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domenica 26 aprile 2020

Recensioni: "The Strings of Murder" - "Vita con Lloyd" - "Le verità sul Harry Quebert"



"The Strings of Murder: Frey & McGray Book 1" di Oscar de Muriel 

Editore Penguin
Genere Giallo Storico

1888.
Londra è sconvolta dagli omicidi di Jack lo Squartatore e a Scotland Yard la situazione è tesa.
È necessario ottenere dei risultati, una svolta, per questo vengono fatti dei cambiamenti tra il personale.
Il commissario Charles Warren viene sostituito e dato che l'ispettore Ian Frey è a Scotland Yard grazie Warren, anche lui viene licenziato.
In un solo giorno, Ian perde il lavoro e la fidanzata, suo padre è inoltre furioso con lui.
La verità, però, è che Ian è stato allontanato appositamente da Scotland Yard, per volere del primo ministro in persona.
È una faccenda della massima segretezza, Ian dovrà lavorare su un caso della massima importanza.
In Scozia è stato ucciso un violinista, sembra proprio uno dei delitti di Jack lo Squartatore ma quella sera in cui l'omicidio è stato commesso, Jack stavo compiendo un altro crimine altrove.
Si teme che qualcuno stia emulando Jack e il caso va risolto quanto prima, in totale segretezza per non agitare ancora più i cittadini.
Ian andrà in Scozia e verrà inserito in una divisione speciale, perfetta per non dare nell'occhio: una divisione del soprannaturale. Al comando c'è l'ispettore McGray, un uomo che è in quella divisione per un fatto tragico avvenuto nel suo passato.
Ufficialmente, quindi, Ian è stato degradato, in realtà gli è stata affidata una missione della massima importanza.
Il violinista, la vittima in questione, è stato brutalmente ucciso, alcuni suoi organi sono stati rubati.
Non sarà che il primo di una serie di macabri omicidi.
L'ispettore Frey lavora con razionalità, ha conoscenze mediche, McGray invece analizza il tutto dal punto di vista soprannaturale, inoltre tra i due è quello che ha più sangue freddo e autocontrollo.
Tra di loro non vanno molto d'accordo ma per risolvere il caso avranno bisogno l'uno dell'altro.
Il libro è ricco di dettagli, alcuni decisamente orripilanti, la storia è affascinante, è un mix di realtà ed esoterismo, antiche leggende e moderne tecniche investigative. Il diavolo è uno dei sospettati!

"Stories do not need to be true to poison the minds of disturbed people."

Questo libro in inglese non è stato particolarmente difficile da leggere, certo, leggere in lingua toglie un po' di fascino alla storia. Ero infatti concentrata più sulle parole e il loro significato che non sulla storia. Questo aspetto mi ha però permesse di rimanere più concentra sul testo e infatti ho scoperto un dettaglio che mi ha aiutata a capire chi era il colpevole.
Nota negativa sono i dialoghi, alcuni erano in dialetto e quindi un po' complicati da tradurre.
Questo è il primo libro di una serie. L'ho trovato scorrevole e molto intrigante. Tutto ruota intorno al mondo della musica, dei violinisti in particolare. Ho trovato questo tema estremamente accattivante dato che sto imparando a suonare il violino.
Sono presenti numerose storie e nozioni sul violino, e non manca un accenno alla cultura e alla musica italiana.
Se leggete in lingua, vi consiglio questo libro.

"Vita con Lloyd" di Tuono Pettinato, Simone Tempia 

Editore Rizzoli
Genere Narrativa

Mi aspettavo tutt'altro libro. Immaginavo raccontasse una storia invece sono più che altro dei mini dialoghi scollegati tra di loro.
L'autore di questo libro si è inventato un amico immaginario che dispensa lui consigli vari.
Tale amico è il maggiordomo Lloyd.
L'autore ha creato una pagina su Facebook dove crea dialoghi tra lui e questo immaginario Lloyd.
L'autore chiede e il maggiordomo risponde elegantemente al suo sir.
Il libro è nato da questa pagina e contiene alcuni post visibili su facebook e altri dialoghi inediti.
Il libro è arricchito da simpatiche illustrazioni in bianco e nero.
Nel libro ci sono più che altro dialoghi, di tanto in tanto, compaiono alcune parte narrate che introducono i temi dei dialoghi.
Si parla del tempo per se stessi, della solitudine, della felicità, dell'amore, della gestione delle emozioni, dell'autostima, in generale si parla dei problemi quotidiani.
Confesso che l'idea alla base di questo libro, il maggiordomo immaginario che ti aiuta ad affrontare la vita con consigli a volte ironici, non è male. Purtroppo non mi è piaciuto il modo in cui l'idea è stata realizzata.
Il libro in sé è un po' deludente, secondo me non vale la pena comprarlo, tanto vale leggere i post sulla pagina facebook. Se proprio si adorano questi dialoghi, allora conviene prendere il libro per gli inediti.
Io ho preso questo libro perché immaginavo qualcosa di diverso, ora che ho capito come è davvero sono decisa a non prendere i seguiti, secondo me non ne vale la pena, mi limiterò a seguire semmai la pagina su facebook.

"La verità sul caso Harry Quebert" di Joël Dicker

Editore Bompiani
Genere Thriller

30 agosto 1975.
La polizia riceve una chiamata. Una ragazza è fuggita nella foresta inseguita da un uomo.
Ecco come tutto ha inizio.
La ragazza era Nola Kellergan, della cittadina di Aurora, aveva quindici anni quando fu vista fuggire ... non venne più ritrovata.
2008, trentatré anni dopo i fatti di Aurora.
Goldman, dopo aver scritto un primo libro di successo, non riesce a scrivere altro. Ha il blocco dello scrittore. La scadenze incombono e lui non sa cosa scrivere. Disperato, chiede aiuto al suo ex professore e grande amico: Harry Quebert.
Harry è anche lui un famoso scrittore, grazie al suo libro "Le origini del male". Vive ad Aurora e una volta venuto a conoscenza dei problemi di Marcus Goldman, lo invita a stare da lui.
Lì, Marcus scopre un segreto pericoloso: Harry, all'età di trentatré anni ha avuto una storia con una quindicenne: Nola Kellergan.

"Perché non possiamo semplicemente amarci nonostante le nostre differenze?"

Ora, questo particolare non sconvolge particolarmente Marcus ma quando poco dopo viene a sapere che Quebert è stato arrestato perché nel suo giardino, i giardinieri hanno trovato dei resti umani, quelli di Nola, con accanto il manoscritto che Harry aveva scritto per lei ... beh quella relazione segreta lo fa allarmare.
Marcus è convinto dell'innocenza del suo amico, tutte le prove conduco però a lui.
A Goldman non resta che indagare sull'omicidio di Nola.
È così che inizia una storia tra passato e presente, una storia che ci mostra i segreti dei protagonisti e degli abitanti di Aurora.
Tutta la parte centrale del libro parla del passato dei personaggi e delle indagini.
Ora, le indagini sono anche interessati ma tutti quei racconti, descritti più volte da diversi punti di vista, sono pesanti e ripetitivi.
Le parti più belle e intriganti sono l'inizio e la fine, la parte centrale poteva benissimo essere alleggerita, se non dimezzata!
Per quanto riguarda i personaggi, li ho trovati tutti ben descritti, forse troppo.
Marcus è un imbroglione, da giovane faceva a credere a tutti di essere formidabile, in realtà era il migliore tra i peggiori. È Harry a insegnarli a essere davvero formidabile. Lui insegna a Marcus anche a essere uno scrittore.

"La vita ha poco senso. Scrivere dà un senso alla vita."

Nola è invece un personaggio contorto. All'inizio mi faceva pena, provavo compassione per questa ragazzina sfortunata poi, man mano che leggevo, ho scoperto la verità e non sapevo più cosa provare per lei. Sicuramente, però, la mia opinione nei suoi confronti non è positiva.
La madre di Marcus, invece, mi ha fatta ridere un mondo!
Tamara è invece un personaggio prepotente e odioso ma devo ammettere che anche lei, a volte mi ha fatta sorridere.
Cosa penso di "La verità sul caso Harry Quebert"? Secondo me è un giallo sopravalutato.
Il finale è di una banalità sconcertante.
Non appena ho letto la spiegazione intera del caso di Nola (che compare ad inizio libro) ho capito subito chi aveva commesso l'omicidio, ho capito tutto per un dettaglio che nel libro viene solo accennato.
Ho letto però tutto il libro, un mattone di settecento pagine, perché pensavo magari di essermi sbagliata, credevo ci fosse un finale più brillante, mi aspettavo chissà che colpo di scena ... invece no, avevo ragione!
Sono molte le verità nascose, tra queste solo una non avevo capito. Tutte le altre erano prevedibili come il finale.
Per questo, sì, il libro mi ha un po' delusa. Tutto questo rivangare, tutte queste scene ripetute più e più volte e il tutto finisce banalmente.
La scritture è coinvolgente, i personaggi criptici, gli intrecci interessanti ma il caso ... non è niente di che.
È un buon libro? Certamente sì.
È geniale? No.
Consiglio il libro? Sì ma non aspettatevi niente di eccezionale.

2 commenti:

  1. Quello di Sickwr mi piacque davvero molto. Spero di leggere presto qualcos'altro di suo ☺️☺️

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