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mercoledì 12 febbraio 2020

Recensioni: "Due delitti per un monaco" - "Quando Hitler rubò il coniglio rosa" - "Omicidi per signorine"

 "Due delitti per un monaco. Le indagini di fratello Cadfael: 5" di Ellis Peters

Editore Tea
Genere Giallo Medievale

La cittadina di Shrewsbury è in fermento, un grande matrimonio sta per essere celebrato.
Il barone Houn de Domville, uomo brutale, severo e collerico ha chiuso un affare con gli zii della giovane, triste e minuta Iveta de Massard.
La bella fanciulla è stata venduta all'attempato barone.
Mentre il corteo nuziale sfila per il paese, fratello Cadfael è impegnato a rifornire di medicine l'ospedale locale. Lì, incontra anche un uomo incappucciato, un lebbroso, dall'aspetto deturpato dalla malattia.
Non sarà l'unico incontro della giornata, nell'orto del monastero, fratello Cadfael si imbatte anche in due giovani innamorati. Joscelin, lo scudiero nonché nipote del barone e ...
Senza approfondire oltre, possiamo dire che gli ingredienti per un giallo interessante ci sono! Due tutori avari, un signore maligno, due amanti divisi, una fanciulla tenuta prigioniera e costretta a sposare un uomo che non vuole.
Non dimentichiamoci dei lebbrosi dell'ospedale!
Ma qual è il caso da risolvere?
La provvidenza sorride alla povera fanciulla. La notte prima del matrimonio, il suo promesso sposo viene fatto uscire di scena.
Il suo corpo senza vita viene ritrovato nel bosco.
 Fratello Cadfael deve darsi da fare per scoprire chi è l'assassino, prima che un innocente venga ingiustamente accusato.

"Gli animi nobili  sono tutti parenti tra loro."

Adoro questa serie di gialli per Cadfael, il detective dilettante protagonista.
Cadfael è un monaco particolare, prima di servire Dio ha combattuto in sanguinarie battaglie e si è lasciato cullare dai piaceri carnali.
In età matura ha poi deciso di indossare il saio, senza però smettere di essere la persona che era.
Cioè basta duelli e spargimenti di sangue per mano sua, ma il cavaliere valoroso e leale di un tempo non ha cessato di esistere.
Cadfael è un uomo saggio e giusto, lo si vede da come affronta le indagini. Spesso chiude gli occhi e lascia fare, è un amico prezioso e un giustiziere tremendo.
I casi di cui si occupa non sono molto complicati, non tutti almeno, ma è la sua umanità a rendere speciali questi libri.
L'ambientazione non è molto marcata, non in tutti i testi almeno.
In questo libro è evidente il contesto medievale senza essere troppo invasivo.
I libri della serie possono essere letti a caso, ma sarebbe meglio seguire l'ordine giusto per la storia relativa il monastero e i monaci.

"Quando Hitler rubò il coniglio rosa" di Judith Kerr 

Editore Bur
Genere Narrativa

Questo libro ci mostra, attraverso gli occhi di una bambina, i fatti antecedenti l'inizio della seconda guerra mondiale.
Prima che Hitler salisse al potere, Anna, la nostra piccola protagonista, non sapeva nemmeno cosa la rendesse un'ebrea, non sapeva quale segno distintivo l'etichettasse in quel modo.
Non sapeva nemmeno cosa fossero i nazisti e i socialisti.
Quello che Anna sa è che suo padre è un giornalista e scrittore famoso e che i nazisti ce l'hanno con lui per qualche motivo.
Anna sa anche che suo padre teme l'elezione di Hitler, tanto che decide di trasferire tutta la famiglia in Svizzera.
Suo padre ha già intuito ciò che potrebbe succedere loro.
Quando Hitler vince le elezioni, infatti, sulla testa del padre di Anna viene messa una taglia e per la loro famiglia, le cose non saranno semplici.
Inizia per loro un lungo e difficile viaggio.
Proprio durante quel percorso, Anna realizza che ciò che conta davvero è lo stare insieme, finché sono uniti, il resto non conta, non le importa nemmeno più che Hitler stia giocando con il suo coniglio rosa.
Questo libro non è auto-conclusivo, si interrompe all'inizio di un nuovo viaggio.
Il seguito si chiama "La stagione delle bombe" e non vedo l'ora di leggerlo!
"Quando Hitler rubò il coniglio rosa" è un testo che mi è piaciuto molto.
Non ci sono scene particolarmente violente ma senza dubbio il contesto storico occupa un posto rilevante all'interno della storia.
Il libro si apre con le elezioni tedesche, siamo a Berlino, nel 1933 e sono maggiori le persone che sottovalutano le conseguenze della vittoria di Hitler, che quelle che intuiscono cosa accadrà.
Fortunatamente, la famiglia di Anna è una di quelle che avverte il pericolo e scappa preventivamente.
Non tutti, però, seguono il loro esempio, anzi alcuni, come si legge nel libro, pensano che si preoccupino per nulla.
Questo libro è interessante anche e soprattutto perché mostra proprio questo: i pensieri, gli atteggiamenti delle persone all'epoca. Inoltre, mostra un altro punto di vista, quello degli ebrei profughi, quelli che hanno viaggiato continuamente per sfuggire a Hitler.
Parte della storia è autobiografica, è basata sui primi anni di vita dell'autrice.
Questo è un libro perfetto per i lettori più giovani, li avvicina alla storia attraverso una protagonista della loro età.
Trovo, però, che sia un'ottima lettura anche per i più grandi.


"Omicidi per signorine. Miss Detective" di Robin Stevens 

Editore Mondadori 
Genere Giallo

Alla scuola Deapdean, due studentesse hanno creato un club insolito. Daisy e Hazel hanno fondato la società investigativa Wells & Wong.
In pratica, sono la versione femminile e fanciullesca di Sherlock Holmes e Watson.
Daisy è l'autoritaria presidente, brillante quanto dispettosa. Lei è quel genere di persona sempre perfetto, anche dopo aver vomitato per sei ore. Di questa sua bellezza e della fama, Daisy ne approfitta spudoratamente. Non ha problemi a mentire ... lo fa anche molto bene.
Hazel è invece l'esatto opposto. Lei è meno sfacciata, meno attraente, lei stessa afferma poi che è troppo bassa e troppo cinese per ricoprire il ruolo di eroina! Per questo si stupisce non poco quando realizza che è lei ad aver procurato il primo caso alla società investigativa.
Come? Trovando il cadavere della professoressa Bell.
Hazel l'ha trovata in palestra, però, quando ritorna dopo aver chiesto aiuto, il corpo non c'è più.
Nessun problema! Anzi, è meglio così, pensa Daisy. Loro saranno le uniche ad indagare sull'omicidio, nessun poliziotto tra i piedi. Il caso è unicamente loro.
Daisy sguinzaglia le sue informatrici, è tempo di indagare.
"Omicidi per signorine" è il primo di una serie di gialli per ragazzi.
L'idea di queste due giovani detective è carina ma il primo caso non è risultato essere particolarmente brillante.
La storia è narrata da Daisy, la nostra Watson.
Non ci sono scene estremamente macabre o impressionanti ma alcune parti sono piuttosto avvincenti.
Certo, non è una storia che ti tiene con il fiato sospeso, il caso non è eccezionale, anzi, la soluzione è facile da intuire, è un libro per ragazzi, semplice ma carino.
Penso che leggerò anche il seguito, non so però se leggerò tutti i volumi della serie.

2 commenti: