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lunedì 14 settembre 2020

Recensione: Gli inadottabili - Hana Tooke


Editore Rizzoli 
Genere Narrativa per ragazzi 

Amsterdam,1880.
All'orfanotrofio del Piccolo Tulipano ci sono regole da seguire per l'abbandono dei neonati.
Di solito vengono sempre rispettate ma quell'anno, il 1880, ben cinque neonati sono stati abbandonati nel modo sbagliato.
Cosa che ha letteralmente disgustato l'odiosa direttrice: Elinora Gassbeek.
Dita (chiamata così perché ha due dita in più nelle mani) è stata sistemata nel contenitore sbagliato.
Oval (nome scelto per i motivi sulla sua coperta) ha infranto ben due regole.
Finny (per i semi di finocchio che aveva tra i capelli) ha infranto tutte le regole.
Sem (era in un sacco di semola di grano) ha infranto anche lui ogni regola.
Infine, Milou (l'unica ad avere già un nome), è stata messa sul ... tetto, in una ... piccola bara contenente vari indizi sulle sue origini.
Amsterdam, 1892.
I nostri cinque orfani sono cresciuti e la direttrice si è stancata di loro.
Non è riuscita ad affidarli a nessun genitore, decide quindi di darli a Rotman, un ricco mercante spregevole che vuole schiavizzarli fino a quando non moriranno di fatica.
Fortuna che Milou ha un sesto senso che l'avverte del pericolo e grazie al cielo, un topolino interviene e dà loro una piccola mano.
I cinque orfani scappano dall'orfanotrofio e da coloro che vogliono fare loro del male.
Dove vanno? Seguono gli indizi di Milou, l'aiutano a cercare i suoi genitori.


👉 I vari personaggi sono descritti tutti molto bene, sia fisicamente che caratterialmente. Ognuno di loro ha delle caratteristiche che lo rendono unico e lo differenziano dagli altri. 

👉 Sem, dagli arti lunghi e magri tanto da sembrare un ragno, abile nel cucire vestiti.
Finny che si prende cura dei topolini che infestano l'orfanotrofio.
Dita, abile in matematica e nel costruire cose.
Oval, esperto cartografo, sempre sporco a causa dei carboncini che usa.
E Milou con i suoi indizi che tira fuori ogni volta che degli "ospiti" (genitori) arrivano. Vuole che i suoi veri genitori la riconoscano, non ne vuole altri, lei vuole solo i suoi.

👉 Cinque orfani in fuga che trovano anche il tempo di aiutare una piccola civetta.
Cinque bambini che si accontentano di un papà finto e non sono mai stati così felici come quella sera trascorsa vicino al fuoco con il loro finto papà.

"Costruiamoci un papà!"

👉 Fantastiche le varie teorie che ha Milou sui suoi genitori. Lei è convinta che non l'hanno abbandonata perché non la volevano ma perché erano in pericolo, oppure il loro lavoro (ad esempio: spie) li teneva troppo occupati.


👉 Quanta fiducia ha Milou nei suoi genitori. Mi si è spezzato il cuore ogni volta che andava a sbattere contro la dura realtà. Trovare i suoi genitori, non sarà facile.
Ma con quanta forza Milou si è rialzata dopo ogni delusione! 

👉 Quanto è odiosa la direttrice e i genitori affidatari! "Bambini scontati" recita la direttrice per invogliare l'acquisto degli orfani! Bambini considerati come merce al mercato! E i genitori che li scelgono come se stessero comprando della frutta! Agghiacciante. 
Questo libro mostra quanta crudeltà può esserci nel cuore degli adulti, quanto accanimento verso dei bambini che non hanno fatto nulla.

👉 Questo libro mi ha commossa e intenerita moltissimo. L'ho letto con enorme piacere, non riuscivo a smettere di leggere tanto ero presa dalla storia.

Fughe notturne, mulini infestati, cinque bambini geniali che ne inventano di tutti i colori per proteggere la loro libertà.
Un libro strabiliante, entusiasmante, mozzafiato.
Che storia fantastica! 
"Gli inadottabili" è un libro che ti resta nel cuore.

"Questo mondo ha bisogno di più assurdità come la vostra."

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