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venerdì 21 giugno 2019

Recensioni Letture di Gruppo: "L'invenzione delle ali" - "La chimera di Praga"


"L'invenzione delle ali" di Sue Monk Kidd 

Editore Mondadori
Genere Narrativa

In questo libro, due mondi opposti, in guerra tra di loro, si avvicinano dando vita a una storia dolce - amara.
Il libro parla di due bambine. I più superficiali diranno che sono una padroncina e la sua schiava ma no, in realtà sono solo due bambine con il cuore grande come l'oceano.
Hetty è una piccola schiava, una dei quattordici che gestisce la casa della famiglia Grimké.
La casa dei padroni è il mondo di Hetty, un mondo in cui viene picchiata praticamente ogni giorno, a volte, solo per essersi appisolata durante le preghiere.
Sarah è sua coetanea ma per sua fortuna, è nata dalla parte giusta del mondo.
Lei è una dei dieci figli dei coniugi Grimké e una schiava non la vuole proprio, non è giusto. Il suo sogno è diventare un avvocato (in un epoca in cui le donne non hanno nemmeno un'istruzione).
Sarah è diversa dalle altre fanciulle, lei è affamata di conoscenza, ama leggere, imparare, riempirsi la mente con mille e più nozioni.
Sarah, però, non è molto brava a parlare, fa fatica a far uscire le parole di bocca. Ha iniziato ad avere questo problema dopo aver visto la brutalità con cui sua madre ha punito una schiava. Forse è stato quell'episodio a spingerla a lottare contro la schiavitù.
Per il suo undicesimo compleanno, sua madre, le regala Hetty (con tanto di fiocco) ma Sarah quel dono non lo vuole, lei non vuole possedere persone. Vuole, invece, liberare Hetty, che ha avuto il coraggio di fermare, con un'occhiata rabbiosa, la mano che la stava bastonando.

"Ognuno si ribella come può."

In un mondo razzista e violento, in un epoca in cui la conoscenza è un'arma temuta e l'ignoranza uno scudo per tenere a bada gli "inferiori", ecco due bambine, che contro ogni convenzione e regola, diventano amiche, alleate.

"Non eravamo un popolo speciale che aveva perso la magia. Eravamo un popolo di schiavi, e non saremmo andati da nessuna parte." 

Questo libro ha diversi aspetti che mi sono piaciuti.
Innanzitutto, nonostante il tema, non ci sono scene eccessivamente violente, cioè alcune scene brutali ci sono ma mi aspettavo di peggio.
Questo particolare, però, ha anche una lato negativo: rende il libro meno coinvolgente.
Una patina di superficialità aleggia sulla storia.
Benché il libro mi sia piaciuto, non è riuscito a coinvolgermi al cento per cento.
Il fascino dell'amicizia tra Hetty e Sarah si attenua pagina dopo pagina.
Loro si allontano, non hanno più una storia in comune ma due divise e distanti.
Nonostante questo, però, la storia di Sarah e Hetty rimane qualcosa di sorprendente, queste due signorine sono una forza della natura, sono coraggio, determinazione, giustizia.
Non sono, però, gli unici personaggi degni di nota. Sono diverse le figure che si ergono contro la crudeltà e la disumanità.
Questo è un libro in cui le punizioni si contrappongono a gesti altruisti, la gentilezza alla ferocia, è un libro di grandi confronti e lotte per la libertà.

"Volevo far sentire la mia voce ..."

Ciò che più di tutto mi è piaciuto, però, è la scoperta fatta a fine libro.
Sarah, sua sorella, Hetty e molti altri personaggi sono realmente esistiti, hanno davvero combattuto contro la schiavitù, a favore dei diritti delle donne e dell'uguaglianza.
Ero convinta fosse una storia inventata, invece parte delle cose narrate sono vere.
"L'invenzione delle ali" non è la lettura più bella che io abbia fatto ma sono ugualmente rimasta piacevolmente colpita.

Commenti dalla lettura di gruppo:

Federica: "Ho scelto di leggere il libro mensile perché mi aveva incuriosito la copertina. Poi ho iniziato a leggerlo e l'ho amato, mi è piaciuto davvero davvero molto. Mi piace leggere di paesi lontani, di culture diverse e qui c'è proprio questo: l'incontro tra due culture che si conoscono e si migliorano."

Chiara: "Questo libro mi ha colpita perché mi aspettavo qualcosa di molto melenso e in stile via col vento (il film) e invece ho trovato un libro molto vero e a tratti anche crudo."

Marisa: "Un libro intenso e profondo, intriso di momenti tragici e altri di grande umanità. Bellissimo il rapporto tra Sarah e la schiava Monella, regalatale per il suo undicesimo compleanno. In realtà sono entrambe schiave, Sarah delle convenzioni e rigidi schemi sociali, Monella della legge e dei padroni."

Sara: "Sono partita molto scettica su questo libro ma devo dire che con la prima parte poi sono andata piuttosto d'accordo, tanto che credevo che mi sarebbe piaciuto. Dalla metà in poi, invece, ho fatto una fatica immensa."

Martina: "È stato un romanzo che mi ha colpito molto, soprattutto perché racconta una storia vera che tratta anche un argomento molto delicato ed importante della storia."

Maria: "Una storia che ci fa vedere le due facce della stessa medaglia, la schiavitù e le prime lotte per la sua abolizione. Trent'anni di storia fino all'epilogo del tutto inatteso."

Roberta: "Libro molto interessante, mi è piaciuto leggere cosa dovevano subire gli schiavi e come vivevano i ricchi dell'epoca. Mi è piaciuta tantissimo Sarah che si è sempre battuta per le sue idee e per liberare la sua piccola schiava."

Elvira: "Sue Monk Kidd, ha ripercorso una fetta di storia, tra realtà e fantasia, nel cammino lungo e penoso verso le libertà, soffermandosi su figure denigrate come la razza nera e -più in generale- la donna.
Certamente l’autrice non è così spietata e arguta come vorrei per criticare tutte le nefandezze perpetuate dalla sua razza nella sua terra, ma scegliendo personaggi realmente esistiti, ha reso omaggio a chi si è mossa in prima linea in quel campo senza per questo diventare famosa."

Marianna: "Il romanzo è veramente molto bello e tocca degli argomenti particolarmente delicati; la scrittrice ha deciso di raccontare gli eventi alternando i pensieri e le vite delle due protagoniste che messe a confronto fanno vedere in maniera ancora più eclatante le differenze delle due realtà. Una pecca non indifferente è che il continuo alternarsi delle due a volte “sdubbia” un po’, perché ti stai affascinando ad un lato e ti ritrovi già dall’altra parte."

Ellen: "Questo libro mi è piaciuto molto.Ho gradito alla fine , la spiegazione di come sia stata ispirata la scrittrice."

Alessandra: "Leggendolo ho pensato, questo libro già mi piace. Invece è trascorso lentamente pagina dopo pagina senza emozionarmi profondamente."

Paola: "Sinceramente, mi aspettavo molto meglio. Questo mese faccio un po' fatica a leggere e questo libro non mi ha aiutata particolarmente: tremendamente lento per buona parte e in più non succede mai davvero qualcosa. La storia raccontata da Monella è certo molto più interessante di Sarah (un personaggio che ho trovato odioso e inutile) ma nel complesso pareva non finire mai. A me è piaciuto poco."

Marina: "innanzitutto volevo ringraziare Claudia che con le sue gold mi permette di scoprire libri che forse non conoscerei. Detto questo trovo questo libro meraviglioso. Letto in due giorni, mi ha presa, portata nel 1800, nel pieno Sud America e in mezzo agli schiavi. Ti fa venire voglia di aiutare sia Sarah che Hetty, e di partecipare alle loro lotte di emancipazione."

Francesca: "Il romanzo si legge bene, nonostante sia un po' lento ma c'è la voglia di finirlo per sapere come si sviluppano le vicende. In particolare i temi trattati sono delicati e fanno molto riflettere. Spesso le descrizioni delle punizioni degli schiavi, ma anche semplicemente il modo in cui venivano trattati nel quotidiano, ti fanno salire dentro un sentimento di rabbia ed ingiustizia e ti fa veramente riflettere su quanto male possa fare l'uomo. Il tema della schiavitù è difficile da digerire e questo libro lo descrive molto bene."

Marina: "È un libro intenso, carico di pathos, che si legge velocemente, che ti sbalordisce e che ti lascia una speranza indelebile sul cuore. È una storia che porta a riflettere sulla condizione di noi donne : antica e, ahimè , ancora tanto moderna."

Emma: "Intrigante, avvincente e scorrevole. Una storia vera ma romanzata sulle difficoltà del periodo della schiavitù e della condizione femminile nel 1800."


"La chimera di Praga" di Laini Taylor

Editore Fazi
Genere Fantasy

Serie
1. La chimera di Praga
2. La città di sabbia
3. Sogni e mostri di divinità

Per le strade di Praga si aggira una giovane studentessa di diciassette anni. Ha capelli color blu elettrico, sulle mani ha due tatuaggi singolari e il suo viso è impreziosito da un sorriso ironico.
Affascina gli amici con le storie dei mostri che raffigura nei suoi molteplici album.
I suoi amici osservano con ammirazione i suoi disegni, invidiano la sua fantasia, non le credono quando afferma che quelle creature incredibili sono, in verità, reali ... e se lo fossero davvero?
Karou è la figlia adottiva di Sulphurus, un demone chimera. Lui ha un negozio molto speciale, un negozio a cui si può accedere in parti diversi del mondo ma la cui reale posizione è ignota a tutti. Le porte per entrare sono custodite da Sybilis, una chimera dolcemente inquietante con la coda da rettile, sul cui corpo si attorcigliano serpenti velenosi. Nel negozio vengono venduti desideri, il loro prezzo? Denti.
Attraverso porte magiche, Karou viene mandata da Sulphurus in giro per il mondo per recuperare ingredienti e denti, in cambio, riceve desideri di poco valore.
Ci sono cinque tipi di desideri diversi, più sono potenti più il sacrificio richiesto per ottenerli è alto.
Karou è una ragazza tosta ma dentro di sé sente pulsare continuamente un senso di solitudine opprimente.
La sua quotidianità viene scossa all'improvviso quando nota sulle porte del negozio di Sulphurus, un'impronta bruciata.
Karou non sa che è in corso una guerra.
Chimere e angeli si scontrano da decenni e Akiva è intenzionato a porre fine, una volta per tutte, a questo scontro.
Lui è un angelo che ha dimenticato cos'è la pietà.
Akiva chiama le chimere mostri, per Korou, invece, sono la sua famiglia.
Quando le loro strade si uniscono, il duello tra loro è praticamente istantaneo, però, Akiva tentenna ... Korou gli ricorda ... possibile che lei ...

"Abbiamo in noi la possibilità di fare altro piuttosto che uccidere."

"La chimera di Praga" rivoluziona, sconvolge gli stereotipi a cui siamo abituati.
In questo libro, gli angeli non sono figure innocenti votate al bene ma guerrieri sanguinari che si tatuano un segno sulle dite per ogni chimera uccisa.
I demoni, invece, non sono creature malvagie (non tutte almeno) alcune sono in grado di allevare una bambina come una figlia.
Ciò che più mi ha colpito del libro, però, è il concetto di buono e cattivo che emerge dal testo.
È un concetto relativo, perché a volte non esiste una distinzione netta, a volte si tratta solo di opinioni diverse e non è detto che entrambe non possano essere giuste o ugualmente sbagliate.

"La pace è qualcosa di più dell'assenza della guerra. La pace è accordo. Armonia."

Il libro è ambientato parte nel passato, parte nel presente.
Ho decisamente preferito la prima parte, quella che si svolge nel presente.
L'altra mi ha annoiata, avrei preferito leggere un riassunto piuttosto che la versione estesa.
La trama è intrigante, però, alcuni aspetti sono facilmente intuibili.
Le varie ambientazioni, invece, sono evocative, in particolare, Praga. Mentre leggevo, mi sembrava di camminare per le vie della città insieme a Karou.
Ad inizio testo ero entusiasta del libro ma questo mio stato d'animo è scemato verso la fine, soprattutto quando vengono rievocati ricordi del passato.
Sono un po' delusa da questa lettura. L'inizio è ottimo, l'idea del negozio di desideri intrigante, la guerra tra chimere e angeli stuzzicante ma poi la trama ha preso una piega inaspettata, la narrazione è diventata pesante, la storia pedante.
Non so se continuerò la serie. Sono curiosa di leggere come andrà a finire però non sono molto invogliata.
Magari aspetterò un po' prima di leggere il seguito.

Commenti dalla lettura di gruppo:

Elvira: "La storia è scritta con un linguaggio scorrevole.
I personaggi incuriosiscono con la loro forza prorompente. Bella la mescolanza fra mitologie cristiane e pagane con la pura fantasia ed il veloce vagare tra Praga e Marrakech. Mi son piaciute pure le leggende tramandate tra i serafini e le chimere a giustificare ognuno l’odio reciproco.
L’idea della sacralità dell’anima e del suo possibile trasmigrare è resa molto bene.
Per il resto il libro mi è sembrato un po’ scontato, ho ritrovato stereotipi amorosi un po’ banalizzati."

Sonia: "Storia davvero originale ed avvincente che col finale sospeso costringe a continuare la lettura dell'intera saga!"

Antonella: "Un'altra proposta di Claudia, di cui non ero convinta e mi rimangio tutto lo scetticismo!
Un romanzo davvero bello, scritto in modo impeccabile, capitoli corti e storia molto interessante!"

Maria: "Bellissima storia, divorata in 2 pomeriggi. Era da parecchio che non leggevo così di gusto. Non vedo l'ora di leggere il seguito."

Chiara: "Non amo questo genere di narrativa.L 'ho trovato una storiella superficiale adatta a dei giovani adolescenti.
Poco avvincente, si salvano solo le descrizioni delle città in cui si svolge il romanzo che sono interessanti e dettagliate. "

Ines: "La scrittura della Taylor l'ho trovata scorrevole e ben dettagliata, mi sono piaciute tanto le descrizioni di Praga tanto più che voglio andare a visitarla."

Ilaria: "Il libro è diviso in due parti, una ambientata nel presente e l’altra nel passato, dove è un susseguirsi di cambio dimensione, personaggi e tempo. Decisamente ho apprezzato più la prima parte, dove viene descritto questo universo magico, le sue leggi e i suoi misteri. La seconda lo trovata confusionaria, a tratti anche lenta e il finale, in realtà mi è sembrato abbastanza scontato."

Roberta: "Adoro Karou e i suoi modi di fare e la tenerezza di akiva nonostante la sua potenza, la storia è avvincente e scorrevole e non vedo l ora di leggere il seguito."

Federica: "Libro bello, con questi tratti fantastici mischiati alla realtà. Questa lotta tra bene e male che ha mille sfaccettature e non così una linea netta come si pensa sempre. Bello lo svolgersi della storia con tutti questi incastri e misteri che fanno prendere il lettore."

Emma: "L’ho letto fino alla fine con molto piacere, potendo avrei voluto un finale diverso, ma comunque continuerò a leggere gli altri due libri della serie."

Marina: "Libro interessante, piacevole, ti fa capire che tutti abbiamo un po' di bene del male e un po' di male nel bene."

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