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sabato 18 agosto 2018

Recensione Lettura di Gruppo: "La lettrice che partì inseguendo un lieto fine" - Katarina Bivald


Editore Sperling & Kupfer
Pagine 270
Prezzo Cartaceo 8,00 €
Prezzo Ebook 8,99 €
Prima Pubblicazione 2011
Genere Narrativa

Se la vita fosse un romanzo, quella di Sara non sarebbe certo una storia d'avventura. In ventotto anni non ha mai lasciato la Svezia e nessun incontro del destino le ha scompigliato l'esistenza. Timida e insicura, si sente a suo agio soltanto in compagnia di un buon libro e i suoi migliori amici sono i personaggi nati dalla fantasia degli scrittori, che le fanno vivere indirettamente sogni, viaggi e passioni. Fino al giorno in cui riceve una lettera da una piccola città dal nome bizzarro, sperduta in mezzo all'Iowa: Broken Wheel. A scriverla è una certa Amy, sessantacinquenne americana che le invia – dalla propria vastissima biblioteca personale – un romanzo richiesto da Sara su un sito web. È così che inizia tra loro una corrispondenza affettuosa e sincera, che apre a Sara una finestra sulla vita: Amy le dimostra che è possibile amare la lettura senza per questo isolarsi dal mondo, perché è bello condividere ogni piccolo momento prezioso, anche se si tratta di un romanzo. E dopo un fitto scambio di lettere e libri durato due anni, Sara stessa trova finalmente il coraggio di attraversare l'oceano per incontrare l'amica lettrice. Tuttavia, come in un inatteso capovolgimento di trama, non c'è Amy ad attenderla: il suo finale, purtroppo, è giunto prima del previsto. Ci sono però tutti gli eccentrici abitanti di cui Amy le ha tanto parlato. E mentre loro si prendono cura della spaurita turista (la prima nella storia di Broken Wheel), Sara decide di ricambiare la gentilezza iniziandoli al piacere sconosciuto della lettura. Proprio lei, che ha sempre preferito i libri alle persone, in quella città di poche anime ma dal cuore grande troverà amicizia, amore ed emozioni da vivere sulla pelle: finalmente da vera protagonista della propria vita.

Gli abitanti di Hope accolgono con curiosità la visione di quella strana creatura che se ne sta sul marciapiede a leggere, circondata dai suoi bagagli.
Una creatura dall'aspetto scialbo, ossuto, anonimo, che risponde al nome di Sara.
Sara è una libraia disoccupata, piuttosto noiosa. Lei sta aspettando Amy, l'amica di penna di Broken Wheel, cittadina che fa storcere il naso agli abitanti di Hope, quando questi la sentono nominare.
I passanti, comunque, si dimostrano disponibili con Sara e quando è chiaro che Amy non verrà a prenderla, si organizzano per portare Sara da lei.
Arrivata a Broken Wheel, Sara capisce il perché del disappunto dei cittadini di Hope nei confronti di quel posto. È fatiscente, pressoché disabitato, Sara però vuole restare ad ogni costo, è venuta dalla Svezia per Amy e vuole assolutamente incontrarla ... ma l'aspetta una brutta sorpresa.

" ... molti dei suoi rapporti più importanti erano stati con personaggi di fantasia che neppure esistevano ..."

L'arrivo di Sara (una turista!) porta grande scompiglio a Broken Wheel, tanto che di lei parlano anche alla riunione del Consiglio Comunale.
Per loro è assolutamente insolito avere una turista in città, che cosa possono farle fare? Cosa possono farle vedere? Magari possono farle fare un giro in campagna? O magari possono organizzarle un amore estivo? Tanto per rendere il suo soggiorno ancora più eccitante! Tom farebbe proprio al caso suo! Perchè non assegnarli il delicato incarico?
Sara, però, ha altri piani, piani che riguardano i suoi amati libri.

"Sembrava che Sara volesse soltanto leggere in pace senza essere disturbata."

"La lettrice che partì inseguendo un lieto fine" ha provocato in me reazioni opposte.
Molti aspetti di questo libro mi sono piaciuti, molti altri no.
Partiamo dagli aspetti negativi.
La figura di Sara viene descritta abbastanza bene, ma lo stesso non vale per gli altri personaggi che, al contrario, sono appena abbozzati (fisicamente), tanto che durante la lettura, faticavo ad immaginarmeli.
Sara, poi, è una protagonista decisamente noiosa, legge, legge e legge.
Insomma, i lettori non sono protagonisti molto attivi ed eccitanti.
Cosa ancora più fastidiosa sono, però, gli spoiler! 
Il testo è pieno di spoiler su altri libri (esempio: Jane Eyre, Pomodori verdi fritti, Orgoglio e pregiudizio)! In alcuni casi, viene raccontata proprio la fine! 
È bello che consigli altri libri (mi sono anche segnata dei titoli) però l'autrice poteva evitare di fare spoiler!
Inoltre, la scrittrice (attraverso Sara) critica a briglia sciolta diversi autori e su altri, invece, racconta aneddoti curiosi.
Passiamo ora agli aspetti positivi del libro.
Ho trovato molto dolce la solidarietà tra i cittadini di Broken Wheel, la prontezza con cui si aiutano a vicenda, la generosità che li spinge ad offrire senza aspettarsi nulla in cambio.
Tutti i cittadini sono pazzeschi! Hanno tutta una loro serie di problemi ma questo non impedisce loro di inventarsi piani assurdi ma fantastici!

"Ma che cos'ha questa città?"

La particolarità che più ho amato di "La lettrice che partì inseguendo un lieto fine" è il suo essere anticonvenzionale.
È un libro contro le consuetudini, un libro che esalta l'amore universale, privo di barriere.
Inoltre, mentre leggevo, mi riconoscevo nelle abitudini da lettrice di Sara.


La trama segue un po' lo stile delle storie di Fannie Flagg, un po' assurda, molto simpatica, non troppo rocambolesca.
Il tutto si svolge lì, a Broken Wheel, scenario di drammi, di amori e di nuovi inizi.


"La lettrice che partì inseguendo un lieto fine" è quindi un libro che, tutto sommato, mi è piaciuto.
Ha i suoi difetti, ma ha anche molti pregi, motivo per cui, gli assegno:

4 Wonderland su 5

"Erano opere che, quando alzavi gli occhi dalle pagine, ti spingevano a pensare che il mondo fosse un po' più pazzo, strano e bello di quanto era in realtà."

Commenti dalla lettura di gruppo:

Elisa:
"Io lo volevo leggere da tanto. Ci sono state delle parti che mi hanno annoiata, altre invece che ho letto con divertimento. Nel complesso mi è comunque piaciuto. Ho adorato tutti gli abitanti della cittadina. Mi ha fatto respirare grande solidarietà e amicizia, anche se nel loro strano modo. Per me promosso!"

Monica:
"A me è piaciuto molto... Mentre lo leggevo mi sembrava di essere in uno di quei film ambientati negli anni 50/60 con quella cittadina e gli abitanti particolari."

Roberta:
"A me è piaciuto tanto anche se all'inizio l'ho trovato lento....poi la libreria mi ha fatta impazzire un'ottima idea. La cosa che mi ha fatta più sorridere è stata la decisione che per far arrabbiare gli abitanti del paese vicino ha fatto trovare tutti gli abitanti con un libro in mano a far finte di leggere!!!!
Ha funzionato per far iniziare a leggere!!!"

Cristina:
"Carino ma niente di che. Lettura leggera che presto dimenticherò. L'unica cosa che ho adorato è stato che la protagonista cita diversi libri che ovviamente da brava lettrice quale sono, mi sono appuntata. Nello stesso tempo mi irritavano gli spoiler che lei faceva. L'ambientazione invece stile America anni 50 mi è piaciuta ma non il troppo buonismo dei cittadini che invece ho trovato inverosimile. ...... vogliamo parlare della protagonista? Una ragazza che non ha una vita in Svezia arriva in America e diventa l'amica di tutti boooooh. Non mi ha convinto!"

Sabrina:
"È un libro che non avrei mai letto di mia spontanea volontà, forse già dopo le prime pagine lo avrei abbandonato, è stata una lettura "carina", non ho provato alcuna emozione, non ho avuto dubbi sul finale abbastanza prevedibile.
Di sicuro mi è piaciuta la creazione della libreria e il modo della protagonista di avvicinare i cittadini di quel piccolo paese alla lettura."

Giulia:
"Ero convinta di trovarmi di fronte ad un romanzo leggero, frivole, invece ho letto una gran bella storia, ricca di sentimenti e riflessioni sul continuare a cercare quello che realmente si desidera, e a godere fino in fondo del viaggio che tutti intraprendiamo, quello della vita, che però deve essere vera, intrisa di tutto ciò che siamo e che proviamo."

Arianna:
"Davvero carino! Mi era sembrata una storia un po' semplice... e invece scslda proprio il cuore! Vorrei conoscerli tutti questi personaggi... gran belle persone!"

Maria Francesca:
"Il libro nel complesso è carino. Ho trovato alcune vicende sbrigative e improbabili, ma mi è piaciuto come questo libro emani "amore per la lettura" e quel senso di comunanza che caratterizza le piccole realtà. Vengono citati molti titoli di libri; alcuni li ho segnati, cercando di sorvolare sulle anticipazioni che ne fa l'autrice."

Manuela:
"Delusa da questa lettura che definisco noiosa e lenta. Ho trovato una storia poco credibile, troppo buonismo in questa cittadina sospesa nel tempo. La protagonista poi è tanto tanto noiosa e gli altri personaggi gli ho trovati poco convincenti. Basta dire che la cosa che mi è piaciuta di più è stata l’enorme quantità di libri citati, me ne sono segnata qualcuno."

Eleonora:
"Mhm, carino si, però non era come me lo aspettavo, immaginavo qualcosa di più incentrato sui libri, invece l'ho trovato un pò dispersivo, troppo lungo, storie d'amore confuse, personaggi strani, una cittadina tutta strana, ma la trama non l'ho capita, insomma Sara viene lì dalla Svezia e nessuno le dice che Amy è morta...mhm, poi lei arriva, tutti la ospitano e non le fanno pagare niente, vive a casa della sua "amica" morta, perchè non torna a casa?Cosa sta a fare lì?"

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