Translate

martedì 19 aprile 2016

Recensione della Lettura di Gruppo: "Lady Butterfly. Diario di una cacciatrice di farfalle" - Margaret Fountaine


Editore Elliot

Pagine 252
Prezzo cartaceo 16,50 EURO
Prezzo ebook 7,99 EURO 
Anno prima edizione 2012
Genere Biografia  

Nel 1940 un'anziana signora fu trovata in fin di vita sul ciglio di una strada presso il monte St. Benedict, nell'isola di Trinidad, Indie Occidentali. Aveva accanto a sé un retino. Sembrava aver avuto un attacco di cuore e venne soccorsa che era ancora cosciente, ma morì poco dopo. Era Margaret Fountaine, cacciatrice di farfalle. Molti anni prima, nel 1889, la giovane Margaret aveva deciso di dedicarsi allo studio delle farfalle, una passione nata come semplice passatempo e che era divenuta la sua principale occupazione. Aveva anche rifiutato l'istituzione del matrimonio, non accettando compromessi. La sua ricerca la portò in Africa, in Australia e in Cina. Conobbe il mondo agli inizi del Novecento servendosi di treni e piroscafi, viaggiò in bicicletta e a dorso di mulo, affrontò le febbri tropicali, dormì in capanne di fango.
Per mantenersi si ritrovò ad abbattere alberi in una fattoria australiana, visse negli Stati Uniti e si entusiasmò per Los Angeles e la nascente città del cinema, Hollywood. Esplorò i grandi fiumi sudamericani, si smarrì nella giungla africana. I diari qui riuniti, rivelati al pubblico solo nel 1978 come richiesto dalla stessa Fountaine nel suo testamento ("cento anni dopo il giorno esatto in cui ho iniziato a scriverli"), ci raccontano la vita avventurosa di questa donna spregiudicata e audace, ammirata non solo dalla comunità scientifica, ma anche dal movimento per l'emancipazione femminile, che riconobbe nelle sue gesta lo spirito di una donna libera.

Miss Margaret Fountaine è una entomologa, una cacciatrice e collezionista di farfalle.
Durante la sua vagabonda vita ha raccolto circa 22.000 esemplari di farfalle varie, provenienti da più di sessanta paesi diversi, disseminati in sei vasti continenti.
Queste farfalle da lei cacciate e allevate, sono poi state raccolte in un’immensa collezione, che alla morte di Margaret è andata in eredità al Castle Museum di Norwich, assieme a dodici volumi contenenti il racconto della vita di Miss Fountaine, a partire dal 1878, anno in cui lei aveva sedici anni, fino al 1939, quando si interrompono pochi mesi prima della sua morte.
Quei volumi sono riassunti in questo libro, dove possiamo leggere parte della vita dell’entomologa, raccontata proprio attraverso le sue stesse parole, con l’aggiunta di piccoli riassunti di W. F. Carter, che intercorrono nel testo per renderlo più fluido.
In quello che è a tutti gli effetti il diario di Margaret, leggiamo dei suoi viaggi per il mondo, delle sue caccie e dei suoi innumerevoli amori.

"Avevo vissuto tutti quegli anni senza sapere quanto fosse bella la Terra."

Margaret era una donna emancipata, libera, che amava scorrazzare per il mondo, e che già alla fine degli anni dell’800 adottava uno stile di vita, all’epoca disdicevole, ma oggi ritenuto comune: viveva con il suo amato in giro per il mondo, amandolo, senza però essere sposati.
Così, tra rapporti peccaminosi e viaggi fatti a dorso di pony e sellini di bicicletta, arranchiamo dietro Miss Fountaine sulla strada della sua vita.
Il racconto che ci viene narrato inizia in modo distaccato e freddo, per poi divenire più emotivo e personale, forse a causa anche dell’amore che scongelò e fece germogliare il cuore della nostra Margaret.
Leggendo il libro, infatti, scopriamo presto che Miss Fountaine, più che i suoi spasimanti, amava l’essere innamorata.
Nemmeno gli uomini sposati si salvavano dal suo sguardo innamorato!
Il Dr Muriel aveva ragione: Miss Fountaine era affetta da monomania, l’amore per gli uomini.
Nel susseguirsi degli anni, vediamo Margaret perennemente tormentata dal tarlo dell’amore.
Da fanciulla non faceva che cercare un marito, era anche disposta a comprarselo! Da adulta, invece, fuggiva le innumerevoli attenzioni maschili per concentrarsi su sé stessa. A quarantadue anni doveva destreggiarsi tra lettere d’amore e proposte di matrimonio, questo fino al momento in cui lei decise di amare apertamente, senza vincoli, colui che, tra tutti, le era rimasto accanto per gran parte dei suoi viaggi e della sua vita, occupandosi teneramente di lei, solo come un compagno amorevole poteva fare.

"Come avrei potuto abbandonare la mia vita libera e vagabonda con Khalil per mettere su casa in un sobborgo di Londra?"

Se si vuole poi essere riduttivi, si può riassumere la vita di Margaret Fountaine con sole tre parole: amore, farfalle e viaggi.
A causa della mia frizzante curiosità, mi sono immersa con piacere nella vita di Margaret e l’ho seguita nelle sue avventure.

"Si lasciava portare soddisfatta dalla corrente e prendeva il mondo come veniva."

Ho apprezzato e detestato il suo essere. Ho trovata d’ispirazione la sua emancipazione e il modo liberale con cui affrontava la vita, ma ho odiato il suo innamorarsi di chiunque, il suo modo di civettare con gli uomini e poi allontanarli.
Margaret era una donna determinata, ma non sempre semplice da trattare.
Era da un po’ che non leggevo una biografia e posso dire di essere soddisfatta di questa.
Mi è piaciuto leggerla, più per i fatti biografici che per il modo in cui sono narrati.
È stata una lettura piacevole che consiglio con grande facilità.
È un libro a cui assegno: 
4 stelle su 5

Commenti dalla lettura di gruppo: 

Sandra:
"Lettura molto interessante anche perchè per la prima volta non sono entrata in empatia con la protagonista che ho trovato particolarmente infantile, egocentrica, egoista e snob. Dopo i 40 anni almeno su quest'ultimo punto un po si è ripresa anche grazie a questo strano rapporto d'amore che ha trovato con Khalil. Lo so che è contraddittorio ma nell'enormità dei suoi difetti ammiro questa donna forte, coraggiosa e mascolina che ai tempi nostri darebbe nell'occhio, immaginatevi nei primi del '900. Peccato non avere a disposizione tutti i diari e peccato che la storia si interrompe a metà della sua vita perchè credo che la parte mancante sia quella più interessante, e poi sono curiosa di sapere anche se Khalil è rimasto con lei fino alla fine. Ho solo un dubbio, ma sarà tutto vero??? Quando lessi "e venne chiamata due cuori" rimasi colpita dalla persona e dalla storia, e grande fu la delusione quando ho scoperto che non era autobiografico ma che l'autore si inventò tutto...."

Irene:
"Mi sono immersa in questa lettura un po' particolare... Se non fosse stata per la lettura mensile forse non lo avrei mai letto e mi sarebbe spiaciuto!!!! Ho adorato questa donna un po' particolare che ha fatto nella sua vita ciò che più le piaceva, non si è fatta condizionare da nessuno!!! Più che gli uomini amava l'idea dell'amore, amava viaggiare e scoprire... Un'eroina!!!! L'unico appunto è che avrei letto volentieri l'evolversi della sua vita ed invece i diari e la storia si interrompono."

Dal libro:

- "(...) Margaret in particolare per sentire il suo diletto russare nella stanza accanto e pregare il cielo che quella vita così bella durasse a lungo."

- "(...) e trascorremmo lunghe ore indaffarati con nostre reti, il cuore pieno della vita gioiosa che fremeva intorno a noi."

- "C'era ancora tanto mondo da vedere, e tanto da raccontare, anno dopo anno, con la solita scrittura ardita, nei grossi volumi del suo diario."

5 commenti: