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mercoledì 22 luglio 2020

Recensioni: "Il dolce domani" - "Ristorante al termine dell'universo" - "Cinder"


"Il dolce domani" di Banana Yoshimoto

Editore Feltrinelli
Genere Narrativa

A ventotto anni Sayoko scopre di non essere immortale. Tutti da giovani vediamo la morte come qualcosa di così lontano, quasi sconosciuto ma Sayoko la vede da vicino.
Lei e il suo ragazzo hanno un incidente durante un viaggio in auto.
Lei sopravvive, lui no.
Lei dovrà affronta non solo un recupero doloroso ma dovrà anche imparare a sopravvivere alla perdita del suo ragazzo.
"Il dolce domani" è una storia che parla del dolore di perdere una persona amata, della nuova visione della vita che si ha dopo aver visto la morte così da vicino.
Sayoko si confronta sempre più spesso con la solitudine, con la malinconia derivante dai ricordi.
Confronta la vita che aveva con quella che ha ora, una vita senza anima, vissuta in compagnia di una fantasma.
Banana Yoshimoto è molto brava a descrivere le sensazioni provate dai suoi personaggi e a pennellare l'ambientazione dentro cui si svolge la storia.
Purtroppo, non amo questa autrice per via della sua narrazione.
È sì avvolgente e ammaliante ma è dispersiva. La Yoshimoto parte da un fatto e poi vi collega decine di ricordi. Il personaggio prova una determinata sensazione ed ecco che questa evoca eventi del suo passato.
Questo particolare è il motivo per cui non amo leggere i suoi libri. Non amo tutti questi salti da un ricordo all'altro.
Questa però è l''unica critica che posso farle.
Questo libro non ha una trama originale ma la Yoshimoto tratta il tema in modo personale, unico, il concetto dell'anima persa non l'avevo mai letto da nessun'altra parte.
Secondo me, i libri della Yoshimoto o si amano o si odiano, senza via di mezzo.
Io, sfortunatamente, non sono una sua grande fan.

"Ristorante al termine dell'Universo (Guida galattica per gli autostoppisti Vol. 2)" di Douglas Adams 

Editore Mondadori
Genere Fantascienza

Questo è il secondo libro della serie "Guida galattica per gli autostoppisti".
Una serie fantascientifica ma anche molto divertente.
Alla sesta frase del primo capitolo stavo già ridendo.
Ma di cosa parla il libro?
La Terra altro non è che un enorme computer che deve scoprire qual è la Domanda Fondamentale sulla Vita, l'Universo e Tutto Quanto.
La riposta la si sa già, manca la domanda.
Il problema è che la Terra viene distrutta un attimo prima di rivelare questa domanda.
Bisognava far spazio per una super-strada interspaziale.
Fortunatamente si sono salvati due terrestri, ora su un'astronave inseguita dai Vogon (coloro che hanno distrutto la terra e voglio completare ora il lavoro).
Riusciranno a sopravvivere insieme ai loro nuovi amici spaziali?
Tra le pagine di questa serie ci si diverte davvero un mondo!
Litigi con macchine super tecnologiche e super non funzionanti.
Navi spaziali con bubboni gialli.
Robot depressi e ascensori esasperati.
Palazzi che vengono rubati e fatti volare attraverso lo spazio interstellare.
Corpi che divorziano dalla propria mente.
Comandanti che fanno il bagno da tre anni.
E ovviamente il Milliways, un costosissimo ristorante al termine dell'universo. La sua esistenza è complicata da spiegare, è in una bolla temporale ferma alla fine dell'universo.
Mentre si mangia carne di animali che vengono direttamente al tuo tavolo per chiedere quale loro pezzo desideri, si può vedere l'universo esplodere.
Questo libro racconta di avventure spaziali tragico-comiche.
L'universo dipinto in questo libro è ironico, tendenzialmente sfortunato, logicamente senza senso.
Questa è una serie stellare, è così folle, così originale.
Magari il genere fantascientifico non fa per voi ma questa serie è unica. Io ve la stra - consiglio.

"Cinder" di Marissa Meyer
Editore Mondadori
Genere Fantasy

Il libro è ambientato nel futuro, dopo la quarta guerra mondiale.
Un futuro in cui la luna è abitata da umanoidi dai pericolosi poteri e in cui le persone possono essere trasformate in cyborg.
In questo futuro l'umanità è a rischio per via di una malattia mortale, la pesta o anche chiamata letumosi. Una malattia che non ha ancora cura, nonostante sia ormai presente da dodici anni.
La storia si focalizza in particolare su Cinder, l'unico meccanico fisso del mercato settimanale di Nuova Pechino. 
Gli altri mercanti la guardano sempre male perché lei è un cyborg, ha cioè delle componenti artificiali.
Una mano e una gamba sono meccanici, inoltre ha un'interfaccia mentale.
I cyborg non sono ben visti. Benché nati umani, vengono considerati dei mostri, degli oggetti da possedere. 
Un giorno, mentre Cinder aspetta l'arrivo di Iko, un effervescente androide "dall'immaginazione meravigliosa" e con una personalità del tutto singolare, al suo banco arriva il principe Kaito, detto Kai.
Lui è andato da lei in incognito, il suo androide non va più e ha bisogno che Cinder lo ripari.
Quello stesso giorno, al mercato si diffonde il panico, non per l'arrivo del principe ma per il fatto che uno dei mercanti scopre di avere la peste.
Cinder scappa di nascosto per non essere messa in quarantena e torna a casa dalla matrigna e dalle due sorellastre.
Cinder appartiene ad Adri, la sua matrigna, la sua proprietaria. Deve dare a lei tutto ciò che guadagna. Cinder mantiene tutta la famiglia ma non un soldo viene speso per lei.
Cinder è sfruttata e derisa, è una Cenerentola versione cyborg.
Sfortunatamente, una delle figlie di Adri, quella a cui Cinder tiene di più, si ammala di peste e Adri, furente, dà la colpa a Cinder e la vende come test sul vaccino della peste.
I cyborg vengono usati da anni per testare le cure, sono cavie, sono schiavi.
Cinder viene presa e ... 
Avevo decisamente sottovalutato questo libro. Le mie aspettative erano molto basse ma mi sono ricreduta in fretta. "Cinder" è una lettura coinvolgente, una rivisitazione davvero originale di "Cenerentola".
Il libro affronta tematiche come i pregiudizi, la concezione di essere superiore ed inferiore.
Cinder è poi un personaggio più interessante del previsto.
L'autrice si è ispirata alla favola di "Cenerentola" ma ha creato poi una storia molto più complessa.
Marissa Meyer  riesce molto bene a coinvolgere il lettore, a suscitare in esso sentimenti come lo sdegno, la rabbia, la tenerezza.
Il finale di questo libro è molto elettrizzante, alcune rivelazioni però erano prevedibili.
Sono molto curiosa e impaziente di leggere i seguiti, questa storia mi ha affascinata molto più di quanto mi aspettassi.
Consigliata!

2 commenti:

  1. La guida galattica per autostoppisti è una delle tante lacune letterarie che prima o poi dovrò colmare. La saga della Meyer invece è davvero bellissima, e pensa che presto o tardi credo proprio la rileggerò ☺️☺️

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