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giovedì 23 dicembre 2021

Recensioni: "La profezia dell'armadillo" - "Un polpo alla gola" - "Per mano mia"


"La profezia dell'armadillo" di Zerocalcare 

Pagine 160
Genere Fumetto

Originalità 8
Trama 7
Narrazione 6
Personaggi 8
Descrizioni 6
Ambientazione 6
Finale: Una pugnalata

Voto Finale: 7+

Zerocalcare è un ragazzo con una coscienza a forma di armadillo, è il suo lato razionale.
In questo volume ci sono varie mini storie, alcune sono legate da un filo conduttore: Camille, l'amica di Zero che è morta.

"È dall'altra parte di Roma! Serve il passaporto per venirti a prendere."

👉 Zero è un paranoico abitudinario. Va in tilt solo facendo la spesa perché indeciso se prendere il solito e andare sul sicuro o tentare il nuovo rischiando una delusione e la bancarotta.
Per lui comprare una pianta è come avere un figlio, un impegno enorme che richiede tanta responsabilità.
E quando la sua camera ha raggiunto la soglia massima di disordine ... pensa se è il caso di cambiare pianeta.
Crede che dietro ad eventi apparentemente banali ci siano chissà quali significati e ha una fede cieca nel Dio del giorno dopo.
Un ragazzo attanagliato da mille dubbi, che si sente così inadeguato, rispecchia un po' tutti noi.

👉 Il suo armadillo mi fa morire e anche il suo amico Secco ha una filosofia di vita affascinante.

👉 Attraverso queste storie l'autore ci parla della vita, è difficile non ritrovarsi almeno un po' tra queste pagine. 

👉 Un libro che ti regala tanti sorrisi ma anche tante pugnalate.

"Mi manca quando eravamo leggeri." 

"Un polpo alla gola" di Zerocalcare

Pagine 190
Genere Fumetto

Originalità 8
Trama 8
Narrazione 6
Personaggi 8
Descrizioni 6
Ambientazione 6
Finale: Una pugnalata

Voto Finale: 8

Questa storia inizia quando Zerocalcare e i suoi amici hanno dieci anni e a scuola infrangono le regole e vanno nel bosco.
Quel che accade avrà ripercussioni nel futuro. Zero si porterà il peso per anni e anni.

👉 Rispetto alla storia precedente, questa è meglio costruita, però i disegni sono in bianco e nero.

👉 Filo conduttore è il senso di colpa che non ti molla mai.

👉 C'è anche un mistero, un giallo che ci accompagna per tutto il libro.

👉 Concordo con l'autore, le due di notte sono il momento più bello della giornata 😆

"Per mano mia. Il Natale del commissario Ricciardi" di Maurizio De Giovanni 
Vol. 5 Il commissario Ricciardi

Pagine 299
Genere Giallo

Originalità 8
Trama 7
Narrazione 8
Personaggi 8
Descrizioni 7
Ambientazione 7
Finale: Saper perdonare

Voto Finale: 7+

Il brigadiere Maione non si capacita del fatto che gli assassini uccidono sempre nel momento meno opportuno. O a fine turno, o quando piove senza sosta o una settimana prima di Natale.
Del resto anche il dottor Modo condivide il suo scontento, ha sempre più paura della centralinista perché ormai sa che è sempre Ricciardi a chiamarlo e sempre per casi violenti e sempre quando il tempo è pessimo.
Ed ecco quindi che i due con il commissario vanno a Margellina dove il custode di un palazzo li attende.
Racconta loro che due zampognari sono andati a suonare in uno degli appartamenti ma ne sono usciti subito perché si sono trovati davanti una scena impressionante.
Marito e moglie sono stati uccisi in casa loro.
Lei è stata sgozzata e il suo spettro ripete continuamente: "cappello e guanti?".
A lui hanno riservato un trattamento peggiore, il suo fantasma dice: "Io non devo niente, proprio niente."
Lui tra l'altro era ufficiale della milizia portuaria del fascio. Un caso delicato quindi.
Nel presepe poi è stata rotta una statuina e si sa, a Napoli hanno tutte un significato particolare.

"Non è il Natale, è la cattiveria degli uomini che mi mette tristezza."

👉 La storia inizia con un'associazione impressionante di immagini. Le mani dell'assassino che con delicatezza preparano il presepe.

👉 In questo libro c'è anche un secondo caso, uno vecchio che si riapre e riguarda da vicino il brigadiere. Questa parte l'ho trovata molto interessante.

👉 Bambinella mi fa sempre impazzire, l'adoro! Un personaggio sopra le righe, dal cuore d'oro. Pazzerella e saggia.

👉 Il Natale tra queste pagine è tetro, malinconico, povero. Il tema però del libro è il perdono.

👉 Napoli l'ho percepita di meno questa volta.

👉 Non manca l'ironia come quando il parroco scappa nel vedere una parrocchiana chiacchierona in arrivo.

"Come se i cittadini di quel posto speciale volessero costantemente dire: è difficile, difficilissimo. Ma ce la facciamo lo stesso."

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