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mercoledì 12 agosto 2015

"La pietà dell'acqua" - Antonio Fusco


Editore GIUNTI 
Pagine 224
Prezzo cartaceo 12,90 EURO 
Prezzo ebook 6,99 EURO 
Anno prima edizione 2015
Genere: Giallo 



È un ferragosto rovente e sulle colline toscane ai confini di Valdenza viene trovato il corpo di un uomo, ucciso con una revolverata alla nuca, sotto quello che in paese tutti chiamano "il castagno dell'impiccato". Non un omicidio qualunque, ma una vera e propria esecuzione, come risulta subito evidente all'occhio esperto del commissario Casabona, costretto a rientrare in tutta fretta dalle ferie, dopo un'accesa discussione con la moglie. Casabona non fa in tempo a dare inizio alle indagini, però, che il caso gli viene sottratto dalla direzione antimafia. Strano, molto strano. Come l'atmosfera di quei luoghi: dopo lo svuotamento della diga costruita nel dopoguerra, dalle acque del lago è riemerso il vecchio borgo fantasma di Torre Ghibellina, con le sue casupole di pietra, l'antico campanile e il piccolo cimitero. E fra le centinaia di turisti accorsi per l'evento, Casabona si imbatte in Monique, un'affascinante e indomita giornalista francese. O almeno, questo è ciò che dice di essere. Perché in realtà la donna sta indagando su un misterioso dossier che denuncia una strage nazista avvenuta proprio nel paesino sommerso. Un dossier scottante, passato di mano in mano come una sentenza di morte, portandosi dietro un'inspiegabile catena di omicidi. E tra una fuga a Parigi e un precipitoso rientro sui colli, Casabona sarà chiamato a scoprire che cosa nascondono da decenni le acque torbide del lago di Bali. Qual è il prezzo della verità? E può la giustizia aiutare a dimenticare?







Che cos’è l’umanità? Gentilezza e compassione miste a regole morali, oppure un mix pericoloso di passioni inarrestabili, odio e rancore?
Essere umani significa soffrire e saper perdonare oppure detestare e vendicarsi?
Se chi uccide senza pietà viene considerato un mostro, allora lo è anche chi uccide per rivalersi su coloro che hanno massacrato un’intera famiglia innocente in onore di un ideale?
Con questi dilemmi si è scontrato il commissario Casabona, grazie a un’indagine che lo ho trascinato lontano dalle sue vacanze proprio il giorno di ferragosto.
Un uomo è stato ritrovato morto sotto un albero che in paese chiamano tutti “il castagno dell’impiccato”, a causa di una macabra quanto triste storia di cui è stato testimone.
Quell'omicidio è l’inizio di una vendetta che ha aspettato anni per ottenere giustizia, è la fine meritata di una storia piena di vergogna e stupidità, è la rivalsa di un massacro che non accetta il silenzio ordinatogli dai suoi aguzzini. 
Mi è bastata una giornata per leggere questo libro, e meno di un ora per apprezzare la finezza con cui lo scrittore narra la storia di assassini e vittime, orrori e giustizia.
Uno straordinario thriller radicato nel passato, intriso di mistero, storia e fantasmi di un’epoca che non trova pace.
Un libro pieno di descrizioni delicate ed evocative, dai personaggi caratterialmente precisi, simpatici nel loro essere magistralmente descritti.
Lo scrittore ha dimostrato di avere un completo controllo della trama, i personaggi sono i suoi burattini, e li manovra con eleganza e precisione, affinché fungano al suo fine di realizzare uno spettacolo sublime e magnificamente organizzato.
Ho adorato i pensieri filosofeggianti che spuntano nella trama, hanno arricchito il testo, aggiungendo alla sua enigmaticità, anche un pizzico di profondità e vitalità.
Un testo dal linguaggio fresco e carico di significato, in grado di trasmette al Lettore le svariate sfumature di umanità che albergano in questo mondo.
“La pietà dell’acqua” un titolo che racchiude in sé molte verità. Un libro coinvolgente che consiglio non solo agli amanti degli intrighi, ma anche a chi non ha ancora capito che l’umanità si può celare anche dietro alla vendetta.

"(…) la memoria è una condanna e la verità spesso non s’incontra con la giustizia, nonostante la cerchi disperatamente. Allora bisogna darle una mano, affinché i morti trovino la pace."
  
Assegno a questo libro che ha saputo conquistarmi con la sua moralità: 

4 stelle su 5

Alcune frasi dal libro:

- "La menzogna è rassicurante e con il tempo si fa dimenticare. La verità, invece, è rivoluzionaria. Se ci si abitua non basta mai."

- "Le cose si lasciano appartenere. Sopravvivono agli uomini che si illudono di possederle."

- "Una bellezza che si deve spiegare non è vera bellezza."

- "(...) imparò che la solitudine fa meno male se non cerchi di cacciarla via, (...) La conquisti e in cambio ti regala il vantaggio di non dipendere da nessuno per la tua felicità. (...) Con il tempo si finisce per bastare a sé stessi."

- "La verità si può nascondere, negare, modellare in nuove forme a seconda della convenienza, vestire con l'abito di una diversa apparenza, ma non si può cancellarla."

- "Era una sorta di corto circuito, un conflitto di valori. Dovere, verità, giustizia, non si stavano più muovendo nella stessa direzione."

- "Se questo mondo ogni tanto fa un passo avanti è proprio grazie a persone come voi. Quelle che continuano a sognare, senza paura di essere prese per idioti."

3 commenti:

  1. Ho letto questo libro pochi giorni fa, la recensione è già pronta, solo da pubblicare. Bellissimo davvero, ho amato il commissario Casabona e lo stile d Fusco. Non ho potuto fare a meno di acquistare il primo lavoro di quest'autore.

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    1. Anche a me è venuta voglia di acquistare il primo volume della serie, scrive davvero bene Fusco.

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