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mercoledì 13 giugno 2018

Recensione: "Il Teatro degli Arcani: L'Imperatore" - Chiara Magliacane e Alessio Banini


Editore Nativi Digitali Edizioni
Pagine 90
Prezzo Cartaceo 10,40 €
Prezzo Ebook 2,99 €
Prima Pubblicazione 2018
Genere Dark Fantasy

“Gli uomini non sono capaci di governarsi da
soli. Se lasciati a se stessi, conducono il mondo alla rovina”
È questo il mantra di Ettore, un ambizioso universitario senese, educato per diventare il degno erede della potente famiglia Visconti e il custode privilegiato di un segreto secolare: la Maschera dell'Imperatore, un artefatto magico in grado di soggiogare la mente altrui.
L’iniziale atmosfera di calma è stralciata dal contatto con l’Altrove, un macabro mondo parallelo, e con le sue creature terrificanti, che metteranno in pericolo la vita di Ettore... e la sua moralità.
Scritto a quattro mani da Chiara Magliacane e Alessio Banini, "Il Teatro degli Arcani - L'Imperatore" è un romanzo cupo e adrenalinico, che dimostra come non ci sia migliore ispirazione per un Urban Fantasy di ambientazione italiana... dei miti e leggende della nostra cultura, come i Tarocchi e le Maschere!

Pienza 1982, qui inizia l'avventura di Ettore Visconti, quando a soli sette anni scopre di essere il degno erede e portatore della maschera dell'Imperatore.
Purtroppo, la guida della zia Marianna e la severità del padre Niccolò, hanno fanno sì che Ettore crescesse credendo di essere migliore degli altri, di essere il loro padrone, di doverli e poterli comandare, è cresciuto pensando che gli uomini non sono capaci di governarsi da soli, hanno bisogno di qualcuno che li guidi.
Siena 1995, Ettore ora ha vent'anni, frequenta l'Università e ha molti amici che gli vogliono bene.
Una sera però, gli viene tesa una trappola. Doveva incontrarsi con Emanuele, un suo amico, ma quello che si trova davanti non è Emanuele, bensì una creatura mostruosa, un dio pagano che vuole impossessarsi dei poteri della maschera, il suo nome: Baphomet.
Da questo momento inizia una serie di inutili e sconsiderati omicidi, sacrifici, lotte e continue fughe, il tutto all'unico scopo di salvare il Portatore della maschera. Nient'altro conta, tutto è sacrificabile, perfino le persone, l'importante è tenere al sicuro il Portatore.

Ettore sorrise di nuovo. Sapeva che nessuno di loro avrebbe abbandonato quel gruppo di studio. E sapeva che avrebbero fatto ciò che lui voleva. Poichè c'erano principi destinati a comandare, e masse destinate a essere comandate.
Ed Ettore, ovviamente, era un principe.

Fonte: Google
Una narrazione molto scorrevole, avvincente, a tratti lugubre e inquietante, un urban fantasy dalle marcate sfumature dark.
Ho trovato davvero molto particolare il personaggio di Ettore, non è per niente il classico protagonista buono, bravo e pronto a tutto pur di salvare gli amici anzi è proprio l'opposto, lui si crede migliore degli altri, più intelligente, più potente, a lui non servono amici ma schiavi, sudditi pronti ad obbedire e a sacrificarsi per lui. Insomma, è un personaggio borioso, che di positivo ha il fatto che va contro i soliti stereotipi, però è fastidioso! Se penso solo a cosa ha fatto, a quante ... no, no ... niente spoiler, vi dico solo che l'avrei strangolato con le mie mani 😠😡!

Era convinto che gli uomini dovessero essere governati da una classe dirigente capace e migliore di loro. Ettore li considerava come dei bambini che, abbandonati su un'isola sperduta, avrebbero finito per uccidersi a vicenda.

Fonte: Google
Un altro personaggio importante è il super cattivo, Baphomet, un nemico con i contro fiocchi! Un dio pagano alto il triplo di una persona normale, dalle sembianze però mostruose.
Ci sono poi altre creaturine orribili che provengono dall'Altrove, un mondo parallelo al nostro.
"Il Teatro degli Arcani" è un libro breve, forse troppo, si legge velocemente ed è un concentrato di personaggi ed eventi terrificanti, raccapriccianti.
Sono curiosa di vedere come prosegue la storia, come evolverà la lotta tra la famiglia Visconti e Baphomet. Lo scopriremo solo aspettando un po'.
Assegno al libro:

3 Wonderland su 5

Recensione a cura di
Dal libro:

- "Ne derivava che l'ordine era la priorità. L'ordine era strettamente connesso al controllo. Il controllo era giusto se gestito da un'autorità superiore."

- "All'angolo di via Banchi di Sopra, vide una donna che chiedeva l'elemosina. Le diede cento lire, senza accennare un sorriso. Non per carità, bensì per marcare una distanza: lui donava perchè poteva; lei chiedeva, e solo per il volere degli altri poteva sopravvivere."

- "Deve essere terribile non rendersi conto di quanto parli a vanvera a volte. Ho capito sai, chi ti credi di essere. Ma in fondo sei solo un ragazzo, e non hai niente di diverso dagli altri. Quindi,mi chiedo, perchè quest'aria di superiorità? Solo per il fatto che sei nobile? Non lo sai che in Italia la nobiltà è stata abolita da tempo? Sei solo un cittadino come gli altri".

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