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giovedì 3 dicembre 2020

Recensione Lettura di Gruppo: "Il caso dell'abominevole pupazzo di neve" - Nicholas Blake

 

Editore Giunti
Genere Giallo 

1940.
A Easterham la grande gelata è finalmente finita.
John e Priscilla Restorick sono affacciati alla finestra della loro cameretta e guardano il pupazzo di neve in giardino. Si sta sciogliendo poco a poco, gli è caduta perfino la testa ... ma ... c'è ...
Ma facciamo un salto indietro, partiamo dall'inizio.
Il Signor Strangeways è un investigatore privato.
La cugina di sua moglie, Clarissa, gli ha scritto una lettera per chiedere il suo aiuto professionale.
La Vigilia di Natale, a Easterham Manor si è tenuta una seduta spiritica nella stanza del Vescovo, dagli abitanti creduta infestata. Durante la seduta, la gatta di casa è impazzita, ha iniziato a gettarsi contro il muro, sembrava posseduta.
Clarissa chiede a Nigel Strangeways di indagare sul fatto.
Costretto dalla moglie, lui non può che acconsentire e insieme raggiungono la famiglia Restorick.
Il mistero è però più ingarbugliato del previsto: Nigel si imbatte nella morte di Elizabeth, una degli ospiti di Easterham Manor.

👉 Il libro parte dalla fine per poi fare un salto nel passato, là dove tutto ha avuto inizio. Ciò non compromette però le nostre indagini, la verità è tutta da scoprire.

👉 Nel libro non ci sono tantissimi personaggi quindi è semplice calarsi nella storia e investigare senza perdere pezzi per strada. Tutto viene descritto chiaramente e fin da subito ci vengono fatti conoscere i vari personaggi.

👉 La migliore tra tutti è Clarissa. Lei fu una delle prime donne intellettuali ma a causa di un esaurimento si perse nell'età georgiana. È come se lei vivesse nel Settecento.

👉 Anche Elizabeth è un personaggio piuttosto particolare. Nel corso della storia, viene delineata magistralmente. La sua vita si srotola davanti ai nostri occhi. 

👉 Lato positivo di questo giallo sono le piste, ce ne sono davvero tante da seguire, quasi tutte plausibili. Indaghiamo quindi su più fronti, causa della vita complessa di Elizabeth. Un passato turbolento, una ferita mai chiusa. Di torti ne ha subiti diversi, di problemi ne ha affrontati tanti.

👉 Altro aspetto che ho apprezzato molto è la costante attinenza al caso, non distogliamo praticamente mai l'attenzione. Gli approfondimenti sulle vite dei personaggi hanno l'unico scopo di aiutarci a indagare meglio sull'omicidio, niente di più viene detto, solo ciò che ha attinenza con le indagini.

👉 Lato dolente è invece la soluzione, poi tanto brillante non è. Non mi ha sorpresa, non mi ha fatto gridare: "geniale!".

👉 In generale, sono soddisfatta da questa lettura. La conclusione non è eccezionale ma il caso è costruito bene, la narrazione più che scorrevole. Il libro si legge davvero bene, lo scrittore riesce a mantenere viva l'attenzione del lettore fino alla fine.

Sotto i commenti della lettura di gruppo.

26 commenti:

  1. Prima volta che leggo qualcosa di questo autore ed ero anche un poco scettica, quando iniziato il libro ho notato che è stato scritto nel 1941. Non ho un bel rapporto con i classici o più in generale con libri così datati, tuttavia il libro è partito bene. L'ambientazione della tenuta era suggestiva, i personaggi ben descritti e un po' fuori dalle righe. Il personaggio che mi è piaciuto di più è sicuramente quello di Nigel e quello della moglie Georgia. Quello che ho capito di meno è quello della signora Restorick, la quale ogni tanto mi è sembrata sapesse più di quello che diceva. La storia è stata ben strutturata e alla fine ho capito il motivo di un titolo così appariscente 😂

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  2. Un giallo godibile e dal finale un po’ così. Ma la figura dell’investigatore Nigel Strangeways mi è piaciuto molto, le sue elucubrazioni mentali mi hanno tenuta incollata alla pagina. La gatta forse è stata un po’ troppo maltrattata. La vicenda della droga è raccontata in modo approfondito.

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  3. Un romanzo scritto bene, in alcuni momenti peròò noioso e faticoso da leggere e andare avanti. Mi sono piaciute le citazioni che aprono ogni capitolo, che fungono da preanbolo, rivelandoci alcune informazioni. Ho amato il personaggio dell'investigatore privato, il suo modo di porsi domande, cercare indizi. Ma non di meno è sua moglie, dopotutto dietro ogni grande uomo c'è una grande donna. Lei con il suo intuito aiuta il marito nelle congetture, nel creare varie piste da seguire per cercare il colpevole. Un finale forse un poò troppo riduttivo e scontato, non mi ha entusiasmato per niente. Avrei preferito qualcosa di più clamoroso dopo tutte le vicissitudini successe ai protagonisti. Per quanto il titolo è accattivante, il contenuto è da meno.

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  4. Monica Burel, Ladredilibri
    È la mia prima lettura di gruppo e devo dire che è iniziata con un libro che mi è piaciuto. Forse in alcuni tratti un po lento ma avvincente. I personaggi sono ben descritti. Tra tutti spiccano Charlotte e Nigel.

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  5. Cristina Gentile
    #lostinausten
    Confesso che all'inizio mi è sembrato un po'ingarbugliato. Facevo confusione tra i personaggi,ma, mano a mano che l'autore aggiungeva loro descrizioni, mi è stato ben chiaro il ruolo di ciascuno.
    L'epilogo lo avevo supposto da subito, ma i continui cambi di ragionamento di Nigel mi hanno più volte fatto stravolgere le mie idee.
    Giallo godibile e avvincente.

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  6. #Lostinausten
    A me purtroppo non è piaciuto per niente. Ho trovato antipatici tutti i personaggi tranne Nigel, l'investigatore; mi sono risultati antipatici addirittura i bambini. Non mi è piaciuta la trovata di partire dal ritrovamento del cadavere nel pupazzo di neve, per poi ritornare indietro; credo che il fatto di sapere dall'inizio che i cadaveri fossero due, abbia tolto un po' di effetto sorpresa alla storia. Non ci sono stati grossi colpi di scena, ma solo storie scialbe e ricche di stereotipi dell'epoca (eredità familiari, donne indipendenti additate come dissolute, uomini che spacciano droghe ai bambini all'interno delle caramelle). Ho trovato questo libro veramente noioso.

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  7. Casata Ordine della Fenice
    Simona Anelli
    Prima Gold Dicembre

    Ormai mi sono affezionata alle Letture di Gruppo per leggere libri lontani dai miei canoni. Ho trovato questo giallo molto “godibile”, veloce e leggero. Il finale, come scrive Claudia, è scontato, ma il tutto è ben costruito e non ci sono divagazioni o “perdite di tempo” nè rallentamenti. Mi sono piaciute le figure dell’investigatore e di Charlotte. Lo consiglio.

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  8. Alice Fontana #ordinedellafenice

    Giallo godibile, come si suol dire "breve ma intenso".
    Non avevo mai letto opere di questo autore ma credo andrò ad informarmi! La presenza di pochi personaggi aiuta ad immedesimarsi di più nel libro, e dopo qualche capitolo sembra di essere attori di una cena con delitto moderna... Mi piace molto il rapporto tra Nigel e sua moglie che, rispetto ad altri romanzi di questo genere, non è di esclusione ma anzi di totale inclusione, Nigel la rende sua complice e alleata in tutto e questa cosa l'ho apprezzata parecchio...
    Devo ammettere che l'unica cosa che non ho apprezzato fino in fondo è il finale, risulta un po' veloce e scarno rispetto al resto del romanzo 🤷🏻‍♀️
    Però resta un buon giallo da comodino

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  9. Sabrina Di Stefano

    #ladredilibri

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    Intanto devo dire che questa copertina mi piace moltissimo e ha contribuito in gran parte a riporre l’attenzione su questo giallo degli anni ’40, rendendolo ancora più convincente e adatto come lettura in questo periodo natalizio.
    Il libro in realtà parte dalla fine, da quando i due piccoli di casa Restorick, John e Priscilla, stanno guardando dalla finestra il loro pupazzo di neve che man mano si sta sciogliendo e …
    Dal secondo capitolo veniamo catapultati nel passato, poco tempo prima in realtà, a quando il detective Nigel Strangeways viene invitato a Easterham Manor per risolvere uno strano caso di sedute spiritiche terminate in modo bizzarro. In realtà il povero detective si ritrova a dover risolvere un caso di suicidio… o omicidio ?!
    Questo giallo mi ha ricordato moltissimo quelli di Agatha Christie, in cui c’è l’amico Poirot che con grande maestria riesce a risolvere il caso senza far capire nulla al lettore, borbottando fra sé frasi alle volte senza senso che il lettore non riesce a ricostruire subito.
    L’ambientazione natalizia gioca moltissimo a favore della trama e mi è piaciuta l’idea di radunare tutti i personaggi in un’unica tenuta dove poi ci scappa il morto.
    I personaggi vengono tutti presentati fin da subito, descritti piuttosto bene, grazie anche a elementi chiave della loro vita passata utili all’indagine del presente. Tutti sembrano essere plausibili assassini, chi più chi meno ognuno sembra nascondere qualcosa di losco. Le piste offerte dal detective sono moltissime e durante la narrazione le sue teorie ribaltano di continuo la situazione, destabilizzando i sospetti e i pensieri che man mano il lettore si era formulato, rendendolo incapace fino alla fine di ricostruire i fatti e di individuare il colpevole.
    Se da un lato potrebbe risultare solo un giallo classico e antico, dall’altro per via del giocoso titolo e di contenuti della trama che richiamano temi ancora oggi molto frequenti, il libro risulta anche essere piuttosto moderno.
    La trama è avvincente, la lettura scorrevole, lo stile un misto tra classico e moderno. Una lettura natalizia che vale la pena di leggere.

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  10. Finitooo.....anche se all inizio non mi aveva catturata a forza di leggere mi ha iniziato ad appassionarmi.
    Mi è piaciuto anche se per essere un giallo è stato molto lento. Ho faticato a memorizzare tutti i personaggi. Non ci sarei mai arrivata al colpevole sono stata convinta del dottore fino alla fine. Il finale è stato perfetto ed in linea con il libro ...mi chiedo ci sarà un seguito???
    Carino ma non eccezionale ....ammetto che dal titolo mi aspettavo di più!!!! Comunque non bocciato perché da metà libro si è fatto interessante e coinvolgente. Un bel 7 se lo merita!!!!!!!

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  11. Elisa Erba
    Casata #ladredilibri
    Sin dalle prime battute ho avuto la sensazione che si trattasse di un giallo tradizionale alla Agatha Christie sia nell’ambientazione che nello sviluppo della trama.
    Non è un romanzo che fa perdere il sonno, ma si avvicina piuttosto a un classico della tradizione della detective story inglese da Sherlock Holmes in avanti in cui l’investigatore usa il cervello piuttosto che la forza. I personaggi sono interessanti e ben delineati, peccato solo per i bambini che dopo le prime pagine sono stati quasi letteralmente dimenticati e relegati a piccolissime comparse ..

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  12. Casata : #bambinisperduti
    Emily Ronza

    Ho adorato questo giallo natalizio: mi ha preso fin dalle prime pagine e l’ho trovato così avvincente!
    Lo stile dell’autore è chiaro, semplice e scorrevole. Peccato per un rallentamento durante la lettura dei capitoli finali. Si potevano tranquillamente evitare, anche perchè era un ripetersi della situazione (giá chiara).

    Comunque, ho apprezzato molto le possibili soluzioni del caso: erano tante e tutte plausibili e hanno reso l’indagine molto interessante.
    Molto buona anche la caratterizzazione dei personaggi. Ho adorato Nigel con le sue supposizioni e i suoi monologhi interiori. Ma anche la storia di Elizabeth non mi è dispiaciuta!

    L’unico problema di questo giallo è in effetti il finale. Mi è sembrato troppo affrettato e anche un po’ banale.
    Insomma, si tratta di un giallo carino, da leggere senza pretese, magari durante le feste natalizie.

    Io comunque durante la prima parte del libro, ho avuto la sensazione continua di aver giá letto questo libro. Soprattutto la scena del ritrovamento del cadavere. Chissà!

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  13. Giallo piacevole e scorrevole. Dopo i primi capitoli Mi ero un po' alienata, il ritmo mi è sembrato poco incalzante e coinvolgente. Dalla metà in poi invece la storia mi ha sopraffatto punto mi sono piaciute soprattutto l'ambientazione è l'atmosfera a metà tra Shakespeare e Agatha Christie. Tra i personaggi quello più intrigante è stato sicuramente quello della protagonista Elizabeth, misteriosa intrigante è un tantino anche diabolica. Negli ultimi tre capitoli ho capito subito Chi era l'assassino. Il gatto è troppo forte
    Voto 7
    Personaggi 9
    Ambientazione 9
    Finale 7
    Cover 7
    Stile 8

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  14. #lostinausten
    I primi capitoli del libro non mi sono per niente piaciuti, li ho trovati lenti e confusi. Dalla morte di Elisabeth invece ho iniziato ad appassionarmi. I miei sospetti sono andati subito su Andrea anche se avevo ipotizzato uno scenario più tipo gemelli Lannister. Alla fine comunque è stata una lettura piacevole e particolare, in tema con il.Natale ma dalle tinte dare. Ho apprezzato molto i personaggi dei bambini che, anche se sullo sfondo per la maggior parte della storia, si sono poi rivelati fondamentali ed hanno portato una ventata di aria fresca con le loro buffe chiacchiere.

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  15. Giulia chirco per #ladredilibri
    Ho onestamente fatto fatica a leggerlo e a finirlo. Le indagini sono tutte scombinate e come dicono gli stessi investigatori alla fine del romanzo sono state seguite un pó alla carlona. I personaggi poi sono delle macchiette... Primo fra tutti il dottor bogan che sembra essere il cattivo dei cartoni animati, il cattivo che fa il male solo perché é cattivo... Ma poi come avrebbe potuto insidiare due bambini all interno di una situazione familiare cosi chiusa e protetta? Assurdo. Non mi é piaciuto per niente.

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  16. #Lostinausten

    Manuela Bertuccelli

    Avevo acquistati il libro, poco prima che uscisse il sondaggio per la scelta della lettura mensile, incuriosita dalla trama e dalla copertina. Che dire, mi aspettavo qualcosa di più. O ingranato un po' ad abituarmi allo stile e ai personaggi, che pur se ben caratterizzati, non mi hanno fatto impazzire, fatta eccezione per l'investigatore Nigel e i suoi rimuginii ed elucubrazioni mentali. Comunque nel complesso, un giallo ben architettato anche se non ha grandi colpi di scena. Una cosa che invece ho apprezzato sono le citazioni a inizio capitolo.

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  17. 1° Gold di Dicembre

    Casata: #LostinAusten 

    " Il caso dell'abominevole pupazzo di neve " Nicholas Blake 



    Difficile che la lettura di un libro mi susciti indifferenza... purtroppo è quello che mi è successo... un libro che manca totalmente di coinvolgimento!

    Tanti personaggi coi quali non mi è scattata alcuna sorta di empatia, mi sono apparsi quasi non-umani, coi loro atteggiamenti così distaccati da ogni evento vissuto... mi sono chiesta se la colpa di tutto ciò fosse dettata dal fatto che il libro sia stato scritto così tanto tempo fa, ma poi no - mi sono detta - non è mica il primo libro " vecchio " che leggo,  ma mai nessuno mi ha fatto questo strano effetto!

    Freddezza... ecco la parola giusta che me lo fa descrivere... anche i personaggi che dovrebbero essere più passionali non sono riusciti a trasmettermi calore... in quello che piange disperato non ho avvertito la disperazione, di quella che in realtà è una viscida pettegola che tutti dovrebbero odiare non ho sentito il fastidio che gli altri avrebbero dovuto provare nei suoi confronti...e tutto ciò perché le emozioni non sono riuscite a uscire fuori dalla carta per arrivare al mio cuore, o almeno alla mia mente...

    Bocciato!

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  18. Giusy Guerra #lostinausten

    Letta la gold, in realtà non volevo leggerla, non mi ispirava neanche un po. Ma alla fine tutto fa brodo. Appena iniziato mi sembrava di essere finita in un libro di Sherlock Holmes e proseguendo sono stata catapultata in una puntata della signora in giallo passando per il tenente Colombo.
    Una riunione di famiglia, tanti troppi segreti, e la morte inaspettata di Elisabeth apre le prime pagine del libro. Alla fine non è neanche scritto male, ma la storia troppo scontata non depone a suo favore.

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  19. Veronica ferrante
    #lostinausten


    Ho iniziato questo volume con trepidazione in quanto era la mia prima gold,oltre che la nostra prima partecipazione a questa bookchallange.
    Il libro si svela un buon giallo che ti trattiene sulla storia, man mano che la si legge si scoprono le varie vicende che interessano i personaggi e che, l'autore è riuscito a intrecciare insieme a dei temi abbastanza attuali anche dopo tutto questo tempo.
    Mi è piaciuto molto il personaggio di Nigel Strangeway, che nel suo ruolo di detective, ha spesso dei commenti e delle intuizioni molto brillanti che incoraggiano il lettore a continuare a leggere.
    In definitiva la lettura si è rivelata piacevole e interessante.

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  20. Francesca Passaretti
    #ladredilibri

    Una villa della campagna inglese avvolta da una coltre di neve, una galleria di personaggi enigmatici e che evidentemente nascondono qualcosa, un investigatore brillante: gli ingredienti per una piacevolissima lettura ci sono tutti ed effettivamente questo libro lo è.
    L’autrice non è Agatha Christie, bensì Nicholas Blake, pseudonimo dell’irlandese Cecil Day-Lewis (padre dell’attore Daniel!) e il detective non è Hercule Poirot ma Nigel Strangeways, bizzarro già a partire dal nome, coadiuvato dalla vivace moglie Georgia.
    E’ proprio quest’ultima a dare il “LA” alla vicenda, quando una sua anziana cugina, Clarissa Cavendish, la chiama per invitare lei e suo marito a indagare su una strana vicenda avvenuta qualche giorno prima di Natale nella tenuta di Easterham Manor: qui, durante una seduta spiritica in una stanza della villa che si ritiene infestata, la gatta della famiglia ha avuto una spaventosa reazione. Il giorno dopo l’arrivo degli Strangeways a Easterham, però, l’oggetto dell’indagine passa dalla gatta alla giovane e bellissima Elizabeth Restorick, sorella del proprietario della magione, che viene ritrovata impiccata nella sua camera da letto.
    L’ipotesi del suicidio lascia ben presto spazio a quella dell’omicidio. E presumibilmente l’assassino è uno degli ospiti dei Restorick: oltre a Hereward Restorick e a sua moglie Charlotte, con i loro due bambini John e Priscilla, al momento del fatto sono presenti Andrew, fratello minore di Elizabeth e Hereward, la signorina Eunice Ainsley, il dottor Bogan, medico e amico di Elizabeth, e Will Dykes, uno scrittore che sembra avere una relazione con Elizabeth.
    Il personaggio di Elizabeth fagocita la scena: mentre all’inizio sembra una ragazza frivola, che ama stare al centro dell’attenzione (soprattutto degli uomini), nel corso della narrazione scopriamo anche i suoi lati più fragili e in un certo senso oscuri.
    Mentre gli adulti vengono interrogati e passano sotto la lente di ingrandimento di Strangeways e dell’ispettore della polizia locale Blount, i piccoli John e Priscilla vengono tenuti per quanto possibile all’oscuro dei dettagli della vicenda. I bambini quindi si dilettano a giocare con la neve, che continua a cadere copiosa, costruendo un pupazzo che in un primo momento assomiglia alla Regina Vittoria, ma quando si scioglie svela un ben più macabro contenuto.
    L’intreccio del romanzo è davvero particolare: innanzitutto la storia si dipana in un lungo flash-back. Si parte infatti dalla fine, con lo scioglimento del pupazzo di neve, per poi ripercorrere tutte le fasi che hanno portato a quell’evento. A mio avviso però complessivamente non raggiunge i livelli di eccellenza della maestra Agatha Christie (ma, in fondo, chi è paragonabile a lei?!).
    Il finale, con una sorta di cerchio che si chiude, è comunque spiazzante. Ho trovato stimolante seguire passo passo l’indagine di Nigel Strangeways, raccogliere indizi e parziali confessioni, e farmi un’idea dell’accaduto… senza però riuscire a svelare il caso fino alla fine.

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  21. Ottilia Mason
    Casata #bambinisperduti
    Il libro diciamo che comincia con la soluzione del caso... Quando il bambino guarda fuori dalla finestra e vede quella certa cosa... L'immagine rimane accantonata nel cervello del lettore durante tutto il libro e ricompare verso la fine, quando tutti cercano una persona che non si trova. Allora tutto il quadro si ricompone proprio mentre Nigel spiega la soluzione. Un tempismo davvero impeccabile. Nel complesso è stato meglio di altri gialli che ho letto in questi ultimi anni, ma mi sto accorgendo che non mi lasciano più così tanto col fiato sospeso come all'inizio. Ho capito di preferire i noir e gli hardboiled con ambientazioni meno nobili e investigatori con vite più trasgressive. Ma questi sono gusti personali. ⭐⭐⭐

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  22. Ellen bosa bambini sperduti. Primo Gold del mese di dicembre

    Siete state tutte bravissime... io questo libro l'ho iniziato il 2 e l'ho finito oggi il 24. Per me non è stata una lettura scorrevole. Purtroppo non mi ha catturato dall'inizio solo la parte finale ha alzato un po il mio interesse. Lo stile mi ha dato l'impressione fosse un misto fra Agatha Cristie e Poirot. I personaggi non sono stati di mio gradimento. Non è il mio genere. La copertina mi piace molto il resto mi ha deluso

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  23. Ordine della fenice
    La lettura è stata a tratti scorrevole, a tratti ostica. Però non so
    dire se dipende dal romanzo in se o se è "colpa" mia che attraverso un periodo di stanchezza e non riesco a trovare qualcosa di interessante. Poco interessante anche il finale, banale e scontato. Comunque tra i tanti personaggi presenti mi è piaciuta la cugina Clarissa che vive in un mondo tutto suo, alla fine del diciottesimo secolo anche se la storia si svolge nel 1940
    Maria Filippone

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  24. "Il caso dell'abominevole pupazzo di neve" di Nicholas Blake

    Giunti Editore, 2020
    336 pagine
    #ladredilibri

    Mancano pochi giorni a Natale, le campagne di Easterham Manor sono imbiancate da un folto strato di neve e la famiglia Restorick, come al solito, è riunita a Dower House, nell’Essex, con alcuni amici.
    Mentre i bambini giocano a costruire pupazzi di neve, gli adulti si intrattengono nella grande casa tra cene, pettegolezzi e... sedute spiritiche.
    Il detective Nigel Strangeways viene invitato da Clarissa Cavendish, cugina della moglie, per indagare sugli strani risvolti di una seduta spiritica che, invece di invocare uno spirito, ha fatto impazzire Scribbles la gatta di famiglia 🐈
    Ma la mattina dopo... Elizabeth Restorick, sorella del padrone di casa, viene trovata impiccata nella sua stanza: completamente nuda con le labbra dipinte di rosso, bella nella morte come nella vita!
    Sembra un suicidio, però Strangeways capisce subito che c'è qualcosa che non va, ci sono dei particolari che lo fanno sospettare che si tratti di un omicidio. Chi può essere stato?
    Nigel comincia ad indagare sulla strana famiglia e la sua insolita cerchia di amici: dallo scrittore innamorato, al medico che la curava, dal fratello devoto, all'amica gelosa... chi poteva avere un valido motivo per ucciderla??
    L'unica cosa certa è che qualcuno sta cercando di depistare le indagini... chi c'è dietro? 🙄

    Dal libro
    «Sembrano un gruppo stranamente assortito, sotto un tetto così amante delle convenzioni» commentò Georgia. «Una donna perduta, un gentiluomo di campagna anglosassone, una moglie americana, un uomo senza radici, una ragazza frivola e un ciarlatano.»

    Appena ho iniziato a leggere "Il caso dell’abominevole pupazzo di neve" ho capito che era un thriller tradizionale, stile Agatha Christie per capirci, e l'ho amato per questo 😁❤️
    Mi è piaciuto molto ed è stato un vero e proprio piacere, trovarmi in questa avventura con il detective Nigel Strangeways 👍🏻 e la lunatica Clarissa Cavendish 😍

    Consigliatissimo!!

    ⭐⭐⭐⭐✨

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  25. Monica Longi
    Ladre di libri
    Giallo piacevole, carino, si vede che è stato scritto anno fa, abbastanza in stile con la Christie.
    Linguaggio scorrevole. Diversi i moventi che possono aver armato la mano scellerata dell'assassino, un colpevole che, proprio a seconda della spinta, cambia volto, rendendo tutti sospettabili e nessuno innocente per principio.

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