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domenica 17 maggio 2020

Recensione Lettura di Gruppo: "Alaska (Evelyn Talbot Vol. 1)" - Brenda Novak



Editore Giunti
Genere Thriller


Il libro inizia in modo decisamente scioccante.
Senza ulteriori misteri, parla subito di ciò è accaduto a Evelyn, la nostra protagonista, quando era una ragazza.
Questo fatto che le è successo l'ha sconvolta a tal punto che le sono serviti dieci anni di psicoterapia e ancora oggi le conseguenze di quell'evento continuano a traumatizzarla.
Venti anni dopo quell'episodio, Evelyn ... beh ... qui inizia la parte che non ho ben compreso.
Allora, lei ha vissuto un'esperienza traumatica, una delle peggiori possibili, ad opera di uno psicopatico. Ora, uno che ha vissuto tale fatto, crescendo farà di tutto per evitare di trovarsi nella stessa situazione, no? No ... lei no. Lei diventa una psichiatra e fonda un centro psichiatrico per psicopatici: Hanover House.
Ora immaginate la scena: un posto sperduto nella gelida Alaska, lei (già piena di traumi) si ritrova volontariamente in una prigione, nel mezzo di una bufera di neve insieme a centinaia di pazzi assassini ... un posto delizioso insomma! Chi non vorrebbe essere al posto di Evelyn?
Attenzione, però, Evelyn nonostante i suoi trascorsi, non ha problemi a stare in mezzo a pazzi assassini che la minacciano un giorno sì e quello dopo l'aggrediscono, però! Però ... non si fida del gentile e affascinante sergente Amarok! Lui è praticamente un santo! La sopporta! Più santo di così! Lei è tremendamente attratta da lui ma se non ha problemi ad entrare nella cella di uno psicopatico, nel letto con Amarok non ci entra proprio.
La coerenza non è di casa in questo libro.
Io capisco che lei possa avere dei problemi a fidarsi di nuovo di un uomo ... ma perché doveva mischiarsi con psicopatici? Considerando tutte le volte che l'hanno aggredita? Chi, dopo aver subito un trauma come il suo, decide di avere di nuovo a che fare con persone pericolose che spesso la feriscono?!
Ma andiamo avanti.
In quel paesino sperduto dell'Alaska accade un fatto spiacevole, una dipendente del carcere viene trovata ... cioè non viene trovata, la sua testa viene trovata.
Beh, insomma qualcuno l'ha uccisa e dal carcere non è evaso nessuno.
L'ambientazione di questo libro è un vero gioiellino! Il fatto strano, però, è che ci sono più psicopatici fuori dalle celle che dentro!
Ci sono matti ovunque in questo libro, è sorprendente! Questo paesino è una calamita per pazzi!
Insomma, questo aspetto è un po' forzato, è come se l'autrice avesse voluto inserire nel libro quanti più comportamenti psicopatici possibili.
Il libro però è scorrevole e avvincente.
Quindi da un lato ci sono tutti questi dettagli che stonano e dall'altro c'è una narrazione incalzante, che tiene il lettore incollato al libro.
Non so però se questo è abbastanza per spingermi a proseguire la serie.

Sotto i commenti della lettura di gruppo.

88 commenti:

  1. #lostinausten
    Avoledo Alessandra

    Questo libro Parla della dottoressa Evelyn che esperta in psichiatria, dopo aver subito uno scioccante trauma all'età di 16 anni, o
    Ra ha come obbiettivo lo studio della mente di criminali psicopatici. Per portare avanti i suoi studi riesce ad aprire una prigione in Alaska. Ma il suo passato non è dimenticato infatti il suo aggressore si muove ancora in libertà e lei vive nel terrore che lui sia sulle sue tracce.

    Allora che dire, la protagonista ha un ruolo che dovrebbe essere l'oggetto calamita della lettura. A me personalmente in generale non mi è piaciuta lei, e nemmeno i suoi pensieri e comportamenti contrastanti eegoisti e a tratti forse un po' banalucci. Ho considerato un personaggio chiave il suo bel ufficiale Amarok, che da subito ent
    Ra in scena e non si sposta mai dal filo conduttore della storia. Considero che l'unico appiglio degno di dare una spiegazione ad alcuni inspiegabili scelte della dottoressa, sia lo studio che sta portando avanti nella speranza di poter porre un rimedio a omicidi brutali.
    La storia mi piace, i legami e il mistero di cosa succederà mi ha portato avanti nella lettura di tutta la trilogia. Unica pecca è la protagonista che ha suscitato parecchie volte la mia contrarietà verso i suoi comportamenti.

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  2. Elisa Erba #ladredilibri

    All'inizio questo libro prometteva bene, lo spunto e l'ambientazione sono interessanti e la storia intrigante.
    Peccato che sia stata sviluppata in modo banale, sin dalle prime pagine è intuibile il colpevole per l'eccessiva attenzione posta su altri personaggi con intrecci e azioni abbastanza surreali; inoltre spesso ripetitivo su cose secondarie.
    Anche in questo romanzo della Novak su tutto aleggia la storia d'amore poco credibile tra la protagonista e il "cavaliere" che la aiuta/protegge.
    In complesso abbastanza deludente.

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  3. 2° Gold dimMaggio


    Casata: #LostinAusten


    " Alaska ", Brenda Novak



    Sebbene la NOVAK cerchi in tutti i modi di sviare il lettore servendo su un piatto d'argento " prove schiaccianti " su una serie di personaggi, per me è stato fin troppo facile capire da subito l'assassino. E quando in un thriller mi ritrovo già dalle prime pagine  a puntare il dito su quello che poi alla fine risulta essere il killer, quando riesco subito a capire chi ha fatto cosa, il libro in questione - a mio parere - perde inevitabilmente credibilità e la sua validità viene a scemare. 

    Peccato, perché la storia non sarebbe male, ma ci sono troppi eventi senza senso... letteralmente parlando! E poi EVELYN, la protagonista proprio non va: troppo insicura, con paure ataviche che non riesce a superare... insomma, anche se l'idea di fondo sarebbe buona ( ho letto - ahimè - cosiddetti thriller ben peggiori ) questo primo libro di una trilogia non ha destato in me quell'interesse tale da avere voglia di leggere gli altri due... almeno per ora!













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  4. Roberta Notarangelo
    Casata ordine della Fenice
    Purtroppo questo libro mi ha delusa un po'. Credevodi leggere un thriller accattivante e invece non so bene in quale genere collocarlo. I personaggi principali mi sembrano un po' insulsi, per non parlare dei dialoghi, forzati e banali. Per di più è stato il primo thriller del quale ho capito chi era il colpevole in anticipo, cosa che nn succede mai 😜ma per forza di cose è stato facile. Non so, il personaggio di lei mi sembra forzato in molte cose, atteggiamenti, pensieri, così come quello di Amarok, troppo sensibile, troppo loquace, troppo poco verosimile. La storia è carina comunque e si legge velocemente ma ha parecchie forzature.

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  5. Ordine della Fenice
    (Viviana C)

    3/5 STELLE

    Ho letto Alaska (Volume I) per curiosità anche se non ero particolarmente convinta e confesso che per quanto la lettura sia stata veloce e scorrevole, la trama per me non è stata convincente. Inquadrare la protagonista Evelyn Talbot è stato difficile (l’ho conosciuta meglio leggendo i seguiti che recensirò poi). Ho pensato che essendo comunque una psichiatra e al tempo stesso una donna con un vissuto difficile forse giustifichi anche la confusione che circonda la sua vita ma capire queste dinamiche nel contesto in cui vive (un contesto da cui lei si sente estranea) non è stato facile. Queste incertezze da una parte mi hanno lasciato titubante ma dall’altra, una volta letto l’epilogo ho voluto ‘tentare’ un’altra possibilità al seguito.

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  6. Traccia Gold Maggio
    Sonia Murtas
    Casata #bambinisperduti

    Alaska - Brenda Novak

    Siamo in Alaska, dove la psichiatra Evelyn Talbot dirige la clinica di Hanover House, deputata ad ospitare e a studiare i più pericolosi serial killer americani. Tra tormente di neve e due inquietanti omicidi, il passato difficile di Evelyn sembra tornare a farle visita.
    Bellissimo thriller avvincente dalla prima all'ultima pagina! Ho trovato un po un mix di generi, un po noir, un po giallo, un po erotico ma questo non mi è dispiaciuto anzi ha reso la lettura più avvincente. Trama lineare che spinge il lettore ad andare avanti nella lettura quasi divorando le pagine. Il colpevole alla fine non è neanche tanto ovvio, personalmente ho avuto sospetti più verso altre figure, oltre a quella realmente coinvolta, i colpi di scena non mancano, così come i momenti di suspance. L'Epilogo mi ha spiazzato e incuriosito a tal punto che continuerò la serie per scoprirne di piu! Scrittura scorrevole e piena di suspense davvero un'ottima lettura che consiglio agli amanti del genere

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  7. Casata #bambinisperduti
    Antonella Crobu

    ALASKA - Brenda Novak
    Evelyn Talbot è una promettente dottoressa e studia la psicopatologia sui serial killer, per
    colpa del suo passato ha deciso di costruire una prigione per pazzi in Alaska, lontano dalla
    sua famiglia.
    All’età di sedici anni Evelyn è stata torturata per tre giorni dal suo fidanzatino Jasper, e ha
    assistito alle torture e alla morte delle sue tre migliori amiche sempre per mano di Jasper.
    Lui non aveva intenzione di lasciarla viva, infatti le ha tagliato la gola e dato fuoco al
    capanno dove la teneva rinchiusa, ma miracolosamente Evelyn sopravvive e da lì inizia la
    sua battaglia contro i serial killer!
    Il romanzo fa fatica a prendere il via quindi bisogna essere pazienti, ma una volta entrati nelvivo della storia è difficile smettere. E’ sempre più intrigante e cerchi di capire se il tuosospetto è fondato, poi all’inizio di ogni capitolo le frasi dei veri serial killer sono moltointeressanti e anche le spiegazioni sulla mente umana.
    Il finale è qualcosa che non ti immagini, ma è molto bello, è una trilogia quindi continueròsicuramente la lettura!

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  8. Sono una grande appassionata di thriller e devo ammettere che in questo libro l’ambientazione nelle terre gelide dell’Alaska, la vita della della protagonista e il fatto che lavorasse in una struttura penitenziaria con degli psicopatici mi aveva proprio intrigato. Devo ammettere che poi proseguendo la lettura il mio interesse per l’indagine si è un po’ affievolito ed è stato tenuto desto solo dalla storia delle relazioni piccanti di Danielle e dalla relazione fra Evelyn e il bel sergente. Sono curiosa di leggere il seguito anche perché le ragazze della casata mi hanno stuzzicato parecchio con i loro commenti !

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  9. Ho dimenticato di indicare la mia casata: ordine della fenice

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  10. Il giudizio su questo libro mi divide molto, da una parte era una storia abbastanza avvincente e l’ho letto velocemente e mi ha anche invogliato a scoprire gli intrighi, dall’altra il personaggio di Evelyn mi ha lasciata basita. È chiaro che il trauma passato le abbia lasciato profonde cicatrici ma allo stesso tempo non teme di andare nella cella con Hugo che potrebbe ucciderla o comunque farle veramente male. Alla fine comunque Amarock aveva ragione a dire che il problema è il carcere dato che dentro c’erano guardie corrette, la povera ragazza ninfomane, stalker ed assassini. Forse la cosa meno preoccupante sono davvero i detenuti, che fortunatamente non possono uscire 😅!

    Marika Pucci
    Ordine della fenice

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  11. Recensione di Arianna Racca
    Titolo: Alaska
    Autore: Brenda Novak
    Pagine: 468
    Casata: L’ordine della fenice
    Traccia: gold
    Voto: 8/10
    Recensione:
    Alaska: un Paese magico, coperto di neve quasi tutto l’anno ma in questo libro la neve è sporca… di sangue.
    Evelyn Talbot scapa da tutti: dopo un passato tremendo dominato da violenze del suo ex fidanzato e dal rischio di morire decide che è arrivato il momento di allontanarsi da tutti, così decide di andare a vivere nel piccolo villaggio di Hilltop, remota cittadina dell’Alaska, nella quale trova un po' di tranquillità; la sua vita passata a scappare, rifugiarsi e fuggire l’ha spinta a dare un senso alla propria vita laureandosi in psicologia criminale. Decide dunque di creare la prima prigione di psicopatici criminali in questa remota cittadina dell’Alaska, grazie anche all’aiuto dei suoi collegi che decidono di lasciare le loro tiepide case per affrontare il freddo gelido dell’Alaska e lavorare a stretto contatto con psicopatici. Tutto il paese è contro questo carcere di massima sicurezza perché visto come un possibile “problema”: ma il vero problema sono proprio i criminali?
    Questo thriller è emozionante perché ricco di colpi di scena, lasciando sulle spine il lettore e creando false piste per far sì che non si riesca a trovare il colpevole immediatamente; questo è il primo libro di una serie di romanzi di Brenda Novak, autrice a me sconosciuta ma che è stata una piacevole scoperta perché la sua penna è scorrevole e ti rapisce tra le pagine.
    In questo thriller vi è una nota di romanzi rosa che per me riesce a creare una buona Unione tra romanzo psicologico senza essere troppo lontano dalla realtà, infatti per me la fusione tra due diversi stili di narrazione tendono a creare un racconto particolareggiato ma lineare, riuscendo a fare immergi nel lettore perché vicino a un’ipotetica vita “normale”.
    Consiglio questo libro a chi ama i thriller, a chi vorrebbe scoprire di più si criminali e in particolare alla psicologia criminale perché l'autrice inserisce termini tecnici e spiegazioni abbastanza dettagliate su test, tecniche ed esperimenti utilizzati in psicologia per far fronte alle sedute con i criminali.

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  12. Settimana traccia di Maggio.
    Traccia gold "Alaska" di Brenda Novak.
    Lettura di Michela Di Terlizzi

    Giunti editore
    468 pagine

    #ladredilibri

    "So cercando di dirle..” tornò a far guizzare lo sguardo verso la telecamera “che a Hannover House non tutti gli assassini sono chiusi in cella.”


    Siamo ad Hilltop, remota località dell'Alaska, in pieno inverno, che in quei luoghi così sperduti ha il potere di oscurare le menti, il cuore, la coscienza. Proprio lì tre mesi prima, è stata aperta Hanover House, una specie di clinica psichiatrica, ma di massima sicurezza visto che ospita con finalità scientifiche e di ricerca i più feroci serial killer d'America. Nessuno è più tranquillo nella sperduta località e a niente servono le rassicurazioni di Evelyn Talbot, la giovane psichiatra che ha partorito questo ardito progetto insieme al collega Tim Fitzpatrick. Così quando nella neve avviene il macabro ritrovamento dei resti di una donna, orrendamente martoriata da renderla quasi irriconoscibile, si ha conferma dei timori del giovane sergente Amarok, unico e solo rappresentante di polizia di Hilltop. Portare un branco di efferati assassini a pochi metri dalle case della loro piccola cittadina è stata una decisione estremamente pericolosa. Evelyn, la cui adolescenza nasconde la più nera e atroce delle paure, è caparbia e decisa riguardo l'utilità del progetto anche se incomincia ad avere più di un motivo per pensare che quel primo omicidio sia un messaggio destinato proprio a lei e che l'ombra del passato la stia per raggiungere ancora una volta, come un incubo ricorrente.
    Un thriller alla "Criminal minds", con l'obiettivo centrato di narrare non tanto l'azione criminale ma soprattutto l'aspetto psicologico dei killer, un vero e proprio viaggio in menti pericolose e senza scrupoli. l'Alaska è una location fantastica, fredda e sconfinata, un ambiente senza via di fuga, dove una tormenta di neve fa saltare le linee telefoniche e bloccare le strade isolando completamente bungalow e case. Al centro della narrazione c'è naturalmente Evelyn, donna forte e determinata ma quando i fantasmi del passato tornano a tormentarla vengono fuori tutta la sua fragilità, le sue paure, il suo scetticismo verso il prossimo, anche nei confronti di Amarok, che cerca in ogni modo di conquistare la sua fiducia e fare breccia nel suo cuore chiuso a doppia mandata. La loro storia d'amore corre parallela alla vicenda thriller, e devo dire che l'aspetto rosa del libro non è fuori luogo perché comunque fa capire meglio la psicologia e i tormenti di Evelyn. Molto interessante e azzeccata la trovata di mettere all'inizio di ogni capitolo le citazioni di veri Serial killer, da far gelare il sangue nelle vene. Il finale non è affatto scontato e sinceramente non avevo capito dove l'autrice andasse a parare perché, in effetti, lo psicopatico non gira con un cartello al collo che ti informa della cosa, anche chi non sospetteresti mai può nascondere un animo maligno. Buona lettura.

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  13. Elena
    Bambini sperduti

    Credo che sarò una delle poche che, visto il mio lavoro, con persone affette da malattia psichiatrica, dirà che è una storia scritta bene!
    Eh già molti aspetti della dott ssa Talbot sono verificati, esistono, una persona traumatizzata può reagire o subire per tutta la vita e lei ha scelto la prima! Lei vuole capire cosa passa nella testa di certe persone, cosa spinge e perché. Comprensibile su più fronti.. La mente umana si conosce poco e spesso è ingarbigliata tra vizi di famiglia, geni e traumi..
    Tornando alla storia ho anche molto apprezzato amarock, ragazzo che sa trattare e capire davvero l'animo di Evelyn, centra in pieno alcuni suoi aspetti psicologici a tal punto che anche lei ne rimane sorpresa e anche questo la aiuta ad abbassare le difese, a sentirsi più sicura di lui.. Ma ci vorrà tempo come è giusto che sia!
    Un romanzo che ti tiene tra le pagine, sicuramente leggero global tribe lo consiglierei.

    Elena
    Bambini sperduti

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  14. Veronica Felice Civitillo
    Ordine della Fenice

    Allora, avevo letto recensioni contrastanti, addirittura qualcuno non è riuscito a finirlo.
    Beh, non è un capolavoro, certo.
    La storia non è male, però l'autrice a volte si perde con troppi spiegoni su psichiatria/psicologia/psicoect... che una volta li leggi con piacere, poi annoiano.
    Per quanto riguarda i personaggi, quello che mi ha convinto di più è certamente Amarok, forte e sicuro di sè, mentre Evelyn, se da una parte è comprensibile il suo timore, dall'altra è troppo insicura a volubile. Ha sempre bisogno di rassicurazioni e Amarok è paziente, anche troppo.
    Il finale non mi ha convinta, non ho capito bene tutti i collegamenti tra i personaggi. Mi è sembrato un po' tutto campato per aria.
    Comunque andrò avanti con la serie. Mi sa solo per il sergente...

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    1. Sì, vero, il finale è un po' così, come se avesse messo il primo che gli capitava

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  15. Casata ladre di libri

    Tropini Roberta

    Carino come thriller, certo non super coinvolgente. La protagonista devo.ancora capirla ma credo che abbia molti problemi pure lei.
    Amarok lo adoro anche se ho sospettato anche di lui.
    In questo libro non mi sono fidata di nessuno mai.
    Il collega F. L'ho sempre saputo che era malato forte e da non fidarsi.
    Devo ammettere che l'ho letto fino alla fine solo perché lo leggevamo nel gruppo se no lo avrei lasciato perché all.inzio mi dava troppa ansia(da leggere solo di giorno) e dopo la metà non mi coinvolgeva cosi tanto.
    Il finale lo pensavo con.un forte colpo di scena invece l'ho trovato piatto e poco anzi molto poco credibile......non avrei mai pensato a lui!!!!
    Simpatico l'ultimo capitolo che parla di Jasper....incuriosisce per continuare la storia....
    Se lo.leggeremo insieme lo continuerò ma da sola non credo......

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    1. Ovviamente, l'ultimo capitolo l'ha messo proprio per invogliare a proseguire ... non so se mi ha invogliata abbastanza però

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  16. Elisa ventura
    Ordine della Fenice

    Io ero molto indecisa se leggerlo, i thriller non sono il mio genere e pensavo mi facesse paura... Averlo saputo che in realtà era un comico mi sarei fatta meno problemi.
    L'inizio era promettente ma poi non so cosa sia successo, in tutto il libro non è successo praticamente niente per poi risolvere tutto in 2 capitoli finali.
    Il personaggio di Evelyn ho faticato a farmelo piacere, era un continuo pensa una cosa e ne fa un altra, dato il suo ruolo e passato mi sarei aspettata un po'più di spessore.
    Nei dialoghi dove venivano spiegate le caratteristiche dei pazienti o fatto il punto della situazione, la tensione ( e concentrazione) veniva interrotta da frasi stupide o frecciatine amorose, sembrava ce ne fossero 2 che si svolgevano parallelamente: quello nella testa di Evelyn, dove a parlare erano gli ormoni, e quello reale.
    Il personaggio di amarock l'ho apprezzato di più, ma sicuramente i miei preferiti sono stati Hugo e Garza, è strano arrivare alla fine di un libro e aver 'conosciuto' di più i personaggi secondari dei principali.
    Non mi ha convinto molto questo libro, probabilmente finirò la serie ma senza troppe aspettative.

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  17. Rita Gagliarducci
    Casata Ordine della Fenice

    Io personalmente ho trovato il libro interessante. Quando votai per leggerlo, avevo un'altra idea della trama. Forse sono abituata a thriller un po' più ansiogeni. Questo libro non mi ha messo affatto ansia e devo dire che effettivamente avevo scoperto l'assassino da più o meno metà... L'autrice lascia delle tracce in giro, forse volendo forse no, non so ancora decidermi in merito. Devo dire che mi interessa molto di più il sottotesto del libro, quella vena di insicurezza della protagonista... spero che nel libro successivo vengano indagati nuovi dettagli in merito alla situazione con Jasper. Non mi è dispiaciuto come libro, leggero ma interessante... Riconfermo l'idea che la vita in Alaska non sia una delle cose più facili da affrontare ma che forse dopo un po' ci si abitua. E chissà se in fin dei conti non ci si abitui anche un po' ad Hanover House... E' interessante il titolo in inglese di questo libro "Her Darkest Nightmare", il suo incubo più oscuro... Fa riferimento sicuramente al trauma passato dalla protagonista nella sua adolescenza ma forse è più un vivere questi avvenimenti come un incubo, che un vero incubo... Attendo il suo vero incubo.

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    1. Certo che l'ultimo capitolo .. mi ha disturbato di più la sua nuova vita che la sua entrata in scena

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    2. Sono d'accordo... La presa in giro in cui Jasper si divincola! Fastidioso!

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  18. Definirlo thriller e davvero troppo... Forse negli ultimi capitoli, ma per arrivarci, che fatica. I personaggi sono quello che sono, gli unici ben definiti e coerenti sono gli psicopatici (al un certo punto ho iniziato a fare il tifo per loro) Evelyn... Io ora capisco quello che è successo... Ma cavolo vai a fare la gelateria!!! Non rinchiuderti con loro in una prigione in mezzo al nulla. E poi ma quante paranoie!!! Ti fai un problema sull'età quando su uomini e donne vediamo di peggio!!! Le disgressioni temporali poi... Si fa riferimento al fatto che l'estate prima la protagonista ha incontrato Jasper ma se in quell'estate era già in Alaska e aveva la storia con Il poliziotto sexy, perché!!!! Non fosse stato per i punti, sono onesta, e per i commenti in casata, lo avrei abbandonato al secondo capitolo.

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  19. Lost in Austen
    Luana Cibin

    Solitamente non sono attirata da questo genere di libri, invece quest'anno è già il secondo thriller psicologico che leggo e che mi appassiona. Non mi è piaciuta molto la figura della protagonista, un po' troppo damigella da salvare, ma che contemporaneamente ignora le regole di Hannover House, facendo arrivare un pericoloso psicopatico senza l'approvazione dei colleghi e mettendosi più volte in pericolo con i detenuti.
    Mi è piaciuto molto invece Amarok, belloccio e pure intelligente!
    Un po' inconcludente la figura di fizpatrick, o forse sono io che non l'ho capita... Lo avrei visto meglio descritto semplicemente come capo str...o, senza appesantire la narrazione con una qualche forma di patologia che poi non viene approfondita.
    Il personaggio di Jasper invece mi attira molto e credo che leggerò i libri successivi proprio per saperne di più si di lui.

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    1. Jasper sta proprio fuori! Un po' tutti i personaggi hanno problemi mentali

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  20. Antonella Punziano
    Lost in Austen

    Ero partita un po' prevenuta leggendo i commenti di Claudia sulla protagonista che in effetti non è proprio miss simpatia. Il libro all'inizio l'ho trovato un po' lento, aspetto negativo per un romanzo che vanta di essere un ottimo thriller, poi però gradualmente sono entrata nella storia fino ad appassionarmici al punto da essere spinta a leggere gli altri due volumi. Sicuramente Evelyn all'inizio non suscita empatia nel lettore ed è difficile mettersi nei suoi panni eppure man mano che le pagine scorrono, i freni verso di lei cominciano a calare (potrebbe essere un effetto voluto dalla scrittrice? Chissà) e diventa più facile capire o suoi atteggiamenti e le sue paure. Amorok pere è un punto interrogativo. Vi devo confessare che in questa loro storia mi ci sono ritrovata e vi assicuro che le mie risposte che davo a lui erano le stesse che Evelyn dava ad Amorok e viceversa: buffo ma non strano perché per me sette anni di differenza tra donna e uomo si sentono e, ti puoi anche ripetere che sono vecchi retaggi culturali, ma difficilmente riesco a vincerli. Anche se l'attrazione è forte dopo subentra altro, soprattutto molto tempo dopo.
    Per il resto trovo che il libro sia inizialmente in salita e che solo dopo la metà riesca a regalarti quei colpi di scena che il genere meriterebbe di avere. Il primo libro per me è un ni...sono fiduciosa per gli altri della serie

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  21. Avevo sentito parlare molto di questo libro, di quanto fosse bello, ben scitto e un thriller da brividi. Per quanto mi riguarda i brividi li ho avuti.... Ma non quelli che speravo.
    Ho trovato questo libro molto noioso leggevo leggevo e sembrava non finire mai. La protagonista mi ha fatto alzare molte volte gli occhi al cielo. In più i fatti che accadono con i dialoghi che seguono subito dopo sembrano sconnessi e poco strutturati. Una grande delusione. Non penso che andrò avanti.
    Tra l'altro avevo già previsto quasi tutti i colpi di scena quindi neanche in quello ho avuto modo di tenere il fiato sospeso. Insomma diciamo che questo libro di thriller ha davvero ben poco. Per me è bocciato

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  22. Sono Elisa Salerno della casata dei Bambini Sperduti e questa è la mia recensione.
    Ho trovato questo libro molto interessante e scorrevole.
    I personaggi sono ben costruiti e si vede che dietro alla descrizione degli ospiti di Hannover House ci sono degli studi molto approfonditi. Infatti ho molto apprezzato gli approfondimenti clinici espliciti fatti, anche attraverso i pensieri della protagonista.
    Ho adorato le citazioni a inizio capitolo delle parole dei diversi serial killer della storia americana e non. Le citazioni (in generale) permettono sempre una maggior comprensione di quello che si sta leggendo e soprattutto confermano il percorso di ricerca e interesse svolto, in questo caso, dalla scrittrice.
    Amarok è un personaggio fantastico, è molto rispettoso e paziente ed è "giusto" per la protagonista. Evelyn invece mi piace di meno, non so bene per quale motivo, forse sarà per i suoi comportamenti contrastanti oppure perché non si rende conto di quanto realmente la sua esperienza con Jasper influenzi ancora la sua vita, e non parlo dell'aspetto fisico e emotivo nelle relazioni, ma del fatto che tutta la sua carriera è basata sul capire il comportamento di Jasper, tanto che ogni paziente viene paragonato a lui, motivi non proprio "giusti"... o è perché anche lei finge di essere "normale", quando in realtà è ancora "spezzata". Mi domando quindi perché non sia ancora in terapia, visto che non ha affatto superato il trauma e la sua sofferenza è palese.
    Un paio di aspetti che non mi sono piaciuti sono stati la poca chiarezza nei passaggi del narratore, non c'era una suddivisione così netta tra il punto di vista della protagonista e quello di Amarok o di altri personaggi; e la trama è stata un po' prevedibile, ho scoperto l'assassino a metà del libro, ma ritengo comunque questa lettura soddisfacente proprio per gli approfondimenti sulla mente umana.
    Concludo dicendo che l'epilogo è stato ben costruito, il punto di vista diverso (non voglio spoilerare!) è molto interessante ed è un invito a proseguire la lettura di questa saga...con la speranza ci sia maggiore spazio alle menti "singolari" del 4% della popolazione.

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    1. è stata brava l'autrice a farti venire voglia di leggere gli altri, ha incuriosito molto

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  23. Centinaia di serial killer sono rinchiusi in una clinica psichiatrica di massima sicurezza in Alaska. Una squadra di psichiatri guidati dalla dottoressa Evelyn Talbot, li studia per scoprire le ragioni dei loro comportamenti aberranti. Due omicidi sconvolgono la comunità di Hilltop. Tra tormenti di neve, resti di cadaveri e tradimenti sul lavoro, Evelyn viene tormentata dal ricordo di Jasper che, da adolescente, quasi la uccise, ma grazie all'aiuto di Amarok troverà una soluzione.
    Poteva essere veramente un bel libro, aveva tutti gli ingredienti per farne un capolavoro, tra il passato di Evelyn e una clinica piena di psicopatici assassini nella gelida Alaska. La storia si concentra troppo sulle vicende personali dei protagonisti che rendono noiosa la trama del romanzo

    Filippone Maria
    Ordine della fenice

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    1. secondo me ci sono troppi matti in questo libro! anche gli psicologi stanno fuori

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  24. Alessia Gilli
    Casata i bambini sperduti
    Anch'io mi sono lasciata incuriosire dalla trama, una clinica psichiatrica di massima sicurezza costruita in uno dei posti più inospitali della terra è già di per sé un ottimo punto di partenza. La tremenda esperienza vissuta da Evelyn poi non ci viene presentata man mano ma ci viene raccontata già nelle prime pagine, ci fà capire fin da subito in quale mondo Brenda Novak ci vuole portare. Ho letto recensioni molto contrastanti su questo libro, c'è chi lo considera un vero gioiello del genere thriller chi una delusione, io sono assolutamente nel team a favore, a me è piaciuto molto. Certo la nostra protagonista è la persona più sfortunata del mondo in ogni angolo c'è qualcuno che vuole ucciderla, ma il suo personaggio mi ha molto incuriosito. La trama poi è ben congeniata e per niente scontata, mi aspettavo di scoprire il male all'interno di Hanover House e invece mi sono trovata invischiata in un indagine in cui il confine tra buoni e cattivi è molto labile. Insomma, in conclusione, sicuramente continuerò con la lettura di questa serie.

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  25. Questa storia poteva essere valida, il tema trattato è molto interessante e l'ambientazione assolutamente suggestiva, peccato che la scrittrice non abbia sfruttato appieno le sue possibilità. L'Alaska è un paese che per più di metà anno è gelido e coperto di neve ma ha una vegetazione lussureggiante e affascinante che in questo romanzo non si vedono per nulla. L'autrice si è completamente dimenticata di descrivere i paesaggi, a parte alcuni accenni all'interno del carcere e di alcune insignificanti descrizioni di tormente di neve. Per la maggior parte del libro non avevo assolutamente idea di dove si svolgesse la storia. I personaggi sono ben caratterizzati ma li ho trovati tutti molto scialbi, in particolar modo quelli principali, come Evelyn e Amarok, lei passa la maggior parte del tempo a piagnucolare mentre lui da l'idea del belloccio di paese senza grandi attrattive a parte i muscoli. Nessun personaggio mi è veramente rimasto impresso o mi ha coinvolta in nessun modo. La parte psicologica legata alle motivazioni dei criminali è preponderante e in alcuni cadi anche abbastanza interessante ma non basta. I criminali, anche quello più pazzo e pericoloso non creano grandi stati di ansia o angoscia. Come se non bastasse le indagini sull'omicidio sono veramente molto scarne, tanto da risultare quasi noiose. Gli accenni alla vita amorosa della dottoressa sono totalmente fuori luogo e la parte più hot si poteva proprio evitare. La storia è facilmente leggibile, lo stile dell'autrice è fluido ma poco coinvolgente, è una di quelle storie che non lasciano nulla al lettore.

    Ombretta Perucca
    Lost in Austen

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  26. Casata Bambini sperduti

    Ammetto di essere tra quelle che è arrivata in fondo solo per il punteggio :D
    Peccato, perchè l'ambientazione mi intrigava, anche se da subito ho avuto la sensazione che fosse simile ad un libro letto recentemente.
    La sensazione di aver letto questa trama è proseguita per troppo tempo, tra clichè e depistaggi palesi, benchè non possa dire di essere tra quelle che non hanno avuto dubbi sull'assassino.
    Ho nutrito buone speranze almeno sulla storia d'amore, una nota carina e coccolosa in mezzo a tutto quel marciume di sangue misto a neve. Invece niente, il passato tormentato della protagonista torna sempre e troppo spesso: ok, la doccia ti fa ricordare quello che è successo con l'ex, ma che tu stia ripercorrendo le dinamiche di un indagine e mi esci fuori con una digressione eterna sul fatto che non riesci a fidarti dell'ultimo uomo disposto a cornificarti non ha senso.
    Ben trattato l'aspetto legato alle psicopatologie, anche se decisamente le procedure superano la legalità (don't try this at home kids)

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  27. Casata: "LadreDiLibri"

    In un carcere di massima sicurezza, costruito nello sperduto villaggio di Hilltop, in Alaska, un team di psichiatri guidato dalla giovane Evelyn Talbot tenta di scardinare la mente criminale dei peggiori serial killer d’America.

    Evelyn sa bene cosa si prova a stare dalla parte delle vittime, perché lo è stata lei stessa: 20 anni prima, nel pieno dell’adolescenza, il ragazzo di cui era innamorata ha infatti rapito e seviziato lei e le sue 3 migliori amiche. L’unica ad essere uscita viva da quella terribile esperienza è proprio Evelyn, che da quel momento dedica la sua vita ad entrare nella mente di queste persone per capire cosa porti loro a fare del male e uccidere.

    Ma, come dice uno dei suoi pazienti, il pluriomicida Hugo Evanski, “A Hanover House non tutti gli assassini sono chiusi in cella”: sembra una frase senza senso buttata lì da una persona disturbata, che ben presto si rivela fin troppo reale quando vengono ritrovati i resti di due donne, impiegate proprio presso la prigione.

    Per Evelyn è di nuovo l’inizio di un incubo; per Amarok, il bell’agente di polizia combattuto tra l’amore per la donna e la rabbia nei suoi confronti per aver portato nel suo tranquillo paese un manipolo di efferati criminali, una corsa contro il tempo per trovare l’assassino prima che possa colpire ancora.

    L’ambientazione claustrofobica (si passa dalle mura della prigione alle strade del villaggio rese impercorribili da una tormenta di neve), il focus sull’aspetto psicologico dei serial killer, l’immancabile storia d’amore tormentata tra la protagonista e il detective, fanno di questo thriller una lettura certamente avvincente.

    Il rapporto tra Evelyn e Amarok è stata la parte che ho trovato meno interessante, non tanto per la storia in sé quanto per le continue insicurezze di Evelyn: la stessa persona che, dopo essere miracolosamente sopravvissuta alle sevizie del fidanzatino, improvvisamente rivelatosi un mostro, chiede di poter entrare senza alcuna protezione nella cella di un pazzo omicida che “sembra” sapere qualcosa sugli omicidi, ma allo stesso tempo non riesce a fidarsi dell’uomo di cui è innamorata.

    Ho trovato invece la parte “thriller” piuttosto stimolante, anche perché molto incentrata sull’analisi psicologica dei potenziali assassini più che sulla classica caccia alla prova schiacciante.

    Un particolare che caratterizza il libro, e che ho decisamente apprezzato, è il far iniziare ogni capitolo con una citazione di un famoso serial killer: alcune sono veramente da brivido!

    In conclusione, nonostante non consideri questo libro un capolavoro, credo che più avanti proseguirò la serie di Hanover House.

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  28. Monica longi
    Ladre di libri

    Evelyn Talbot è una psichiatra trentenne che purtroppo è segnata nel corpo e nell’anima da una bruttissima esperienza svoltasi quando aveva appena sedici anni.
    La persona che lei amava con tutta se stessa, Jasper, è la stessa che ha ucciso le sue tre migliori amiche, che l’ha seviziata e quasi uccisa.
    In seguito a questa terribile esperienza, decide di dedicare la sua vita allo studio della mente dei serial killer.
    Riesce così a ottenere l’autorizzazione ad aprire un carcere di massima sicurezza in Alaska. Hannover House nasce quindi a Hilltop e ospita centoventitré detenuti, tra cui trentasette dei peggiori serial killer.
    In questo piccolo paesino dove tutti si conoscono e non esistono segreti, non succede praticamente mai nulla a parte qualche rissa da bar; fino a quando, il sergente Amarok si ritrova a dover indagare su un caso di omicidio.
    Viene infatti ritrovata la testa di una donna e subito i sospetti del sergente ricadono su Hanover House, poiché lui è sempre stato contrario alla sua apertura.
    Al contrario, dato l’alto livello di controllo e sicurezza, Evelyn è assolutamente certa che l’assassino non si nasconda tra i suoi detenuti.
    Durante una forte tempesta, la giovane psichiatra è costretta ad accettare l’ospitalità del bel sergente e tra i due sembra nascere una certa attrazione. Ma al suo rientro a casa qualcosa la mette in allerta: perché l’allarme è disattivato? Che fine ha fatto il suo gatto? E soprattutto… chi ha lasciato un arto mozzato sul suo letto?
    Se vi piacciono le storie che scavano nel profondo della psiche umana, dove non ci si può fidare di nessuno e soprattutto nelle quali non ci si sente mai al sicuro, allora questo libro farà sicuramente al caso vostro

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  29. Lettura Gold
    Stefania Murtas
    Casata bambini sperduti
    Alaska - Brenda Novak
    Pagine 468
    Inizialmente ero molto scettica nel leggere questo Thriller che premetto è il primo che leggo, ma devo ammettere che sono rimasta davvero sorpresa dalla storia, mi ha catturato fin da subito e più continuavo a leggere più mi piaceva e mi incuriosiva la storia.
    Ci troviamo in Alaska dove la protagonista, la dottoressa Evelyn Talbot, dopo il suo trascorso ha dedicato gli studi in psicologia e ha creato il carcere Hanover House costruito per poter approfondire gli studi sui peggiori serial killer d'America.
    A causa di una tormenta di neve e due omicidi avvenuti in Alaska il passato tormentato di Evelyn torna a farle visita, ma grazie all'aiuto del sergente Amarok riescono a scoprire chi si cela dietro quegli omicidi!!..
    Una storia ricca di suspence e colpi di scena, mi ha catturato fin da subito, lettura molto scorrevole e con personaggi ben descritti.
    Mi ha stupito soprattutto come viene descritta la protagonista Evelyn dopo il passato che ha avuto, la scrittrice l'ha caratterizzata con un bel carattere forte!!..

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  30. Simona Anelli
    Casata Ordine della Fenice

    Alaska 2ª gold maggio
    Giudizio 2 su 5

    Mi sono approcciata ad Alaska in extremis, coinvolta dai commenti delle altre ragazze della mia casata. In genere i thriller mi appassionano perché tendo a “subirli”, senza pormi troppe domande e senza cercare di scoprire il finale. Qui però saranno stati i risvolti “boccacceschi”, forse anche un po’ inutili, sarà stata la semplicità dell’intreccio che a metà avevo già grosso modo capito il finale. La figura di Evelin non è approfondita troppo. Così come anche la connotazione paesaggistica è totalmente dimenticata ed è un peccato peccato poteva essere “spendibile”. Ammetto però che sono incuriosita e vorrei leggere il seguito...e capire meglio e qualcosa in più anche su Amarok.

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    1. Io vorrei che mi facessero un riassunto perché non ho voglia di leggere gli altri ma sono curiosa

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    2. Eh... però magari potrebbe migliorare ... ho visto recensioni migliori

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  31. Cristina Atzeni
    Bambini Sperduti

    Cerco di dare spazio ai libri che ho a casa ma quando le mie compagne di lettura hanno parlato di Alaska non ho resistito.

    Ma cosa mi stavo perdendo? Un thriller bellissimo, in un ambientazione magicamente fredda. Ho immaginato il piccolo paesino di Hilltop, i suoi abitanti, le loro abitudini e ho apprezzato come la scrittrice, in un crescendo, ci fa capire che gli incubi possono seguirti in capo al mondo. Evelyn Talbot è un personaggio meraviglioso, donna in carriera, forte e decisa, ha uno scopo nella vita che necessita di una notevole forza (perché lavorare con pazzi psicopatici non è da tutti).
    Questo thriller ti tiene con il fiato sospeso sino alle ultime pagine.
    Per quanto mi riguarda ho sospettato subito del killer e ho gioito come una bambina a natale quando è morto.
    Menzione speciale per Amarok, uomo meravigliosamente bello e paziente. Grazie Brenda, ho dei nuovi amici e altri due libri per concludere questa fighissima trilogia.

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  32. La trama è stata già descritta da tante quindi eviterò di riparlarne anche io;il romanzo è un genere thriller ma all intermo ci sono anche scene più soft come il rapporto tra i due che cresce pagina per pagina. L ambientazione e la creazione di una struttura che nella realtà non esiste è quello che più mi ha incuriosito nella trama, la sua storia , tuttavia avrei tanto voluto vi fosse almeno un capitolo che raccontava nel dettaglio ciò che gli era successo, invece lascia tutta alla nostra immaginazione. Avrei anche voluto si fosse parlato maggiormente del carcere, conoscere meglio i carcerati in questione, invece no, tutto sorvolato.. la storia in se mi è piaciuta ma è come se fossero stati saltati dei passaggi che mi sarebbe piaciuto conoscere vere.. lo consiglio e speri di leggere i successivi con la speranza che le mie curiosità vengano appagate..

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  33. Evelyn è una donna con una missione e uno scopo ben preciso e non vuole distrazioni. Il thriller parte alla grandricco di colpi di scena e di profili interessanti. Nella partcentrale l'ho trovato più lento e descrittivo, ma il finale lascia con il fiato sospeso e non si può non leggere il seguito: Jasper troverà Evelyn?
    Per tutto il tempo della lettura mi sono chiesta come la protagonista possa aver scelto quel lavoro dopo il suo trauma, poi mi sono risposta che è proprio quella la motivazione che le ha dato la carica per intraprendere quella professione. Amorok l'ho trovato molto tenero, romantico e sensibile.
    Il finale mi è piaciuto e mi ha lasciata con tanta curiosità.
    A questo punto spero di leggere presto le prossime puntate di questa intrigante storia.

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  36. Casata: L'ordine della fenice

    Grandi aspettative e poi... Protagonista con un passato terribile alle spalle decide di studiare psichiatria, di lavorare con i peggiori psicopatici del continente e guarda caso si ritrova con un serial Killer da catturare. Mettiamoci anche il fatto che ad Hanover House ci sono quasi più criminali tra gli addetti ai lavori che non tra i "pazienti", insomma, il troppo stroppia.
    Ho trovato interessanti le parti dove la protagonista analizza i caratteri e i comportamenti degli assassini, il tutto è supportato dalle dichiarazioni, presenti ogni inizio capitolo, di serial killer realmente vissuti. Mi hanno fatto venire i brividi più quelle che non il libro, thriller mancato, in sé. Curiosa di leggere il seguito, voglio dare un'altra possibilità all'autrice, anche se diciamocelo, quello che è successo alla protagonista in questo libro basta e avanza per una vita intera.

    Alessandra Tenuti

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  37. Evelyn Talbot ha sempre avuto questo sogno di concentrare i più pericolosi serial killer in un unico posto e studiarli dal punto di vista emotivo. Ma proprio in Alaska dovevano organizzarla? La aiuta Fitzcpatrick ma nessuna può capirla perfettamente. Da Giovane ha subito una gran brutta esperienza e forse nuovamente qualcuno vuole farla fuori perché ce l'ha con lei, mentre dall'ospedale qualcuno fa premonizioni macabre. Aiuto.!
    (Durante una tormenta una donna è stata uccissa brutalmente deturpandole il viso)
    Per fortuna che c'è il sergente Amarok ad alimentare le nostre fantasie (è bello, sensibile e tutte tifiamo per una storia d'amore stuzzicariella😛) Per il resto io fillerei a gambe levate da quel dì e cambierei pure mestiere.
    Certo l'adrenalina sale ad ogni pagina.. ma poi si fa tutto un po' ripetitivo. La pazzia del fidanzatino del liceo va risolta altrimenti si finisce per ripetere le stesse scene e gli stessi cliché.
    Belli invece gli incipit di ogni capitolo che sono pensieri veri di persone deviate.
    Evelyn sei una persona simpatica ma un po' fragile. Cerca di tirarti su per il secondo libro della serie.
    Voto ⭐⭐⭐ e mezzo
    7

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  38. Elvira Genta. Casata Bambini Sperduti.
    Evelyn Talbot ha sempre avuto questo sogno di concentrare i più pericolosi serial killer in un unico posto e studiarli dal punto di vista emotivo. Ma proprio in Alaska dovevano organizzarla? La aiuta Fitzcpatrick ma nessuna può capirla perfettamente. Da Giovane ha subito una gran brutta esperienza e forse nuovamente qualcuno vuole farla fuori perché ce l'ha con lei, mentre dall'ospedale qualcuno fa premonizioni macabre. Aiuto.!
    (Durante una tormenta una donna è stata uccissa brutalmente deturpandole il viso)
    Per fortuna che c'è il sergente Amarok ad alimentare le nostre fantasie (è bello, sensibile e tutte tifiamo per una storia d'amore stuzzicariella😛) Per il resto io fillerei a gambe levate da quel dì e cambierei pure mestiere.
    Certo l'adrenalina sale ad ogni pagina.. ma poi si fa tutto un po' ripetitivo. La pazzia del fidanzatino del liceo va risolta altrimenti si finisce per ripetere le stesse scene e gli stessi cliché.
    Belli invece gli incipit di ogni capitolo che sono pensieri veri di persone deviate.
    Evelyn sei una persona simpatica ma un po' fragile. Cerca di tirarti su per il secondo libro della serie.
    Voto⭐⭐⭐ e mezzo

    7

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  39. 2ª GOLD Rita Di Terlizzi ""Alaska (Evelyn Talbot Vol. 1)" di Brenda Novak

    #ladredilibri

    Giunti Editore, 2016
    356 pagine

    "Alaska" è il primo della Serie Evelyn Talbot, un bel thriller ...ma non da 5 stelle, il problema (per me) è che la Novak ha messo troppa carne al fuoco... troppe cose messe insieme…. Boh, non mi ha convinto!

    "Uccidine una e sarà come averne uccise ventuno." Mark Martin, pluriomicida inglese Cit. 😬

    Iniziamo subito col botto, affrontando un prologo da brividi... infatti ci ritroviamo con Evelyn Talbot, la protagonista... è solo una giovane studentessa di sedici anni e sta vivendo un'esperienza terrificante, un terribile incubo... che la segnerà per tutta la vita 😰 soffriamo con lei....

    Vent’anni dopo... eccola, a dirigere l'Hannover House, una clinica psichiatrica di massima sicurezza, unica del genere. Infatti lei e il collega Timothy Fitzpatrick ne gestiscono la squadra psichiatrica e gli studi mirati sulla ricerca e sulla terapia.
    La struttura, con sede in Alaska, "ospita" un centinaio dei più feroci serial killer d'America, scelti e selezionati con cura secondo i crimini commessi e i comportamenti... L'obiettivo è studiare la mente di questi spietati assassini, per tentare di capire cosa può portare queste persone, prive di sentimenti ed empatia, ad uccidere a sangue freddo chiunque incroci il loro cammino 😱
    Hanover House rappresenta un approccio radicalmente nuovo al problema della psicopatologia e in apparenza sembra che tutto e tutti dimostrano il massimo della professionalità e dell’efficienza... ma è sicuro? ...nel paese vicino nessuno dorme più sonni tranquilli 🙄

    "Hugo si fermò e ruotò per trovarsela di faccia. «Lei non capisce. Non è al sicuro. Nessuno di noi lo è.» L’intensità del tono e l’espressione le fecero rizzare i peli sulle braccia." 😰

    Ricordiamoci... siamo nel villaggio di Hilltop, una piccolissima e remota località dell'Alaska dove l'inverno è lungo e buio e che concede solo poche ore di luce... mesi e mesi di tempeste di neve e ghiaccio 🥶 ...unica consolazione? È il bel sergente di polizia, Amarok... che, ahimè... rappresenta, da solo, più o meno l’intero contingente delle forze dell’ordine locali!!! 😱 ecco....

    Ma all'improvviso la tranquillità di Hilltop viene sconvolta da due orribili omicidi... durante, l'ennesima, tormenta viene ritrovata la testa di una donna martoriata di botte fino al punto di renderla irriconoscibile.. per Amarok è la conferma di ciò che ha sempre temuto... accettare di portare un branco di assassini a pochi metri dalle loro case non è stata una saggia decisione 😟
    Chi si nasconde dietro questi omicidi?? Sono messaggi per Evelyn? 😱

    Eppoi... tutte queste violente tormente di neve, che si abbattono una dopo l'altra sul paese... 1) rendono il posto senza via di fuga. 2) rendendo impossibili i collegamenti e fanno saltare le comunicazioni ...situazioni non proprio simpatiche.... soprattutto dopo aver sentito dire:
    «Sto cercando di dirle…» tornò a far guizzare lo sguardo verso la videocamera «che a Hanover House non tutti gli assassini sono chiusi in cella.» 😱 appunto....

    Alaska è un thriller crudo... è un viaggio nelle menti malate dei più spietati serial killer della storia, ed ogni capitolo è aperto dalle loro citazioni:
    "Noi serial killer siamo i vostri figli, siamo i vostri mariti, siamo ovunque. E ancora molti, fra i vostri bambini, moriranno domani."
    Ted Bundy, serial killer, stupratore, rapitore e necrofilo.

    Ho trovato i personaggi troppo incasinati, poco credibili, dai medici ai poliziotti ai detenuti... possibile che tutti hanno qualcosa da nascondere e soprattutto sono tutti "fissati" con Evelyn??
    Evelyn l'ho trovata a volte anche troppo ingenua e indecisa... ripetitiva... boh... l'unica nota positiva è il giovane sergente Amarok!!! 😁😍❤️

    ⭐⭐⭐⭐

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  40. Ilaria Blasi #ordinedellafenice

    Il libro parte in quarta. Un luogo isolato, una struttura psichiatrica dedicata ai peggiori serial killer d'America e una psichiatra dal passato macabro. Gli elementi per un ottimo thriller ci sono tutti e le mie aspettative sono state quasi del tutto soddisfatte. Evelyn è una donna con una missione e uno scopo ben preciso e non vuole distrazioni. Il suo lavoro è continuamente messo sotto accusa e la situazione precipita quando una serie di omicidi sconvolge la tranquilla cittadina di Hilltop. La componente psicologica, in libri come questi, è fondamentale e su questo ho trovate qualche carenza da parte dell'autrice. C'è stato poco lavoro sul lato psichiatrico vero e proprio, sembra più un poliziesco che un thriller psicologico. L'epilogo mi è piaciuto e mi ha lasciata con tanta curiosità.
    A questo punto spero di leggere presto il continuo di questa storia

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  41. https://leggerechepassione.it/elementor-2399/

    Rossana cavaliere Lostinausten

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  42. Casata Lost in Austen

    Biondi Manuela

    Mi è piaciuta Evelyn per la forza e la determinazione che ha,ma a volte l'ho trovata ossessiva ed egoista perché pensava sempre al suo lavoro e pensava di riuscire a trovare un rimedio per gli psicopatici.Mi è piaciuto di più Amarok perché nonostante potesse avere una relazione con una donna meno complicata,ha insistito con la dottoressa.Avrei preferito che ci fossero meno pagine sulla storia d'amore e più sui detenuti.
    Già dalle prime pagine ho trovato la lettura intrigante,piena di suspense,però mi aspettavo di leggere scene più cruente visto che si trattava di serial killer.
    Sono curiosa di leggere il seguito.

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  43. Sofia De Vecchi

    #LostInAusten

    Questo libro mi era stato consigliato da un'amica che ha apprezzato tutta la trilogia e, non appena ho scoperto che era la lettura del mese, mi ci sono buttata a capofitto terminandolo però solo oggi; questo è un dato abbastanza indicativo di quanto mi sia piaciuto questo giallo (e io li amo) :D. Purtroppo dopo una prima rapida impennata mi sono arenata e, assurdo da dire per un giallo, ma ciò che mi ha fatto andare avanti era la voglia di scoprire se con Amarok succedeva qualcosa.. Quindi direi che il voto al romanzo, in quanto giallo, è molto scarso.. Non credo continuerò con gli altri due romanzi!

    ⭐⭐/5

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  44. Casata:Ladre di libri
    Lord Bayron
    Rossana Gnasso

    Una donna che per rivincita, per riscatto da una terribile esperienza crea una hause per lo studio degli psicopatici è seppur difficili da immaginare nella realtà un'idea quasi affascinante. Meno affascinanti sono la gestione quasi assurda del complesso e l'incubo sesso dei due personaggi. A volte fastidiosi. Delusa.

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