Translate

martedì 6 luglio 2021

Recensione Lettura di Gruppo: "Il club dei delitti del giovedì" - Richard Osman


Pagine 384
Genere Giallo

Originalità 7
Trama 5
Narrazione 6
Personaggi 7
Descrizioni 6
Ambientazione 6
Finale: Multiplo

Voto Finale: 6+

L'inizio è alquanto sconcertante. Ci sono due signore anziane che a pranzo parlano tranquillamente di un accoltellamento e di quanti impieghi qualcuno a morire dissanguato.
C'è un perché dietro a questi discorsi: il Club dei delitti del giovedì.
Alcuni ospiti del centro residenziale per pensionati, Coopers Chase, hanno formato questo club particolare, il cui scopo è risolvere casi rimasti irrisolti.
Un giorno però arriva un'indagine fresca, fresca. L'impresario edile di Coopers Chase è stato assassinato e i vecchietti del club deciso di dare una mano alla polizia.

👉 L'idea del club è molto simpatica e originale. Il gruppo è stato fondato da Penny (ex ispettrice di polizia) e Elizabeth. Si sono poi aggiunti Ibrahim (ex psichiatra), Ron (ex leader sindacale) e l'ultima arrivata, Joyce (ex infermiera).
Molto bella tra l'altro l'amicizia tra Elizabeth e Penny. 

👉 La narrazione ha un che di ironico peccato che si lasci un po' andare. Nella prima parte del libro parlano di tutto ma quasi mai del caso. Se leggo un giallo voglio mistero, indagini, omicidi non le prime cose che vengono in mente allo scrittore per allungare il brodo. 

👉 L'idea del club è bella peccato poi che sia tutto fumo e niente arrosto, la trama è un po' annacquata. 
I capitoli non sono sempre ben collegati tra loro, alcuni sono incomprensibili.

👉 La seconda parte del libro è più interessante. Mi è piaciuto come alla fine i vari dettagli sono stati legati tra loro.

👉 Il finale è un po' ingarbugliato e forse è proprio questo il suo fascino.

 

20 commenti:

  1. #LostinAusten
    (Giulia Borsari)

    Ho iniziato questa lettura senza sapere bene cosa aspettarmi e mi sono ritrovata tra le mani un romanzo davvero arguto e divertente.

    Ci troviamo in Inghilterra, nel Kent, dove una "banda" di arzilli ultrasettantenni residenti in un villaggio di cura (non una casa di cura, in cui ciascuno ha una camera, ma un vero e proprio villaggio in cui ciascuno ha la propria casetta) ha un curioso hobby: ogni giovedi' si incontrano e discutuno di vecchi casi di polizia irrisolti, cercando di venirne a capo. Finche' un delitto non avviene proprio sotto il loro naso e le indagini diventano molto piu' urgenti.

    Un romanzo fresco e divertente con un'idea originale alla base. I quattro protagonisti e i vari personaggi che si avvicendano nella storia sono decisamente ben resi ed il loro carattere, le loro particolarita', perfino il loro modo di parlare risultano vivi ed evidenti. La narrazione e' particolare: si alternano una parte narrata in forma di diario da una delle protagoniste (un'adorabile vecchina che cinguetta in modo molto preciso e puntuale tutte le sue osservazioni) e una parte raccontata invece da un narratore esterno. Questo doppio punto di vista puo' risultare un po' confondente e soprattutto interrompe talvolta il pathos ma trovo che aggiunga brio alla storia e contribuisca a costruire i vari colpi di scena.

    Decisamente una bella prova da parte di questo scrittore, di cui leggero' certamente altre opere (il seguito di questo e' previsto per settembre in lingua originale :) )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao!
      Grazie per la notizia del seguito, non lo sapevo!
      Certo, il finale lascia intendere che ci sarebbero state altre avventure... però averne notizia certa è un'altra cosa :)
      Anche a me è piaciuto e sono interessata al seguito. Anche se devo dire che Elizabeth è un po' "troppo" in tutto xD

      Elimina
  2. #bambinisperduti
    Premetto che non conoscevo questo libro e inizialmente non riuscivo neanche a collocare in che genere rientrasse. Parte lento per i miei gusti, ma si riprende pian piano anche se i fatti accadono lenti e con tante descrizioni dei paesaggi e dei posti che mi fanno solo venir voglia di saltarli per arrivare all'azione. Molto caratteristici i personaggi, tra cui mi è piaciuta sopratutto Elizabeth, anche se gli altri non sono niente male come Ron! Peccato solo perché avrei voluto sapere qualcosa in più su Stephan, ad esempio, il marito di Elizabeth, così come altri personaggi che vengono nominati man mano che la storia va avanti, perché la vita dei protagonisti viene accennata così di sfuggita come un contorno sfocato per concentrarsi solo sul presente. Ho trovato seccante la lentezza nella narrazione tanto che ho pensato di lasciarlo a un certo punto ma ho stretto i denti perché non mi piace lasciare le cose a metà e perché volevo sapere chi fosse stato e il movente. Non lo consiglio perché per quanto carino non è un libro che rileggerei.

    RispondiElimina
  3. Giovanni Di Fiippo
    #ordinedellafenice

    La vita di quattro simpatici e arzilli ultrasettantenni ospiti in un villaggio/casa di riposo inglese, solitamente dediti per diletto alla risoluzione di casi polizieschi irrisolti, è resa ancor più briosa da un oscuro delitto verificatosi proprio nel loro villaggio. Un giallo per nulla noir ma vivace e allegro, condito da un british humor elegante e sobrio. L'originalità del racconto ed una rappresentazione dei personaggi viva e ben curata ne fa un romanzo interessante e piacevole. Mi è sembrato un po' lento nella prima parte, ma tutto sommato ho trovato la lettura sempre scorrevole, sicuramente più vivace nella seconda parte grazie a sapienti colpi di scena.

    RispondiElimina
  4. Elisa Salerno - #BambiniSperduti

    Ho trovato questo libro molto particolare. Lo stile è strano e unico, un po' come se fosse un flusso di coscienza, ma per anziani! Infatti mi sono molto divertita nell'"ascoltare" le varie divagazioni di Joyce, Elizabeth & Co.
    Sono personaggi molto interessanti e soprattutto così diversi tra loro da chiedersi come facciano a essere così perfetti insieme. Anche i due poliziotti mi piacciono, Chris e Donna, soprattutto il loro rapporto di "colleganza".
    I delitti da risolvere sono stati così intricati che non sono riuscita a indovinare i colpevoli! Un po' come al solito del resto. 😂Ah, il mio personaggio preferito è stato Bogdan. Davvero molto, ma molto interessante e spero abbia più spazio più avanti.
    L'unico aspetto che mi ha lasciato un po' perplessa è stato il cambio del nome del club. A un certo punto, infatti, da "Il Club dei Delitti del Giovedì" si è passati a "Società Omicidi Sospetti"... perché? Errore di traduzione o forse mi sono persa io qualcosa tra le miriadi di informazioni? Bah. Comunque credo che leggerò i seguiti quando e se usciranno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io non ho capito il cambio di nome del club! Non lo hanno concordato nè nulla, ha solo cambiato nome da un momento all'altro... boh!

      Elimina
  5. #ordinedellafenice
    Ersilia Facciolo
    Kent, Gran Bretagna. In una tranquilla e lussuosa casa di riposo quattro improbabili amici si incontrano una volta alla settimana per indagare sui casi di omicidi irrisolti. Elizabeth, Joyce, Ibrahim e Ron, tra calici di vino e torte alla vodka, studiano i fascicoli della polizia segretamente acquisiti dalla leader indiscussa del gruppo, Elizabeth. Ma quando un brutale omicidio ha luogo proprio sulla loro soglia di casa, “Il club dei delitti del giovedì” si ritrova nel bel mezzo del primo caso in diretta.
    Ho trovato la prima parte un po’ noiosa anche se i personaggi principali sono descritti magnificamente. Sono vitali, unici, saggi, divertenti e hanno la capacità di tirarsi fuori dai guai con escamotage davvero esilaranti.
    Con arguzia, tenacia e irriverenza riusciranno a venire a capo del delitto.
    È un libro sul valore del tempo, sull’amicizia, sull’amore anche dopo la morte.
    La scrittura è scorrevole e ricca di descrizioni. Attraverso la voce narrante di Joyce ci viene narrata la loro storia, il perché del club dei delitti del giovedì, le loro vite prima di finire in questa lussuosa villa per anziani.
    Una storia leggera che intrattiene piacevolmente ma non mi ha molto entusiasmata.

    RispondiElimina
  6. RECENSIONE

    Ottilia Mason
    Casata #bambinisperduti
    Quattro arzilli anziani si trovano il giovedì per un paio d'ore in una sala hobby per parlare di casi di omicidi del passato. Ma ora ci sono 2 vittime appena morte e uno scheletro in una buca nel cimitero delle suore. Chi ha ucciso quei due uomini e di chi è lo scheletro? Ecco che il gruppo, con l'aiuto di 2 poliziotti un po' imbranati, si dà da fare per trovare il colpevole.

    Questo libro mi ha ricordato molti telefilm ambientati nelle periferie con protagonisti detectives non professionisti che indagano per hobby sugli abitanti del paese. Un po' miss Marple, un po' padre Brown, un mix di Jessica Fletcher e un pizzico di Poirot. Ultimamente ne sto leggendo diversi di questo genere. Devo dire che spesso mi chiedo se gli autori troveranno un nuovo colpo di scena per ogni libro e fin dove si spingeranno per sorprendere il lettore. In questo caso, come con Agatha Christie, la spiegazione finale è quella che risolve tutti i dubbi. Spesso però preferirei meno spiegazioni e più spazio all'intuizione del lettore.
    ⭐⭐⭐⭐

    RispondiElimina
  7. Mara Colombo #bambinisperduti
    Lo stile di questo libro mi ha inizialmente incuriosito per poi finire con l'annoiarmi. La storia è anche interessante e con un'ottima idea alla base ma ho trovato il racconto molto lento, soprattutto i capitoli di Joyce. Sono anche curiosa di sapere cosa succederà nel sequel ma non me la sento di dire che lo leggerò sicuramente, anzi sono più per un no.
    ⭐⭐

    RispondiElimina
  8. #LostinAusten
    Romanzo scorrevole, divertente e delicato. È sicuramente un giallo, c'è un omicidio (anzi più di uno) e bisogna trovare i colpevoli e il movente. Ci sono false piste e colpi di scena. Ma soprattutto c'è un gruppo di detective particolari: Elisabeth, Ibrahim, Ron e Joyce. Quattro pensionati, quattro ultrasettantenni pieni di ingegno, esperienza, coraggio e voglia di vivere. Le storie del loro passato e del loro presente, l'amicizia e l'amore, la storia di Elisabeth e del marito Stephen, di Penny e Jonh, di Joyce e Gerry e poi di Joyce e Bernard, mi hanno commosso. Il viale dei ricordi, il pensiero delle ultime volte, di chi la vita ce l'ha alle spalle ma continua a viverla rimanendo fedele a se stesso, sono temi trattati con leggerezza che però non è superficialità e che non sfocia mai nel pietismo o nel melodrammatico.
    Un romanzo che ho apprezzato davvero molto.

    RispondiElimina
  9. Casata ordine della fenice
    Ho adorato questo libro. Man mano che procede il racconto si fa sempre più divertente soprattutto nelle pagine del diario di Joyce che è una gran chiacchierona, ha un grande bisogno di raccontare tutto quello che le succede, dal più piccolo particolare insignificante alle situazioni più eclatanti. È una persona che pensa di avere un talento speciale cioè quello di non dare nell’occhio e di passare inosservata e questo a volte può risultare molto utile interessante, Soprattutto se si sta indagando su un omicidio. Oltre a Joyce mi ha intrigato molto Elizabeth con il suo passato misterioso e il suo lavoro che si intuisce essere legato ai servizi segreti. Ibrahim e Ron chiudono questo perfetto quartetto.L’ho letto tutto d’un fiato, mi sono immersa nelle indagini con grande piacere e ho apprezzato moltissimo le doti intuitive e la sagacia di questi 4 vecchietti molto arzilli e intraprendenti. Voto 5 stelle

    RispondiElimina
  10. Monica Longi
    #ladredilibri
    Il club dei delitti del giovedi
    Autore : Richard Osman
    Pag: 384
    Siamo nel Kent in una residenza per anziani, ogni giovedì alcuni di loro si ritrovano per tenere allenato il cervello cercando di risolvere dei casi irrisolti di polizia.
    I fascicoli di questi cold case sono forniti dall’archivio personale di Penny, un funzionario di polizia in pensione, che insieme alla sua migliore amica, Elizabeth, ha dato vita a questo insolito club.
    Questa loro attività finora rimasta un mero esercizio ludico subisce una brusca virata quando Tony Curran uno degli speculatori che vuole trasformare il loro luogo di riposo in un affare redditizio viene trovato morto. Questo è solo il primo degli omicidi scoperti infatti seguiranno altre morti sospette avvenute sia nel presente che nel passato. I quattro amici si immergeranno, pertanto, nel ruolo di intrepidi investigatori dilettanti.
    L'autore è stato bravo ad aver trovato la giusta chiave per parlarci in maniera brillante di questa fascia di età, quella degli anziani, che in questo libro emergono in tutta la loro straordinaria energia e potenza: sono vitali, unici, saggi, divertenti e hanno la capacità di tirarsi fuori dai guai con escamotage davvero esilaranti.
    Questo libro mi ha fatto ridere, riflettere, commuovere,alcune parti però un po' noiose.
    I vecchietti davvero molto molto vitali che mi sarebbe piaciuto davvero molto conoscerli.

    RispondiElimina
  11. Francesca Passaretti
    #ladredilibri

    A Coopers Chase, un lussuoso residence per pensionati che sorge nella campagna inglese, quattro arzilli vecchietti anziché spassarsela tra partite di bridge e di golf, hanno dato vita a un privatissimo club che indaga su omicidi irrisolti.

    La leader indiscussa del gruppo è Elizabeth, un’enigmatica signora dall’oscuro passato. Con lei ci sono la dolce e un po’ svampita Joyce, il cui diario ci aiuta, in parte, a seguire l’intricata vicenda, Ron, un sindacalista in pensione con un figlio che fa il pugile professionista, e Ibrahim, un dandy di mezza età.

    Abituati ad analizzare i fascicoli di casi del passato, il gruppo si trova repentinamente catapultato nella realtà quando, nel giro di pochi giorni, due efferati e misteriosi omicidi scuotono proprio le fondamenta del loro villaggio: Ian Ventham e Tony Curran, due faccendieri che stanno cercando di mettere le mani sulla proprietà per i loro loschi affari, vengono infatti uccisi da mani misteriose. I quattro amici si vedranno quindi costretti a collaborare con la polizia locale, e in particolare con la giovane agente Donna De Freitas e il corpulento detective Chris Hudson: per loro non sarà facile rassegnarsi a condividere le loro intuizioni e i loro indizi pur di giungere alla soluzione degli enigmi.

    Se l’idea che sta alla base del libro è decisamente brillante e potenzialmente vincente, la prima parola che mi viene in mente dopo la lettura è “confusione”. La mia impressione infatti è che l’autore abbia esagerato: troppi personaggi secondari che fanno una breve apparizione e poi scompaiono, troppi intrecci, troppi capitoli in cui non succede nulla. Va bene mischiare il genere poliziesco con quello comico (che l’autore conosce, essendo lui stesso un celebre comico inglese) ma in questo libro il secondo aspetto è decisamente troppo ingombrante, quasi a voler sopraffare l’aspetto del “giallo”.

    Non posso dire che la lettura non sia piacevole perché i quattro protagonisti sono davvero simpatici, coi loro pregi e i loro vizietti, ma purtroppo a mia impressione tutto il contorno non ha fatto che rendere ostico il seguire lo svolgersi della vicenda, in certi momenti ho faticato a rintracciare la trama principale e più volte ho avuto la tentazione di abbandonare le vittime degli omicidi al loro destino.

    Di sicuro questo libro porta a riflettere sulla vecchiaia, sulla solitudine e sull’importanza di non perdere i propri interessi e le proprie passioni per sentirsi vivi. L’immagine della vecchiaia nel romanzo è però decisamente romanzata.

    In conclusione, ho letto che, spinto dal successo del romanzo, l’autore ha intenzione di scriverne il sequel e che addirittura Steven Spielberg ne ha opzionato i diritti per farne un film... Al momento non sento di avere l’intenzione né di leggere un eventuale secondo “capitolo” né tantomeno di vedere il film!

    RispondiElimina


  12. Traccia Gold di Luglio: 


    Casata: #LostinAusten


    " Il club dei delitti del giovedì ", Richard Osman


    Dire che il romanzo non mi sia piaciuto sarebbe una bugia, così come lo sarebbe dire che mi é piaciuto... il mio giudizio rimane sospeso a metà... ma forse sono io che sono un po' stanca di leggere di tutti 'sti vecchietti arzilli e pieni di vita... io che mi sto accingendo a diventare vecchietta e non sono né arzilla né tanto meno piena di vita ( soprattutto in questo periodo ) 😥

    Comunque il libro é scritto bene e risulta di facile lettura e lo scrittore amalgama degnamente momenti di tristezza a quelli di divertimento... Forse letto in un momento più tranquillo e spensierato l'avrei apprezzato maggiormente e sono sicura che il mio commento risulterà una voce fuori dal coro... spero che a tutte voi faccia un'altra impressione🤞🏻

    RispondiElimina
  13. Ilaria Vitale
    Casata #bambinisperduti

    Da premettere che non amo i gialli, ho voluto fare un tentativo con questo, ma non è andato a buon fine.
    L'ho trovato noioso, anche se l'idea di base forse era buona e alcuni personaggi sono simpatici.
    Inoltre non ho apprezzato le lunghe digressioni.

    RispondiElimina
  14. Beatrice Bardella
    casata #bambinisperduti

    In una casa di riposo, quattro arzilli vecchietti si incontrano una volta a settimana per discutere e indagare su casi di omicidi irrisolti, quando, però, Tony Curran, l'impresario edile della loro residenza viene trovato assassinato, il gruppo di pensionati del Club dei delitti, si mette al lavoro con dedizione e ingegno per scoprire chi ha compiuto l'omicidio.

    Non conoscevo Richard Osman, ma il suo modo di scrivere mi è piaciuto molto.
    La storia non è mai troppo pesante, anzi, è molto fluida grazie ad una scrittura fresca ed è capace di tenere incollato il lettore grazie a colpi scena che non ci si aspetterebbe.
    E' una storia avvincente raccontata con ironia ed intelligenza.
    Ho trovato questo giallo originale, leggero, divertente e sottile, i personaggi sono molto simpatici, molto diversi l'uno dall'altro, accomunati da una vivace curiosità e un giovanile entusiasmo.
    La trama è intricata al punto giusto, senza strafare: l'autore mette in movimento diverse cose, ma tutto si risolve perfettamente nelle ultime pagine.
    Ci sono anche momenti molto commoventi: vivendo in una casa di riposo, i protagonisti devono fare i conti con la malattia, il dolore e la morte.
    E' un romanzo che consiglio!

    RispondiElimina
  15. traccia gold
    #ordinedellafenice

    Lettura molto piacevole, sono contenta di averla affrontata, anche perchè non avendolo iniziato a inizio mese con il resto del gruppo di lettura stavo pensando di saltare, invece ho fatto bene a lanciarmi, nonostante le opinioni non propriamente entusiaste di chi lo aveva già finito. è proprio vero che i gusti sono personali.

    La trama è interessante e da subito sono stata attratta dal fatto di leggere un giallo con dei protagonisti insoliti come gli over70 del "CLub dei delitti del giovedì".

    La narrazione alterna capitoli raccontati in terza persona, dal punto di vista di vari personaggi (l’investigatore, la poliziotta Donna, l’impresario edile Ian Ventham, …) alternati al diario personale di Joyce (che tipa! Un diario a volte un po’ sconclusionato, sembra di parlare davvero con una nonna, parla del delitto e una riga dopo della torta che ha preparato). All’inizio la cosa mi aveva messo in difficoltà, soprattutto perché si andavano ad aggiungere nuovi personaggi mai nominati prima, ma devo dire che dopo poco mi sono abituata e ho apprezzato molto questo stile.
    I protagonisti sono quattro tosti, ognuno a modo proprio (tranne Joyce, lei è un pasticcino a cui stanno svanendo i freni inibitori, però è attratta dal brivido dell’avventura e si fa trascinare da Elizabeth). Ron era un ex sindacalista, ed è ancora capace di infervorarsi e combattere quando necessario (o quando si annoia), Ibrahim era uno psichiatra ed ora è il precisino del gruppo, Elizabeth… bè, non viene detto esplicitamente cosa facesse Elizabeth, ma molto probabilmente era un’agente dei servizi segreti britannici, e ha ancora moltissimi contatti che le permettono di far procedere le indagini, più velocemente di quanto riescano a fare gli investigatori ufficiali, Chris e Donna. Al primo omicidio si aggiungeranno altre morti e il caso diventerà più complicato di ciò che sembrava all’inizio. E tra l’altro (piccolo spoiler), il club dei delitti del giovedì risolverà tutti i casi, i poliziotti no!
    Se devo trovare un difetto al libro, direi i primi capitoli e il fatto che Elizabeth è un po’ “troppo” in tutto. E mi spiace anche che alla fine i poliziotti non vengano del tutto aggiornati sulle verità scoperte. Ho trovato interessante il fatto di diluire in momenti diversi la scoperta dei vari colpevoli e dei vari colpi di scena, perché questo ti fa arrivare alla fine del libro pensando “ok, devo fare mente locale, alla fine chi ha ucciso chi e per quale motivo? E quel tizio che sembrava colpevole alla fine che cosa ha fatto?”.

    L’ho trovato davvero piacevole, rilassante con le sue descrizioni delle campagne inglese e divertente grazie all’immancabile humor inglese. Protagonisti particolari, ma che mettono in luce come non tutti gli anziani siano dei “teneri vecchini” (come se le mie nonne non me lo avessero già dimostrato, tra l’altro), e come alla fine le grandi forze che muovono il mondo possono ancora essere l’amore e l’amicizia.

    RispondiElimina
  16. Debora Porta
    #lostinAusten

    Mi sono approcciata a questo romanzo senza molte aspettative. Basandomi sul titolo era chiaro che mi sarei trovata alle prese con qualche mistero da svelare, ma non riuscivo ad immaginare quali sorprese la storia poteva riservare.
    Inizialmente ho avuto difficoltà ad appassionarmi, nei primi capitoli i personaggi si sono confusi nella mia mente creando così una situazione di caos. Fortunatamente non ho mai l'abitudine di abbandonare un libro e proseguendo mi sono innamorata di questo gruppo di ottantenni con la passione per i misteri.
    Quello che più mi ha colpito non è l'omicidio o la necessità di scoprire chi è l'assassino, ma le storie di vita che ciascun personaggio ha portato con sé. Ron, Elisabeth,Ibrahim e Joyce sono il mezzo attraverso cui ci vengono raccontati i sogni, le sofferenze, gli errori e le delusioni di una intera generazione.
    Sicuramente questo romanzo ha superato le mie aspettative, non sono un'esperta di gialli ma a mio parere il romanzo presenta il giusto phatos, lasciando il lettore in un continuo stato di curiosità.

    RispondiElimina
  17. Luana Cibin
    #bambinisperduti

    Il romanzo è partito lentissimo e sono stata tentata di mollare, ma devo dire che gli ultimi capitoli sono stati interessanti. Confesso di esseremi ingarbugliata con i nomi (complice anche il fatto che a parer mio i personaggi non erano sempre ben caratterizzati) e di non aver capito molto bene i dettagli delle storie collaterali rispetto all'omicidio principale.
    Le storie che mi sono piaciute di più sono state appunto quella che porta all'omicidio principale e quella del sacerdote, anche se quest'ultima era un po' scontata.
    Mi sarebbe piaciuto capire qualcosa di più sulla storia tra Elzabeth e il marito. Forse quella parte è stata volutamente tralasciata in vista di un seguito, ma dubito che leggerò ancora qualcosa di questo autore, quindi mi sa che mi terrò la curiosità.

    RispondiElimina
  18. Monica Burel #ladredilibri

    Sono arrivata a questa lettura dopo aver letto pareri discordanti su questo libro. Data la mia curiosità ho voluto leggerlo tuuto in un fiato.
    La prima parte si è dilungata un po tanto. Una leggera noia l'ho provata. Però mi è servito per comprendere i personaggi di questo insolito giallo. Dico insolito perché a tratti non sembra nemmeno un giallo ma un racconto su come passano il tempo quattro anziani. La seconda parte del libro invece mi è piaciuto molto di più. Ha preso slancio ed è stata piena di sorprese. Le spiegazioni dei vari omicidi sono leggermente ingarbugliata, ma non si può dire che ci siano cose irrisolte.
    La colonna portante del libro è Elizabeth con il suo carattere forte, con il suo modo di fare e di gestire cose e persone. Sembra che comprenda tutto prima degli altri. E gli altri si affidano a lei, si fidano del suo giudizio. A conti fatti è lei la mente del club. Dunque nonostante qualche ripetizione di troppo il libro risulta piacevole. Lettura adatta per il periodo estivo.

    RispondiElimina