Editore CAVINATO
Pagine 362
Prezzo 15,00 EURO
Anno prima edizione 2014
Genere: Narrativa italiana
Link al libro: http://www.libreriauniversitaria.it/essere-melvin-finzione-realta-agro/libro/9788899121372
Essere Melvin è per un verso la storia di un cavaliere temerario che deriva la sua audacia da un rapporto con la realtà tutto trasfigurato dalla finzione; per altro verso è la storia di una
vendetta lungamente preparata. Dirò di più: il libro stesso è una gigantesca rivalsa (&..) contro una vita che somiglia troppo poco a quella sognata. Un romanzo d'avventure, dunque? Certo. Purché il lettore sia avvertito che le terre di conquiste sono tutte interiori, e che l'eroe era ben poco equipaggiato ad affrontare i mostri, i draghi, gli stregoni e i briganti che non sospettava di nascondere in sé. Melvin è una storia vera.
Genere: Narrativa italiana
Link al libro: http://www.libreriauniversitaria.it/essere-melvin-finzione-realta-agro/libro/9788899121372
Essere Melvin è per un verso la storia di un cavaliere temerario che deriva la sua audacia da un rapporto con la realtà tutto trasfigurato dalla finzione; per altro verso è la storia di una
vendetta lungamente preparata. Dirò di più: il libro stesso è una gigantesca rivalsa (&..) contro una vita che somiglia troppo poco a quella sognata. Un romanzo d'avventure, dunque? Certo. Purché il lettore sia avvertito che le terre di conquiste sono tutte interiori, e che l'eroe era ben poco equipaggiato ad affrontare i mostri, i draghi, gli stregoni e i briganti che non sospettava di nascondere in sé. Melvin è una storia vera.
Questo libro nasce dopo una serie di sedute dallo psicologo.
Lo scrittore, infatti, viene spronato ad usare la scrittura come tipo di cura per la sua instabilità psichica.
Questo libro, altro non è che un diario sulla vita dello scrittore, raccontato attraverso le sedute dallo psicologo.
La storia che si cela dietro al libro e allo scrittore, è come un complesso puzzle, di cui abbiamo solo metà dei pezzi.
Sia il protagonista della storia, che lo scrittore, agiscono sotto pseudonimo. Il nome del protagonista deriva dal film “Qualcosa è cambiato”, il protagonista del libro, Melvin, assume infatti lo stesso nome che aveva il personaggio di Jack Nicholson nel film.
Il nome dello scrittore, invece, nasce da Vittorio (terzo nome reale dello scrittore) e De Agrò (cognome della sua bisnonna).
Lo scrittore ha scelto di assegnarsi uno pseudonimo perché gran parte di ciò che racconta fa parte della sua vita. Non c’è da stupirsi quindi che, famigliari e amici, gli abbiano chiesto di mantenere l’anonimato sia per lui che per loro.
Lo scrittore, possiamo proprio dirlo, è un’amante degli pseudonimi, ogni personaggio del libro ha il suo, e sono tutti molto azzeccati.
Ora, però, lasciamo da parte ciò che sta dietro al testo e concentriamoci sul libro.
Questo libro rappresenta la rivalsa contro la vita che non è mai come quella che noi sogniamo. La vita dello scrittore è in questo romanzo, questo romanzo è la vita dello scrittore.
Il testo è anticipato da una prefazione che ho trovato interessante ed esaustiva.
Melvin racconta la sua storia fin dall’inizio, da quando era bambino fino ad arrivare all’anno 2012. In questo racconto ci sono episodi tragici, bugie, finzioni, ma c’è anche amore, grandi amicizie ed una famiglia solidale e un po’ complicata. La vita di Melvin attraversa alti e bassi, si alternano momenti critici e difficile ad altri felici e spensierati.
Mi è piaciuto molto il tempo incrociato usato per la narrazione. La parte in cui Mel è dallo psicologo rappresenta il presente, mentre ciò che il protagonista racconta appartiene al passato. Allo stesso tempo, però, il presente avanza, non viene raccontata una sola seduta, ma tante sedute suddivise in tre anni. In questo modo conosciamo, non solo il passato remoto, ma anche il passato prossimo del protagonista.
Il testo fluisce felicemente sotto i nostri occhi, il fatto che si tratta di una storia vera aumenta ancora di più la curiosità del lettore. Nel testo, però, sono presenti alcuni errori grammaticali e di battitura.
In breve, considero questo libro una buona lettura. La trama è scritta bene e in modo accurato. Attraverso il testo, lo scrittore riesce a trasmetterci le sue ansie e i suoi turbamenti, soprattutto verso la fine del libro, dove il suo disagio traspare nella sua scrittura.
Il tema trattato non è molto comune ma sicuramente interessante. Credo che condividere con gli altri ciò che ha passato, raccontare a perfetti sconosciuti la sua vita turbolenta, sia segno di grande coraggio da parte dello scrittore. E' un aiuto, una testimonianza, un messaggio di speranza per coloro che stanno o hanno attraversato un momento difficile come quello di Mel.
Consiglio questo libro a chi sta vivendo o a chi ha vissuto un’esperienza simile a quella di Mel. Lo consiglio anche a chi ama le storie vere e i finali aperti.
Questo libro, altro non è che un diario sulla vita dello scrittore, raccontato attraverso le sedute dallo psicologo.
La storia che si cela dietro al libro e allo scrittore, è come un complesso puzzle, di cui abbiamo solo metà dei pezzi.
Sia il protagonista della storia, che lo scrittore, agiscono sotto pseudonimo. Il nome del protagonista deriva dal film “Qualcosa è cambiato”, il protagonista del libro, Melvin, assume infatti lo stesso nome che aveva il personaggio di Jack Nicholson nel film.
Il nome dello scrittore, invece, nasce da Vittorio (terzo nome reale dello scrittore) e De Agrò (cognome della sua bisnonna).
Lo scrittore ha scelto di assegnarsi uno pseudonimo perché gran parte di ciò che racconta fa parte della sua vita. Non c’è da stupirsi quindi che, famigliari e amici, gli abbiano chiesto di mantenere l’anonimato sia per lui che per loro.
Lo scrittore, possiamo proprio dirlo, è un’amante degli pseudonimi, ogni personaggio del libro ha il suo, e sono tutti molto azzeccati.
Ora, però, lasciamo da parte ciò che sta dietro al testo e concentriamoci sul libro.
Questo libro rappresenta la rivalsa contro la vita che non è mai come quella che noi sogniamo. La vita dello scrittore è in questo romanzo, questo romanzo è la vita dello scrittore.
Il testo è anticipato da una prefazione che ho trovato interessante ed esaustiva.
Melvin racconta la sua storia fin dall’inizio, da quando era bambino fino ad arrivare all’anno 2012. In questo racconto ci sono episodi tragici, bugie, finzioni, ma c’è anche amore, grandi amicizie ed una famiglia solidale e un po’ complicata. La vita di Melvin attraversa alti e bassi, si alternano momenti critici e difficile ad altri felici e spensierati.
Mi è piaciuto molto il tempo incrociato usato per la narrazione. La parte in cui Mel è dallo psicologo rappresenta il presente, mentre ciò che il protagonista racconta appartiene al passato. Allo stesso tempo, però, il presente avanza, non viene raccontata una sola seduta, ma tante sedute suddivise in tre anni. In questo modo conosciamo, non solo il passato remoto, ma anche il passato prossimo del protagonista.
Il testo fluisce felicemente sotto i nostri occhi, il fatto che si tratta di una storia vera aumenta ancora di più la curiosità del lettore. Nel testo, però, sono presenti alcuni errori grammaticali e di battitura.
In breve, considero questo libro una buona lettura. La trama è scritta bene e in modo accurato. Attraverso il testo, lo scrittore riesce a trasmetterci le sue ansie e i suoi turbamenti, soprattutto verso la fine del libro, dove il suo disagio traspare nella sua scrittura.
Il tema trattato non è molto comune ma sicuramente interessante. Credo che condividere con gli altri ciò che ha passato, raccontare a perfetti sconosciuti la sua vita turbolenta, sia segno di grande coraggio da parte dello scrittore. E' un aiuto, una testimonianza, un messaggio di speranza per coloro che stanno o hanno attraversato un momento difficile come quello di Mel.
Consiglio questo libro a chi sta vivendo o a chi ha vissuto un’esperienza simile a quella di Mel. Lo consiglio anche a chi ama le storie vere e i finali aperti.
Assegno al libro:
4 stelle su 5
Alcune frasi dal libro:
- "Però, stranamente, dopo tanto tempo, mi sentivo vivo; o meglio, costretto a vivere."
- "Le luci dello show si spegneranno e io rimarrò solo un'altra volta."
- "Sembra che tu provi una sorta di gelosia nei confronti del tuo personaggio."
- "Devi riprendere in mano la tua. Per farlo bisogna essere capaci di guardare in faccia il proprio passato, accettarlo e proseguire."
- "Ci sono cose che bisogna accettare e altre per cui non c'è una spiegazione, Mel."
- "Mi sembrava di vivere un film, ma con il tasto dell'avanti premuto."
- "Cosa hai messo lì dentro? (...) Tutto il coraggio che non ho mai avuto in trentatré anni."
CURIOSITÀ
Blog dello scrittore -->http://ilritornodimelvin.wordpress.com/
Pagina Facebook del libro --> https://www.facebook.com/pages/Il-Ritorno-di-Melvin/313768195405616?ref_type=bookmark
Grazie mille per la bella recensione!
RispondiEliminaUao! Mi piace! Intrigante, curioso, quasi geniale direi!
RispondiEliminaConcordo con Stefano! Mi ha colpita molto questa tua recensione!
RispondiEliminaSembra interessante! ANche se io personalmente non so se l'avrei preso in considerazione, senza il tuo post!
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