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lunedì 18 settembre 2017

Ti prescrivo un libro


E' lunedì e questo vuol dire che è tempo di prescrivere libri!
Oggi, con me, ci sono Aurora, Candy e Isabella.
Prima di prescrivere loro un libro, spiego a chi vuole partecipare come fare.
Basta scrivermi per e-mail o sulla pagina facebook le risposte a queste domande:

- Qual è il vostro genere letterario preferito?
- Qual è lo stato d'animo che avete più spesso ultimamente?
- Quale parola scegliete tra: natura, animali, castello, città, vacanza, mistero, fantasia?
- Cosa cerchi in un libro?

Verrete pubblicati a partire da fine ottobre, in quanto gli altri lunedì sono già occupati.
Ora, tutti pronti per le prescrizioni!


Aurora non mi scrive, ma mi manda un bellissima immagine super originale:


Questo mi fa pensare a una persona frizzante, un'artista con la testa spesso tra le nuvole.
Mi viene da consigliare un libro fantastico, pieno di avventure, per questo consiglio:


"La spada di Shannara"
diTerry Brooks

Se non erro, è il primo libro di una saga piuttosto lunga, ambientata nel villaggio di valle d'Ombra, o per lo meno è lì che inizia che la storia.
In ballo c'è una battaglia, contro il Signore degli Inganni e la ricerca della mitica la spada di Shannara.

Il villaggio di valle d'Ombra è sempre vissuto in pace, ma ora anche su di esso grava una terribile minaccia. Il Signore degli Inganni, che molti ritenevano morto da secoli, è di nuovo all'opera. Solo un meraviglioso talismano, la spada di Shannara, può riuscire a sconfiggerlo per sempre, ma la mitica arma può essere ritrovata ed impugnata solo da un discendente di antichi re. È forse questo il destino del giovane trovatello Shea?

Siccome questa saga è piuttosto famosa, consiglio anche: 


"La saga di Terramare: Il mago-Le tombe di Atuan-Il signore dei draghi-L'isola del drago-I venti di Terramare-Leggende di Terramare"
di Ursula K. Le Guin

Si tratta sempre di una saga, ma con maghi, creature favolose, un avventuroso apprendistato che condurrà il nostro eroe all'estremo limite del mondo, e ovviamente non mancheranno scontri con le forze dell'oscurità.

Nel mondo incantato di Terramare, fatto di arcipelaghi e di acque sconfinate, un ragazzo si mette in viaggio verso l'isola di Roke e la sua Scuola di maghi, dove apprenderà le parole per sconfiggere creature favolose, guarire i malati, governare gli elementi, piegare gli uomini e la natura al proprio volere. "Sparviere" è il soprannome con cui lo conoscono al villaggio, Ged il nome segreto da rivelare solo agli amici fidati. E di amici Ged ne avrà certo bisogno, per superare indenne il lungo, avventuroso apprendistato che lo condurrà all'estremo limite del mondo, ai margini dell'Oceano Aperto, dove dovrà misurarsi con l'Ombra e con la parte più oscura della propria anima. Solo quando Ged sarà diventato un potente mago, Signore del Draghi, potrà affrontare le forze dell'oscurità che minacciano di sopraffare Terramare e riportare la magia in una terra che ne ha disperato bisogno.


Candy mi scrive:

"Ciao, per la rubrica ti prescrivo un libro, ottima idea, complimenti! 
Ora ti invio le mie risposte.
Genere: horror fantastico
Stato d'animo: impotenza
Parola: castello
Cosa cerco in un libro: Mi permetto di risponderti con una citazione, "Potere mistero ed il martello degli dei"."

Lo devo ammettere, non sono una grande esperta in fatto di horror - fantastico, ma ci proverò lo stesso.
Voglio consigliarti un libro in grado di sollevarti un po' il morale, magari qualcosa che ti faccia sognare per qualche oretta.
Qualcosa ambientato in un castello magari, qualcosa come:


"Abbiamo sempre vissuto nel castello"
di Shirley Jackson

Un libro horror che conto di leggere anch'io a breve.

"A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce"; con questa dedica si apre "L'incendiaria" di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.

Anche questo libro è piuttosto famoso, perciò, consiglio anche:


"Lo Stradivari perduto"
diJohn M. Falkner

Libro che mi ha attratta subito per la copertina e il titolo, dalle scene cupe e misteriose.

Nel 1842, come ogni giovane di belle speranze proveniente da Eton, John Maltravers frequenta l’Università di Oxford, iscritto a uno dei più antichi college inglesi, il Magdalen Hall. Nelle ore libere dagli studi coltiva la sua grande passione: la musica. Valente violinista, si esercita spesso nel suo appartamento, accompagnato al pianoforte da William Gaskell, studente al New College ed eccellente pianista. In una notte insolitamente calda, quando Gaskell ha appena lasciato il Magdalen Hall, sfogliando gli spartiti lasciati sul tavolo dall’amico, John è attratto da una copia manoscritta di alcune suite, redatta a Napoli nel 1744. Seguendo uno di quei misteriosi impulsi che sfuggono al controllo della ragione, posa lo spartito sul leggio, toglie il violino dalla custodia e comincia a suonare l’Areopagita, l’unica suite del libro che ha il pregio di un titolo. Alle battute iniziali di un’aria piena di brio, sente dietro di sé un cigolio proveniente da una vecchia poltrona di vimini. Un po’ divertito, un po’ seccato, senza volgere lo sguardo, conclude l’aria, chiude lo spartito e va a dormire. Qualche tempo dopo, alle prime luci dell’alba di una notte insonne – sotto l’effetto esaltante dell’incontro serale con la bella Constance Temple – dopo aver suonato con incomparabile slancio l’inizio della suite, attaccando di nuovo quell’aria, John riavverte quel rumore sinistro, seguito stavolta da una sensazione inconsueta e sconvolgente. Volge lo sguardo e, nella luce argentea del mattino, scorge, seduta sulla poltrona di vimini, la sagoma di un uomo… Scritto dalla mano sapiente di John Meade Falkner, ispirato a grandi classici gotici come Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde, pari per eleganza a capolavori come Giro di vite di Henry James, Lo Stradivari perduto è la storia di una possessione che, nella compita Inghilterra vittoriana, travolge un giovane uomo sino al punto da trascinarlo lontano dagli affetti, dalla fede, dai retti principi morali, tra città gotiche e corrotte, atmosfere pagane e un’Arte così perfetta da sembrare maledetta.


Alla fine, c'è Isabella:

"Ciao bella iniziativa. Il mio genere preferito è thriller o romanzi, più i secondi. 
Sono tranquilla, contenta.
Vacanza.
Nel libro cerco lettura scorrevole che mi tenga attaccata  e colpi di scena."

Mi pare che Isabella sia alla ricerca di una lettura spensierata e coinvolgente, motivo per cui consiglio:


"Ho il tuo numero"
di Sophie Kinsella

Libro piacevole e romantico, che lessi appena uscita, all'epoca in cui non avevo ancora il blog.

Cosa accade se ti scippano il telefonino e tutta la tua vita è lì dentro? Ti senti persa, naturalmente. È quello che capita a Poppy, una scombinata fisioterapista prossima alle nozze con un affascinante docente universitario. Proprio quando il telefono le serve per una faccenda a dir poco urgente! Perché tra le altre cose, nel bel mezzo di una festa con le amiche ha appena perso il suo prezioso anello di fidanzamento, uno smeraldo come non ne ha mai visti nella sua intera esistenza. Poppy è nel panico, e mentre cerca affannosamente l’anello perduto cosa vede in un cestino dei rifiuti? Un cellulare nuovo di zecca che sembra aspettare proprio lei. È un attimo. Ed è suo.
Non può permettersi il lusso di rimanere scollegata, non in questo momento. Ma di chi è quel telefono? E a cosa si riferiscono gli strani messaggi che riceve? Poppy non ha il tempo di farsi troppe domande. Ha un anello da ritrovare, un matrimonio da organizzare e qualche cosuccia in sospeso con i suoi futuri suoceri. Ma non sa che quel telefono e lo sconosciuto con cui si troverà a condividerlo le metteranno a soqquadro la vita.
Ancora una volta Sophie Kinsella supera se stessa in questa scoppiettante commedia degli equivoci incentrata sul telefonino, protagonista assoluto della nostra vita di tutti i giorni e di questo romanzo. E soprattutto complice in un’adorabile storia romantica che diverte e fa sognare.


10 commenti:

  1. Bellissimo il romanzo della Kinsella e complimenti per l'originalità della rubrica :-)

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  2. abbiamo sempre vissuto nel castello è meraviglioso *-*

    ti invito a partecipare al mio GIVEAWAY, in palio una copia cartacea de "La ragazza senza ricordi" di Frances Hardinge.

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  3. Molto carina questa rubrica! Abbiamo sempre vissuto nel castello mi è piaciuto molto, ma mi ha anche messo addosso un'angoscia difficile da dimenticare.

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    1. Allora ho scelto giusto mi sa :D io l'ho comprato l'anno scorso credo ma non ho ancora trovato il tempo di leggerlo, chissà magari riuscirò a leggerlo entro l'anno :)

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  4. Ciao!! Che bella questa rubrica! "Ho il tuo numero" è carinissimo :-)

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    1. è piaciuto molto anche a me, amo quell'autrice, l'adoravo un sacco da adolescente :)

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  5. Ciao, che bella iniziativa...ti seguo di sicuro
    Passa da me Se fosse per sempre mi farai felice,
    Un bacio, Ale

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