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sabato 23 agosto 2014

"Jane e il prigioniero di Wool House" - Stephanie Barron


Editore TEA 
Pagine 311
Prezzo 12,00 EURO
Prezzo ebook 2,99 EURO
Anno prima edizione 2011
Genere: Giallo storico 

Southampton, 1807. Questa volta la curiosità di Jane per i casi intricati è risvegliata da suo fratello Frank che chiede il suo aiuto per salvare la vita all'amico e collega della Marina, il capitano Tom Seagrave, condannato a morte per un omicidio che non avrebbe commesso. Frank è il solo a credere all'amico e ha bisogno del fiuto di sua sorella per portare a galla la verità. Per i due investigatori inizia un viaggio attraverso i meandri più segreti della famiglia Seagrave, che li porterà fino alle celle della prigione di Wool House, dove uno dei
detenuti potrebbe essere il testimone chiave per risolvere il caso. Ma il tempo a loro disposizione sta per scadere e la verità nascosta cela anche una minaccia di morte indirizzata alla stessa Jane.







Ho perso il conto di quante congetture, supposizioni e accuse ho lanciato durante la lettura di questo libro.
Dei volumi di questa saga che ho letto finora, questo è uno di quelli che preferisco.
In questo racconto, Jane si ritrova ospite in una locanda assieme al fratello Frank, alla cognata, e alla loro madre, in attesa che la loro dimora fissa sia pronta per essere abitata.
Durante il loro soggiorno, Jane e Frank si preoccupano della situazione del capitano Tom Seagrave, accusato di aver ucciso, durante uno scontro in mare, il capitano dell’imbarcazione avversaria.
Entrambi i fratelli si convincono presto dell’innocenza del capitano Seagrave, e si accingono immediatamente a cercare di salvarlo dall’accusa di omicidio.
Sarà la moglie ferita che è convinta che il marito la tradisca, oppure un infiltrato doppiogiochista nella marina, a voler vedere Tom Seagrave morto? O ancora, sarà una giovane dolce dama di antica conoscenza che vuole vendicare la morte del figlio, oppure un marinaio in cerca di una promozione?
La soluzione non è a portata di mano come, invece, potrebbe apparire ad una prima letta. L’enigma e la sua soluzione sono celati dietro la trama fitta di questo racconto, ma posso assicurarvi, che attivando l’ingegnano, si può arrivare felicemente alla soluzione.
Mi piace leggere i volumi che compongono questa saga, prima di tutto perché sono semplici ma arguti, e in secondo luogo, perché ci si può imbattere nella vita quotidiana dell’ineguagliata scrittrice Jane Austen.
Leggendo questi gialli non vi dovete aspettare di certo l’acume che si nascoste dietro la penna di Sir Arthur Conan Doyle, ma penso che non siano nemmeno da evitare. Ho passato molte ore in loro compagnia, e sono state ore, a mio avviso ben spese.
Un giallo ben scritto, comprensibile ed interessante, uno sfondo Regency ed una straordinaria protagonista, fornita di coraggio e acume.
Se avete voglia di una lettura semplice, ma non noiosa, se avete voglia delle delicate parola di Jane Austen, se volete mettervi alla prova, allora leggete la saga di cui questo libro fa parte.
Assegno a questo volume: 
3 stelle su 5

Dal libro: 

- "Noi donne cucivamo come se il mondo intero fosse appeso a un filo."

- "Ringraziare è molto difficile per un uomo indipendente."

- "Quando mai avrei imparato a trattenere la mia lingua frettolosa?"

- "(...) morti che si concedevano la soddisfazione di turbare la tranquillità dei vivi anche per molti anni."

2 commenti:

  1. A me non è dispiaciuto! Un bel giallo, dai! Ho letto sicuramente di meglio ma ho letto anche di molto peggio D:

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