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mercoledì 22 aprile 2015

Prossimamente in libreria e su questo blog - Aprile

Per la rubrica: 

Ad Aprile nella casa editrice:
"Sto bene, è solo la fine del mondo"
di Ignazio Tarantino


Anni Ottanta, nel sud dell’Italia. La vita di una numerosa, modesta famiglia, dominata da un padre depresso e violento, viene sconvolta dall’ingresso della madre in una setta religiosa chiamata Società, che promette la sopravvivenza a un’imminente fine del mondo. Giuliano Flavio, il più piccolo dei figli, che nutre per la donna, mite e generosa, un amore incondizionato, non può far altro che unirsi agli altri nel percorso che porterà tutti alla vita eterna. Ma quello che da principio è un sogno diventa presto un incubo di obblighi e divieti, di isolamento dalla famiglia allargata, di visioni e terrori apocalittici. Man mano che il mondo della famiglia «così come lo conosce» si sfalda, Giuliano deve lottare duramente per conquistare l’indipendenza, a cominciare dalla possibilità di vivere liberamente un amore che gli è stato vietato, per l’«incredula» Sara. Come David Foster Wallace, Tarantino riempie il romanzo di personaggi fortemente caratterizzati, dotati di una loro integrità, evitando sempre di prendere le parti dell’uno o dell’altro. E di citare la setta religiosa che si nasconde dietro il nome di Società, i Testimoni di Geova. Ma l’escamotage risulta trasparente, e la descrizione della vita degli adepti lascia nel lettore un senso di terribile disagio.

"La donna del martedì"
di 
Claire Messud

Quando la mattina di un martedì, Maria entra come sempre nell’appartamento di Mrs Ellington per fare le pulizie, e vede la striscia di sangue che imbratta la parete dall’ingresso alla camera da letto, pensa che sia arrivata la fine. Invece trova la vecchia signora addormentata nel suo grande letto, con le spalle appoggiate a tre cuscini e coperte dalla liseuse di lana rosa, in perfetta salute. La routine può riprendere intatta: Mrs Ellington e il lavoro del martedì sono sempre state l’unica realtà sicura, in mezzo alla tempesta delle relazioni di Maria con il figlio, la nuora e i nipoti; anche dopo esser stata licenziata a male parole dalla scorbutica signora, e poi richiamata in servizio grazie alla mediazione di una figlia preoccupata più per sé che non per la madre, Maria ha ripreso a frequentare la casa di Mrs Ellington tutti i martedì, sedendosi in salotto con la tazza di tè che la padrona di casa serve immancabilmente alla domestica. Ma la scoperta di quella striscia di sangue sulla parete rende le cose più difficili, e la routine rischia di sparire, come tutto il resto intorno a Maria, rimasta sola a fare i conti con un passato molto ingombrante, dall'Europa in guerra al Canada, dalla vedovanza precoce ai contrasti con il figlio, un percorso che rischia di soffocare con il suo peso anche il presente. «La donna del martedì», come «la donna del piano di sopra» del fortunato, eponimo romanzo della Messud, deve fare i conti con la delusione, la frustrazione e la solitudine conseguenze di un marcato senso del dovere e del sacrificio: due storie diversissime, che hanno in comune protagoniste femminili troppo generose di sé, e lo stile sicuro di un’autrice di successo.

"Senza alibi"
Il cambiamento climatico: impedire la catastrofe
di James R. Flynn

Nel dibattito sul riscaldamento globale si sono da tem­po delineati due fronti che rifiutano a priori di parlarsi. A seconda di quale autore si ascolti, si è assaliti da opinioni opposte, tra loro in forte contraddizione: dagli scenari da incubo di alcuni, alle posizioni rassicuranti di altri. Studiando con mente libera l’infuocato dibattito di questi anni, Flynn ha deciso di prendere la parola con questo libro, breve e informato, sostenendo una tesi del tutto originale e molto ben argomentata: se è vero che gli scettici rifiutano di vedere le numerose evidenze scienti­fiche che provano l’esistenza di un riscaldamento in atto, in buona parte di origine antropica, è anche vero che i più allarmati tra gli ambientalisti rifiutano a loro volta di vedere l’impraticabilità delle soluzioni da loro stessi pro­poste. Molti sono davvero ingenuamente convinti che i governanti del mondo finiranno col commettere un suici­dio politico ordinando una diminuzione dei consumi e del benessere delle loro nazioni solo perché la causa è giusta. È ovvio che non avverrà. Tuttavia la questione è molto seria e non possiamo per­metterci il lusso di perderci in discussioni dogmati­che tra partiti avversi. Il problema è troppo urgente e una soluzione deve essere trovata in fretta, perché la Terra è una sola, non ci sono più alibi e non c’è altro posto dove andare. La parola d’ordine di James Flynn è semplice, diretta e quasi obbligata: guadagnare tempo! Alle condizioni di conoscenza attuali, in base a ciò che sappiamo e ai pro­getti in corso, è inutile proseguire ottusamente lungo il cammino impraticabile tracciato dal Protocollo di Kyoto e sperare che davvero i popoli del mondo faranno presto a meno dell’energia fossile grazie alla quale prosperano. Non avverrà in futuro come non è avvenuto finora. Ciò che ragionevolmente possiamo fare è solo guadagnare tempo, cioè usare la nostra tecnologia per tenere in qualche modo artificialmente sotto controllo il riscaldamento del pianeta e dare in questo modo la possibilità alla ricerca scientifica più avanzata di arrivare alla produzione di energia pulita. Arriveremo al punto di non ritorno tra circa trent’anni. Oltre quel momento, ogni nostra azione sarà pressoché inutile. Bisogna dunque agire, e bisogna farlo razional­mente e rapidamente. I ghiacciai si stanno davvero scio­gliendo e i livelli del mare cresceranno a un punto tale che la geopolitica mondiale ne sarà sconvolta come mai prima. Per questo è necessario guadagnare tempo, ma per farlo è necessario parlarsi e trovare assieme – scettici e allarmisti – un piano comune d’azione. James Flynn propone di utilizzare lo spray marino il prima possibile, per aumentare l’albedo e riflettere maggiormente i raggi solari, raffreddando così il pia­neta per posticipare il più possibile il punto di non ritorno. È una tecnica studiata da qualche tempo e sembra la più promettente e la meno pericolosa. Sull’altro versante, la ricerca più plausibile sembra essere quella della fusione nucleare (non la fissione delle centrali attualmente in fun­zione), una forma pulita di energia che, tra qualche de­cennio, potrebbe essere alla portata di tutti. Invece che avvitarci in dibattiti sterili sui massimi sistemi, carichi di ideologia e di preconcetti, Flynn ci invita ad agire con pragmatismo, valutando con attenzione le soluzioni effettivamente praticabili con i mezzi scien­tifici e tecnologici oggi a nostra disposizione.


"Le fragili attese"
di Mattia Signorini 
Editore: Marsilio 

Questa è la storia della Pensione Palomar, una vecchio stabile a due piani nel quartiere periferico di una grande città. Osservandola dalla strada, incastrata tra due palazzi, sembra appartenere a un tempo che non è più. È la storia di Italo, il proprietario, che a quasi ottant'anni ha deciso di chiudere per sempre. Osserva passare gli ultimi giorni seduto dietro al bancone, mentre rilegge vecchie lettere d'amore scritte da una ragazza negli anni Sessanta. È anche la storia dei suoi ultimi ospiti: Guido, un professore d’inglese che deve insegnare a parlare a una bambina muta; Lucio Ormea, un uomo alla ricerca del padre che non vede da quando era piccolo; Il generale in pensione Adolfo Trento, convinto che la soluzione di ogni pace stia nella guerra; Ingrid, un'arpista con il polso spezzato che lavora come cassiera al supermercato e di notte si accompagna a uomini conosciuti per caso; e infine la domestica Emma, che ha fatto della Pensione Palomar la sua casa da ormai troppo tempo. Sono tutte persone ferme ai margini di un mondo che corre troppo veloce, in attesa che arrivi qualcosa, forse un treno che li porti via, verso una direzione qualsiasi, prima che sia troppo tardi. Mattia Signorini ci regala un delicato e intenso romanzo sulle attese in cui, tra speranze e delusioni, capita che la nostra vita si incagli. Attese spesso lunghe, fragili, a volte senza fine.

«Si attende che la vita faccia un passo e la pianti di stare in bilico, pericolante su se stessa.
Si attende qualcuno, o qualcosa, che prenda tutti i silenzi e lasciandoli cadere, quasi per sbaglio, li mandi in frantumi»
"L’intestino felice"
di Giulia Enders
Editore: Sonzogno 

L’intestino è un organo pieno di sensibilità, responsabilità e volontà di rendersi utile. Se lo trattiamo bene, lui ci ringrazia. E ci fa del bene: l’intestino allena due terzi del nostro sistema immunitario. Dal cibo ricava energia per consentire al nostro corpo di vivere. E possiede il sistema nervoso più esteso dopo quello del cervello. Le allergie, così come il peso e persino il mondo emotivo di ognuno di noi, sono intimamente collegati alla pancia. In questo libro, la giovane scienziata Giulia Enders ci spiega con un linguaggio accessibile, spiritoso e piacevole, unito ai disegni esplicativi della sorella Jill, quel che ha da offrirci la ricerca medica e come ci può aiutare a migliorare la nostra vita quotidiana. L’intestino felice è un viaggio istruttivo e divertente attraverso il sistema digestivo. Scopriremo perché ingrassiamo, perché ci vengono le allergie e perché siamo tutti sempre più colpiti da intolleranze alimentari. 

«Un giorno il mio coinquilino è entrato in cucina e mi ha domandato: «Giulia, tu che studi medicina, mi spieghi come funziona la cacca?» Fino ad allora avevo sempre considerato l’argomento un po’ disgustoso e imbarazzante… trovandomi però costretta a rispondere, ho scoperto che era molto più affascinante di quello che pensavo. E da quel momento in poi, tutto ciò che avviene dietro l’ombelico per me è diventato oltremodo interessante e significativo. L’acquisizione di una serie di nozioni non solo mi ha invogliato ad adottare un’alimentazione più intelligente; la ricerca medica sull’intestino ha anche cambiato il mio modo di vedere me stessa. Quando comprendiamo ciò che avviene al nostro interno e finalmente lo affrontiamo nel modo giusto, ci accorgiamo che l’intestino non è affatto una vergogna, bensì un organo molto ingegnoso.»

"La sentinella"
di Claudio Vergnani 
Editore: Gargoyle 

Ecco il futuro. E molte cose sono cambiate: si è aperta un’era di uguaglianza e di spiritualità. Ciò che prima era privilegio delle classi agiate ora è alla portata di tutti. Niente più polizia, né esercito. Ma disastri naturali, catastrofi legate all’incuria, la sovrappopolazione dovuta alle direttive di una religione che pretende famiglie sempre più numerose, carestia e degrado hanno fatto del mondo un luogo inospitale e pericoloso. Il dilagare del cannibalismo, il proliferare di antiche sette legate al culto dei morti, la demenza indotta dall’uso di droghe letali, una fauna mutante mostruosa e antropofaga portano la Chiesa a istituire severe Selezioni per la formazione di Ordini scelti che mettano un freno ai pericoli. Nasce così l’Ordine delle Sentinelle. La Selezione per diventare Sentinella, però, non è solo dura, è disumana. E cosa succede se chi sopravvive rischia di ritrovarsi disumano a sua volta? Cosa succede se i prescelti si rivelano peggiori delle persone che dovrebbero combattere? Venite, signori, entrate nell’inferno sotto la protezione di una Sentinella.
Prossimamente su questo blog le recensione ai libri:




 

8 commenti:

  1. Un sacco di consigli interessati. Soprattutto "La sentinella" e "Sto bene, è solo la fine del mondo"

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  2. Altri titoli da aggiungere assolutamente alla mia wishlist!

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  3. Federica, se continuiamo così la wishlist non avrà mai fine ahahah

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  4. Le fragili attese mi piace molto sia per il titolo che per la trama!

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  5. il libro di Tarantino mi ispira. me lo segno!

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