Editore Astoria Edizioni
Pagine 256
Prezzo ebook 8,99 EURO
Anno prima edizione 1934
Genere Classico
Jessica e Jane hanno vissuto insieme per sei mesi e sono amiche devote: ma lo sono davvero? Jessica ama l’amica con la cattiveria della possessività assoluta; Jane è ricca, sciocca e beve troppo. L’amico comune Sylvester le osserva e, per quanto si dispiaccia che Jane debba essere “amata e maltrattata e magari assassinata da quella orrenda Jessica”, decide che non sono affari suoi. Al contrario, quando il gentiluomo irlandese George Playfair incontra Jane, la pensa diversamente e convince la giovane ad andare in Irlanda – accompagnata da una Jessica riluttante –, dove inizia la lotta per conquistare la sua devozione. Eccoci quindi nel mondo tanto caro all’autrice, e sotto l’occhio un po’ cinico del sofisticato Sylvester assistiamo a una girandola di relazioni e di lotte di potere, dove quasi niente finisce bene.
Da sei mesi Jessica e Jane, "due amiche devote", vivono insieme con il loro maggiordono (quando ne ha voglia) Albert.
Jessica proviene da una benestante famiglia, ed è quella che si può definire una snob intellettuale.
E' una persona gelosa, possessiva, invadente, a volte anche brutale.
Con il suo carattere duro tiene legata a sè Jane, una donna dalla menzogna facile, debole, remissiva.
La due condividono un rapporto di amore e odio, tra gesti affettuosi e tentati omicidi.
Jane non fa che lamentarsi di quanto l'amica sia crudele con lei senza fare nulla per evitare di venire maltrattata di nuovo.
Jessica spacca bottiglie di vetro in testa a Jane, perchè la ritiene troppo ubriaca ma poi la segue pazientemente durante la malattia.
Tra le due si pone però un'altra figura, quella di Sylvester, uno scrittore amabile, simpatico, forse fin troppo abituato a giocare con le vite altrui.
Dopo una festa turbolenta a cui Sylvester aveva invitato le due amiche, che prontamente hanno dato spettacolo, lo scrittore è ben felice di lasciarsele alle spalle, trasferendosi in Irlanda.
Il caso vuole, però, che queste due singolari amiche lo sorprendono giungendo anche loro nel suddetto posto e incontrandolo di nuovo per mezzo di un incidente.
Dovete sapere, infatti, che Sylvester era ospite a Kilque presso le sue cugine Hester e Viola, da tutti chiamata Piggy, e che quest'ultima ha proprio la sfortuna di scontrarsi con l'auto su cui viaggiavano Jessica, Jane e il loro maggiordomo.
Jessica finisce con l'avere un problema alla gambe e le due vengono ospitate sotto lo stesso tetto di Sylvester.
Inizia ora una vacanza fra cacce alla volpe, tentativi di seduzione e gelosie spietate.
Tra il maggiordono che si incipria il viso e si allunga le ciglie con prodotti discutibili, pomeriggi passati a pescare aragoste e gamberi, riuscirà Jane a liberarsi dall'oppressione di Jessica?
Un libro scritto con la disillussione e la schiettezza degli anni '30, pregno di marche di prodotti dell'epoca per meglio farci sprofondare nel clima di quegli anni passati.
Le ambientazioni sono divinamente descritte, peccato per i personaggi che si assomigliano tutti.
Piggy e Jane sono ugualmente sottomesse ad esseri femminili più forti.
Hester, Joan e Jessica sono molto manipolatrici, sono personaggi che piegano al loro volere gli animi deboli a loro affezionate, sono le abili proprietarie di bamboline umane troppo accondiscendenti.
Non c'è una vasta gamma di personaggi, o sono prepotenti o sono vittime.
Anche le figure maschili non spiccano per originilatà, vantano tutti tratti piuttosto comuni.
La scrittrice inoltre ha l'abitudine di far parlare i personaggi in terza persona quando si riferiscono a loro stessi. Ha un modo di narrare la storia non troppo sciolto e la trama non è delle più avvincenti.
Tuttavia non è stata una lettura copletamente da scartare, per questo assegno al libro:
Jessica proviene da una benestante famiglia, ed è quella che si può definire una snob intellettuale.
E' una persona gelosa, possessiva, invadente, a volte anche brutale.
Con il suo carattere duro tiene legata a sè Jane, una donna dalla menzogna facile, debole, remissiva.
La due condividono un rapporto di amore e odio, tra gesti affettuosi e tentati omicidi.
Jane non fa che lamentarsi di quanto l'amica sia crudele con lei senza fare nulla per evitare di venire maltrattata di nuovo.
Jessica spacca bottiglie di vetro in testa a Jane, perchè la ritiene troppo ubriaca ma poi la segue pazientemente durante la malattia.
Tra le due si pone però un'altra figura, quella di Sylvester, uno scrittore amabile, simpatico, forse fin troppo abituato a giocare con le vite altrui.
Dopo una festa turbolenta a cui Sylvester aveva invitato le due amiche, che prontamente hanno dato spettacolo, lo scrittore è ben felice di lasciarsele alle spalle, trasferendosi in Irlanda.
Il caso vuole, però, che queste due singolari amiche lo sorprendono giungendo anche loro nel suddetto posto e incontrandolo di nuovo per mezzo di un incidente.
Dovete sapere, infatti, che Sylvester era ospite a Kilque presso le sue cugine Hester e Viola, da tutti chiamata Piggy, e che quest'ultima ha proprio la sfortuna di scontrarsi con l'auto su cui viaggiavano Jessica, Jane e il loro maggiordomo.
Jessica finisce con l'avere un problema alla gambe e le due vengono ospitate sotto lo stesso tetto di Sylvester.
Inizia ora una vacanza fra cacce alla volpe, tentativi di seduzione e gelosie spietate.
Tra il maggiordono che si incipria il viso e si allunga le ciglie con prodotti discutibili, pomeriggi passati a pescare aragoste e gamberi, riuscirà Jane a liberarsi dall'oppressione di Jessica?
Un libro scritto con la disillussione e la schiettezza degli anni '30, pregno di marche di prodotti dell'epoca per meglio farci sprofondare nel clima di quegli anni passati.
Le ambientazioni sono divinamente descritte, peccato per i personaggi che si assomigliano tutti.
Piggy e Jane sono ugualmente sottomesse ad esseri femminili più forti.
Hester, Joan e Jessica sono molto manipolatrici, sono personaggi che piegano al loro volere gli animi deboli a loro affezionate, sono le abili proprietarie di bamboline umane troppo accondiscendenti.
Non c'è una vasta gamma di personaggi, o sono prepotenti o sono vittime.
Anche le figure maschili non spiccano per originilatà, vantano tutti tratti piuttosto comuni.
La scrittrice inoltre ha l'abitudine di far parlare i personaggi in terza persona quando si riferiscono a loro stessi. Ha un modo di narrare la storia non troppo sciolto e la trama non è delle più avvincenti.
Tuttavia non è stata una lettura copletamente da scartare, per questo assegno al libro:
3 Wonderland su 5
Dettagli sul libro
Stagione: Autunno
Ambientazione: Irlanda
Epoca: Primi anni del 1.900
Protagonisti: Jane e Jessica
Punto di Forza: Descrizioni delle ambientazioni
Punto Debole: Personaggi troppo simili
Dal libro:
- "Se solo noi non avessimo un cuore ... oh, Sylvester, non saremmo grandi, grandissime, noi donne?"
- "Sarebbe andato tutto bene, ancora per il momento."
- "Oh, la vita è un'avventura straordinaria."
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