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giovedì 24 giugno 2021

Recensioni: "Morte di un guastafeste" - "La sorella di Mozart" - "Le disobbedienti"


"La sorella di Mozart" di Rita Charbonnier 

Pagine 330
Genere Narrativa Storica

Originalità 7
Trama 8
Narrazione 8
Personaggi 8
Descrizioni 7
Ambientazione 7
Finale: Fare pace con se stessi

Voto Finale: 8

Nannerl Mozart era la sorella maggiore di Mozart, genio indiscusso della musica.
Quello che forse molti ignorano è che anche Nannerl era una brillante pianista ma il fratello e il suo essere donna l'hanno fatta sprofondare nell'ombra.
La storia inizia nel 1777 quando Nannerl racconta la sua storia al Maggiore Franz Armand d'Ippold, padre di una sua allieva e suo fidanzato.
La storia poi prosegue fino alla vecchiaia di Nannerl.

👉 Nannerl era una bimba prodigio fino a quando non è nato il fratello, Wolfgang. Il ruolo della protagonista le venne tolto e le venne assegnato il compito di accompagnatrice. 
Il padre decise di puntare tutto sul maschio, poco importava se anche Nannerl era eccezionale come il fratello. Lei era una donna, doveva stare al suo posto e non poteva comporre, era cosa da uomini. 
Prima il padre faceva esibire i figli fino allo sfinimento nelle più importanti corti d'Europa, poi obbligò Nannerl a dare lezioni di piano per pagare i viaggi del fratello.
Il rancore alla fine cambiò Nannerl, il rapporto con il fratello si disintegrò e lei si chiuse in se stessa. Smise di combattere per la sua musica, invece di ribellarsi, assunse il ruolo della vittima e si lasciò sfuggire tutte le opportunità che il fratello tentava di darle.

👉 All'inizio Nannerl mi faceva pena ma poi diventa intollerabile. Con il suo carattere esplosivo e la sua testardaggine si è auto-distrutta, per principio e presa di posizione, decide di non suonare, di non tenere concerti anche se glielo chiedono.
Acida, permalosa e sciocca, ecco come diventa Nannerl. Inizia a prendersela con tutti, anche con bambini di dieci anni che non le hanno fatto nulla.
A conti fatti, però, è andata meglio a Nannerl che al fratello.

👉 La rabbia e la delusione di Nannerl escono dalle pagine del libro e investono in piena faccia il lettore.
Tutto quel talento messo a tacere solo perché era una donna.

👉 Il padre di Nannerl e Wolfgang era un uomo estremamente colto ma anche retrogrado su certe opinioni. Ha rovinato la carriera della figlia perché convinto che il compito delle donne era fare figli. Il genio di Nannerl viene sprecato a causa della sua ottusità. 
Lui era un approfittatore, ha spremuto i figli per fare quanto più denaro possibile e li ha rovinati.

👉 Una lettura coinvolgente e scorrevole.
Ho preso questo libro anni e anni fa ma lo avevo messo da parte perché non mi ispirava più. Dovrei avere più fiducia nella me del passato perché alla fine questo libro mi è piaciuto molto.

"Morte di un guastafeste" di M. C. Beaton 
Vo. 8 I casi di Hamish Macbeth 

Pagine 218
Genere Giallo

Originalità 7
Trama 7
Narrazione 8
Personaggi 8
Descrizioni 7
Ambientazione 8
Finale: Malinconico

Voto Finale: 7+

Hamish Macbeth è caduto in disgrazia. 
È stato degradato, è tornato a essere un semplice agente di polizia, si è lasciato con la sua fidanzata e al villaggio di Lochdubh, nel nord della Scozia, ce l'hanno tutti con lui.
Un'amica gli consiglia di prendersi una vacanza, decide di quindi di andare a Skag.
Il soggiorno procede piuttosto bene, fa subito amicizia con gli altri ospiti dell'hotel ma c'è una nota dolente: Bob Harris, un uomo collerico che non fa che attaccare la moglie e gli altri ospiti.
Fortuna che qualcuno gli tappa la bocca ... per sempre.

👉 Hamish è un agente pigro quanto brillante. Per i suoi superiori è un male necessario perché è una spina nel fianco ma sa fare bene il suo lavoro e lascia che loro si prendano tutti i meriti.
Risolve tutti i casi di cui si occupa e non lascia mai perdere, deve prendere il colpevole giusto.

"Se Macbeth incappa in un delitto, il delitto viene risolto."

👉 Hamish ha un modo di indagare del tutto particolare: lui sguinzaglia i suoi parenti e amici.

👉 Nel libro c'è una scena molto commovente e di grande umanità. Intenerisce e strazia il cuore allo stesso tempo.

👉 In generale, è un caso un po' malinconico questo.

"Il mondo, là fuori, era un gran brutto posto."

👉 Adoro questa serie, è scritta benissimo e i personaggi sono delineati molto bene. Non manca un pizzico di ironia. Quando si inizia a leggere, smettere è difficile.

"Le disobbedienti. Storie di sei donne che hanno cambiato l’arte" di Elisabetta Rasy

Pagine 266
Genere Storia dell'arte

Originalità 6
Trama 7
Narrazione 5
Personaggi 7
Descrizioni 6
Ambientazione 6
Finale: Malinconico

Voto Finale: 6

Il libro racconta la storia di sei donne che con coraggio si sono fatte largo nel mondo dell'arte, una realtà più che altro maschile.
Hanno combattuto contro imposizioni, regole maschiliste, contro una vita che le remava contro per raggiungere i loro sogni.

👉 Il libro parla di Artemisia Gentileschi, Elisabeth Vigée, Berthe Morisot, Suzanne Valadon, Charlotte Salomon e Frida Kahlo.
Hanno tutte avuto vite complicate. Artemisia ha affrontato un processo contro l'uomo che l'aveva stuprata, ha sopportato torture e alla fine ha dovuto anche cambiare città. Charlotte muore giovane ad Aushwitz. Frida ha lottato tutta la vita contro il suo corpo, rovinato in un incidente.
Molte di loro sono state amanti e muse di grandi pittori, hanno imparato a dipingere dai padri e quasi tutte hanno un carattere forte e ribelle.

👉 Nel libro vengono raccontate le loro storie ma anche la parte storica ha il suo peso. Si parla non solo di loro ma anche di grandi pittori che hanno conosciuto. 
Qui forse l'autrice si lascia un po' andare, si allontana dall'argomento principale, divaga, si sofferma troppo su altri pittori.
Le parti più tediose sono però quelle in cui parla nel dettaglio dei quadri. Un conto è vederli, un conto è leggere di essi.
Inoltre, la scrittrice è piuttosto ripetitiva.

👉 Le varie storie sono raccontate a salti, si va continuamente avanti e indietro nel tempo, non segue l'ordine cronologico.

👉 L'idea alla base del libro è carina ma non ho apprezzato la narrazione.

2 commenti:

  1. de La sorella di Mozart ne ho sentito parlare e sembra davvero interessante, soprattutto per il punto di vista

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