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sabato 30 gennaio 2021

Recensioni: "Al Paradiso è meglio credere" - "Observatory Mansions" - "Il libro dei sogni"

"Al Paradiso è meglio credere" di Giacomo Poretti 

Pagine 104
Genere Narrativa

Originalità 7
Trama 6
Narrazione 7
Personaggi 7
Descrizioni 7
Ambientazione 7 +
Finale: Malinconico 

Voto Finale: 7

Ho deciso di iniziare il mio anno con questa lettura. Speriamo sia di buon auspicio. 

Antonio è morto (non male come inizio, vero?). Finisce in Paradiso ma lassù hanno qualche dubbio sulla sua dipartita. Siamo proprio sicuri che non si sia suicidato?
Gli chiedono quindi di scrivere un testo sul suo lavoro e le ossessioni, scritto che poi verrà mandato sulla Terra, tipo messaggio in bottiglia.

👉 Antonio era un finto prete. Un giorno ha parcheggiato l'auto e se ne è andato alla ricerca della morte. Al suo posto ha trovato un gruppo di escursionisti. Uno di loro si è sentito male, muore poco dopo e Antonio si cala nei panni del prete e inizia a pregare per la sua anima. Si inventa così un nuovo lavoro, prende possesso di una piccola, malconcia e abbandonata chiesa e inizia a confessare i fedeli e a recitare messa. Scrive anche al Vescovo per ringraziarlo di quel nuovo "lavoro". 
Commovente è l'aiuto che i paesani danno ad Antonio per stabilirsi nella chiesetta.

"Perché la vita, se non c'è un lieto fine?"

👉 Sono due le ambientazioni principali.
Quella terrena e quella divina.
Sulla Terra siamo nel futuro, nel 2053 circa.
La scrittura manuale è stata prima vietata e poi dimenticata. 
L'aldilà assomiglia molto alla Terra ma ci sono tutte le persone defunte. 
Il tempo lì scorre in modo diverso, per bere una tazzina di caffè, ad esempio, potrebbero volervi anche trentaquattro anni.
Nell'aldilà si festeggia sempre.

👉  Di questo libro mi hanno colpito molto alcune frasi.

"E la cosa più brutta sa qual è? (...) Che sono arrabbiata con uno he non esiste."

👉 All'inizio ho fatto un po' fatica a immedesimarmi nella storia, non riuscivo a capire il collegamento tra Antonio e un nuovo personaggio.

👉 Il libro ci parla sia della storia di Antonio sia di quel mondo futuro in cui vive.
Un mondo piuttosto triste in cui ci sbarazza degli anziani così come si gettano via i rifiuti. Un mondo dove ci sono continenti di spazzatura. 

👉 Il libro è ironico ma non eccessivamente. Fa riflettere sulla nostra realtà e su quella che stiamo creando.

"Il libro dei sogni" di Nina George 

Pagine 370
Genere Narrativa

Originalità 6
Trama 4
Narrazione 6
Personaggi 7
Descrizioni 6
Ambientazione 5 
Finale: Malinconico 

Voto Finale: 5

Henri è su un ponte, sta andando a conoscere suo figlio. Mentre è lì, però, vede una bambina cadere da una barca, lui si tuffa, lotta contro la corrente e la salva.
Purtroppo, quando sfinito ritorna sul ponte, una macchina lo investe.
Viene portato in ospedale.
Henri è in coma.

"Forse siamo tutti storie che qualcuno sta leggendo proprio adesso."

👉 Il libro è narrato dal punto di vista di tre personaggi diversi: Henri, suo figlio Sam e Eddie, la sua ex.
La narrazione è abbastanza scorrevole, non è riuscita però a coinvolgermi.

👉 Sam è il personaggio più interessante del libro. Lui ha la sinestesia, vede colori nei suoni, nelle voci, nella musica, nei numeri.
Le lettere hanno invece una personalità e vede le ombre che avvolgono le persone, i sentimenti che provano più spesso.
Vede il mondo a modo suo, è estremamente sensibile e gentile.
Suo padre è il suo punto debole, vorrebbe lasciarlo andare una volta per tutte ma quando scopre che lui ha al polso il bracciale che gli ha fatto, decide di andare da lui in ospedale ogni giorno.
Suo padre gli vuole bene.

👉 Maddie è un bambina di undici anni (ballerina da sette) in coma nello stesso ospedale in cui è Henri.
Sam si invaghisce di lei e diventa il suo tutto. 

"Sei in un posto dove nessuno deve trovarti."

👉 Il maggior difetto di questo libro è, a mio parere, la trama. Al centro della storia c'è il coma, come viene affrontato da Henri e Maddie e da come lo vivono i loro cari.
Si tratta di un viaggio nel passato, nei ricordi e in ciò che sarebbe potuto accadere se ...
Dopo un po' l'argomento diventa ripetitivo, non avevo più voglia di andare avanti a leggere tanto ero annoiata.
A un certo punto avevo l'impressione che l'autrice girasse a vuoto.

"Non ci dicono come capire che siamo felice."

👉 In certi punti, il racconto è decisamente stucchevole

👉 Una storia tra sogno e realtà, sospesa tra la vita e la morte. 

"Observatory Mansions" di Edward Carey 

Pagine 338
Genere Narrativa

Originalità 8
Trama 7
Narrazione 8
Personaggi 8
Descrizioni 8
Ambientazione 7 
Finale: Ottimista 

Voto Finale: 8

Immaginate una grande, antica, decrepita villa, un posto sudicio in una piccola, insignificante città. Sul tetto c'è una cupola, un tempo ospitava un osservatorio.
Ora tale villa è stata trasformata in condominio a causa dell'indigenza dei proprietari.
Quella è Observatory Mansions.
Nel palazzo possono viverci ventiquattro famiglia ma è abitato solo da sette solitari inquilini.
Ancora per poco però.
Un appartamento è stato affittato e ciò crea il caos tra gli abitanti.
I sette inquilini sono letteralmente terrorizzati, non vogliono un nuovo vicino, sono così in ansia che si appostano vicino l'appartamento 18 per controllare se è arrivato o meno l'invasore.
Questo perché i sette sono persone solitarie, bizzarre, vivono nei loro mondi, se potessero si allontanerebbero da se stessi, dal proprio passato, dalla propria vita.
Sono gelosi della loro solitudine, stanno bene insieme perché ognuno rispetta e capisce l'infelicità dell'altro.
Sono insignificanti e soli, insieme.
Il nuovo inquilino è una minaccia, soprattutto quando scoprono che è una donna e non sta per morire.
Appena arrivata iniziata subito a invadere gli spazi dei condomini, all'interno e all'esterno del palazzo.
Si insinua tra la gente, fa amicizia con tutti! e non se la prende quando gli inquilini le dicono che deve andarsene.
Come fare a cacciarla?

👉 Tutto il libro ruota intorno ai personaggi e alle storie. 
Protagonista è Francis Orme, uomo di trentasette anni, figlio dei proprietari del palazzo. Lui vive con loro e lavora come statua.
Prima lavorava in un museo delle cere, era una persona che fingeva di essere una statua in una stanza in cui le statue di cera fingevano di essere delle persone.
Ha poi cambiato lavoro e si è messo su un piedistallo, in città, a fare la statua. Se ne sta fermo immobile fino a quando qualcuno non gli dà una moneta, allora prende vita e fa una bolla di sapone.
Lui indossa sempre dei guanti bianchi, utili soprattutto per maneggiare la sua collezione privata. 

👉 Nell'appartamento 10 vive Peter Bugg, un uomo che un giorno ha iniziato a sudare e a piangere e non ha più smesso. 

👉 Nell'appartamento 16 abita Claire Higg, lei vive nelle fiction, le guarda tutto il giorno, i personaggi sono i suoi amici. Ogni giorno vive decine di emozioni senza mai muoversi dalla sua poltrona.
Esce di casa solo quando va via la luce.

👉 Nell'appartamento 20 risiede la Donna Cane, si comporta e ha l'aspetto di un randagio, lei passa il suo tempo con i cani.

👉 Particolare interessante sono i dialoghi non segnati. Semplicemente l'autore mette un punto e va a capo con una nuova battuta.

👉 Amo questo autore, le sue storie sono così singolari e nascondono dietro al bizzarro un significato profondo. 

👉 In alcuni punti la storia è contorta ma l'ho apprezzata molto ugualmente.
Questo è un libro sul vuoto interiore, su come viene percepito e difeso da chi lo vive.

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