Recensione: "La memoria dei morti" - Angela Marsons

Vol. 10 Kim Stone

 

Pagine 384

Genere Giallo

Originalità 6

Trama 7

Narrazione 7

Personaggi 7

Descrizioni 7

Ambientazione 6

Voto Finale: 7+

La polizia riceve una strana chiamata, riferiscono un indirizzo e la parola “morto”.
Kim, investigatrice capo, va sul posto ma il suo collega Bryant non vuole lasciarla entrare. Lei lo supera e … quella scena lei l’ha già vista … l’ha vissuta in prima persona.
È tutto come in passato.
Trent’anni dopo, lo stesso giorno, lo stesso palazzo, la stessa scena ma questa volta non è lei in fin di vita ma un’altra ragazzina.
Kim nega l’evidenza, spera con tutta se stessa che sia una coincidenza.. ma arriva un altro caso e riguarda sempre Kim.
Qualcuno le sta facendo rivivere i momenti traumatici della sua vita. Chi la odia a tal punto?

👉 Sono vari i casi trattati nel libro, tra questi quello di un uomo trovato schiacciato dentro a un’auto accartocciata. Un cubo da cui spunta una mano.

👉 Assurdo il vittimismo provato dai criminali arrestati da Kim. La incolpano, la odiano come se fosse lei la cattiva e non loro! In pratica Kim dovrebbe vivere sotto stretta custodia per il resto della vita.

👉 Kim ne ha passate tante nella vita … troppe. Un po’ forzato questo aspetto. Gli capitano davvero troppe sventure, perde molte persone ed è spesso a un passo dalla morte. Come è possibile? E anche se lo fosse, come fa a non impazzire? 

👉 Non amo molto quando gli autori recuperano i cattivi dei libri precedenti, preferisco storie e personaggi nuovi. In questo libro vengono riesumati diversi colpevoli dei volumi precedenti quindi attenti, allerta spoiler.

👉 Un caso complesso, avvincente, un’indagine che ci porterà a conoscere meglio il passato traumatico di Kim.

👉 Kim è una donna forte, un’investitrice che non molla mai, è dura, i suoi colleghi sono la sua famiglia. Ciò che ha passato l’ha resa combattiva, non si tira indietro quando c’è qualcuno da aiutare.

👉 Una narrazione scorrevole, caratterizzata da tanti capitoli ma brevi.