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venerdì 5 maggio 2017

Recensione: "Ti vedo per la prima volta" - Diego Galdino


Editore Sperling & Kupfer
Pagine 276
Prezzo cartaceo 17,90 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Romanzo


Josephine ha grandi occhi verdi e un sorriso
contagioso, nonostante la vita l'abbia presto messa alla prova costringendola a convivere con una malattia che le rende difficili anche le azioni più semplici, e che lei esorcizza tramite la fotografia, grazie a una vecchia polaroid appartenuta a sua madre. Anche se lei, in realtà, sua madre non l'ha mai conosciuta. Anzi, l'ha creduta morta per anni e, quando ha scoperto la verità, ormai era troppo tardi. In compenso però ha trovato una nuova famiglia: tre fratellastri di cui non ha mai sospettato l'esistenza. Carlotta, Emilia e Lorenzo.
Arrivata a Roma per scoprire qualcosa di più del suo passato e del suo inaspettato presente, Josephine è subito stregata dal romanticismo della città eterna. Abituata a guardarne le immagini in televisione o al cinema o sui libri, vedere dal vivo tanta meraviglia le dà quasi alla testa. Così, mentre il suo cicerone d'eccezione, Lorenzo, la guida attraverso i luoghi preferiti dalla madre e alla scoperta di incantevoli angoli nascosti, Josephine deve ammettere a sé stessa che è pressoché inevitabile innamorarsi di Roma, così come di quel ragazzo dagli occhi gentili...

La benestante famiglia Ponti, vanta tra i suoi eredi una brillante ed affascinante ragazza di nome Josephine, una giovane destinata a prendere in mano l'azienda di famiglia che però ha un piccolo problema con ... il sonno.
Josephine è narcolettica, non riesce a controllare la propria sonnolenza.
E' capace di crollare addormentata senza nemmeno accorgersene, e ciò può capitare anche una decina di volte al giorno.
Per non parlare poi di quanto ciò possa essere pericoloso. Quando Josephine crolla addormentata può ferirsi in innumerevoli modi. Al suo risveglio, poi, si scatta una foto con una vecchia polaroid, è il suo modo per reagire alla malattia.
Cosa la infastidisce di più? L'impossibilità di essere indipendente.
Josephine, infatti, è sempre affiancata da persone assunte da suo padre per aiutarla durante le crisi.

"La sostanza è che dall'età di quindici anni ho cominciato a cadere addormentata in modo pressoché incontrollabile in qualsiasi situazione."

Le cose nella vita di Josephine si fanno più interessanti quando scopre che sua madre non è morta
come le aveva sempre detto il padre ... cioè è sì deceduta, ma non alla nascita di Josephine, il fatto è avvenuto solo recentemente.
Sua madre non se ne era andata quindi, l'aveva proprio abbandonata.
Era tornata in Italia, a Roma, dove aveva formato una nuova famiglia, con tre figli, Carlotta ed Emilia, e Lorenzo, figlio di suo marito.
Alla sua morte, la donna aveva però lasciato a Lorenzo una lettera dove rivelava di avere un'altra figlia, Josephine e che confidava in lui affinché riunisse la famiglia.
Lorenzo, baldo carabiniere, si mette subito sulle tracce di Josephine che non impiega molto a decidere di raggiungere le sorelle a Roma.

"Josephine provò un forte stordimento, ma una volta tanto non era il sonno, bensì la vertigine che le stesse passando davanti il senso stesso della vita, per quanto in modo indecifrabile."

Per la prima volta Josephine affronta la vita da sola, parte senza nessuno accanto, fronteggiando la sua malattia, aprendosi a quella nuova esperienza, a quella città mai vista, a quella famiglia di cui ignorava l'esistenza e che ora dovrà imparare a conoscere poco alla volta.
Ma non sarà facile, perchè la giovane Emilia è così gelosa della nuova arrivata che non le renderà le cose semplici.

"Non bisognerebbe mai dimenticare che la vita è un valore e conviene cercare di goderne il più possibile."

Un romanzo leggero e dolce, impreziosito da una piccola dose di difficoltà che rende la storia più reale e sentita.
Lo scrittore, con una narrazione d'impatto, dalle descrizioni essenziali e mai invadenti, lascia parlare i cuori dei personaggi, permettendo ai sentimenti di correre senza freni.
Non avevo letto mai nulla di questo autore, sono rimasta perciò colpita dalla sua scrittura, dalle sue parole che abbracciano il Lettore con fermezza e calore.
La malattia di Josephine, così inusuale che non la si ritrova spesso tra le pagine dei romanzi, dona alla trama quel pizzico di sapore in più che rende il tutto più invitante.

"Spero di essere per te l'unicità di qualcosa che capita una sola volta nella vita."

Un romanzo oltremodo piacevole, che ti cattura e ti trascina tra frasi romantiche e accoglienti.
Questo primo approccio con questo autore a me nuovo è certamente positivo, e non mi nego la possibilità di leggere in futuro altri suoi testi.
Assegno al libro:

- Trama: 4 - Narrazione: 4 - Personaggi: 4 - Cover: 4 - Finale: 4 -

4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "L'amore non è mai in ritardo, solo di prende il suo tempo."

- "(...) sono sicuro che andrà tutto bene, che l'amore darà un senso al caos."

- "Però tu odiami, ti prego, perchè solo se mi odi posso stare lontana da te, se mi ami è molto più difficile."

4 commenti:

  1. Ciao, avevo già adocchiato questo libro e aggiunto subito alla mia wish list che sta diventando sempre più lunga:) Con la tua recensione mi hai incuriosita ancora di più e sarà, chissà quando, fra le mie mani anche questo romanzo:)
    Un saluto,
    Destino di Carta.

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    1. Spero proprio che prima o poi lo leggerai, è un libro davvero dolce, reso però un po' amarognolo dalla malattia di Josephine :)

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  2. Ciao!!
    Che bella la foto iniziale!! :D
    Era un libro che mi stava sfuggendo.. fortuna che sono passata di qua!
    L'ho subito segnato! :)

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    1. Grazie :D Ti consiglio caldamente questo libro, a me è piaciuto molto :) una bella storia d'amore che tratta anche le difficoltà della vita

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