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lunedì 15 febbraio 2016

Un tè con ... Lucrezia Scali


Per la rubrica:

In casa Toglietemi tutto, ma non i miei libri ospitiamo oggi la scrittrice Lucrezia Scali, autrice del libro "Te lo dico sottovoce" che ha preso d'assalto le librerie e il cuore delle nostre Lettrici.

"Te lo dico sottovoce"
Lucrezia Scali

Mia ha trent’anni, un passato che preferisce non ricordare e una famiglia da cui cerca di tenersi alla larga. Meglio stare lontano dalle frecciatine della sorella e da una madre invadente che le organizza appuntamenti al buio… Di notte sogna il principe azzurro, ma la mattina si sveglia accanto a Bubu, un meticcio con le orecchie cadenti e il pelo morbido. La sua passione sono gli animali e infatti, oltre a gestire una delle cliniche veterinarie più conosciute di Torino, Mia sta per realizzare un progetto a cui tiene moltissimo: restituire il sorriso ai bambini in ospedale attraverso la pet therapy. Il grande amore romantico, però, non sembra proprio voler arrivare nella sua vita. O almeno, così pensa Mia, prima di conoscere Alberto, un medico affascinante, e Diego, un ragazzo sfuggente che si è appena trasferito a Torino dalla Puglia. Cupido sta finalmente per scagliare la sua freccia: riuscirà a colpire la persona giusta per il cuore di Mia?


1. Ciao Lucrezia, benvenuta a Toglietemi tutto, ma non i miei libri.
Recentemente, edito dalla Newton Compton Editori, è uscito in tutte le librerie il tuo romanzo d’esordio.
Fin da subito hai attirato la curiosità dei Lettori, quindi ti chiedo, è proprio il primo libro che scrivi oppure in precedenza ti eri dedicata ad altri scritti?

Grazie per l’ospitalità e ciao a tutti i lettori del blog. No, non è il primo libro che ho scritto ma il primo che ho deciso di pubblicare. In realtà può considerarsi il primo, visto che i precedenti sono fermi a metà… non so, è come se con "Te lo dico sottovoce" è stato diverso fin da subito, c’era un particolare feeling.


2. Dopo aver pubblicato su Amazon il tuo testo, ti aspettavi di riscuotere tanto successo? Eri già determinata a divenire una scrittrice di una nota casa editrice? 

No, nella maniera più assoluta. Ovvio, una parte di me ci sperava ma sono una persona con i piedi per terra e con la testa piena di sogni, ci volevo credere ma senza avere troppe aspettative. Per me è stato già un traguardo immenso riscuotere un certo “successo” con il self publishing, e firmare con la Newton Compton ha superato di gran lunga ogni cosa.

3. Prima ancora di divenire una scrittrice eri una blogger letteraria. Quanto ti ha aiutato il tuo blog a pubblicizzare il tuo libro? Pensi che essere una blogger ti abbia in qualche modo agevolata verso la scalata ai primi posti delle classifiche?

Lo sono ancora ma il blog ha solo cambiato nome, grafica e sede. Be’, sicuramente se un autore sceglie la strada dell’autopubblicazione deve fare della pubblicità, deve far conoscere l’esistenza del proprio libro… quindi tutti i social e i canali a disposizione devono essere sfruttati al massimo per il “lancio”. Credo di sì, può avermi aiutato ma fino a un certo punto, perché se al lettore la trama non interessa, non legge in digitale, o non si fida della qualità di un libro auto pubblicato, non lo comprerà.

4. Scrivere era per te un passatempo oppure già da prima del tuo esordio sognavi di divenire una scrittrice?

La mia testa è piena di sogni e scrivere è uno dei tanti. Sono una persona dinamica, piena di idee e con la voglia di sperimentare nuove esperienze. In realtà spero sempre di trovare un lavoro fisso legato ai miei studi di veterinaria, ma la vita è imprevedibile e quindi cerco di puntare sul presente.

5. Consiglia ai Lettori qui in pagina tre titoli di libri che devono sicuramente leggere.

Consiglio tre libri diversi tra di loro e che ho amato alla follia: Un uso qualunque di te, Il cavaliere d’inverno e La verità sul caso di Harry Quebert.


6. Nel testo del tuo libro, hai donato a Mia la tua stessa passione per gli animali. La tua protagonista ha altre tue caratteristiche, o è l’unica cosa in comune? Quanto di te c’è in Mia? 

Io e Mia ci completiamo, lei ha qualcosa di me e lei qualcosa di mio. In realtà Mia è una donna più forte e determinata di me, oserei dire anche molto più positiva nei confronti della vita, quindi dovrei imparare un po’ di più da lei.

7. I Lettori devono aspettarsi una tua seconda opera quest’anno? Se ci stai già lavorando, puoi darci delle piccole anteprime inerenti la trama? 

Non posso risponderti alla prima domanda perché non ne ho idea, può essere come no.  C’è uno spin-off legato a Te lo dico sottovoce, dove conosciamo meglio Antonio e Fiamma, e poi ho quasi concluso il mio nuovo romanzo che si allontana molto dal precedente. In qualche modo troveremo sempre i cani, perché sono una parte di me ed elemento costante dei miei libri, ma la storia ha tanti elementi nuovi… posso anticipare che faranno da sfondo due città italiane e i social di mezzo.

8. Dicci tre motivi per cui dovremmo leggere il tuo libro. 

Non sono brava con queste cose ma ci proverò:
1. Perché è un romance fresco e con elementi nuovi
2. Perché c’è Bubu e questo vale già per i tre motivi
3. Perché bisogna leggere più autori italiani 

9. Ora che il tuo libro è nelle classifiche delle librerie, continui lo stesso il tuo lavoro con il blog? Quanto è cambiata la tua vita? Oppure non senti nessun particolare mutamento? 

In realtà mi ero presa una pausa dal blog già da un po’ di tempo, sentivo il bisogno di cambiare tutto e di ripartire da zero. A volte i cambiamenti non sono cose negative. La mia vita non è cambiata e, quando mi fanno questa domanda, penso: perché dovrebbe? Forse c’è una cosa che è cambiata ed è il rapporto con i lettori, ricevo ogni giorno messaggi in privato o mi trovo taggata sui social… è una bella emozione.

10. Un piccolo saluto ai nostri fan.

Grazie per aver trovato un ritaglio del vostro tempo per leggere questa intervista e vi ricordo che leggere fa bene alla mente e anche al corpo

2 commenti:

  1. Io non ho ancora letto nulla di quest'autrice, ma sono sicura che quest'anno sarà l'anno buono! :3

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