Vol. 9 di Le indagini di Kim Stone
Pagine 320
Genere Giallo
Originalità 7
Trama 7
Narrazione 8
Personaggi 8
Descrizioni 7
Ambientazione 6
Voto Finale: 7+
Il ricordo del tragico finale del volume precedente torna prepotentemente a tormentare i cuori.Quell’indagine ha portato via molto a Kim, le ha lasciato cicatrici profonde e non parlo di quelle fisiche.
Dopo un periodo di riposo forzato, Kim toglie il gesso alla gamba e senza indugi torna al lavoro.
Viene assegnato un nuovo membro alla squadra e viene subito messo alla prova.
Il precedente caso sembra non finire mai di tormentarli. Non tutti i colpevoli sono stati puniti, alcuni l’hanno fatta franca ma ecco che uno di loro viene ucciso e Kim si ritrova ora ad indagare sulla sua morte. Le indagini la portano di nuovo all’ospedale, la vittima era un medico.
👉 Il libro ci offre un doppio caso. Mentre Kim era fuori gioco, la sua squadra era stata divisa in altri reparti e Stacey si è occupata di una minore scomparsa. Quel caso non l’ha portato a termine quindi continua a lavorarci con il permesso di Kim.
👉 Kim è un personaggio complesso, per lei amore è uguale a perdita, le sue emozioni sono assopite ma la squadra è tutto per lei, è famiglia.
👉 Kim è sempre più arrabbiata, la sua vita è tosta, ha perso e sopportato davvero tanto. Dopo gli ultimi eventi, Kim è ancora più dura.
C’è da dire che l’autrice non le risparmia niente, si accanisce su di lei senza pietà.
👉 Bryant è sempre al fianco di Kim, un po’ grillo parlante, un po’ angelo custode. È sempre pronto a battibeccare con lei per farla ragionare.
👉 Un caso doloroso sotto molto punti di vista, alla prima vittima ne seguiranno molte altre. Kim deve ragionare in fretta.
👉 Questa volta ho intuito il colpevole ma mi mancava il movente. Le indagini sono state ugualmente accattivanti, ricche di interrogatori e colpi di scena.
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