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giovedì 17 maggio 2018

Recensione: "Eleanor Oliphant sta benissimo" - Gail Honeyman


Editore Garzanti
Pagine 330
Prezzo Cartaceo 17,90 €
Prezzo Ebook 9,99 €
Prima Pubblicazione 2017
Genere Narrativa Straniera

Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene.
Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.
Anzi: benissimo.

Eleanor Oliphant ha trent'anni e lavora in ufficio, per essere più precisi si occupa del back office di un'agenzia di graphic design, per essere ancora più precisi, fa la contabile.
La sua quotidianità segue sempre gli stessi ritmi e in tutta sincerità, benché lei affermi di stare benissimo, si può affermare che Eleanor Oliphant è una donna sola.
Non ha amici, nessuno le telefona (a parte la madre), nessuno va a farle visita a casa, i contatti con le altre persone sono sporadiche.
Al lavoro viene praticamente ignorata, tanto che i suoi colleghi spettegolano su di lei senza rendersi conto che lei è proprio lì con loro!
Passa il fine settimana a bere, la sua vita non sembra affatto felice.
Ma ehi, lei dice di stare bene così!

"A volte ho la sensazione di non trovarmi qui e di essere un frammento della mia immaginazione."

Posso dire che Eleanor Oliphant mi ha fatto un po' pena?
Però, ecco comparire nella triste vita di Eleanor ... lui! L'uomo dei sogni, il suo futuro, il fidanzato da accalappiare!
E via che scattano i progetti per la loro prima cena insieme (quando lui nemmeno sa che lei esiste!).
Organizza ogni cosa, va perfino dall'estetista e dalla parrucchiera (manca solo la location per il matrimonio! Peccato che lui ancora che non sa che è fidanzato!).
E mentre lei è tutta concentrata sui preparativi, ecco che la sua vita cambia, ma non per via dell'uomo che ha stregato il suo cuore ma per un altro che le ha insegnato cos'è l'amicizia.


Sono rimasta affascinata, fin da subito, dalla trama di questo libro e sono felice di informarvi che la mia prima, ottima, impressione non è mutata.
Questo libro mi è piaciuto molto.
Non è propriamente un libro solare, romantico o vitale! Semmai è tutto il contrario!
"Eleanor Oliphant sta benissimo" è un libro mesto, che racconta una storia toccante, e sì, anche crudele.
La sua protagonista, Eleanor Oliphant, è una donna che tiene molto alle buone maniere, a volte ho avuto l'impressione che vi ci si nascondesse dietro, che le usasse per affrontare un mondo che non capiva fino in fondo.
Nonostante questo, sa anche come essere terribilmente insensibile.
Sua madre, poi, mi ha fatto venire la pelle d'oca! Tremenda!
Eleanor è un personaggio principale fragile, vi giuro che vederla (in rare occasioni) sciogliersi e ridere un po', è stato bellissimo! Così come vederla lasciare la sicurezza della sua routine per affrontare una vita piena di novità.
La sua ferrea ingenuità, la sua convinzione di poter essere amata da un uomo che in pratica non la conosce, il suo tentare di essere felice ... me l'hanno resa cara.
Eleanor Oliphant è un personaggio che non ti lascia indifferente.
La sua storia è carica di sorrisi ma anche di tante difficoltà.
Il libro, in sé, non è particolarmente attivo, ricco di eventi, non la prima parte almeno.
Rivelazioni e svolte della trama si annidano più che altro nella seconda metà del testo.
Il finale poi sa come sorprendere!
Insomma, posso dire di essere rimasta soddisfatta da questa lettura, da questo libro pregno di sensazioni più che di avvenimenti, da questa storia che è un viaggio verso la verità, verso la possibilità di riconoscere di non stare affatto bene.
Questo è il racconto della vita di Eleanor Oliphant, che scopre che ammettere di stare male non è una debolezza, ma il primo passo per stare meglio.
Mi sono lasciata completamente coinvolgere dalla storia di Eleanor che ... sì, vi consiglio di leggere.
Assegno al libro:

- Trama: 3 - Narrazione: 4 - Personaggi: 5 - Cover: 3 - Finale: 4 -
4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "La vita era molto intensa."

- "A quanto pareva, non c'era uno spazio sociale a forma di Eleanor in cui potermi infilare."

- "Come faccio a riparare me stessa?"

4 commenti:

  1. Il tuo giudizio mi fa ben sperare, è nella tbr di maggio!

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    1. E' davvero bello :D volevo leggerlo con il gruppo lettura ma alla fine ha vinto un altro titolo, è un peccato perchè sarebbe stata una bella lettura condivisa

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  2. Mi piacerebbe leggerlo, mi incuriosisce molto.

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