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venerdì 2 giugno 2017

Recensione: "La rivoluzione d'amore" - Andrea Pilotta


Editore Garzanti
Pagine 170
Prezzo cartaceo 12,90 EURO
Prezzo ebook 7,99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Narrativa Italiana

Alcune notti è impossibile dormire. Alcune notti
le emozioni hanno bisogno di essere scritte. Perché è il solo modo per non sentirsi sopraffatti. È questo che fa Andrea dalla fine di agosto, ogni sera. Scrive lettere a suo figlio Jacopo, detto Papo, sedendosi alla sua scrivania. Quelle ore di sonno perso sono ore piene di vita. Ore piene dell’allegria, dell’umorismo, della vitalità di un bambino supereroe. Che ama le lasagne della nonna, andare a pesca, disegnare le sue passioni. Correre un giorno sul cammello con le corna è il suo sogno, strambo e straordinario come solo il sogno di un bambino può essere. Da quelle parole scritte alla luce della luna, Andrea parte per scrivere il romanzo che racconta la storia di Papo. Una storia che ha dentro una rivoluzione d’amore. Ha dentro il messaggio che la vita va presa a morsi, va vissuta attimo dopo attimo. Che si può essere forti anche nella debolezza. Che si può portare gioia agli altri anche nelle difficoltà. Che non si deve mai perdere la voglia di ridere e di prendere in giro il destino anche quando ci mette davanti a una prova. Davanti alla prova più dura. Perché a fine agosto il cuore malato di Papo a soli dieci anni ha smesso di battere per sempre. Ma la sua voglia di vivere non può smettere di battere. Non esiste fine per i suoi scherzi, i suoi sorrisi, la sua fantasia sfrenata. E Andrea, giorno dopo giorno, ha capito che Papo, qualunque cosa stia facendo dall’altra parte dell’Infinito, è felice. È felice di sapere cosa succede qui giù, quanto sia difficile, ma anche quanto il suo approccio alla vita stia aiutando tutti. Quanto il suo ricordo spezzi il respiro, ma permetta ancora di sorridere nonostante tutto. Per questo Papo è e sarà sempre un supereroe alla guida di una rivoluzione d’amore, magari con il suo fedele destriero: il cammello con le corna.

Questa è la storia di Papo e di tutto l'amore che ha conquistato nella vita.
Jacopo, da tutti chiamato Papo, è nato con un problema al cuore.

"Con 99 battiti un bambino della tua età cammina e fa una vita normale, sotto sforzo si raddoppiano; invece a te sono sempre bastati per fare tutto, li hai usati meglio di chiunque altro, quei 99 battiti."

Nonostante non potesse fare sforzi per via della sua malattia, Papo non si è mai dato per vinto e ha vissuto la sua infanzia come qualsiasi altro bambino, con allegria e spensieratezza.

"Usa la vita!"

In questo libro sono riunite le lettere che il padre scrive a Papo e attraverso queste conosciamo meglio quel bambino spigliato, diretto e divertente che era Papo.
Scopriamo che Deadpool era il suo film e fumetto preferito, che gli piaceva il calcio e il ping-pong, e
che fu anche messo in punizione per aver lanciato un frisbee in faccia alla sorella!
Impazziva per la lasagna, tanto che la voleva anche come torta di compleanno. Non storceva il naso però, nemmeno davanti agli spaghetti al tonno e ai salumi.
Vogliamo poi parlare della sua paura per gli elfi domestici di Harry Potter?
Piccoli aneddoti, quotidianità, risate e ricordi affiorano tra le pagine di questo libro, dove coloro che hanno conosciuto Papo si incontrano per omaggiare quella vita finita troppo presto.

"Lasciare negli occhi e nel cuore delle altre persone un bel ricordo è il senso più vero e semplice della vita."

Un inno alla vita di un superEroe che per dieci anni ha donato sorrisi a chi lo circondava.
Con queste lettere, con questi stralci della vita di Papo, il padre vuole non solo ricordarlo ma anche presentarcelo, farci conoscere quel bambino fantastico ed estroverso che era Papo e rivelarci quanto la vita senza di lui possa essere dura.
Un libro commovente, che ti stringe il cuore per la fine prematura di una così bella vita, triste ma anche allegro, perchè racchiude la storia di un superEroe esuberante.

"Forse la cosa più importante è non arrendersi e fare un immenso casino d'amore."

Ho amato questa storia, dolce e amara, questo racconto che imprime su carta una vita che non va dimenticata.
Conoscere Papo, attraverso le parole del padre, attraverso la sua memoria, tramite le persone che lo hanno vissuto, è stato un piacere genuino, e poterlo vedere, alla fine del libro, attraverso le foto che sono state inserite a conclusione del testo, è stato meraviglioso, perchè vederlo così felice, frizzante, spensierato, riempie il cuore di gioia.


"Nessuno dovrebbe vivere perennemente in ansia per il proprio figlio, ma come era bello stare appesi a quel filo che ci ha  regalato dieci anni di vita con te."

Questo non vuole essere il resoconto della fine di Papo, del suo viaggio verso l'Infinito, ma una foto, una lunga serie di foto, in cui si vedono gli istanti più belli della sua vita.
Un libro splendido a cui assegno:

- Trama: 4 - Narrazione: 4 - Personaggi: 5 - Cover: 3 - Finale: 4 -

4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "E restare bambino nella bufera è il gesto più eroico a cui abbia assistito."

- "Io ti seguivo sempre, senza dare troppo nell'occhio, con un misto di magone e gioia nel petto."

- "Se rimani senza genitori sei "orfano" ma se perdo un figlio non esiste parola."

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