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lunedì 23 ottobre 2017

Recensione: "Il mare dove non si tocca" - Fabio Genovesi


Editore Mondadori
Pagine 324
Prezzo cartaceo 19,00 EURO 
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Narrativa Italiana


Fabio ha sei anni, due genitori e una decina di
nonni. Sì, perché è l'unico bimbo della famiglia Mancini, e i tanti fratelli del suo vero nonno – uomini impetuosi e pericolosamente eccentrici – se lo contendono per trascinarlo nelle loro mille imprese, tra caccia, pesca e altre attività assai poco fanciullesche. Così Fabio cresce senza frequentare i suoi coetanei, e il primo giorno di scuola sarà per lui un concentrato di sorprese sconvolgenti: è incredibile, ma nel mondo esistono altri bambini della sua età, che hanno tanti amici e pochissimi nonni, e si divertono tra loro con giochi misteriosi dai nomi assurdi – nascondino, rubabandiera, moscacieca. Ma la scoperta più allarmante è che sulla sua famiglia grava una terribile maledizione: tutti i maschi che arrivano a quarant’anni senza sposarsi impazziscono. I suoi tanti nonni strambi sono lì a testimoniarlo. Per fortuna accanto a lui c’è anche un padre affettuoso, che non parla mai ma con le mani sa aggiustare le cose rotte del mondo. E poi la mamma, intenzionata a proteggere Fabio dalle delusioni della vita, una nonna che comanda tutti e una ragazzina molto saggia che va in giro travestita da coccinella. Una famiglia caotica e gigantesca che pare invincibile, finché qualcosa di totalmente inatteso la travolge. Giorno dopo giorno, dalle scuole elementari fino alle medie, il protagonista cerca di crescere nel precario equilibrio tra un mondo privato pieno di avventure e smisurato come l’immaginazione, e il mondo là fuori, stretto da troppe regole e dominato dalla legge del più forte. Tra inciampi clamorosi, amori improvvisi e incontri straordinari, in un percorso di formazione rocambolesco, commovente e stralunato, Fabio capirà che le nostre stranezze sono il tesoro che ci rende unici e intanto scoprirà la propria vocazione di narratore perdutamente innamorato della vita.

Quando mi è arrivato il libro avevo alcuni dubbi a riguardo.
Insomma, la copertina è quel che è, il titolo pure, leggo poi il testo e ... meraviglia!
Il libro parla di un bambino e della sua famiglia straordinariamente speciale.

"... nel mondo esistono tanti altri bambini della mia età, e questi bimbi avevano solo tre o quattro nonni a testa. Io invece ne avevo una decina."

Il nonno materno di Fabio ha un sacco di fratelli solitari, fratelli che i nomi che iniziano tutti per A e che hanno adottato Fabio come loro nipote.
Ecco quindi che questo bimbo si ritrova con un villaggio intero di nonni, sono una decina, così tanti da dover organizzare un calendario per decidere chi deve stare con il piccolo e per Fabio, stare con loro, a volte è davvero difficile.

"Perchè mi sa che al Villaggio Mancini, e in tutto questo mondo che gira e traballa nell'universo, la normalità è la stranezza più grande che ci sia."


E' tutta colpa della maledizione! Quella che narra che i maschi di famiglia non sposati, a quarant'anni diventano pazzi! E i nonni di Fabio pazzi lo sono davvero.
Insomma, si rubano i cachi a vicenda, dicono che le persone nascono con tante dita perchè negli anni sicuramente ne perderanno alcune e irrompono nell'aula scolastica di Fabio per insegnare a tutti i bambini le cose davvero importanti nella vita (fare un bel pollaio sicuro).
Ma nemmeno i genitori del piccolo Fabio sono poi tanto normali.
La madre lascia credere al figlio che il padre sia Little Tony e il babbo è praticamente muto, ma sa aggiustare ogni cosa!
E' una famiglia decisamente sopra le righe, ma forse non più di qualsiasi eccentrica famiglia italiana.
Tutti quei parenti saranno anche imbarazzanti ma sono la cosa più bella del mondo. Sono forza nei momenti peggiori, compagnia in quelli solitari, sono una famiglia, la più calorosa e folle che ci sia.

"La mia famiglia è così, dietro ogni scemenza c'è una storia che non finisce mai, milioni di racconti che schizzano fuori da ogni millimetro del nostro cammino tutto storto, con particolari precisissimi a tonnellate.

Fabio ha sì tanti nonni, che però sono anche un po' zii e all'occorrenza pure babbi! Sono singolari ma amano quel bambino alla follia. Lo proteggono, lo preparano alla vita, gli vogliono bene. Sono la sua famiglia.

"Ma andava benissimo così, quando succedono le cose splendide. Va bene sempre, anche se è solo un sogno. Basta non svegliarsi mai."

Una storia che inizia negli anni '70 e che narra l'infanzia di un bimbo che tenta di capire il mondo, che partecipa a una gara di presepi, incontra una coccinella gigante in chiesa e impara a nuotare nel mare, là dove non si tocca.
Fabio è un protagonista fantastico. E' un bambino che da grande vuole fare il santo, è buono, intelligente, forse un po' ingenuo ma estremamente paziente!  E con una famiglia come la sua è tutto dire!

"Storie stupende che mi si rovesciano addosso a cascata, si attorcigliavano fra loro e si mescolavano diventando altre storia ancora, ogni sera più ricche e più giganti, riempiono il salotto e i nostri cuori e coprivano tutto il resto."

Mi sono innamorata di questo libro inaspettatamente, fin dalle prime pagine, fin dalla prima frase.
E' un libro che di sorrisi me ne ha regalati tanti, pieno di gioia ma anche un po' di tristezza.
E' un racconto fantastico che ci fa fare un tuffo nel passato, tra personaggi che ti entrano nel cuore e lo scaldono con mille emozioni.
Consiglio questo libro a tutti, perchè è di una bellezza genuina, semplice, calorosa.
Assegno al libro:

- Trama: 5 - Narrazione: 5 - Personaggi: 5 - Cover: 3 - Finale: 5 -

5 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Perchè il babbo non aveva un mestiere, il babbo aveva una missione, e questa missione era aggiustare tutto quello che non funzionava."

- "Come si faceva a essere sicuri di qualcosa, in questo mondo pieno zeppo di cose assurde e delusioni a raffica?"

- "Perchè imparare le cose della vita è come svuotare il mare con un bicchiere: prima di cominciare ti sembra un'impresa difficile, ma se ti fai coraggio e ci provi, allora capisci che è proprio impossibile."

2 commenti:

  1. Io mi ero già innamorata della trama. Amo le storie incentrate su grandi famiglie bizzarre, che sanno coniugare fantasia ed emozioni realistiche e sincere.
    Mi piacerebbe molto leggerlo.

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    1. bellissimo, coinvolgente, emozionante, stupendo! Leggilo! Ne VALE VERAMENTE LA PENA!

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