Translate

domenica 27 marzo 2016

Recensione: "I due regni. La città intera" - Palumbo Alessia


Editore EKT Edikit
Pagine 592
Prezzo cartaceo 18,00 EURO 
Prezzo ebook 3,99 EURO 
Anno prima edizione 2015
Genere Fantasy 


In un regno devastato dai conflitti fra maghi e guerrieri, la Città Intera è sorta, baluardo nella lotta contro chiunque possieda sangue magico. In questo scenario si muove Farwel, decisa a riportare pace ed equilibro in un luogo dove imperversa solo timore e morte. In un fantasy, certamente non canonico, si muove la sfera umana dell'interiorità e di ogni sua sfumatura, non trovando il malvagio o il corrotto in un mostro da debellare o in una antica maledizione che pende sul capo indistinto della razza umana, ma dentro quegli stessi personaggi che creano e distruggono. Parallelamente alla vicenda, altri filoni narrativi si intrecciano, mostrando eventi del passato privi del dolore della Città Intera, ma carichi già di un nefasto presagio.

Qui a “Toglietemi tutto, ma non i miei libri”, non ci si ferma mai, nemmeno a Pasqua, del resto si sa, chi ha tempo non perda tempo, eccomi allora qui a presentarvi un intricato fantasy.
La storia si sviluppa su tre tempi: nel passato di Farwel all’Accademia, nel suo presente come Cacciatrice e in una realtà alternativa, quella contenuta in un libro trovato da Farwel.
Come avrete già intuito, la nostra protagonista è proprio Farwel, un’incantatrice con il sogno di divenire una guerriera.
Infatti, prima di arrivare all’Accademia, una scuola dove i giovani vengono addestrati affinché diventino guerrieri, Farwel non aveva idea di essere una maga, tra l’altro, anche piuttosto potente.
Ma grandioso o mediocre che sia, un mago, nel mondo di Farwel, non viene visto di buon occhio.
Essere in possesso di doti magiche era un disonore, una sventura, ti portava ad essere ignorato, considerato inferiore, debole, uno scarso combattente.
Scoprire di essere una maga, fu quindi per Farwel una tragedia, soprattutto per il fatto che lei apparteneva ad uno degli otto clan nobili di guerrieri del Delar, di cui suo padre era uno dei principali esponenti.
Essere ammessi all’Accademia era un onore, ma non lo era appartenere alla classe dei maghi.
La famiglia di Farwel prende immediatamente le distante da lei, continua a pagarle gli studi ma solo perché la vogliono tenere il più possibile lontana da casa.
Quella che però era per Farwel una disgrazia, con il passare del tempo e il
proseguire degli studi, diviene un aspetto importante della sua vita.
Con il passare dei mesi, la nostra protagonista impara ad accettarsi, ad apprezzare quella sua nuova, magica natura.
Il suo punto di vista cambia, non odia più i maghi, anzi, lei stessa è destinata a divenire una delle più potenti incantatrici di sempre, il cui scopo sarà quello di salvare i maghi come lei dallo sterminio.
È così che durante lo scorrere del libro, vediamo Farwel mutare, crescere, evolversi.
La incontriamo per la prima volta come Farwel, una ragazzina che sogna di divenire una guerriera e che ben presto scopre di essere una maga, e le siamo accanto quando, grazie al Sigillo, riesce a mutare il suo aspetto e a divenire Asur, una guerriera sotto mentite spoglie che grazie alle sue abilità come combattente, diventa Shira, una Cacciatrice, un’assassina di maghi.
Il fine della nostra protagonista è quello di liberare i maghi, ma per farlo dovrà camuffarsi e vestire i panni del nemico.
Nella sua lotta contro l’ingiustizia dovrà scontrarsi con vecchi amici e nuovi nemici, e mai si tirerà indietro di fronte ai Custodi, potenti maghi che hanno dato tutte le loro conoscenze e parte della loro magia in cambio di pochi ma estremamente forti incantesimi da usare perfino contro i loro simili, al fine di primeggiare, di essere i più forti.
Una storia intrisa di battaglie, strategie ed amicizie, in cui vediamo la protagonista accollarsi il compito di proteggere i maghi e di vincere la guerra.
Un testo rocambolesco, dall’inizio piuttosto impetuoso, in quanto si viene catapultati nel pieno delle vicissitudini, senza avere prima il tempo di ambientarsi. La scrittrice, però, riesce in seguito a chiarire egregiamente al Lettore la situazione e a farlo appassionare al racconto, che viene narrato con sicurezza e attenzione ai particolari.
Non mi è ben chiaro il motivo per cui, intramezzati alla storia principale, vengono inseriti i capitoli del libro trovato da Farwel.
Certamente anche quella è una storia interessante, accattivante, ma apparentemente non centra nulla con il resto del testo, e a mio avviso, non fa altro che sviare l’attenzione dalla avventure di Farwel.
Forse, troveremo il significato di questo piccolo racconto in un eventuale seguito, in cui scopriremo anche se Farwel è riuscita o meno nei suoi intenti.
In ogni caso, ho trovato questa storia molto piacevole e per questo le assegno:

3 stelle su 5

Dal libro:

- "Il suo aspetto era quello degli eroi delle favole, lui che invece sembrava provenire da un incubo."

- "Forse la magia allora non diveniva solo un dono, ma una maledizione che impediva persino di morire."

- "Sei bela quando non fissi il mondo come se fosse un tuo nemico."

3 commenti:

  1. Grazie mille per la tua recensione e le tue parole!
    Il libro dentro al libro ha ovviamente un forte significato, ma per scoprire quale bisognerà aspettare il prossimo volume! :)

    RispondiElimina
  2. Mmmh ci penso!
    E che gif meravigliosa! *o*

    RispondiElimina