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domenica 2 luglio 2017

Recensione: "L'assassino del Marais" - Claude Izner


Editore Tea
Pagine 351
Prezzo cartaceo 9,00 EURO
Prezzo ebook 6,99 EURO
Anno prima edizione 2004
Genere Giallo Storico


Esiste forse qualcosa di più bello della
primavera a Parigi? Eppure, quell’8 aprile 1892, nella libreria di rue des Saints-Pères, nessuno s’interessa alle bellezze della città in fiore, e regnano lo sconcerto e la paura. Perché, nottetempo, un ladro è penetrato nella libreria e nell’appartamento di Kenji Mori, socio e padre putativo di Victor Legris, e li ha messi a soqquadro, rubando però soltanto una coppa senza nessun valore. Victor e il suo curiosissimo commesso, Joseph, non hanno esitazioni: occorre scoprire il colpevole e recuperare la refurtiva, che ha per Kenji un grande significato affettivo. Così, seguendo le tracce di quell’oggetto, i due si avventurano nei meandri di una Parigi insolita, raggelata da una serie di attentati compiuti dagli anarchici. Inoltre, proprio mentre pare che uno dei terribili dinamitardi sia stato finalmente arrestato, una catena di inspiegabili delitti riporta il panico fra la popolazione. Nessuno parla, ma la reticenza dei parigini non è l’unico ostacolo per Victor e Joseph, poiché un uomo in sella a un modernissimo velocipede è sulle loro tracce, deciso a servirsi di qualunque mezzo pur di mettere le mani sulla coppa del mistero…

1892, è l'anno in cui Parigi è scossa da esplosioni detonate da un dinamitardo.
E' proprio con una deflagrazione che inizia la nostra quarta avventura con il libraio Victor Legris.
La scena si sposta velocemente, e da Parigi passiamo in Scozia, dove Lady Fanny Hope Pebble riceve una visita inattesa da parte di Antoine du Houssoye. E' in cerca di un oggetto, che Lady Pebble ha però donato a un uomo di Parigi, la cui identità viene prontamente rivelata al viaggiatore.
Nell'ombra, però, si cela una minaccia, interessata a quell'oggetto, tanto quanto Antoine.
A Londra, intanto, Kenji visita la tomba di Daphnè Legris, la madre di Victor, il suo socio, e di Iris, sua figlia.
Camille Pissarro
Nel frattempo, nella libreria di rue des Saints-Pères, mentre Joseph spasima per Iris, un ladro fa visita agli appartamenti privati di Kenji, portando via alcuni libri, affatto preziosi, e una coppa che apparentemente non ha nessun valore ed è tra l'altro piuttosto orripilante.
Ed è intorno a  questa coppa che scatta un'indagine, colma di vittime, che ci farà fare il giro di Parigi.
Questa volta ci attende un'avventura piena di colpi d'arma da fuoco!
Che dite, i nostri protagonisti ne usciranno incolumi?
In questo nuovo caso, Joseph, Victor e Kenji formeranno una vera e propria squadra, e insieme seguiranno la coppa nei suoi vari cambi di padrone.
Anche questa volta l'ambientazione si è dimostrata delle più evocative.
Le autrici riescono a far sprofondare il Lettore tra i dedali della città ottocentesca, trasmettendo perfettamente la sensazione di star vivendo in prima persona quel peregrinare continuo.
Mi è piaciuto, poi, scoprire le varie curiosità storiche disseminate per il libro. Alcuni dei personaggi citati, sono infatti reali e anche alcuni avvenimenti narrati.
Camille Pissarro
La varietà di lessico, le brevi frasi in francese che costellano il libro, mi hanno affascinata enormemente, tanto che mi sono pentita di non aver letto prima il libro.
Ci sono diversi collegamenti con i testi precedenti, che ho faticato un po' a mettere a fuoco.
Dovevo far passare meno tempo tra una lettura e l'altra.
I personaggi sono tutti molto attinenti all'epoca, il mio personaggio preferito, in questo libro, è il ventiduenne Joseph, il carismatico (anche se un po' gobbo) commesso di Victor.
Come riassumere in una frase questa lettura?
Un testo storico, blasfemo, scientifico e pieno di misteri, una corsa tra folli impagliatori di cani, mercanti senza limiti e spazzini privati.
Ancora una volta ho adorato seguire Victor nelle sue indagini, per questo assegno al libro:

- Trama: 4 - Narrazione: 4 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 4 -

4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "La vostra occupazione preferita? Leggere."

- "Accidenti, capo, un altro omicidio! Nemmeno li collezionassimo!"

- "Non abbiamo commesso altro errore che quello di soccombere a un trasporto travolgente."

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