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venerdì 28 luglio 2017

Recensione: "Victoria" - Daisy Goodwin


Editore Sonzogno
Pagine 432
Prezzo cartaceo 19,50 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Romanzo Storico


Vittoria ha solo diciott’anni quando, nel 1837, la morte dello zio Guglielmo IV la innalza al trono d’Inghilterra. Esce da un’adolescenza malinconica e nei suoi primi giorni da regina viene guardata a vista dalla madre e dall’onnipresente e ambizioso Sir Lord Conroy, che esercita una grossa influenza sugli affari di stato e si sente minacciato dal carattere indipendente della giovane sovrana. Sebbene il potere la seduca fin da subito e le conferisca una straordinaria energia, le prime mosse dell’inesperta Vittoria sono però piuttosto avventate, soprattutto quando solleva pesanti, e ingiusti, sospetti contro l’inseparabile dama di compagnia di sua madre, accusata di intrattenere una relazione con l’odioso Conroy. Questo e altri passi falsi gettano una luce sinistra sulla regina, che non piace né al parlamento né ai sudditi. Gli scandali si succedono, insieme agli intrighi della corte per ostacolare la sua ascesa. Inoltre, agli stentati inizi sembra che stia per aggiungersi un matrimonio di pura convenienza dinastica. E invece... Le nozze con il cugino Albert si riveleranno il felice punto di svolta della vicenda pubblica e sentimentale di Vittoria d’Inghilterra, destinata, grazie alla non comune abilità politica e all’intrepida personalità, a segnare l’Ottocento britannico e a diventare una delle più grandi figure femminili della storia.

"Victoria" libro scritto dalla produttrice della serie televisiva da cui questo testo è tratto.
Serie che ho tutta l'intenzione di guardare a breve, data la considerazione più che positiva che ho del libro.
Nel volume, come nel telefilm, si parla della figura storica della regina Vittoria, sovrana inglese a partire dal 1837.
Più che una biografia, però, questa è la storia romanzata della sua vita.
Facendo qualche ricerca su internet, ho notato che i fatti narrati nel testo sono piuttosto affidabili e veritieri, sono però narrati non come dati storici ma con la leggerezza e il trasporto tipici di un romanzo.
Il racconto ha inizio qualche anno prima dell'incoronazione di Vittoria, quando la giovane regina poteva solo fantasticare una sua probabile ma non certa ascesa al trono britannico.
Fin da subito è chiaro che Vittoria è una donna determinata, con un profondo astio nei confronti di Sir John Conroy, assistente della madre che ambisce a divenire Segretario Privato della regina, cosa che Vittoria, chiarisce subito di non volere.
Lui è solo un approfittatore che manipola la madre della futura sovrana per raggiungere i propri scopi, e quando Vittoria, una mattina presto, quando ancora è in vestaglia, riceve la notizia della morte del re e la conferma che lei è ora regina, la prima cosa che decide di fare, è allontanare quanto più possibile Sir Conroy.
Vittoria è una giovane regina inesperta, ma decisa a non farsi comandare da nessuno.

"Ora non c'è più nessuno che possa dirvi cosa dovete fare."


Vittoria vuole regnare da sola, senza l'aiuto della madre o di Conroy.
E' una ragazza minuta, appena centoquarantanove centimetri di altezza, ma è sua ferma decisione non farsi mettere i piedi in testa da nessuno.
Al suo fianco, accetta solo la presenza di Lehzen, sua istitutrice e poi governante, e Lord Melbourne, Primo Ministro nonché suo nuovo Segretario Privato, per il quale, Vittoria prova una sincera amicizia, se non anche attrazione.
Nonostante lui sia più anziano di lei, Vittoria ne è affascinata e cerca continuamente la sua compagnia.
Allo stesso tempo, la nuova regina dovrà stare attenta agli attacchi dei suoi nemici, deve farsi largo in un mondo di uomini, resistere alle pressioni del duca di Cumberland, di Conroy, a quelle della madre, alle lettere dello zio Leopoldo, che la vuole maritare con il cugino Alberto.
Essere regina è più complicato di quello che credeva, il suo posto sul trono è più vacillate del previsto.


Una lettura resa estremamente interessante dalle tante rivelazioni e curiosità disseminate per il testo.
Benché spesso Vittoria si faccia comandare dalle sue emozioni, l'ho trovata un personaggio estremamente intrigante.
Ha una voce regale, una forte personalità e una grande dignità.
Allo stesso tempo, mi è piaciuto molto anche Melbourne e il suo senso del dovere che viene prima di ogni altra cosa.
Malgrado il numero considerevole di pagine, questo libro si legge con grande facilità, l'ho divorato con soddisfazione e lo consiglio caldamente agli amanti dei testi storici.
Siccome il volume parla della prima parte della vita di Vittoria, non escludo un seguito, anzi, spero proprio che ci sia, dato anche il finale netto.
Spero di poter conoscere, oltre alla Vittoria fanciulla, anche la donna matura che ha governato per anni l'Inghilterra.
Assegno al libro:

- Trama: 4 - Narrazione: 4 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 3 -

4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Ma Vittoria capì che era suo destino diventare regina e accomodarsi in quella carrozza dorata mentre i sudditi la acclamavano festosi."

- "Ma io non mi lascerò dire cosa devo fare, nè da loro nè da nessun altro."

- "Il matrimonio era una faccenda pericolosa."

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