"La Bella addormentata nel bosco" è una fiaba europea le cui origini si pensa risalgano al 1340 o anche prima.
Successivamente è stata riscritta da vari autori in versioni diverse. Le più conosciute sono quelle degli scrittori Charles Perrault (del 1697) e dei fratelli Grimm (del 1812).
In ogni versione il nome della protagonista cambia.
Talia, Aurora, Rosaspina o semplicemente "principessa".
Inoltre, in base alla versione che leggiamo, la fiaba assume sfumature lievemente diverse, in generale però, si può dire che narra le vicende di una principessa che al momento della sua nascita viene benedetta da tre fate sue madrine, mentre un'altra, più malvagia, la condanna a pungersi con l'ago di un arcolaio.
"Prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morrà!"
Grazie al dono ricevuto dall'ultima delle sue fate madrine, la principessa però non muore, ma a quindici anni, punta dall'ago, sprofonda in un sonno profondo assieme a tutto il reame e verrà svegliata solo dal bacio di un principe.
Ora, la versione di Charles Perrault, a differenza di molte altre, si prolunga nel tempo, infatti leggiamo anche cosa accade dopo il risveglio della principessa.
Veniamo a conoscenza del suo matrimonio celebrato in gran segreto, dei suoi due figli e della suocera cattiva (un'orchessa a cui piace mangiare i bambini) con cui avrà a che fare.
Nella sua fiaba, Perrault, inoltre, non fa addormentare tutti dalle fate, ma mantiene svegli il Re e la Regina, che ovviamente non sopravviveranno alla figlia.
Per scrivere le ambientazioni della sua storia, Perrault si è ispirato al Château d'Ussé, un castello francese della Loira.
Più precisamente, il castello è situato a Rigny-Ussé, su di un alto terrazzamento da cui si ha un'ottima vista sulla valle del fiume Indre.
L'edificio principale di questo palazzo, risale al XI secolo ed è stato poi ampliato successivamente, adottando uno stile gotico e uno rinascimentale.
Tra le varie modifiche che i suoi proprietari hanno apportato, compare anche un meraviglioso giardino in stile francese, ispirato a quello famoso di Versailles.
Dall'epoca della sua costruzione, il castello è sempre stato abitato, non è mai crollato addormentato sotto l'incantesimo di una fata.
Perrault prese ispirazione da questa costruzione quando fu ospitato tra le sue mura.
Non inserì nel libro solo l'idea generale della struttura, ma anche alcune stanze in essa contenute.
Il castello è oggi abitato ancora da privati ma è aperto alle visite del pubblico.
cioè, davvero è ancora abitato da privati? cioè oddio davvero qualcuno abita lì?? Mi viene da piangereee lo voglio io quel castello! *_*
RispondiEliminaScoprire che esitono ancora un mucchio di castelli abitati dove le persone vivono comunemente come se fossero in un appartemento è davvero sorprenderte, avercelo un castello di famiglia!
EliminaChe meraviglia! Quanto mi piacerebbe vederlo *-*
RispondiEliminaSarebbe davvero magnifico :D
EliminaInvidia, terribile invidia...che posto stupendo *__* Già mi vederei a vagare fra le stanze e i corridoi!!!
RispondiEliminaPure io! Che sogno sarebbe avere un castello simile!
EliminaChe bello *_*
RispondiEliminaGrazie :D
EliminaIo ci sono stata due volte ed é meraviglioso! Dentro hanno ricostruito tutta la fiaba: c'é proprio un percorso in una delle ali del castello che si svolge anche dentro una delle torri e le stanze contengono ciascuna una scena della favola con questi "manichini" (perché non sono statue) che animano tutta la fiaba. E favoloso! I giardini sono una favola e si, c'é tutta una zona del castello chiusa al pubblico perché ci abita gente... Io ero rimasta sconvolta dalla stanza che fa da "atrio" alla parte abitata: é enorme, servono i pattini per andare velocemente da un lato all'altro!
RispondiEliminaChe fortuna!!!!!
EliminaDeve essere stata un'esperienza fantastica! Tanta invidia! Vorrei andarci tanto anch'io!
madò ma che castello meraviglioso! mi trasferisco subito! ;)
RispondiEliminaOddio meravigliosooo! *-*
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