di Lucinda Riley
Genere Narrativa
Serie:
1. Le sette sorelle
2. Ally nella tempesta
3. La ragazza nell'ombra
4. La ragazza delle perle
I romanzi di questa saga ruotano attorno a sei sorelle, adottate da piccole e che ora sono alla ricerca delle loro origini.
Ogni libro è incentrato su una sorella diversa.
Protagonista della storia, questa volta, è Cece.
Lei e Star erano inseparabili ma le cose sono cambiate quando, quest'ultima, ha cercato la sua famiglia.
Cece è ora sola e ha deciso di mettersi in viaggio. Va a Krabi, un posto che ama molto e lì si imbatte nel ... lupo mannaro .. cioè è cosi che lei chiama l'uomo misterioso che vede una mattina sulla spiaggia a guardare l'alba.
Lui è Ace e sarà lui a darle alcune informazioni su Kitty Mercer, una donna a cui Cece è legata.
Amo questa serie perché ogni volta, l'autrice mi fa viaggiare nel tempo e nello spazio, in luoghi pittoreschi, descritti con grande maestria.
Questi libri, ricchi di descrizioni accurate ed evocative, sono mezzi di trasporto, "La ragazza delle perle" ci porta, tra i tanti posti, in Australia, terra di ragni letali e grandi pittori.
Man mano che leggo i libri delle "Sette sorelle" mi rendo conto di ritrovare qualcosa di me in ognuna delle sorelle.
In Cece, mi rivedo nel suo rispetto per l'ambiente, nella sua passione di viaggiare, nella sua mente aperta verso altre culture.
Kitty, invece, non mi è piaciuta molto. Ho apprezzato la sua storia solo fino a un certo punto.
Lei è troppo moralista, non è disposta a tutto per amore.
Camira, invece, l'ho presa subito in simpatia. Al suo "signora capo" mi sfuggiva sempre un sorriso.
Lei è al servizio di Kitty, è una donna che non si lascia ingannare, crede in ciò che non si vede ma che, tuttavia, può nuocere.
Altra protagonista del libro è la forza, quella delle donne indipendenti e quella dell'amore. Quest'ultima può essere una forza distruttrice, quante scelte sbagliate e dolorose si possono commettere in nome dell'amore! Oppure può essere una forza dirompente! Un filo invisibile che unisce persone lontane.
Per ora, della serie, questo è uno dei volumi che ho amato di meno (per via di Kitty) ma questa, è stata ugualmente una bellissima lettura.
Serie:
1. Le sette sorelle
2. Ally nella tempesta
3. La ragazza nell'ombra
4. La ragazza delle perle
I romanzi di questa saga ruotano attorno a sei sorelle, adottate da piccole e che ora sono alla ricerca delle loro origini.
Ogni libro è incentrato su una sorella diversa.
Protagonista della storia, questa volta, è Cece.
Lei e Star erano inseparabili ma le cose sono cambiate quando, quest'ultima, ha cercato la sua famiglia.
Cece è ora sola e ha deciso di mettersi in viaggio. Va a Krabi, un posto che ama molto e lì si imbatte nel ... lupo mannaro .. cioè è cosi che lei chiama l'uomo misterioso che vede una mattina sulla spiaggia a guardare l'alba.
Lui è Ace e sarà lui a darle alcune informazioni su Kitty Mercer, una donna a cui Cece è legata.
" ... la Terra e le sue bellezze esistevano affinché tutti potessero goderne liberamente, non soltanto i ricchi."
Questi libri, ricchi di descrizioni accurate ed evocative, sono mezzi di trasporto, "La ragazza delle perle" ci porta, tra i tanti posti, in Australia, terra di ragni letali e grandi pittori.
" ... era proprio per quello che viaggiavo: per dare a ogni cosa la giusta prospettiva."
In Cece, mi rivedo nel suo rispetto per l'ambiente, nella sua passione di viaggiare, nella sua mente aperta verso altre culture.
Kitty, invece, non mi è piaciuta molto. Ho apprezzato la sua storia solo fino a un certo punto.
Lei è troppo moralista, non è disposta a tutto per amore.
Camira, invece, l'ho presa subito in simpatia. Al suo "signora capo" mi sfuggiva sempre un sorriso.
Lei è al servizio di Kitty, è una donna che non si lascia ingannare, crede in ciò che non si vede ma che, tuttavia, può nuocere.
"È bastato un po' d'amore ... a distruggerci entrambi."
Per ora, della serie, questo è uno dei volumi che ho amato di meno (per via di Kitty) ma questa, è stata ugualmente una bellissima lettura.
Il libro è composto da tre racconti, tra questi, il mio preferito è il primo: "Mendel dei libri".
Il racconto parla di un uomo singolare, un uomo difficile da dimenticare.
Lo si trova sempre nello stesso bar, seduto sempre al solito tavolino quadrato, sempre preso dai libri.
Jakob Mendel, Mendel dei libri, il rigattiere di libri galiziano, il mago e il broker dei libri più celebre del posto.
" ... una vera e propria enciclopedia, un catalogo universale ambulante."
Mendel non è interessato alle persone, solo ai libri, il suo mondo, la sua realtà.
I libri sono la sua vita, li annusa, li accarezza con attenzione, li valuta, li leggere, si prende cura di loro.
Lui se ne sta al Caffè Gluck ed aiuta chi ha bisogno della sua esperienza, senza chiedere nulla in cambio.
"E in effetti Jakob Mendel non vedeva e non sentiva nulla di tutto ciò che aveva intorno (...). Perché lui leggeva come altri pregano, come i giocatori giocano e gli ubriachi, intontiti, fissano il vuoto: leggeva in modo talmente assorto che un tale, commovente, rapimento."
Mendel si estranea dal mondo, quando legge, tutto il resto scompare.
Nemmeno una guerra può distrarlo.
"Nel suo superiore mondo dei libri non c'erano guerre, incomprensioni, ma soltanto l'eterno sapere e voler sapere."
La storia di Mendel è breve e toccante, mi sono immedesimata in lui, nella sua passione, nella sua capacità di annullare il tempo mentre legge.
Non è solo Mendel ad avere una passione incontrollabile, però, anche il protagonista di "Amok" è assorbito completamente non da degli oggetti ma ... da una donna e la sua storia lo vergogna a tal punto che mentre è in viaggio su una nave, esce dalla sua stanza solo di notte, per permettere alla sua anima in pena di sfogare il suo dolore.
Anche il protagonista di "Bruciante segreto" è invaghito di una donna ma per arrivare a lei decide di usare il figlio.
Zweig è un scrittore di talento.
La sua narrazione è così sublime che con le parole dipinge paesaggi dalla fine bellezza.
Nei racconti non ci sono tanti personaggi, tutto ruota attorno a poche figure.
Questa raccolta è stata una lettura veloce e nel complesso piacevole ma ritengo, per via del mio gusto personale, il primo racconto superiore agli altri.
"Cruore" di Andy Ben
Genere Thriller
Ho comprato il libro molto tempo fa e beh ... potevo benissimo aspettare qualche altro anno prima di leggerlo. Non mi sono persa proprio nulla.
Giulia, da Riva del Garda, viene trasferita di nuovo a Milano per un caso spinoso.
Due anni prima è stato trovato il cadavere di una ragazza con una ferita al cuore.
Nello stesso posto in cui è stata ritrovata, diversi mesi dopo, viene ritrovata un'altra ragazza con la medesima ferita.
Ciò che rende l'indagine spigolosa è il posto del ritrovamento ... il casale del commissario Rossi.
Le cose si complicano ulteriormente quando sua nipote sparisce.
Che sia la prossima vittima?
Giulia deve darsi da fare e in fretta.
Ha meno di quarantotto ore per ritrovare la ragazza.
Innanzitutto, devo ammettere che ai libri ambientati in Italia, preferisco quelli ambientati all'estero ma non è per questo che non mi è piaciuto tanto il libro.
La narrazione è ruvida, a scalini, non è fluida. Le frasi non si collegano bene le une alle altre.
Lato positivo, però, è che non è scontato quanto mi aspettavo anche se non è nemmeno lontanamente brillante come altri che ho letto.
"Cruore" non è particolarmente cruento, non ci sono particolari scene violente, non eccessivamente almeno.
Il libro si leggere velocemente, i protagonisti, però, non mi hanno fatta impazzire.
"Cruore" è un libro un po' anonimo, niente di eccezionale ma nemmeno tanto orribile.
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