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domenica 16 luglio 2017

Recensione: "La donna di Einstein" - Marie Benedict


Editore Piemme
Pagine 348
Prezzo cartaceo 18,50 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 2016
Genere Narrativa straniera

C'è un personaggio nella vita di Albert
Einstein senza il quale la sua storia - e la nostra - non sarebbero quello che sono. Fu il suo più grande amore, ma anche qualcosa di più: la donna che lo ispirò, lo incoraggiò e lo aiutò a concepire quella formula che avrebbe cambiato il mondo.
Mitza Maric era sempre stata diversa dalle altre ragazzine… Appassionata di numeri, fu la prima donna a iscriversi a fisica all'università di Zurigo, più interessata a quello che non a sposarsi come la maggior parte delle sue coetanee. E quando a lezione incontrerà un giovane studente di nome Albert Einstein, la vita di entrambi prenderà la strada che era fin dall'inizio scritta nel destino. La loro sarà un'incredibile unione di anime e menti, un amore romanzesco e tormentato, destinato a finire e, allo stesso tempo, a restare nella storia.

Questo libro nasce dal desiderio dell'autrice di mostrare l'umanità dietro il genio (scarsa a mio dire), ma soprattutto per parlare della figura di una donna che non è stata solo la moglie di una mente brillante, ma anche, a sua volta, una studiosa eccezionale.
Mileva Maric è stata, infatti, una delle prime donne a frequentare l'università.
Nel 1896, si trasferisce a Zurigo per frequentare il Politecnico, nel preciso, il corso di fisica e matematica, dove, su cinque studenti, lei è l'unica donna.
Mileva è di origini serbe, zoppica, da tutti viene guardata con imbarazzo, scherno, ma lei è tenace, determinata, anticonvenzionale, non si piega di fronte al mondo maschilista in cui vive, e mentre le ragazze della sua età pensano solo al matrimonio, lei vuole studiare, conoscere, e lo fa nonostante tutte le difficoltà.
Mentre tutti i suoi compagni di studi la guardano con sufficienza, uno si distingue dagli altri, Albert Einstein, che la osserva, invece, con ammirazione.

"I miei sentimenti erano più complessi; in compagnia del signor Einstein mi sentivo viva, compresa e accettata."

Lui entrerà con prepotenza nella sua vita, non accetterà i suoi no e non le darà tregua fino a quando non accetterà di vivere con lui quella vita bohémien a cui tanto aspira.
Le promette un matrimonio, una collaborazione a livello lavorativo, un sodalizio scientifico e sentimentale, ma sarà effettivamente così?

"Mi ero perduta. Perduta nel senso che non sapevo più dov'ero, perduta nel senso che mi ero smarrita, perduta nel senso che m'ero persa in lui."


Tra le pagine di questo ci viene mostrata una donna in gamba, ma anche una verità che discorda molto con il genio che siamo abituati a conoscere.
Esiste, infatti, un'ipotesi secondo cui, Albert Einstein non abbia concepito da solo tutte le sue deduzioni rivoluzionarie, ma in compagnia di Mileva.

"Sentivo il bisogno di ricordargli su quali spalle si era arrampicato per raggiungere le vette dove viveva ora."

Data la riservatezza della donna non si è potuto confermare o meno questa possibilità, che però si pensa essere piuttosto veritiera, dato anche i livello di studi da lei effettuati.
Il testo si rifà a questa supposizione e se, in effetti, le cose sono andate veramente così, lasciatemelo dire, il mio rispetto e la mia stima nei confronti nel famoso fisico, diminuisce nettamente.
Nel romanzo, ci viene infatti presentato un uomo, da prima amorevole e dolce, diretto tanto da sembrare sfacciato, poi sempre più egoista, borioso, drogato di fama, un approfittatore che per raggiungere i suoi fini, non ha problemi a usare le idee di Mileva e, in un secondo momento, prendersene tutto il merito.
Insomma, un grande genio ma un uomo un po' pessimo, non trovate?

"Un genio incapace però di capire il cuore umano."


Al di là, però, dell'effettiva veridicità in merito alla collaborazione di Mileva, i fatti narrati nel libro sono per lo più esatti, a eccezione di alcuni particolari (potete verificare la cosa cercando su internet la biografia di Mileva o seguire le indicazioni sul libro stesso che riportano a letture inerenti l'argomento).
Il finale, comunque, è veritiero e di per sé solleva dubbi sull'umanità di Einstein che sempre più, mi appare solo come un uomo alla ricerca di successo.

"Sembrava si fosse scordato che l'autore della teoria in lizza per il Nobel ero io."

Ho letto con grande piacere questo libro per due motivi in particolare.
Primo, mi ha illuminata circa il vero carattere di Einstein e secondo, mi ha mostrato una grande donna, che è andata contro tutti gli ideali dell'epoca pur di seguire la sua vocazione.
L'autrice adotta poi una narrazione pulita, lineare e scorrevole.
Una lettura quindi estremamente felice, che consiglio a tutti e a cui assegno:

- Trama: 4 - Narrazione: 4 - Personaggi: 4 - Cover: 4 - Finale: 5 -

4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Avere amiche così non smorzò la mia determinazione, come avevo temuto. Anzi, mi rese più forte."

- "Avevo fatto bene a ricondurre la nostra relazione al gergo della fisica: con Albert, l'amore calcava le orme della scienza."

- "Senza dubbio alla scienza servono uomini pratici, ma le servono anche sognatori."

- "La forza Albert ha agito su di me in conformità con la seconda legge del moto."

6 commenti:

  1. Questo romanzo deve essere mio assolutamente! *-* Non sapevo nulla di questa donna dietro Einstein; mi ricorda molto ''Verso l'infinito' di Jane Hawking...anche lì si parla di una grande presenza femminile senza la quale lo scienziato non avrebbe raggiunto i risultati che invece ha conquistato!

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    1. sì hai ragione, le basi sono simili, ed entrambi i geni si rivelano peggiori di quello che si immagina, ho apprezzato comunque entrambe le letture :) forse più questa, scritta in versione più romanzata

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  2. Bellissima recensione ...ero indecisa se comprare o meno il libro ma la tua recensione mi ha convinto!

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    1. Grazie :) lo consiglio davvero agli amanti delle biografie romanzate, buona lettura :)

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  3. Ciao! Complimenti per il vostro blog, è molto carino! Da oggi vi seguirò volentieri :-) Non conosco questo romanzo, ma la vostra bella recensione mi ha incuriosito!

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    1. Ciao :) grazie per essere dei nostri, è un piacere averte qui con noi.

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