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sabato 9 maggio 2020

Recensioni: "Giro di vite" - "Mistero a Villa del Lieto Tramonto" - "Sposa a metà"


"Giro di vite" di Henry James

Editore Newton Compton
Genere Classico

Avevo deciso di leggere questo libro per via dei commenti positivi che avevo letto.
Come mio solito, la trama l'avevo si e no letta, infatti mi ero fatta un'idea su questa storia completamente errata. Mi aspettavo tutt'altro genere di libro.
Il libro inizia mostrando una scena semplice. Un gruppo di signori e signore uniti insieme, intorno al camino, a chiacchierare. Ciò che è insolito è il tema: fantasmi.
Parlano di uno spettro apparso a un bambino.
Quell'argomento ricorda a Douglas un'altra storia simile, una storia che non ha il coraggio di raccontare ma che è racchiusa tra le pagine di un manoscritto.
Questo viene velocemente recuperato e successivamente letto.
Questo manoscritto è scritto dalla protagonista della storia: Miss Giddens, la nuova istitutrice.
Lei viene assunta in quanta l'altra istitutrice, Miss Jessel è morta.
Miss Giddens deve prendersi cura di due bambini orfani: Flora e Miles.
Fin qui sembra tutto normale ma le cose presto cambiano.
Durante una passeggiata l'istitutrice si imbatte in una sinistra figura, un uomo che la osserva da lontano.
Presto, Miss Giddens scopre però che lo sconosciuto non era un uomo in carne ed ossa ma lo spettro del defunto maggiordomo: il signor Quint.
Uno strano spettacolo viene messo in scena, uno spettacolo che parla di apparizioni, domestici defunti e bambini inquietanti, che ingannano la loro istitutrice per poter restare con i fantasmi.
"Giro di vite" è un gotico piuttosto breve che si legge abbastanza bene.
L'inizio è davvero intrigante, ti spinge ad andare avanti per scoprire i vari misteri legati a questo manoscritto.
Da una storia si passa poi a un'altra storia, una storia inquietante che ruota intorno a un pensiero fisso: i fantasmi.
A un certo punto ci si perde proprio in questo pensiero, tanto che non si capisce più se ciò che vede l'istitutrice è reale oppure solo frutto della sua mente.
La confusione che regna nella mente di Miss Giddens finisce con il contagiare anche quella del lettore.
Il libro è molto introspettivo, il tutto viene raccontato dal punto di vista dell'istitutrice, è come se fossimo nella sua mente.
Nel libro non ci sono scene orripilanti o particolarmente spaventose, il testo però riesce a trasmettere un senso di angoscia.
Miss Giddens è un'istitutrice un po' troppo permissiva, i suoi due bambini la raggirano come vogliono e lei non riesce nemmeno a chiedere al bambino perché è stato espulso dal college.
Insomma, la protagonista è un personaggio davvero contorto, fino alla fine ti chiedi se ha effettivamente dei problemi psicologici o se è lucida.
Ciò che non mi è piaciuto di questo libro è il fatto che spesso le cose rimangono sul vago, niente viene approfondito, le cose non vengono mai dette chiaramente, ci sono molti sottintesi e pochissime certezze.
Dopo un po' la storia diventa anche ripetitiva, parla sempre delle solite apparizioni.
Alcune scene mi sono sembrate poi fin troppo teatrali, finte, così melodrammatiche!
Insomma, mi è piaciuto il fatto che la storia fosse in bilico tra realtà e follia ma il modo in cui è stato scritto e alcuni dettagli della trama hanno frenato la mia lettura.
Questo libro non mi ha fatto impazzire.

"Mistero a Villa del Lieto Tramonto" di Minna Lindgren 

Editore Sonzogno
Genere Giallo

Questo libro è solo una menzogna!
Non vedevo l'ora di leggerlo.
Dalla trama sembrava un giallo divertente e intrigante. Sulla copertina si legge poi "la Agatha Christie del nord" ... ma Agatha Christie cosa!? È un insulto paragonare questa sottospecie di giallo a quelli di Agatha!
Che giallo poi!?
Questa è una denuncia sociale, è la testimonianza di ciò che a volte (fin troppo spesso) può succedere nelle case di riposo.
Non è un romanzo divertente, non è un giallo, è una denuncia verso quelle strutture che trattano in modo disumano gli anziani.
La storia, infatti, è ambienta in una casa di riposo, "Villa del Lieto Tramonto".

"Ogni mattina Siiri Kettunen si svegliava con la consapevolezza di non essere ancora morta."

In questa residenza per anziani, ultimamente, avvengono delle cose inaudite e sospette.
Prima muore il cuoco (fatto strano dato che aveva solo trent'anni, circa) poi uno dei residenti della villa viene violentato da degli infermieri.
Ora, Siiri, Irma e Anna-Liisa, tre vecchiette della casa di riposo, si mettono a "indagare" (nella trama ufficiale vengono pure paragonate a Miss Marple! ... la Miss Marple dei poveri al massimo!).
Indagare poi è una parola grossa, queste tre signore non fanno che andare su e giù da tram e taxi.
Questo è un giallo poco giallo.
Questo libro io l'ho trovato lento, noioso, pesante!
Una delusione totale!!!
Che coraggio hanno avuto a paragonare questo libro a quelli della Christie!
L'ho finito solo perché mi sono sforzata!
Che tristezza di libro, non lo consiglio.

"Sposa a metà (Saga Bedwyn Vol. 1)" di Mary Balogh

Editore Mondadori
Genere Romanzo

Dopo due letture che non mi hanno fatta impazzire, finalmente mi sono imbattuta in un libro piuttosto piacevole.
"Sposa a metà" è il primo libro della saga Bedwyn, chiamata così perché ogni libro ha come protagonista uno dei fratelli Bedwyn.
Protagonista di questo libro è il colonnello lord Aidan Bedwyn.
Alla fine di una battaglia in Francia, il colonnello gira per il campo alla ricerca dei suoi morti o di eventuali feriti.
Durante il giro si imbatte nel capitano Morris.
Sta per morire, è stato ferito gravemente e con le ultime forze che gli rimangono strappa al colonnello una promessa: deve aiutare sua sorella, ad ogni costo.
Il colonnello ha un debito verso il capitano, gli ha salvato la vita e non può non fargli quella promessa.
Qualche mese dopo, Aidan torna in Inghilterra e va dalla sorella del capitano per informarla, di persona, della morte del fratello.
Eve è una ragazza dal cuore d'oro, è di una generosità disarmante.
Lei aiuta gli emarginati, coloro che solitamente vengono ignorati e abbandonati.
Ha preso con sé due orfani, la loro istitutrice è una donna che è stata messa incinta dal suo ex datore. Eve l'ha assunta e ha dato ospitalità anche al figlio.
La governante è invece stata in prigione e poi c'è Charlie, un ragazzo ritardato che lei però ha assunto.
Eve dà una mano a coloro che più ne hanno bisogno, non si limita però a dar loro un lavoro, lei li considera parte della sua famiglia. Questo aspetto del suo carattere mi è piaciuto tantissimo.
Eve è una protagonista così altruista e così sfortunata.
Il padre le ha lasciato la proprietà solo per un anno, al termine di questo periodo, la terra dovrebbe passare al fratello di Eve ma questo è morto e o Eve si sposa o tutto va nelle mani del cugino ... un odioso, snob cugino.
Se Eve non si sposa entro qualche giorno perderà tutto, non solo la proprietà ma anche tutta la sua famiglia.
Quando il colonnello viene a sapere tutto ciò, capisce cosa deve fare per mantenere la promessa fatta al capitano.
"Sposa a metà" è un romanzo ricco di emozioni.
Le scena passionali non sono molte e non troppo dettagliate.
La trama è ben sviluppata e i personaggi ben descritti, hanno tutti delle peculiarità che li contraddistinguono.
Questo romanzo mi è piaciuto davvero molto, il punto di forza, secondo me, sono i personaggi.
Non vedo l'ora di leggere il seguito.

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