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domenica 10 settembre 2017

Recensione: "La città e la città" - China Miéville


Editore Fanucci
Pagine 366
Prezzo cartaceo 9,90 EURO
Prezzo ebook 6,99 EURO
Anno prima edizione 2009
Genere Giallo

Immaginate due città, separate e unite
allo stesso tempo, in un punto indefinito dell'Europa. Figlie della catastrofe post-sovietica. Due città sovrapposte, che condividono lo stesso spazio, ognuna con le proprie strade, i propri palazzi, i propri cittadini, la propria storia, la propria identità. Un'anomalia spazio-temporale, un capriccio tecnologico, un errore nella creazione, una scissione a un certo punto della storia? Tutto questo, o forse no. Per un cittadino dell'una il più grave reato è quello di vedere un cittadino dell'altra: sono due mondi vicinissimi, eppure incomunicabili, e la punizione per chi trasgredisce è certa e impietosa. Così tutti sono abituati fin dalla nascita a non-vedere, a sfuggire ogni forma di contatto con gli altri che pure sono lì, sotto i loro occhi e a portata di mano. Viene scoperto un delitto, in una delle due città, e le indagini portano fino all'altra città, e poi oltre, in un'altra realtà che nessuna delle due sembra conoscere, e che forse le trascende entrambe.

Il cadavere di una donna viene trovato vicino a una pista di pattinaggio, da alcuni ragazzi giunti lì per drogarsi.
A condurre l'indagine è l'ispettore Borlù, della squadra crimini estremi della città di Beszel.
Lui viene presto informato tramite chiamata anonima, che la vittima di cui ancora si ignora l'identità viveva nella città sbagliata, quella che l'ispettore deve fingere di non vedere: Ul Qoma.
L'indagine si complica, diventa praticamente illegale, in quanto le due città vicine devono sottostare a rigide regole che impongono agli abitanti di ignorare i cittadini vicini.
Due città unite che fingono però di non vedersi, sorvegliate da un organo chiamato Violazione che ha il compito di punire coloro che violano le regole di confine.
Come poter quindi indagare su un caso di una donna trovata a Beszel ma che viene chiaramente da Ul Qoma?
Perchè l'hanno uccisa e poi trasportata nell'altra città?
Cosa si cela dietro al suo omicidio?


Un'indagine che si svolge all'interno di un'ambientazione fittizia, nella quale però esistono i Power Rangers, Harry Potter, Amazon! Una storia quindi inventata ma calata all'interno di uno scenario abbastanza reale.
All'inizio ero disturbata dal fatto che non venissero spiegate bene le caratteristiche di queste due città, cosa che poi trova largo spazio nei capitoli successivi, tanto da divenire pesante.
La mia lettura è stata altalenante, avevo picchi di grande attenzione e interesse quando leggevo le parti inerente l'indagine, e attimi di puro disinteresse quando giungevo alle lunghe descrizioni relative alle due città.
Mi è piaciuto, invece, che si usasse un linguaggio specifico a seconda della città in cui ci si trovava.
Bello anche il mistero dietro alle due città-stato che dona alla trama una dose maggiore di mistero che contribuisce a rendere le indagini più complesse, meno ovvie.
A confondere le idee all'ispettore, ci sono anche varie fazioni, gruppi di attivisti che lottano per una o l'altra causa cittadina.
Gli unificazionisti che si battono per vedere le città unite.
I naz, che invece sostengono la divisione e soprattutto sono fedeli alla loro città di appartenenza.
Insomma, dietro a questo caso si muovono molte varianti e altrettanti personaggi.
Come ho già detto, quindi, la parte del testo relativa all'indagine è più che intrigante, sono però rimasta delusa dalla parte fantascientifica.
Devo precisare, inoltre, che gli ultimi capitoli sono anche i più avvincenti e che nel testo ho trovato qualche errore.
Facendo quindi una media tra ciò che mi è piaciuto e ciò che non mi è piaciuto, assegno al libro:

- Trama: 3 - Narrazione: 3 - Personaggi: 3 - Cover: 3 - Finale: 4 -

3 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Salute complessiva accettabile, a parte il fatto di essere morta."

- "Alla fine avrei svolto il mio lavoro, anche se farlo significava infrangere un codice, un protocollo esistenziale di gran lunga più basilare di qualsiasi altro che fossi pagato per difendere."

- "Non esistono altri posti come questo nella nostra amministrazione all'estero. Ul Qoma e Beszel e la Violazione ... sono circostanze eccezionali."

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