

"E la cosa più brutta sa qual è? (...) Che sono arrabbiata con uno he non esiste."

👉 All'inizio ho fatto un po' fatica a immedesimarmi nella storia, non riuscivo a capire il collegamento tra Antonio e un nuovo personaggio.

👉 Il libro ci parla sia della storia di Antonio sia di quel mondo futuro in cui vive.
Un mondo piuttosto triste in cui ci sbarazza degli anziani così come si gettano via i rifiuti. Un mondo dove ci sono continenti di spazzatura. 

👉 Il libro è ironico ma non eccessivamente. Fa riflettere sulla nostra realtà e su quella che stiamo creando.

"Il libro dei sogni" di Nina George 

Pagine 370
Genere Narrativa

Originalità 6
Trama 4
Narrazione 6
Personaggi 7
Descrizioni 6
Ambientazione 5 
Finale: Malinconico 

Voto Finale: 5

Henri è su un ponte, sta andando a conoscere suo figlio. Mentre è lì, però, vede una bambina cadere da una barca, lui si tuffa, lotta contro la corrente e la salva.
Purtroppo, quando sfinito ritorna sul ponte, una macchina lo investe.
Viene portato in ospedale.
Henri è in coma.

"Forse siamo tutti storie che qualcuno sta leggendo proprio adesso."

👉 Il libro è narrato dal punto di vista di tre personaggi diversi: Henri, suo figlio Sam e Eddie, la sua ex.
La narrazione è abbastanza scorrevole, non è riuscita però a coinvolgermi.

👉 Sam è il personaggio più interessante del libro. Lui ha la sinestesia, vede colori nei suoni, nelle voci, nella musica, nei numeri.
Le lettere hanno invece una personalità e vede le ombre che avvolgono le persone, i sentimenti che provano più spesso.
Vede il mondo a modo suo, è estremamente sensibile e gentile.
Suo padre è il suo punto debole, vorrebbe lasciarlo andare una volta per tutte ma quando scopre che lui ha al polso il bracciale che gli ha fatto, decide di andare da lui in ospedale ogni giorno.
Suo padre gli vuole bene.

👉 Maddie è un bambina di undici anni (ballerina da sette) in coma nello stesso ospedale in cui è Henri.
Sam si invaghisce di lei e diventa il suo tutto. 

"Sei in un posto dove nessuno deve trovarti."

👉 Il maggior difetto di questo libro è, a mio parere, la trama. Al centro della storia c'è il coma, come viene affrontato da Henri e Maddie e da come lo vivono i loro cari.
Si tratta di un viaggio nel passato, nei ricordi e in ciò che sarebbe potuto accadere se ...
Dopo un po' l'argomento diventa ripetitivo, non avevo più voglia di andare avanti a leggere tanto ero annoiata.
A un certo punto avevo l'impressione che l'autrice girasse a vuoto.

"Non ci dicono come capire che siamo felice."

👉 In certi punti, il racconto è decisamente stucchevole

👉 Una storia tra sogno e realtà, sospesa tra la vita e la morte. 

"Observatory Mansions" di Edward Carey 

Pagine 338
Genere Narrativa

Originalità 8
Trama 7
Narrazione 8
Personaggi 8
Descrizioni 8
Ambientazione 7 
Finale: Ottimista 

Voto Finale: 8

Immaginate una grande, antica, decrepita villa, un posto sudicio in una piccola, insignificante città. Sul tetto c'è una cupola, un tempo ospitava un osservatorio.
Ora tale villa è stata trasformata in condominio a causa dell'indigenza dei proprietari.
Quella è Observatory Mansions.
Nel palazzo possono viverci ventiquattro famiglia ma è abitato solo da sette solitari inquilini.
Ancora per poco però.
Un appartamento è stato affittato e ciò crea il caos tra gli abitanti.
I sette inquilini sono letteralmente terrorizzati, non vogliono un nuovo vicino, sono così in ansia che si appostano vicino l'appartamento 18 per controllare se è arrivato o meno l'invasore.
Questo perché i sette sono persone solitarie, bizzarre, vivono nei loro mondi, se potessero si allontanerebbero da se stessi, dal proprio passato, dalla propria vita.
Sono gelosi della loro solitudine, stanno bene insieme perché ognuno rispetta e capisce l'infelicità dell'altro.
Sono insignificanti e soli, insieme.
Il nuovo inquilino è una minaccia, soprattutto quando scoprono che è una donna e non sta per morire.
Appena arrivata iniziata subito a invadere gli spazi dei condomini, all'interno e all'esterno del palazzo.
Si insinua tra la gente, fa amicizia con tutti! e non se la prende quando gli inquilini le dicono che deve andarsene.
Come fare a cacciarla?

👉 Tutto il libro ruota intorno ai personaggi e alle storie. 
Protagonista è Francis Orme, uomo di trentasette anni, figlio dei proprietari del palazzo. Lui vive con loro e lavora come statua.
Prima lavorava in un museo delle cere, era una persona che fingeva di essere una statua in una stanza in cui le statue di cera fingevano di essere delle persone.
Ha poi cambiato lavoro e si è messo su un piedistallo, in città, a fare la statua. Se ne sta fermo immobile fino a quando qualcuno non gli dà una moneta, allora prende vita e fa una bolla di sapone.
Lui indossa sempre dei guanti bianchi, utili soprattutto per maneggiare la sua collezione privata. 

👉 Nell'appartamento 10 vive Peter Bugg, un uomo che un giorno ha iniziato a sudare e a piangere e non ha più smesso. 

👉 Nell'appartamento 16 abita Claire Higg, lei vive nelle fiction, le guarda tutto il giorno, i personaggi sono i suoi amici. Ogni giorno vive decine di emozioni senza mai muoversi dalla sua poltrona.
Esce di casa solo quando va via la luce.

👉 Nell'appartamento 20 risiede la Donna Cane, si comporta e ha l'aspetto di un randagio, lei passa il suo tempo con i cani.

👉 Particolare interessante sono i dialoghi non segnati. Semplicemente l'autore mette un punto e va a capo con una nuova battuta.

👉 Amo questo autore, le sue storie sono così singolari e nascondono dietro al bizzarro un significato profondo. 

👉 In alcuni punti la storia è contorta ma l'ho apprezzata molto ugualmente.
Questo è un libro sul vuoto interiore, su come viene percepito e difeso da chi lo vive.

venerdì 15 gennaio 2021

Recensione Lettura di Gruppo: "Tess dei d'Urberville" - Thomas Hardy


Editore Rba
Genere Classico

Una sera, per caso, Jack Durbeyfield, un povero barrocciaio, scopre di essere l'ultimo discendente di una nobile dinastia di cavalieri: i d'Urberville.
Questa notizia gli dà alla testa, ora si sente importate e quando viene a sapere di un ramo minore della famiglia (ancora in possesso di importanti ricchezze) decide insieme alla moglie, di mandare da loro la figlia maggiore: Tess.
Quest'ultima è titubante ma anche ignara di come va il mondo e alla fine accontenta i genitori e va a fare visita a questi parenti lontani, magari ci guadagneranno qualcosa (un matrimonio, spera la madre).
Ad accoglierla è Alexander d'Urberville che chiede poi a Tess di trasferirsi nella tenuta per badare ai polli della madre.
Quella scelta cambierà per sempre la vita di Tess e non è che l'inizio di una storia travagliata.

👉 Una narrazione velata, che lascia intendere senza mai dirlo chiaramente, ma anche melodiosa e poetica.

👉 Una trama ricca di vicissitudini, la parte centrale tuttavia è più lenta rispetto al resto del romanzo.

👉 Tess muta molto nel corso della trama. Da ragazzina innocente la vediamo diventare una donna matura e disincantata. La vita sarà la sua insegnante, un'insegnante molto dura.
I sentimenti, le tribolazioni di Tess sono sparsi tra le pagine di questo testo.
La bellezza è il suo tormento, il suo crucio, la sua maledizione.
La sua voglia di essere felice si scontra con il suo senso del dovere.
La sua sincerità si sfracella contro un muro di freddezza.
Il suo amore, la sua devozione devono vedersela con la severa realtà.
Tess mi ha fatto pena, lei così sottomessa, così in balia delle sferzate crudeli della vita e nonostante tutto, così orgogliosa.

👉 Angel Clare, ragazzo che incontriamo subito ad inizio libro e che poi ricoprirà un ruolo importante nella vita di Tess, è il figlio di un parroco. Lui ha un profondo senso del dovere, a tal punto da anteporre i suoi ideali ai suoi sentimenti. 
Non è poi molto furbo, va dall'altra parte del mondo alla ricerca di una risposta che in pratica ha già.

👉 La madre di Tess mi ha lasciata senza parole. Non è riuscita a insegnare a Tess la dura arte del vivere. Se ne esce poi con delle affermazioni che ti fanno spuntare il sorriso sulle labbra, come quando dice che sua figlia, lei no, "non la conosco manco per niente".

👉 Particolare che ho apprezzato particolarmente è il linguaggio grezzo. Nei dialoghi dei contadini, dei più poveri, dei meno istruiti ci sono errori grammaticali, questo li rende più realistici.

👉 Questo libro ti aiuta a capire quanta strada hanno fatto le donne, quante vittorie hanno conquistato.
Questa storia mostra come erano trattate, il ruolo e le mille colpe che avevano anche quando erano innocenti. Erano colpevoli anche quando subivano decine di torti.
Queste pagine sono pregne della mentalità retrograda dell'epoca, alcuni pensieri fanno proprio venire il nervoso, come Tess quando afferma: "sai meglio di me come devo essere punita".

👉 Questa storia mostra vari esemplari di esseri umani, da quelli più infidi a quelli più sinceri. Da chi mette i suoi principi morali sopra a tutti, a chi ama senza limiti e senza nulla pretendere in cambio.

👉 Il finale racchiude tanta felicità quanta tristezza.
Alcuni dialoghi mi hanno poi fatta ridere, quando invece sarei dovuta essere malinconica. 

👉 Tess dei d'Urberville: la storia di una donna vittima delle convenzioni sociali dell'epoca.

Sotto i commenti della lettura di gruppo.

Recensioni: "Le intermittenze della morte" - "Il senso del dolore" - "Il corvo"

"Il senso del dolore. L'inverno del commissario Ricciardi" di Maurizio De Giovanni 

#1 L'inverno del commissario Ricciardi

Pagine 206
Genere Giallo

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 10
Personaggi 8
Descrizioni 8
Ambientazione 9
Finale: Lacrime del pagliaccio

Voto Finale: 8+

1931.
Una sera, il commissario Ricciardi viene chiamato al Real Teatro San Carlo.
Il grande tenore Arnaldo Vezzi è stato ucciso nel suo camerino.
La porta chiusa a chiave, la finestra aperta, sangue ovunque tranne sulla giacca, la sciarpa e un cuscino.
Il tenore giace sulla sedia, davanti allo specchio rotto. 
Il cadavere ha un pezzo dello specchio conficcato nel collo.
L'ufficio del Duce fa pressione perché Ricciardi risolva il caso.
Tutti odiavano Vezzi ma era un male necessario, dava da lavoro a molti.

"L'ultimo canto del pagliaccio, solo per lui ..."

👉 Luigi Alfredo Ricciardi, commissario presso la squadra mobile della Regia Questura di Napoli ha trentuno anni.
Fin da bambino può vedere i fantasmi, quelli di coloro deceduti in modo violento. Li vede nel momento in cui si è conclusa la loro vita, con le ferite, la loro ultima espressione e sente anche le ultime parole che hanno detto.
Quell'ultimo attimo di vita, viene ripetuto continuamente dagli spettri.
Ricciardi ha deciso di portare giustizia del mondo proprio a causa di quel suo dono. Vuole dare pace alle anime tormentate che vede.
Ricciardi è figlio di un barone, è benestante ma a lui il titolo e i soldi non interessano. Vive con la sua tata, è un uomo solitario, dedito unicamente al suo lavoro, è cupo, silenzioso, sorride raramente, è evitato ma ammirato dai suoi colleghi. Ha una personalità complessa e travagliata. 
Quando inizia ad indagare non si ferma fino alla conclusione del caso e alla fine, ha sempre ragione lui.
Unico suo fedele compagno è ...

👉 ... il brigadiere Maione. Sono inseparabili da quando Ricciardi lo ha aiutato a trovare l'assassino del figlio.

👉 Tra i vari personaggi, mi è piaciuto tanto Don Pietro, la mascotte del teatro, un appassionato dell'opera. Lo fanno entrare di nascosto e lui, in disparte, in piedi, guarda lo spettacolo senza dare fastidio a nessuno.

"Ci siamo abituati a vederlo, senza di lui ci sembra che manchi qualcosa."

👉 Nei primi capitoli, lo scrittore ci presenta i personaggi fissi, delinea in modo impeccabile il loro aspetto, la loro storia, il loro carattere. 

👉 Evocativa è la descrizione dell'ambientazione. Sembra di essere tra le vie di Napoli, nelle sue piazze, tra le botteghe. Si riescono quasi a vedere le carrozze che corrono per strada, i primi omnibus che si fanno largo, timidi.

👉 La narrazione è divina! Le parole si trasformano in immagini, suoni, colori, prendono vita e trasportano il lettore nel cuore della storia.

👉 Il colpevole l'ho individuato subito ma non avevo dedotto né il movente né come si era svolto l'omicidio.
Il finale è una mazzata, duro, crudele come la vita, c'è tanta delusione e infelicità. 

"Le intermittenze della morte" di José Saramago

Pagine 215
Genere Narrativa

Originalità 9
Trama 9
Narrazione 6
Personaggi 8
Descrizioni 8
Ambientazione 7
Finale: Un inno alla vita

Voto Finale: 9

Gli spiriti sono tutti agitati.
Un giorno intero era trascorso e nessuno era ancora morto.
Non era mai accaduto un fatto simile.
Le persone si fanno male ma nonostante la gravità delle ferite e la logica che li vorrebbe morti, loro continuano a vivere.
Dal primo giorno dell'anno, chi stava per morire rimane in sospeso, non migliora ma nemmeno muore.
Gli uomini parlano di uno sciopero della morte, il primo ministro non sa se considerare allarmante o no la cosa. Per la Chiesa è una catastrofe. I filosofi sono nel caos (del resto, filosofare è imparare a morire). Quelli delle pompe funebri sono senza clienti e quelli delle agenzie di assicurazione si mettono all'opera per trovare una soluzione alternativa.
Iniziano processioni per invocare la morte, alcuni decidono di uscire dal paese, di andare in quello vicino alla ricerca dell'eterno riposo e funziona! Tanto che nasce una vera e propria organizzazione (la maphia) specializzata nel portare oltre confine coloro che vogliono morire.
Ma se poi la morte ritorna e avverte pure le sue vittime del suo imminente arrivo? 

👉 Un libro che mostra quanto la morte sia a tutti gli effetti un male necessario, un aspetto delle nostre vite che non si può cambiare. 
La nostra società si basa su questa certezza.

👉 Che mal di testa che fa venire questo libro, però 😓 La scrittura mi ha messa decisamente in difficoltà. Dovevo concentrarmi al massimo per capire il ritmo della lettura e il senso delle frasi.
Saramago usa solo punti e virgole, e a modo suo. I dialoghi non sono in alcun modo segnati, nemmeno con un punto e a capo. Sono scritti uno dietro l'altro e bisogna fare attenzione nel riconoscere quelli di un personaggi da quelli dell'altro.
Questa scrittura è caotica soprattutto quando ci sono pagine intere di dialoghi. Distrae il lettore e non lo fa concentrare al cento per cento sulla trama.

👉 Aspetto positivo è la capacità del narratore di mantenere sempre viva la curiosità del lettore. Ogni volta che un argomento si esaurisce, eccone subito uno nuovo. 
Esempio: all'inizio nessuno muore, dopo che la situazione viene analizzata ecco che succede un nuovo evento, la maphia. E avanti così.

👉 Senza dubbio, però, è un libro speciale. Bellissima l'idea di un libro con la morte come protagonista.
Una storia in cui morte e vita si uniscono in un ballo sulle note della suite numero sei di Bach.
Vita e morte, imprescindibili l'una dall'altra. 
Ironia della sorte, è proprio attraverso la morte che vediamo la bellezza, la forza della vita. 

👉 Il finale è la mia parte preferita. Da pelle d'oca.

"Il corvo" di Kader Abdolah

Pagine 104
Genere Narrativa

Originalità 6
Trama 6
Narrazione 6
Personaggi 6
Descrizioni 6
Ambientazione 6
Finale: Ah, è finito?

Voto Finale: 6

Il nostro autore ci racconta la storia (d'ispirazione autobiografica) di Refid Foaq o almeno alcune parti di essa.
Lui è persiano ma a causa della guerra è fuggito come profugo in Olanda e lì lavora come sensale di caffè, nel frattempo sogna di diventare uno scrittore, di vedere i suoi libri pubblicati in Olanda.

👉 Il libro è un insieme di ricordi messi un po' in ordine sparso. Non seguono un filo logico, sono messi lì, uno dietro l'altro, man mano che vengono in mente all'autore.
Passiamo quindi dal leggere della prima volta che un giornale ha pubblicato un racconto del nostro protagonista, alla guerra tra Iran e Iraq. Poi ancora leggiamo di classici olandesi e poi della fuga del protagonista.
Insomma, sono vari gli argomenti trattati (superficialmente) in questo libro.
Tra questi c'è la vita privata di Refid, la cultura persiana, la guerra tra i curdi e il regime degli ayatollah, la fuga dei profughi. Un pot-pourri di aneddoti vari.

👉 La narrazione è a singhiozzo, il cambiamento tra un argomento e l'altro non è fluido ma netto.
Alla fine, la storia risulta essere confusa.
Lo scrittore parla poi di questi fatti partendo dal presupposto che noi sappiamo già tutto, non fa nessuna introduzione e solo raramente chiarisce qualche argomento.

👉 Lato positivo: è un libro breve e si legge in poco tempo.

martedì 12 gennaio 2021

Giorno della Memoria: Consigli Letterari


Una selezioni di libri per i ragazzi e per i più grandi.
Storie che parlano della Seconda Guerra Mondiale e dell'Olocausto.
Storie vere, di bambini e di innocenti, storie di superstiti, storie dure, storie per non dimenticare.