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martedì 7 gennaio 2020

Recensione Lettura di Gruppo: "Caro Evan Hansen" - Val Emmich


Editore Sperling & Kupfer

Pagine 300
Prezzo cartaceo 17,90 €
Prezzo ebook 8,99 €
Genere Narrativa

"Caro Evan Hansen" è la prima lettura di gruppo 2020, sono piuttosto soddisfatta di questo inizio, ora vi spiego perché.
Il protagonista del libro è Evan, un ragazzo introverso, solitario, un ragazzo che non si trova a proprio agio in mezzo alla gente.
Il suo psicologo gli ha assegnato come compito quello di scrivere a se stesso delle lettere di incoraggiamento e proprio una di queste lettere sconvolgerà la sua vita.
Il primo giorno di scuola, Evan ha un appuntamento con il suo psicologo, deve sbrigarsi a finire e a stampare la lettera che ha scritto a se stesso, l'unica in cui non incoraggia se stesso ma esprime, finalmente, le sue reali emozioni.

"Quanto vorrei che quello che dico contasse almeno per qualcuno."

Sfortunatamente, questa lettera finisce tra le mani di Connor, un compagno burbero, a volte violento, un ragazzo problematico dal complesso carattere.
Lui è il fratello di Zoe, la ragazza che segretamente piace a Evan.
Connor, durante quel primo giorno di scuola, con una spinta fa cadere Evan a terra ma poi rimedia a modo suo ... è la prima e unica persona che firma il gesso di Evan.

"Ora possiamo fingere tutti e due di avere degli amici."

Quel giorno, però, Connor prende anche la lettera di Evan perché ha notato il nome della sorella scritto sopra.
Evan è ora terrorizzato che lui la pubblichi, la faccia vedere a tutti i loro compagni, la usi per prendersi gioco di lui.
Aspetta con ansia che la bomba esploda ma Connor non pubblica la lettera, non lo fa il giorno dopo né quello dopo ancora ... Connor si è suicidato.
I suoi genitori ritrovato la lettera di Evan e credono che sia il biglietto d'addio di Connor per il suo migliore amico.
Da quel momento, Evan si ritrova aggrovigliato nelle bugie, per la prima volta tutti si accorgono che lui esiste, è al centro delle attenzioni e senza rendersene conto accumula così tante menzogne da innalzare un muro così alto che rischia di crollargli addosso.
Ma tra tutti quei ricordi inventati, quelle lettere mai scritte da Connor, nasce anche qualcosa di bello: speranza, nuove amicizie e il progetto Connor.

"Ecco il dono che mi ha fatto ... quello di mostrarmi che non ero solo. Che conto qualcosa. Che tutti contiamo qualcosa."

A raccontare questa incredibile storia è Evan, alcuni capitoli però sono raccontati dal punto di vista dello spirito di Connor.
I due personaggi sono accomunati dalla solitudine, si sentono due emarginati, due incompresi, due adolescenti alla ricerca disperata di attenzioni, Evan da parte dei genitori, del padre in particolare, Connor dalla persona che ama.
E proprio quella lettera sincera fa da ponte tra i due, si rivedono nell'altro, le paure che credevano appartenere solo a se stessi sono invece parte anche dell'altro.
Il libro tratta temi delicati, temi attuali e frequenti nella vita degli adolescenti (ma non solo): la depressione, il senso di inadeguatezza, che a volte, in casi gravi, portano al suicidio.
La storia è incentrata su questi due giovani, sulla loro adolescenza complicata, sul loro essere emarginati, sulle maschere che indossano per non far emergere questi loro sentimenti ma anche su come Evan si rende conto che tutti questi problemi, queste ansie non sono solo sue ma anche di tanti altri giovani e adulti ed ecco che quella sua lettera lo aiuta a capire che in quel limbo solitario non c'è solo lui ma tante altre persone.
"Caro Evan Hansen" è un libro che si legge tutto d'un fiato, la narrazione è fluida e la scrittura giovanile.
Ultimamente non amo molto i romanzi incentrati sugli adolescenti ma questo libro è davvero carino, l'ho letto con vivo interesse, i temi trattati sono ciò che mi è piaciuto di più del testo.
Spero di riuscire anche a trovare e guardare il musical, se non erro, dovrebbe esserci su YouTube, mi dispiacerebbe davvero non trovarlo.

Qui sotto in commento potete leggere le opinioni degli altri lettori che hanno partecipato alla lettura di gruppo.

62 commenti:

  1. Libro molto interessante, forse un po' lento all'inizio, ma importante perché tratta dei temi dell'adolescenza molto forti e attuali

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  2. Il libro è molto scorrevole e si lascia leggere ad una velocità incredibile.L'aspetto più interessante credo sia come la narrazione porti il lettore a comprendere i sentimenti e lo stato d'animo di Evan, e parzialmente di Connor, facendolo immedesimare facilmente, ma lasciando il tempo di vedere la situazione e le scelte del personaggio anche con una certa obiettività.
    Ritengo che per la complessità dei temi sia un po' troppo "leggero" ma avendo come target gli adolescenti immagino sia una scelta voluta.

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    1. Ho dimenticato il nome... Sono Elisa Erba 😅😅

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    2. Sono stordita... Ho dimenticato anche la casata #ladredilibri

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    3. L'ho letto con grande piacere anch'io, è una lettura davvero scorrevole

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  3. Elvira Genta:Casata Bambini sperduti

    Caro Evan Hansen racconta la storia di una menzogna che non avrebbe mai dovuto essere raccontata e ci convince che a volte una bugia può farci guardare meglio intorno.
    Evan è un ragazzo che si sente invisibile con tutti, tanto da dover prendere degli antidepressivi. Quando un compagno di classe si suicida si ritrova per un malinteso al centro del clamore, passando per il suo migliore amico segreto. Nel tentativo di far qualcosa di buono per la famiglia del defunto, si troverà impelagato in un progetto grandioso minato sempre di più dai suoi sensi di colpa.
    Il romanzo mi ha colpito. Pur essendo scritto per gli adolescenti affronta in modo maturo argomenti pesanti come il suicidio, la depressione e la solitudine giovanile. Si accenna ai centri di salute mentale o di recupero dalla droga per chiunque ne abbia bisogno. E per quanto riguarda l’uso dei social? E' vero che hanno un impatto devastante per i più fragili, ma possono anche servire per comunicare empatia o per inventarsi un nuovo futuro … senza dimenticare il passato.

    Voto 4

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    1. Purtroppo, molti ragazzi, usano i social nel modo sbaglio. Non per avvicinarsi agli altri ma per deriderli.

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  4. A mio avviso, questo libro si concentra particolarmente sulla solitudine e sugli effetti che questa può avere in particolare sui giovani. I protagonisti – Evan e Connor – hanno in comune sia la solitudine che il non sentirsi capiti dal mondo esterno. Entrambi accettano questa condizione ma in modo diverso: Evan preferisce evitare il contatto con le persone, Connor preferisce porre fine alla sua vita. Per esperienza personale so cosa significa sentirsi soli e incompresi: si può avere tutto quello che si desidera eppure sentirsi vuoti e insignificanti allo stesso tempo! Ad oggi, contro la solitudine trovo utile e benefico non pensare solo a me stessa ma anche agli altri (in particolare alla mia famiglia e ai miei amici) e come Evan sto rivalutando le mie passioni per lo studio, la lettura e la scrittura. Ritrovare sé stessi non è né semplice né automatico; è un lavoro arduo e costante fatto di alti e bassi ma non impossibile. Trascriverò le parole di Connor: “Dovrà comunque fare i conti con sé stesso, la persona più difficile da affrontare… Se il dolore è dentro di te … sono arrivato alla conclusione che ci sia un solo modo per sopravvivergli, cioè lasciarlo entrare …Ti alzi e te ne fai una ragione.”

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  5. Loredana, Lost in Austen

    http://lepaginedilo.blogspot.com/2020/01/caro-evan-hansen-val-emmich.html

    Stati Uniti, giorni nostri. Il primo giorno dell’ultimo anno di liceo Evan si presenta a scuola in compagnia del gesso che gli avvolge il braccio che si è rotto durante l’estate cadendo dalla quercia su cui si era arrampicato per vedere il mondo dall’alto. Peccato che quel gesso sia la sola cosa che lo accompagni: Evan è un ragazzino desolatamente solo, invisibile agli occhi di chiunque, genitori compresi.
    E quando una delle lettere motivazionali che si era scritto seguendo le istruzioni del suo psicologo viene scambiata per il saluto di addio di Connor, morto suicida, è per insicurezza e non per volontà che Evan non ha la forza di chiarire subito l’equivoco.
    Una titubanza che darà vita a una serie di eventi più grandi di lui.

    Come mi era già capitato con i tre Young Adult letti nel 2017, anche in questo caso l’ho apprezzato maggiormente a lettura ultimata perché è innegabile l’utilità che questi romanzi (per lo meno quelli che letti da me) possono avere “parlando” agli adolescenti.
    Ma, avendo abbandonato quella fase dalla bellezza di sette lustri, il meccanismo narrativo che presenta esclusivamente il punto di vista dei ragazzi, relegando i personaggi adulti a semplici comparse, mi lascia un senso di incompletezza, soprattutto durante la lettura, prima di arrivare a comprendere il messaggio che vuol essere lanciato.

    Ed essendo io adulta, anche se non genitrice, non posso fare a meno di concentrare la mia attenzione sulle mancanze dei “grandi”, sicuramente accentuate dalla visione adolescenziale della prosa (spero che ogni figlio sia amato dai propri genitori più di quanto un quindicenne sia disposto o capace di riconoscere), ma che non credo possano essere totalmente privi di responsabilità per l’assenza di dialogo e di apertura mentale (non solo da parte dei genitori, ma anche di insegnanti, allenatori, ecc) quando si arriva a parlare dell’incidenza dei suicidi fra ragazzi in età scolare.

    E’ straziante il modo in cui nel libro viene descritta la solitudine patita sia da Evan che da Connor, le loro carenze affettive, le loro insicurezze e il senso di inutilità che provano.

    "Mi è toccato morire perché si accorgessero che prima ero vivo”

    Un messaggio potente per gli adulti, anche per chi non ha figli, come me.

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    1. Ultimamente i libri per ragazzi non mi piacciono molto ma concordo con te, questo è perfetto sia per i ragazzi sia per i più grandi.

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  6. Un libro delicato e intimo che affronta il tema dell'adolescenza dal punto di vista dei ragazzi, delle loro emozioni, convinzioni e paranoie. Uno stile scorrevole, leggero e senza troppe pretese.
    L'alternare delle due voci da la possibilità di comprendere contemporaneamente due personaggi apparentemente diversi eppure così simili, due facce della stessa medaglia, due riflessi in egual modo tristi e tragici.
    La depressione, il suicidio e il bullismo sono temi attuali e toccanti che mi hanno ricordato molto la serie "Tredici" di cui non ho ancora letto il libro. Mi piacerebbe vedere il musical"Dear Evan Hansen".E poi mi é parso strano trovare citata nel libro la fotografa Vivian Maier, protagonista dell'ultimo libro che ho letto, forse è proprio vero che ogni libro ci sceglie...

    Voto 8
    Stile 7
    Personaggi 9
    Trama 7
    Cover 8
    Titolo 7
    Finale 8

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  7. Un libro delicato e intimo che affronta il tema dell'adolescenza dal punto di vista dei ragazzi, delle loro emozioni, convinzioni e paranoie. Uno stile scorrevole, leggero e senza troppe pretese.
    L'alternare delle due voci da la possibilità di comprendere contemporaneamente due personaggi apparentemente diversi eppure così simili, due facce della stessa medaglia, due riflessi in egual modo tristi e tragici.
    La depressione, il suicidio e il bullismo sono temi attuali e toccanti che mi hanno ricordato molto la serie "Tredici" di cui non ho ancora letto il libro. Mi piacerebbe vedere il musical"Dear Evan Hansen".E poi mi é parso strano trovare citata nel libro la fotografa Vivian Maier, protagonista dell'ultimo libro che ho letto, forse è proprio vero che ogni libro ci sceglie...

    Voto 8
    Stile 7
    Personaggi 9
    Trama 7
    Cover 8
    Titolo 7
    Finale 8

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    1. Anch'io vorrei vedere il musical, c'è su youtube ma non si vede benissimo e l'audio è in inglese

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  8.  Prima Gold di Gennaio



    Casata: #LostinAustin



    " Caro Evan Hansen ", Val Emmich con Steven Levenson, Benj Pasek & Justin Paul





                           ATTENZIONE: POSSIBILE SPOILER 


       

    EVAN HANSEN è un adolescente timido e introverso che conosciamo quando sta per intraprendere il suo primo giorno di scuola al liceo. Se per quasi tutti, il primo giorno di scuola è traumatico, per EVAN lo è  ancora di più a causa della sua indole estremamente delicata. Non ha amici, tutti lo deridono e lui si chiude sempre più sua solitudine, quasi fosse una sorta di armatura con la quale si difende ( o crede di poterlo fare ).

    Da un po' di tempo, spinto dal terapista che lo segue, EVAN scrive delle lettere a se stesso... lettere che dovrebbero avere lo scopo di mettere in luce le cose davvero importanti. Una di queste sarebbe quella di stringere finalmente qualche amicizia, cosa che per EVAN risulta essere davvero difficile.

    Da un episodio tragico come il suicidio di un compagno di scuola - CONNOR MURPHY - nasce paradossalmente un'amicizia che in realtà non è mai esistita, ma che i genitori del ragazzo suicida ( complice una delle lettera di EVAN trovata sul corpo di CONNOR ) credono reale. Le attenzioni ricevute dagli affranti genitori, inducono EVAN a decidere di continuare la finzione, fosse altro che per dare un po' di conforto alla coppia, ma...


    Senza dubbio un romanzo scritto bene e che, pur rimanendo nel mondo young adult, tocca tematiche pesantissime e di forte impatto come il bullismo e, soprattutto,  il suicidio giovanile che, purtroppo, non è così raro come si potrebbe supporre.

    Ho avuto e ho la grande fortuna, di non essere un adolescente figlia di questi tempi, nei quali veramente non so come mi troverei... credo che i giovani di oggi avrebbero bisogno di essere incoraggiati, di sentirsi amati e apprezzati per ciò che semplicemente sono. Credo, altresì,  che sia difficile essere teenager nella società moderna che, seppur con i suoi comfort e la sua " modernità ", è pur sempre alienante e nella quale penso sia davvero molto facile perdersi.

    Non è un libro che rientra nelle mie corde per raggiunti limiti di età,  ma se lo vedo come un monito, un incoraggiamento e una speranza per le nuove generazioni, allora merita di essere letto.



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  9. Serena Urracci (Lost in Austen)

    Libro davvero bello, racconta come è difficile essere un adolescente ai giorni nostri; le due personalità protagoniste di questo libro, Evan e Connor, sono molto simili fra loro, faticano a rapportarsi con il mondo esterno, si sentono incompresi dentro e fuori dalle loro case. Siamo sempre connessi col mondo, con i vari social, ma anche (purtroppo) sempre più soli. A parer mio libro adatto ad ogni genere di età, non tanto per la scorrevolezza del testo, quanto più per le tematiche affrontate.

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    1. Anch'io vedo delle somiglianze tra Evan e Connor, hanno caratteri diversi ma problemi comuni

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  10. Ellen bosa -casata: Bambini sperduti

    Un bel libro,che ha apprezzato soprattutto mia figlia vista la stessa età del protagnista,perché tocca tematiche profonde, quelle del bullismo dell' emarginazione, della solitudine.Domande a cui non si sa dare delle risposte per troppa paura , troppa insicurezza e allora ci si rifugia nella bugia. Ed è quello che ha fatto Evan.
    Secondo me è un libro che gli adolescenti dovrebbero leggere.
    Ci sono alcune frasi che aiuterebbero i ragazzi nella loro formazione.

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    1. Sì, penso anch'io che sia adatto agli adolescenti, potrebbe essere loro d'aiuto soprattutto se stanno vivendo esperienze simili

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  11. Manuela Bertuccelli

    Le Lost in Austen

    Che dire, questa prima lettura Gold, targata 2020, ha colpito nel segno!
    Partita prevenuta, pensavo di ritrovarmi davanti al solito romanzo pe ragazzi, invece devo ammetterlo, ho trovato una lettura piacevole che mi ha colpito. Per assurdo, anche se la mia adolescenza è stata molto differente da quella di Evan, molto spesso, mi sono ritrovata nelle sue parole. Tanti sono i temi trattati in questo libro, dall’amicizia alla famiglia, dalle menzogne alla felicità apparente, il tutto legato da un filo conduttore. La solitudine.
    Un libro scritto bene e con intelligenza capace di catturare non solo un lettore giovane. Quella di Evan, ma anche quella del co-protagonista Connor, è la storia di tantissimi ragazzi, che molto spesso non vediamo. Ho apprezzato tantissimo l’uso di una doppia voce. Da profondità alla storia è permette di approfondire questi due personaggi solo in apparenza così diversi. Due facce della stessa medaglia in egual modo, tristi e tragici.

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    1. Sono felice che la prima lettura di gruppo ti sia piaciuta, abbiamo iniziato bene l'anno!

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  12. Sonia Murtas
    Casata Bambini sperduti
    Traccia 1°Gold
    Caro Evan Hansen - Val Emmich
    Pagine 300

    Che dire di questo libro..non avevo in programma di leggerlo questo mese.. Ma una recensione mi ha fatto cambiare idea così l'ho iniziato..
    Un libro in cui si trattano dei difficili argomenti soprattutto per gli adolescenti, a cui consiglio la lettura di questo libro. Questa lettura me ne ha ricordata un altra che ho fatto due anni fa di cui si parla delle stesse tematiche.. Il suicidio adolescenziale.. Il fatto che ci si senta soli e incompresi in una fase delicata della propria vita.. E un po mi ci sono rispecchiata.. In questi adolescenti.. Per che anche io sono sempre stata timida e fuori dal gruppo.. E ancora oggi mi ci vuole coraggio e forza per rapportarmi in un mondo come il nostro…
    "Caro Evan Hansen” è il riadattamento a romanzo di un acclamatissimo musical americano, nato dalle menti e le penne di Val Emmich, Steven Levenson, Benj Pasek e Justin Paul,
    Lo stile è giovane e diretto, semplice, con dialoghi ed espressioni adeguate all’età dei personaggi. La lettura è veloce e scorrevole, piacevole.
    I toni ironici con i quali spesso Evan si esprime rendono le vicende narrate un po’ più facili da digerire, perché, in realtà, i temi trattati sono importanti e tragici.
    Una lettura che mi rimarrà nel cuore per molto tempo.

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  13. Un libro molto bello che tocca il cuore di chi lo legge affrontando tematiche molto delicate ma in modo semplice ed efficace adatto soprattutto agli adolescenti ma può essere apprezzato anche dagli adulti. Un libro che si può leggere insieme ad un ragazzo per riflettere insieme sui temi trattati bullismo emarginazione e soprattutto il dover affrontare la realtà dicendo sempre la verita e fidarsi degli adulti per affrontare determinate tematiche.

    Rossana Cavaliere
    Lost in Austen

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    1. Potrebbero farlo leggere a scuola. Penso potrebbe essere d'aiuto ai ragazzi

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  14. Roberta Notarangelo, casata ordine della fenice
    Questo libro mi è piaciuto molto, tratta temi particolari e difficili ma con leggerezza, in realtà mi ha dato una sensazione di speranza, e. La scrittura si legge piacevolmente, è veloce, e accattivante, dentro siamo un po tutti evan hansen. Bisogna solo farsi coraggio, qualcuno c e gia passato, qualcujo è stato peggio, ma dentro di noi possiamo sempre trovare la forza di andare avanti.

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    1. Anch'io ho avuto la tua stessa impressione, la stessa sensazione di speranza

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  15. Sono Valentina della casata LOST IN AUSTEN.

    ATTENZIONE IL COMMENTO POTREBBE CONTENERE SPOILER.
    E' un periodo in cui sono onnivora di letture e questo era un genere mai letto prima.

    Sta per iniziare l'ultimo anno di liceo. La scuola può essere per molti un luogo di insidie e difficoltà e per Evan Hansen, che soffre d'ansia e depressione, soprattutto dopo la separazione dei suoi genitori, non è proprio una passeggiata.
    Non ha amici, non riesce a lasciarsi andare e socializzare, è segretamente innamorato di Zoe Murphy, che osserva da lontano.
    Per uscire da questo empasse il suo psicologo gli ha suggerito di scrivere delle lettere destinate a sè stesso in cui racconta le sue giornate.
    Le lettere iniziano tutte allo stesso modo "Caro Evan Hansen, questa è sarà una giornata fantastica" per aiutarlo a sforzarsi a vedere sempre il positivo nelle cose.
    Ma le cose non vanno come previsto, la lettera viene intercettata da Connor Murphy, il fratello di Zoe, un ragazzo problematico.

    Qualche giorno dopo a scuola arriva la notizia che Connor si è tolto la vita e la lettera di Evan, trovata nelle sue tasca, lascia presupporre che i due fossero molto amici.
    I genitori di Connor si appoggiano a Evan per avere notizie del figlio ed elaborare il lutto, tutti gli studenti incompresi si riconoscono in Evan e fondano un'associazione per mantenere vivo il ricordo di Connor.
    Evan Hansen non è più solo, ora è popolare, ma il prezzo da pagare è mantenere questa bugia. E' eticamente giusto??

    COMMENTO PERSONALE:
    Non posso dire di averlo amato, o di annoverarlo tra le letture, che mi hanno colpito. Questo è dovuto soprattutto al linguaggio, molto semplice e la trama basica, senza grossissimi colpi di scena. Può essere però adatto a un target di lettori più giovani, che vanno ancora a scuola e che potrebbero riconoscersi nelle difficoltà del protagonista. Cercavo un testo con tematiche di questo tipo da proporre ai miei studenti (sono un insegnante del biennio delle superiori) che non fosse troppo forte e sconvolgente e questo potrebbe fare al caso mio. Le tematiche che emergono sono molte: la solitudine, l'integrazione nel gruppo, il bullismo, la droga, l'omosessualità, l'autolesionismo, il suidici, ma senza entrare in macabri dettagli, è tutto sospeso, accennato e delicato. Questo è il motivo per cui non l'ho amato, ma che invece può renderlo utile per il mio lavoro educativo.

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  16. Martina Granella
    Casata:#LostinAusten

    Evan è un giovane ragazzo che frequenta l'ultimo anno del liceo, è un ragazzo solitario e si definisce invisibile agli occhi di chiunque a scuola.
    La madre lo spinge ad andare da uno psicologo che gli consiglia di scrivere delle lettere di incoraggiamento a sé stesso. Sarà proprio una di queste a cambiare la sua vita. Quest'ultima finisce nelle mani di Connor, anche lui ragazzo solitario ed emarginato ma spesso anche violento. Nella lettera Evan ha scritto qualcosa su Zoe, la sorella di Connor di cui è segretamente innamorato e sarà questo ad attirare la sua attenzione e a far sì se la porti via.
    Evan aspetta venga pubblicata per essere preso in giro da tutta la scuola, invece riceve la notizia che Connor si è suicidato e la riceverà proprio dai genitori dei due ragazzi, che trovando la lettere hanno creduto che fosse una lettera d'addio indirizzata al suo migliore amico. Da qui inizierà il viaggio controrto di Evan attraverso le bugie che per la prima volta gli permetteranno di essere visibile, non solo a scuola ma in tutto il mondo. Però la fama può reprimere il pensiero delle bugie e i sentimenti che si provano a dover mentire sempre?

    Lettura molto scorrevole ed interessante perché ancora una volta si parla di temi attuali fra i giovani e ancora una volta si riesce a capire cosa è capace di fare la solitudine in questi ragazzi.
    Al suo interno ci sono diverse farsi che ti fanno riflettere veramente sulla vita, questa volta non solo dei ragazzi ma di qualsiasi individuo.

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  17. Sono Elisa Salerno della casata dei Bambini Sperduti e questa è la mi recensione.

    Lettura molto scorrevole e intensa, ammetto di essermi commossa svariate volte.
    È chiara fin da subito la grande sensibilità del protagonista, che viene descritta dagli autori in modo impeccabile, senza alcuna esagerazione e con così tanto realismo da percepire quanto importante sia questo tema per loro.
    Da psicologa, ho molto apprezzato la visione "a tutto tondo" data della fonte primaria che spinge al suicidio (e non solo): la sofferenza. In questo libro vengono descritti vari tipi di sofferenze (Evan, Connor, Alana, Jared, Zoe, sig.ra Murphy, sig. Murphy, mamma di Evan, Miguel e di alcuni dei numerosi anonimi followers) che però hanno tutte un denominatore in comune: sono tenute segrete per paura di essere giudicati come non adatti.
    E, in questo libro, viene gridato forte e chiaro che la sofferenza è la caratteristica invece che accomuna tutti, che rende l'essere umano gruppo, che fa comprendere che "nessuno è solo".

    Concludo riportando la frase (lievemente adattata) che mi ha colpito di più: "Non ha importanza la vicinanza all'albero o il tipo di albero da cui la mela è generata, ciò che fa la differenza è come atterriamo."

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  18. Ciao, sono Clara della Casata "Ladre di Libri". Ecco il mio pensiero:
    Impossibile non provare da subito un senso di tenerezza verso i personaggi.
    Nonostante tutte le sue fragilità, Evan è un ragazzo molto sensibile che non vuole far soffrire le persone che hanno appena perso il figlio. Più tempo passa, più il nostro protagonista si rende conto che è troppo tardi per dire la verità. Una piccola bugia detta a fin di bene è cresciuta fino a raggiungere dimensioni gigantesche. Ed è troppo tardi, Evan si sente intrappolato. Una menzogna che ha avuto anche aspetti positivi e che l’ha costretto ad affrontare diverse paure.
    Nel corso del libro ho rivalutato molto Jared perché si mostra indifferente di facciata, ma in realtà sembra voler solo essere amico di Evan. Al contrario Alana non si fa problemi a scavalcare i sentimenti degli altri pur di raggiungere i propri obiettivi, senza nemmeno rendersi conto delle conseguenze che si lascia alle spalle
    I temi trattati hanno un certo spessore, però per buona parte del libro mi sono sentita confusa. I ragazzi hanno 17 anni, ma sembrano avere sui 12/13 anni per come è scritto il romanzo. Sembrano più piccoli. Inoltre il finale mi ha lasciato un pochino l'amaro in bocca. È come se mancasse qualcosa

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    1. Jared è un personaggio enigmatico, non sono certa di averlo capito completamente

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  19. Casata LostinAusten
    Deborah Finocchio
    https://www.goodreads.com/review/show/3113061062?book_show_action=false&from_review_page=1

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  20. Casata Ladre di libri
    Rossana Gnasso

    Libro estremamente umano. Si finisce per pensare che lo stato di quite, di pace e di accettazione del nostro vivere dipenda dagli altri, dall'essere per agli altri e non per sé stessi. "vorrei solo che la vita, per una volta, per un giorno o per qualche ora almeno, filasse senza intoppi". Evan vuole, come noi. Cosa siamo disposti a fare per riuscire ad essere visibili?

    Voto 8,5

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    1. Un libro pieno di temi che danno molto da pensare, mi è piaciuto molto

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  21. https://lalibreriaincantatadiselene.blogspot.com/2020/01/1-lettura-di-gruppo-caro-evan-hansen.html
    Elisa Baviera

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  22. Casata Ordine della fenice
    Maria Filippone
    Evan Hansen ha 17 anni e ha una cotta per Zoe che non sa neppure della sua esistenza. In lotta con ansia e depressione, le cose cominciano a cambiare quando tutti lo credono il migliore amico di Connor, fratello di Zoe, che si è suicidato. Tutti vogliono parlare con lui, conoscerlo, consolarlo per la perdita. Una rete di bugie cresce intorno a Evan ed è sempre più difficile da tenere in piedi.
    Tutto il libro è permeato dal senso di solitudine che avvolge sia Connor che Evan in un periodo delicato come l'adolescenza.
    Il libro è scorrevole, si legge tutto d'un fiato.
    P.s. Alana è una s*****a

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    1. Alana sembra tanto una secchiona poi sì, si rivela una vera s... come hai detto tu!

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  23. Casata: L'ordine della fenice

    Non sono mai stata una fan dei libri con protagonisti adolescenti ma devo dire che questo potrebbe essere un'eccezione. Uso il condizionale perché in realtà non ne sono ancora sicura. È chiaro che il senso di abbandono e di ineguatezza del protagonista sia iniziato già in famiglia ma quello che risalta è che anche quelli che sembrano i più "conosciuti" della scuola in realtà si sentono soli con i loro pensieri/problemi/paure proprio come Evan. La cosa positiva di tutta questa trama è che dopo aver scoperto le tante bugie, da parte di tutti si sia trovato il lato positivo nonostante il dramma vissuto. Comunque consigliato.

    Tenuti Alessandra

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    1. Con me non amo molto i romanzo con protagonisti adolescenti ma questo è davvero bello

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  24. Roberta Piras
    Casata ladre di libri
    Il libro mi è piaciuto, all'inizio scorreva lento, pensavo fosse il solito libro per ragazzi, invece mi sono dovuta ricredere.
    Affronta temi importanti in modo semplice e chiaro permettendo al lettore di riflettere e di confrontarsi sulle varie tematiche.

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  25. #bambinisperduti
    Irene Merletti
    Non sapevo dell’esistenza di questo libro fino alla lettura di gruppo mensile, non è un genere a cui mi approccio solitamente, ma mi ha molto colpita. Evan e la
    Sua timidezza, i suoi problemi e la sua “incapacità” di affrontarli, i suoi tormenti interiori che sfociano in un problema più grosso di lui, una bugia che lo schiaccia mam mano e quando tutto diventa troppo insopportabile decide di confessare la verità, apparentemente perdendo tutto quanto e invece da lì scoprirà l’inizio lentamente della soluzione a tanti problemi e a stare meglio. Connor, animo tormentato, sarà sempre presente nelle pagine del libro come spettatore fantasma e Jared, apparentemente il classico sbruffone, si rivela lungimirante in varie situazioni anche se coopera a mettere Hansen sempre più nei guai.
    Devo confessare che a metà libro avevo mollato la lettura mi sembrava aver perso un po’ di attrattiva, poi l’ho ripreso e da quando l’autore ha inserito “il progetto Connor” ha ripreso movimento il libro e poi si che si legge più con interesse.

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  26. Francesca Passaretti

    Casata "Ladre di libri"

    ***Spoiler Alert***

    Credevo di leggere un semplice libro per adolescenti invece, procedendo con la lettura, mi sono trovata a confrontarmi con temi importanti come quelli della solitudine, dell'incomunicabilità tra ragazzi e tra genitori e figli e naturalmente del suicidio.
    Evan e Connor, pur completamente diversi l'uno dall'altro, condividono il fatto di non riuscire a fidarsi degli altri forse perché fin dall'infanzia sono stati "traditi" da chi avrebbe dovuto amarli incondizionatamente: Evan si porta dentro il trauma della separazione dei genitori e del disinteresse nei suoi confronti da parte del padre, che si è trasferito a quasi 3000 km di distanza ed è concentrato sulla sua nuova famiglia; Connor fin da piccolo ha delle incomprensioni con i suoi genitori dei quali cerca di attirare l’attenzione con atteggiamenti devianti.
    Mi è piaciuto molto lo stile, semplice e diretto, i dialoghi finalmente verosimili (cosa non scontata nei libri rivolti principalmente a un pubblico giovane) e il taglio ironico del punto di vista di Connor, che, pur morendo quasi subito, di tanto in tanto compare all’interno del romanzo come spettatore di quello che succede dopo la sua scomparsa.
    Come ho scritto in precedenza, sono ben lieta che i miei pregiudizi siano stati smentiti, ho infatti trovato questa lettura di grande interesse per me, che sono un’adulta, e ritengo possa essere necessaria per gli adolescenti.

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  27. Stefania Siciliano
    Ladre di libri

    "Caro Evan Hansen" ha l'aspetto di un libro adolescenziale, ma la tematica è molto profonda.
    Le bugie portano ad altre bugie, e non se ne esce più se non dicendo la verità. Ma il tratto distintivo di questo libro che traspare pagina dopo pagina è la solitudine di Evan, il suo rifiuto di contatto con gli altri. Sta bene da solo, ma non appena tocca la realtà fatta di amicizie e dialoghi con gli altri, inizia subito a star bene tanto da eliminare gli ansiolitici. É un libro che porta ad aprirsi con gli altri, al guardare oltre le apparenze, a capire che la condivisione con gli amici é bello. É un libro insomma che fa riflettere, che si legge velocemente per il modo in cui è scritto e perché il tema psicologico piace.

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  28. Ciao!
    Ho iniziato a leggere il libro per la lettura di gruppo senza prima vedere la trama, perciò mi aspettavo tutt'altro. Ho iniziato la lettura e sin da subito mi sono resa conto che era un bellissimo romanzo che trattava tematiche importanti, l'adolescenza, il sentirsi inadeguati, la solitudine, il bullismo, l'accettazione di se, e infine il suicidio. Per me è stata davvero una bellissima sorpresa, l'ho letto in un fiato e non riuscivo a staccarmene. La trama è molto semplice ma non per questo banale, e i temi trattati sono importantissimi e sono trattati con delicatezza, ma con fermezza, non tralasciando in nessun modo di mettere in rilievo i sentimenti dei protagonisti. Ho amato Evan, e mi sono immedesimata nella madre, così come ho sofferto con i genitori di Connor e ho capito la loro reazione di attaccarsi a tutto purchè il ricordo del figlio restasse vivo. Si tratta di un romanzo da leggere e far leggere anche ai nostri figli in età adolescenziale, può aprire gli occhi e mostrare sentimenti e comportamenti che abbiamo dimenticato e che forse non abbiamo mai conosciuto

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  29. Manuela Biondi Casata Le lost in Austen.
    Ho provato diversi sentimenti per questo libro.
    Rabbia... rabbia perché conoscevo una persona a me cara che si è suicidata ed è un argomento molto delicato.
    Compassione e tristezza... pensando a tutte le persone che si sentono sole.
    Gioia... perché alla fine è nato qualcosa di buono.
    Questo libro mi ha lasciato tanta tristezza, mi ha fatto ripensare a un bruttissimo periodo.

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