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lunedì 25 maggio 2020

Recensioni: "I fiori del male e tutte le poesie" - "Beauchamp Hall" - "Brividi di morte per l'ispettore Dalgliesh"


"I Fiori del Male e tutte le poesie" di Charles Baudelaire

Editore Newton Compton
Genere Poesie

Io e le poesie non andiamo molto d'accordo ma ho voluto provare lo stesso a leggere quelle di Baudelaire.
Confermo il mio precedente pensiero: io e le poesie non andiamo decisamente d'accordo.
Il problema è che non ho la pazienza di cercare tra i versi i messaggi nascosti, di leggere e rileggere una poesia per scoprire tutti i suoi significati.
In questo, il libro della Newton mi è venuto un po' in aiuto.
Nel libro c'è un approfondimento sulle poesie di Baudelaire, sulla vita dell'autore e poi ci sono note sotto ad ogni poesia.
Nel testo c'è anche la versione in lingua originale.
I temi che Baudelaire tratta sono tanti e vari.
Parla del poeta, della sua vita meschina e semplice; parla delle donne, ora streghe ora dee, parla delle persone povere, delle donne di strada che lui descrive con tenerezza, sottolineando però quanto quella vita le ha distrutte. Baudelaire parla poi anche della morte, dell'amore, alcune poesie hanno un tema spirituale, altre artistico.
Le sue poesie sono a volte malinconiche, grigie, altre piene di passione o angoscia.
Ci sono versi cupi e altri luminosi.
Alcune evocano immagini forti o paesaggi suggestivi.
Le mie poesie preferite sono "L'albatro" e "Elevazione".

"lei piange perché ha vissuto
e perché vive! Ma quello che deplora soprattutto,
ciò che fino ai ginocchi la fa fremere,
è che domani, sì, bisognerà vivere ancora!"

Riconosco la bellezza di alcune poesie di Baudelaire, preferisco quelle che ha scritto da giovane piuttosto che le altre ma in tutte ho visto la sua bravura.
Nonostante questo però ... io e le poesie non ci intendiamo molto.

"Beauchamp Hall" di Danielle Steel

Editore Pickwick
Genere Romanzo

Da adolescente adoravo i libri di questa scrittrice, poi ho smesso di leggerla ... fino ad oggi.
Ho deciso, infatti, di leggere il suo nuovo libro, per vedere se mi piace ancora il suo modo di scrivere.
La protagonista del libro si chiama Winnie.
Lei ha abbandonato università e sogni per prendersi cura della madre malata.
L'ha accudita per sette anni e una volta morta, Winnie è rimasta incastrata nel suo paesino natale.
Ha trovato un lavoro (che odia) e un ragazzo (che non ama), lei è vittima della quotidianità, dell'abitudine e della sicurezza.
Tutto prosegue uguale per undici anni, poi tutto cambia.
Quando al lavoro viene scavalcata da una ragazzina che va a letto con il capo, si licenzia.
Quando sorprende il suo ragazzo a letto con la sua migliore amica, lo lascia.
E che fare ora?
Lascia quella vecchia vita che le sta stretta e parte, va sul set della sua serie televisiva preferita: Beauchamp Hall.
Il castello è di proprietà di due fratelli, lo mantengono proprio grazie alla serie televisiva.
Winnie si insinua sempre di più in quella finzione e arriva anche a trovare lavoro sul set.
Se volete sapere cosa succede poi, non vi resta che leggere il libro.

"Era questo il bello della lettura: poter sparire e dimenticare tutto quello che non amava della sua esistenza."

La vita un po' solitaria di Winnie è in contrapposizione a quella della sorella, completamente dedita alla famiglia.
Il libro non è affatto banale come mi aspettavo, non segue i classici schemi di un romanzo rosa.
Le scene d'amore non sono volgari e la parte rosa del libro ricopre solo una piccola parte del testo.
La trama parla più che altro della vita di Winnie.
Sorprendente come un cofanetto di DVD può cambiarti la vita!
Il romanzo si legge molto bene, è scorrevole.
La trama non è nulla di eccezionale ma è ben scritta e invoglia alla lettura.
Insomma, un romanzo rosa niente male.
La Steel, a quanto pare, mi piace ancora.

"Brividi di morte per l'ispettore Dalgliesh" di P.D. James 

Editore Mondolibri
Genere Giallo

Ho già letto un libro di questa scrittrice e dato che mi era piaciuto, ho deciso di riprovare a leggere un altro suo libro.
Dovevo evitare di farlo.
L'ispettore Dalgliesh viene mandato con urgenza sull'isola di Combe, in Cornovaglia.
Combe era un covo di pirati, oggi è invece un luogo di riposo e solitudine per persone che occupano posizioni di una certa rilevanza.
Insomma, è un posto esclusivo e sicuro!
L'ispettore deve chiudere l'indagine in fretta e con la massima riservatezza, per non macchiare il buon nome dell'isola e di chi la frequenta, ma anche per serbare il suo titolo di posto sicuro.
L'ispettore è stato chiamato perché una delle persone che viveva sull'isola è stato trovato morto, impiccato nel faro.
Suicidio o omicidio?
L'inizio del libro (prime centocinquanta pagine circa) è terribilmente noioso, prolisso e rovina completamente il resto del libro.
Nelle prime pagine, infatti, viene raccontato tutto quello che succede prima della morte della vittima e in più, viene descritta la vita di tutti i personaggi.
Non rimane più niente da indagare!
Quando, infatti, l'ispettore arriva sull'isola e iniziare ad interrogare i sospetti non c'è alcuna sorpresa, i fatti si conoscono già, al massimo si notano le bugie dette dagli interrogati.
Insomma, viene a mancare il gusto dell'indagine!
Sappiamo fin da subito che la vittima è praticamente odiata da tutti e il perché, non resta che scoprire il colpevole della sua morte, e l'autrice è stata brava a nasconderlo in bella vista!
Il libro è fin troppo dettagliato, quasi puntiglioso.
A causa dei primi capitoli, il libro diventa poi ripetitivo, ridondante, noioso.
Di una lentezza esasperante.
Insomma, questo seconda lettura non è andata bene come la prima.
Peccato, perché l'idea non era male.

1 commento:

  1. Ciao Claudia, proprio in questi giorni sto leggendo un romanzo della Steel per la prima volta, che dire... al momento non mi sta dispiacendo, però trovo il suo stile un po' freddo e impersonale... vedremo come si evolverà! La trama di quello che hai recensito tu non sembra male, comunque ;-)

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