Translate

mercoledì 14 marzo 2018

Recensione: "Red Sparrow" - Jason Matthews


Editore DeA Planeta
Pagine 508
Prezzo cartaceo 19,80 EURO
Prezzo ebook 9,99 EURO
Anno prima edizione 2013
Genere Thriller


Bella, intelligente, intuitiva, votata alla disciplina più ferrea e imbevuta di ideali patriottici. Nella Mosca di oggi, dove nessuno fa più finta di credere che la Guerra fredda sia finita davvero, Dominika Egorova sembra nata per fare la spia. Se non fosse per il carattere impetuoso, che non sempre le riesce di dominare. Quando il padre muore senza preavviso e un brutto incidente la costringe a lasciare l’accademia di danza, Dominika si ritrova invischiata in un gioco la cui portata non sospetta neppure. Lo zio, potente vicedirettore dell’SVR, vede in lei la candidata ideale a diventare una “sparrow”, un’agente segreta
specializzata in sofisticate tecniche di seduzione e manipolazione dell’avversario. Ciò che Dominika non può immaginare è la vertiginosa spirale di inganni, violenza, doppio gioco e passione nella quale si ritroverà suo malgrado a sprofondare. E il travolgente passo a due che la vedrà schierata ora contro, ora al fianco di Nate Nash, agente CIA dal carattere schivo ma determinato.
Eccitante, adrenalinico, splendidamente congegnato, Red Sparrow alza il velo sul pericoloso mondo delle spie del nuovo millennio. A lungo ai primi posti della classifica del New York Times, acclamato da critica e lettori sulle due sponde dell’Atlantico, Red Sparrow è una delle spy novel più lette e amate degli ultimi anni grazie al talento e all’esperienza sul campo di un autore con alle spalle oltre trent’anni di servizio nella CIA.

Le Spy story, le storie di spionaggio, non rientrano tra quei generi che preferisco leggere ma dato che il trailer del film "Red Sparrow"(uscito i primi di marzo nei cinema) mi ha incuriosita, ho deciso di dare una possibilità al libro.
"Red Sparrow" ripercorre un po' la trama del film "Mr. & Mrs. Smith".
Da un lato abbiamo gli Stati Uniti con Nate, agente di un gruppo ristretto della CIA specializzato in operazioni intere e in territorio ostile, dall'altra parte, invece, c'è l'Unione Sovietica con una giovane Dominika, agente appena uscita dall'Accademia di intelligence internazionale, con tanto di addestramento nell'arte della seduzione a fini di spionaggio.

"Il respiro di Dominika accelerò, le pulsazioni di Nate anche, ma entrambi ricordarono cosa dovevano fare all'altro e si misero all'opera."

Ciò che unisce i due e li metterà l'uno sulla strada dell'altra, è una talpa, che lavora ufficialmente per l'Unione Sovietica ma che in segreto passa informazioni agli Stati Uniti tramite Nate.
Proprio per scoprire l'identità di questo infiltrato, la SVR (KGB in versione migliorata) dà a Dominika il compito di avvicinare Nate ed estorcergli l'informazione tanto delicata e ricercata.
Le cose, però, non vanno propriamente come immaginato dalla SVR.

"Aveva un compito importante, il suo obbiettivo era una spia americana."


Ho iniziato questa lettura con aspettative positive, aspettative che poi sono divenute opinioni non delle più rosee.
Parto però parlandovi di ciò che ho apprezzato maggiormente di questo libro. Mi riferisco a Dominika, uno dei personaggi principali.
Lei mi è piaciuta non tanto per il suo carattere forte e impetuoso o per la sua tempra da combattente. Non è nemmeno il suo spiccato intelletto ad avermi colpita maggiormente, ma la sua peculiarità di percepire i suoni, le lettere, i numeri, le reazioni umane come colori.
E' una caratteristica che mi ha affascinata molto, poi il personaggio in sè è piuttosto accattivate.
Dominika è una ragazza che per gran parte della sua vita sogna di diventare una grande ballerina. Lei non è nata con il desiderio di divenire una spia, lei voleva ballare, ma una gelosia pericolosa ha deviato il suo percorso, trasformandola in un'arma pericolosamente seducente.
La SVR è intenzionata infatti ad usare il corpo di Dominika più che la sua arguzia, per questo la mandano a fare un corso di perfezionamento alla Scuola delle Rondini e la trasformano in una Sparrow, una Rondine.
Da notare poi quanta fedeltà e convinzione, Dominika mette nel suo lavoro. All'inizio lei è davvero leale all'Unione Sovietica, lei crede davvero in quello che fa con la SVR, nonostante sia restia a usare il sesso per i suoi scopi.

"Resisti. Combatti. Sopravvivi."


Nate, al contrario, non mi ha colpita molto. E' un uomo che dedica al suo lavoro tutta la sua vita. E' un agente esperto che non manca però, da umano qual è, di commettere qualche errore.
Al di là, però, di Nate e Dominika, in questo libro ci sono decine di altri personaggi, a mio avviso, ce ne sono fin troppi.
Tra SVR, FSB, CIA, FBI e tutti i loro agenti e capi, facevo una gran fatica a memorizzare tutti i nomi e i ruoli, soprattutto se consideriamo il fatto che ognuno di loro ha uno scopo all'interno della storia.
Inoltre, trovo che la trama si dilunghi inutilmente.
Nel testo trovano largo spazio missioni, intrighi, trappole, ma anche scene cruente e ovviamente, non mancano gli omicidi. Tra frasi in russo e dissanguamenti vari, a fine di ogni capitolo, fanno poi la loro apparizione alcuni abbozzi di ricette.
In un clima teso, in cui aleggiano complotti e tradimenti, si erge questo mondo spietato, in cui la guerra fredda non è mai finita, mondo pieno di persone infide, pronte a tutto per raggiungere i propri scopi. Ogni arma è lecita, anche la malia.
Le ambientazioni, così come gli stessi personaggi, sono delineati con abbondanza di parole però, rimane sempre quella mia ostile opinione: trovo che la storia divaghi un po' troppo.
Nonostante gli argomenti trattati, nonostante gli eventi che danno ritmo alla storia, ho faticato a finire questo libro.
Non ero spronata ad andare avanti, non riuscivo a immedesimarmi, per questo, non mi sento di assegnare al libro un voto più alto della sufficienza:

- Trama: 3 - Narrazione: 3 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5

Dal libro:

- "A conti fatti, era soltanto un solitario a cui piaceva ammazzare la gente."

- "No, mi dispiace, qui stanotte Dio non c'era."

- "Piangeva per la Russia, una patria in cui sentiva di non credere più."

6 commenti:

  1. ho visto il film e mi è piaciuto molto ma non credo che su carta renderebbe ugualmente bene, infatti mi confermi che a volte certi film sono meglio della storia scritta. Poche volte però ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io il film non l'ho visto e non so se lo guarderò in futuro. Però forse hai ragione, questa volta è meglio il film.

      Elimina
  2. Per una volta sono andata al cinema senza aver letto il libro e credo sia stata una scelta vincente. Il film si è rivelato più crudo di quanto mi sarei aspettata, ma comunque la rete di inganni mi ha tenuta sul filo del rasoio fino alla fine, che detto in parole povere vuol dire che ho capito cosa è successo solo quando sono arrivati i titoli d coda.
    Ciò nonostante credo, e tu me lo confermi, che il libro non abbia quel ritmo avvincente e quel fascino che ne avrebbero fatto una lettura intrigante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si dilunga troppo, per questo il film è probabilmente migliore, perchè si concentra sugli eventi principali tralasciando il resto, o almeno credo, di solito è così :)

      Elimina
  3. Anche io ho visto recentemente il film e ho fatto fatica a seguire la vicenda, per non parlare di tutte le scene crude che non riuscivo a guardare, però è stato comunque coinvolgente.
    Nel Film non sembra che Dominika creda nella sua missione e in generale che voglia essere una Sparrow, lo fa solo per salvarsi la vita e per il bene della madre.
    Nella storia ha un ruolo importantissimo lo zio di Dominika, ma ho notato che non l'hai nominato nella recensione, c'è anche nel libro?
    Una volta uscita dal cinema non ho avuto il desiderio di leggere anche il libro e ora ne sono convinta, anche se mi incuriosisce il fatto che Dominika abbia la sinestesia, nel film non viene detto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel libro Dominika è molto convinta di quello che fa, dopo aver fatto un favore allo zio e aver assistito a un omicidio, chiede lei stessa di poter diventare un'agente. Lo sa anche per la madre ma lei stessa vuole questa cosa. Non è una ragazza timorosa, ma determinata. E sì, c'è anche lo zio, lui ha dei dubbi su Dominika come agente ma alla fine cede.
      Peccato che nel film non si parli della particolarità di Dominika, è una delle cose che più ho adorato di lei, la rende originile.

      Elimina