Editore TRISKELL
Pagine 180
Prezzo cartaceo 6,42 EURO
Prezzo ebook 3,99 EURO
Anno prima edizione 2013
Genere: Narrativa Italiana
Clara ha 14 anni, è svogliata nello studio e chiusa in un mondo tutto suo, in conflitto con sua madre e ormai rassegnata a non avere nessun dialogo con suo padre.
Costretta a passare tutta l’estate in una scuola sperduta tra le montagne, si ritrova con il cugino Moreno che non vede dall’età di 5 anni, ma che diventerà per lei un vero amico, quasi un fratello. Li accomuna il fatto di avere entrambi dei genitori troppo impegnati così come i brutti voti che prendono a scuola. Ma le cose possono cambiare, se si conosce la verità.
Troverà l’amore, inaspettato e innocente. Troverà un professore, un po’ speciale, che non la giudicherà e saprà scorgere in lei qualcosa di più di una ragazzina svogliata. Troverà la sua collocazione nel mondo. E troverà anche se stessa.
“Il romanzo di Clara narrava di una ragazza di 14 anni e dell’estate del 1998, passata in una scuola estiva dove un professore meraviglioso le diede la chiave per trovare se stessa.”
Questa è la fine del racconto, ma anche il suo inizio e il suo cuore.
Clara è una ragazza di 14 anni in lotta con la scuola e il mondo che non la capisce. Non ha tanti amici e i pochi che le sono vicini non riescono a capire e ad accettare i suoi problemi con le varie materie scolastiche.
È una frana? Non è abbastanza intelligente? È una sfaticata? Qual è il vero problema di Clara? Nemmeno i suoi genitori, che dovrebbero starle accanto e confortarla, riescono ad aiutarla. Anzi, per quanto possibile, involontariamente, aumentano il suo imbarazzo, mortificandola e abbassando la sua autostima.
L’apice della frustrazione, Clara lo raggiunge quando i suoi genitori la mandano in una scuola estiva per ragazzi “problematici”. Come se Clara non ne avesse già abbastanza di compiti e lezioni, ora dovrà anche affrontare un ambiente nuovo, dove non conosce nessuno all’infuori di suo cugino Morris.
Clara, però, non sa che quella scuola le cambierà la vita, donandole amici, comprensione, accettazione, e un ragazzo che la farà sentire speciale.
Questo libro vuole far conoscere, a chi avrà la voglia di leggerlo, i problemi e le incomprensioni legate alla dislessia, una difficoltà di apprendimento con cui certe persone nascono.
Conoscendo da vicino questo disturbo, ritengo che la scrittrice lo abbia trattato in modo rispettoso, delicato e con grande umanità e comprensione.
I vari personaggi di questo libro hanno caratteri, comportamenti e attitudini diversi. Sono tutti ben realizzati e fungono perfettamente alla scrittrice per mostrare al Lettore le varie reazioni delle persone di fronte alla dislessia, un disturbo di cui molti ancora ignorano l’esistenza.
Clara, oltre che con l’amica Sara e il cugino Morris, lega quasi subito anche con Mirco, un ragazzo più grande di lei che verrà abbagliato dall’unicità della protagonista.
Devo ammettere che non avrei scommesso una caramella sul loro rapporto, visto i battibecchi e le incomprensioni che i due hanno fin da subito a causa dei malintesi e delle emozioni non rivelate. La scrittrice, contro ogni mia previsione, però, è riuscita a tessere egregiamente i fili della loro storia, rendendola forte e preziosa.
Questo libro dimostra quanto i pregiudizi senza la dovuta conoscenza siano frutto dell’ignoranza e della superficialità.
Non si dovrebbe giudicare prima di conoscere.
Non si dovrebbe castigare prima di capire.
Spero che questo libro aiuti molte persone a sentirsi meno sole ed emarginate, e mostri la realtà a chi non è in grado di comprendere. La dislessia non è una malattia, ma solo un modo diverso di capire.
La dislessia non è una colpa, ma un dono prezioso simbolo di unicità.
Consiglio questa lettura fresca come una brezza estiva, potente come la voce della ragione, a chi ancora non conosce questo disturbo e a chi vuole immergersi in rapporti veri e durati.
Questa è la fine del racconto, ma anche il suo inizio e il suo cuore.
Clara è una ragazza di 14 anni in lotta con la scuola e il mondo che non la capisce. Non ha tanti amici e i pochi che le sono vicini non riescono a capire e ad accettare i suoi problemi con le varie materie scolastiche.
È una frana? Non è abbastanza intelligente? È una sfaticata? Qual è il vero problema di Clara? Nemmeno i suoi genitori, che dovrebbero starle accanto e confortarla, riescono ad aiutarla. Anzi, per quanto possibile, involontariamente, aumentano il suo imbarazzo, mortificandola e abbassando la sua autostima.
L’apice della frustrazione, Clara lo raggiunge quando i suoi genitori la mandano in una scuola estiva per ragazzi “problematici”. Come se Clara non ne avesse già abbastanza di compiti e lezioni, ora dovrà anche affrontare un ambiente nuovo, dove non conosce nessuno all’infuori di suo cugino Morris.
Clara, però, non sa che quella scuola le cambierà la vita, donandole amici, comprensione, accettazione, e un ragazzo che la farà sentire speciale.
Questo libro vuole far conoscere, a chi avrà la voglia di leggerlo, i problemi e le incomprensioni legate alla dislessia, una difficoltà di apprendimento con cui certe persone nascono.
Conoscendo da vicino questo disturbo, ritengo che la scrittrice lo abbia trattato in modo rispettoso, delicato e con grande umanità e comprensione.
I vari personaggi di questo libro hanno caratteri, comportamenti e attitudini diversi. Sono tutti ben realizzati e fungono perfettamente alla scrittrice per mostrare al Lettore le varie reazioni delle persone di fronte alla dislessia, un disturbo di cui molti ancora ignorano l’esistenza.
Clara, oltre che con l’amica Sara e il cugino Morris, lega quasi subito anche con Mirco, un ragazzo più grande di lei che verrà abbagliato dall’unicità della protagonista.
Devo ammettere che non avrei scommesso una caramella sul loro rapporto, visto i battibecchi e le incomprensioni che i due hanno fin da subito a causa dei malintesi e delle emozioni non rivelate. La scrittrice, contro ogni mia previsione, però, è riuscita a tessere egregiamente i fili della loro storia, rendendola forte e preziosa.
Questo libro dimostra quanto i pregiudizi senza la dovuta conoscenza siano frutto dell’ignoranza e della superficialità.
Non si dovrebbe giudicare prima di conoscere.
Non si dovrebbe castigare prima di capire.
Spero che questo libro aiuti molte persone a sentirsi meno sole ed emarginate, e mostri la realtà a chi non è in grado di comprendere. La dislessia non è una malattia, ma solo un modo diverso di capire.
La dislessia non è una colpa, ma un dono prezioso simbolo di unicità.
Consiglio questa lettura fresca come una brezza estiva, potente come la voce della ragione, a chi ancora non conosce questo disturbo e a chi vuole immergersi in rapporti veri e durati.
Assegno al libro:
4 stelle su 5
Dal libro:
- "Tutti dovrebbero svegliarsi con qualcuno che gli sorride."
- "(...) aveva voglia di assaporare le sue labbra, di sentire se attraverso il bacio avrebbe potuto sentire anche i suoi sentimenti (...)."
- "(...) i ragazzi vedono la realtà con tonalità diverse rispetto agli adulti, di solito i colori sono più brillanti e nitidi."
- "(...) la scuola organizzò una festa di fine estate, dove tutti ebbero la possibilità di salutarsi. I legami più importanti non divennero mai adii."
Ciao, grazie mille per le tue parole, sono veramente felice che tu abbia colto proprio il vero messaggio del libro, voluto appositamente leggero e scorrevole, in modo che tutti possano leggerlo, comprendere, senza sentirsi giudicati né criticati. ^_^
RispondiEliminaSono sicura che non esistano persone cattive o insensibili, ma solo persone poco attente... e sono altrettanto sicura che ci siano innumerevoli persone fantastiche pronte ad accogliere ogni diversità come un dono :)
Ancora grazie per il tempo che mi hai dedicato e per le tue splendide parole. Adoro anche le citazioni che hai scelto ^_^
mi piace questo libro, ha una trama molto carina!
RispondiEliminaOddio questo me lo segno, credo che potrebbe proprio fare al caso mio!! **
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