Editore Brè Edizioni
Genere Miti
In un fantasmagorico paese arriva un circo un po' particolare che affascina da subito William, il nostro protagonista. Essendo Dottore, è abituato a vederne di tutti i colori tra pazienti e malattie, eppure sente subito una certa empatia con queste figure del circo, in particolare con la Diva, una donna doppia, affascinante quanto pericolosa. Lei nasconde un segreto e William non avrà pace finche non lo scoprirà.
Dopo che avrà scoperto quel segreto la sua vita non sarà più quella di prima!
Benvenuti al circo dei "mostri"!
Volevate la mia recensione? Eccovi qua la mia opinione.
Dopo questa storia in rima non sono più quella di prima.
Molto ho imparato, tutto è cambiato!!!
Tanti nuovi amici ho conosciuto grazie a un piccolo aiuto.
Tutto molto piacevole e assai scorrevole,
molto originale e mai banale.
La narrazione è piena di invenzione.
Sono stupita, tu sia riuscita
(cara autrice) a scrivere in rima
la tua opera prima.
Purtroppo la mia vena artistica finisce qui, non posso fare più di così (pardon 😃). Questa storia mi ha davvero stupita, non ho mai letto niente in rima, a parte qualche filastrocca, ma di sicuro non erano così lunghe. Inizio subito dicendo che avrei preferito una suddivisione in capitoli, perché leggere questa storia equivale ad andare in bicicletta giù per una discesa, ovvero si fa molto presto ma finisci col rischiare di perdere qualche pezzo "per strada", un'area di sosta, ovvero i capitoli, avrebbero fatto riprendere fiato. Ovviamente questo non ha influito sul voto, che è molto buono, sia chiaro, perché la storia e soprattutto l'originalità con la quale è scritta mi ha davvero colpito molto.
L'ambientazione, fortunatamente per me, non era troppo horror, anzi aveva proprio quella sfumatura che mi affascina e rende il tutto più brioso.
I personaggi sono davvero vari, tutti particolari, diversi, c'è il gobbo, il mangiafuoco, un trapezista e poi c'è lei, la Diva, "metà buona e metà cattiva". William, il Dottore, è subito attratto da lei, non ne ha paura, anzi, sente un'inspiegabile empatia verso di lei, come se facessero parte dello stesso "mondo" e condividessero un qualche legame speciale.
Non dobbiamo dimenticare che dietro alla trama apparentemente giocosa c'è un tema importante e molto attuale. Sono rimasta affascinata da questo messaggio di diversità e accettazione che emerge dalla storia.
"Invece a costoro parve un capolavoro,
esser aiutati e non scacciati,
esser benvoluti nonostante i vissuti.
Poichè eran uguali, persone e animali."
Un circo dove niente è come sembra, perché i "mostri" come li definisce la gente "normale" non sono altro che persone diverse sì, ma nel senso di speciali. In fondo chi decide chi o cosa è normale?
Ci sono varie scene che mi hanno colpito, la più importante quando William capisce finalmente chi è, perché la diversità è dentro ognuno di noi, poi la scena della passeggiata in cui tutti prendono finalmente una decisione e scelgono ... ehehe, no spoiler!
"The monsters circus" mi ha ricordato un cortometraggio che vidi diversi anni fa a scuola, si chiamava "Il circo della farfalla". Il tema è lo stesso: la diversità, mi ricordo che nonostante fosse durato solo una ventina di minuti mi colpii molto. Accettare gli altri, soprattutto se diversi da noi è una cosa molto importante, accettare non vuol dire "compatire" significa "rispettare".
Non dimentichiamocelo mai!
"Prima vi offende e poi pretende
che lo sosteniate che gli obbediate,
ma non vedete?
Per poche monete dei mostri ci dà!
Non è la verità!
Noi siamo persone,
non mostri da baraccone,
siamo creature dalle mille fatture ..."
Recensione a cura di
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