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domenica 4 maggio 2014

"Jane e lo spirito del Male" - Stephanie Barron


Editore TEA
Pagine 323
Prezzo 12,00 EURO
Prezzo ebook 8,99 EURO
Anno prima edizione 2010
Genere: Giallo storico 

Canterbury, 1805. Nell'aristocratica cittadina, gremita di tutta la migliore società inglese in occasione delle annuali corse di cavalli, l'atmosfera si presta agli scandali. Eppure, neanche Jane è preparata alla drammaticità degli eventi di cui sta per essere involontaria spettatrice. Una nobildonna francese di straordinaria bellezza, nota per i suoi costumi sfacciati, viene trovata morta, orrendamente strangolata. Lo scalpore e lo shock lasciano presto spazio alle accuse e gli occhi di tutti puntano su un uomo, un mascalzone che non aveva fatto mistero della sua attrazione per la vittima. Ma Jane, come sempre, non ama fermarsi alle
apparenze e decide di approfondire le indagini per conto suo, portando presto alla luce una serie di indizi per lo meno insoliti, che puntano tutti nella stessa direzione. Intanto, le forze di Napoleone si stanno avvicinando alle coste del Kent, minacciando l'incolumità della popolazione. Tuttavia, Jane non è disposta ad abbandonare il caso per mettersi in salvo in terre più sicure, anche se la sua sete di giustizia potrebbe costarle il prezzo più alto: la sua stessa vita.






“Jane e lo spirito del Male” è il quarto libro della saga “Le indagini di Jane Austen”. Saga basata sulle prodezze e le avventure della scrittrice Jane Austen.
Il libri sono scritti sotto forma di diario e gli eventi narrati sono tratti dalla corrispondenza reale di Jane Austen.
Il libro, infatti, non è soltanto un giallo ottocentesco ma anche una testimonianza storica che narra gli eventi, tra cui le guerre napoleoniche, che si susseguirono in quegli anni.
In questo volume Jane si ritrova, dopo la morte del suo affezionato padre, ospite dal fratello Neddie a Canterbury. Durante la permanenza presso l’agiata famiglia del fratello, Jane si imbatte nell’omicidio di una donna francese: Mrs. Gray. Donna non del tutto stimata. Neddie, il fratello di Jane, è Giudice di Pace e con l’aiuto dell’intelligenza e della sagacia della sorella, si mette sulle tracce dell’assassino.
Da subito le colpe cadono sul malcapitato Mr. Collingforth che per fuggire dalle accuse, si allontana in fretta e furia dalla città.
Sia Neddie che Jane, però, credono Mr. Collingforth innocente e si prodigano per scoprire il vero assassino.
Intanto si scopre che Mrs. Grey era in realtà una donna scaltra che inviava informazioni in patria per facilitare le mosse di Bonaparte sul continente inglese.
L’omicidio prende quindi una sfumatura aspra, la vittima non è più un’indifesa dama ma una spia francese.
Chi ha ucciso Mrs. Gray? Forse il suo stesso marito che è a capo di un’importante banca inglese? Oppure uno dei suoi tanti amanti da cui Mrs. Gray attingeva informazioni importanti da inviare in patria?
Questo lo scoprirete solo leggendo, io però posso darvi la mia opinione.
Innanzitutto, già a pagina 46 ho potuto intuire come la dinamica dell’omicidio si sia svolta. Non era alquanto complicata, anzi, mi stupisco del fatto che Miss Austen arrivi a comprenderla solo alla fine del libro!
Nonostante la dinamica dell’omicidio sia di facile comprensione, trovare l’assassino non è stato così facile. Ho potuto fare varie congetture ma senza mai arrivare alla conclusione corretta.
Quando poi è stato svelato il nome dell’assassino, mi sono ritrovata a tifare per lui.
Solitamente quando il cattivo viene scoperto e catturato provo un immenso senso di giustizia e serenità, ma questa volta mi è quasi dispiaciuto scoprire l’identità del malfattore, se così si può definire.
Per quel che mi riguarda, l’assassino ha la mia simpatia, e mi dispiace molto per come è andata a finire.
Detto questo, posso dire che apprezzo i romanzi della Barron soprattutto per la loro vena storica e per la loro attinenza alla vita di Jane Austen. Se il giallo ti annoia puoi sempre rifugiarti tra i racconti sulla vita della scrittrice nella meravigliosa e romantica epoca Regency.
Questo libro in particolare è ricco di eventi storici e delle vicissitudine che riguardano la vita della scrittrice.
Se decidete di leggere questo libro per il racconto giallo, lasciate perdere, ma se lo leggete anche per la sua attinenza a Jane Austen e ai fatti dell’epoca, allora troverete una piacevole lettura.
Alla fine di tutto, assegno:
3 stelle su 5

Ecco alcuni frasi dal libro:

- "Creo che l'amore si volga spesso in odio, soprattutto se si tratta di una passione ossessiva."

- "Ti prego d'informarmi in merito ai risultati delle tue ricerche, Jane. Non sono così ingenuo da credere che rimarrai tranquillamente seduta entro le mura di casa, mentre accadono cose tanto interessanti."

- "Giuro che talvolta sembri quasi un uomo, Jane. Non è certo una meraviglia che tu sia la disperazione di nostra madre."

- "In mia sorella vedevo l'inconsapevole realizzazione di un ideale, che sapevo essere perennemente negato alle mie possibilità."

- "Quale gioia! Ma subito dopo questa gioia è stata sopraffatta altrettanto improvvisamente da una passione quasi simile all'odio."

- "Eccomi dinanzi a te, Anne! E adesso il mio cuore è più tuo di quando lo hai spezzato, pochi giorni fa! Hai una minima idea della sofferenza che mi hai causato, delle notti insonni, delle infinite riflessioni, dei tentativi disperati di comunicare?"

- "Demoni e angeli convivono in tutti noi, Mr. Sothey, e io so che il vostro angelo prevarrà."

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