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mercoledì 23 marzo 2016

Recensione: "La tristezza ha il sonno leggero" - Lorenzo Marone



Editore Longanesi
Pagine 384
Prezzo cartaceo 16,90 EURO 
Prezzo ebook 9,99 EURO 
Anno prima edizione 2016
Genere Narrativa Italiana 

Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli. È
uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre, Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto.

 Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza.

"Fai il possibile perchè ciò che ti piace non diventi un passatempo da coltivare solo nel fine settimana. E' la via più diretta per trasformarsi in un infelice."


Nella mia libreria, ormai da tempo immemore, giace placida una copia di “La tentazione di essere felici”, che con pazienza, sta ancora aspettando di essere sfogliata da chi tanto l’aveva voluta.
Perché sì, io compro pile e pile di libri ma prima che li legga, passano anche anni!
All’epoca, avevo preso il libro perché incuriosita dall’alone di successo che volteggiava sbiadito intorno allo scrittore, ma ad oggi non sono ancora riuscito a leggerlo. Così, quando l’editore mi ha dato la possibilità di leggere “La tristezza
ha il sonno leggero”, ho colto al volo l’opportunità e non ho avuto remore a gettarmi con fiducia tra le parole del testo.
E sapete una cosa? Adesso ho capito come Lorenzo Marone è riuscito ad ammaliare i Lettori: con tanta semplicità, una dose abbondante di realtà e consapevolezza a non finire.
È sorprendente come sia riuscito a conquistare non solo me, ma anche milioni di altri Lettori, semplicemente gettando tra le pagine dei suoi scritti racconti di tutti i giorni, che lui, con grande maestria, ha reso indimenticabili.

"Mi chiamo Erri Gargiulo e mi faccio di speranza da quarant'anni.

In questo volume, troviamo la storia di Erri, quella di un figlio a metà, quella di un ragazzo dalla doppia famiglia, quello di una persona che tenta di non perdersi nei vicoli infiniti della vita.
Dopo che i genitori di Erri si sono separati, entrambi hanno ricostruito una nuova famiglia con compagni diversi.
Il padre ha sposato Rosalinda, una donna spagnola con la quale ha avuto una figlia, Flor, esuberante ed eccentrica ragazza che vi spingerà a domandarvi “ma questa è caduta dal seggiolone da piccola o è così di natura?”. La madre di Erri, invece, ha avuto altri due figli, Valerio e Giovanni, dal marito Mario, un uomo benestante che il ruolo del padre ce l’aveva proprio nel sangue.
Come se tre nuovi fratelli non fossero più che sufficienti, a questi si unisce anche la figlia di Mario: Arianna, una fanciulla matura ma persa tra le pieghe sgualcite della sua ossessione di non essere più una figlia intera, di non avere più una famiglia unita che le appartenga. Credetemi, quando vi dico, che da lei, arriveranno valanghe di colpi di scena!


In questo circo di parenti acquisiti, Erri deve capire cosa vuole veramente dalla vita, deve scegliere se tornare con Matilde, la moglie che l’ha tradito, se fare da padre a un figlio che forse non è nemmeno suo, se prendere finalmente tutte quelle decisioni che sino ad ora aveva accantonato in un angolo, se seguire quei sogni che finora si era solo arrischiato a scrivere su un pezzo di carta ormai sbiadito.

"Avevo appena imparato che, a volte, anche le domande non poste, proprio come le scelte che facciamo, possono far del male a chi ti sta a cuore."

Perché sì, la vita può essere spossante e traditrice, ma se poi al tuo fianco hai anche due famiglie incasinate e dagli ideali opposti che ce la mettono tutta per controllarti l’esistenza e confondere le poche idee che hai, allora il tutto diviene ancora più difficile di quello che già è.


E lo so già, miei cari Lettori, che non vedete l’ora di chiedermi per quale motivo dovreste leggere una storia così apparentemente banale, e altresì so che vi sorprenderò quando vi dirò che proprio in questa sua mediocrità si cela la grandezza di questo testo.
È nella sfumatura di realtà che aleggia intorno ai personaggi e alla storia che troverete il motivo per cui vale la pena leggere questo libro.
Non è il solito racconto dove le persone hanno tutta l’aria di essere modelli
mancati o incarnazioni di dei la cui pelle è così splendente che le lampade al led provano invidia.
Qui i personaggi sono persone comuni, donne di mezza età che se la fanno con sessantenni, ragazze di trent’anni che si fanno ingravidare da maschi presi a caso per poter realizzare il loro sogno di maternità, uomini spelacchiati e poco maci che gestiscono negozi di fumetti e che della vita hanno capito ancora poco o nulla.
Qui è narrata una realtà dove per fare figli a volte bisogna installare sul cellulare l’app per calcolare il giorno di ovulazione, dove quasi mai la vita è soddisfacente, dove il lavoro dei sogni non è fare l’avvocato, il medico o l’ingegnere, ma il fumettista o il giocatore di poker!


"Per anni il ventre di Matilde è stato teatro di orribili tragedie, una vera e propria carneficina di miliardi di miei spermatozoi felici e ingenui che si sono immolati come fanti al fronte."

È un libro dove non tutto va come dovrebbe andare ma che segue lo stile della
realtà, è un testo dove il lieto fine è un po’ un’utopia, dove si vive a tentoni, affidandosi un po’ al caso e un po’ alla fortuna.
E tutto sommato, tutto questo è rassicurante, perché finalmente ci viene mostrato un mondo a noi vicino, una vita di cui comprendiamo gli schemi e le regole, e che ci infonde speranza, perché i protagonisti, in un modo o nell’altro, riescono ad andare avanti e se loro ce la fanno a reggersi in piedi dopo tutti gli affondi della vita, allora, forse, ce la caveremo anche noi.


La vita non è perfetta, ti prende per il culo nove volte su dieci, ma l’esperienza, a lungo andare, ti insegna a gioire di quell’unica volta in cui sei tu a vincere, in cui se tu a battere la vita. Ed è questo che ti trasmette il libro: per quante volte le cose andranno male, per quante volte la vita si prenderà gioco di te, devi sempre tenere duro, in vista di quell’unica occasione di sentirti vincitore, di sentirti veramente allineato con la tua idea di destino.
Non sarà perfetto, certo, ci sarà sempre qualcosa che intaccherà le tue aspettative, ma ciò che conta è essere felici, e lo so che ognuno farà quel che può, l’importante è provarci, sempre, non arrendersi, mai, e pretendere di poter almeno avvicinarsi ai nostri sogni.

"(...) avevo capito che ci si può sempre rialzare da una caduta finché c'è ancora un sogno di scorta da rincorrere."

Un racconto realistico, narrato in modo esilarante e con una coinvolgimento tale che sembra di essere assorbiti dalla storia.
Un libro intenso, in cui viene mostrata una visione disillusa della vita, una visione in cui possiamo vedere noi stessi.
Ho amato leggere questo libro e sapete una cosa? Penso proprio che sia arrivato il momento di spolverare la copertina di “La tentazione di essere felici” e dedicargli finalmente ogni mia attenzione.
Non mi rimane che consigliarvi caldamente questo libro, a cui assegno:


5 Wonderland su 5

Dal libro: 

- "Vai, e impara a farti accettare da chi non è obbligato a farlo."

- "Perchè sarà pur vero che chi ha sofferto è più delicato e profondo, ma sono sempre i felici quelli che ti sorridono senza un perchè."

- "(...) in genere le vite più sembrano perfetti più sono un grande bluff."

-  "La verità è che la vita di un uomo è fatta di troppe madri e sempre pochi padri."

- "Giovanni, c'è una cosa senza la quale famiglia, figli e casa diventano solo un guscio vuoto. La più importante di tutte, quelle cui devi il massimo rispetto: la tua felicità."

6 commenti:

  1. Ciao!!! Ecco, questo è uno di quei libri che resta nel cuore e non se ne va più :-)
    Adesso ti tocca conoscere Cesare, io invece sto leggendo Daria!!! Un libro che ha scritto prima :-)

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  2. Io esploro le tue recensioni, dal momento che sto accumulando tantissimi bonus. Questo libro lo conoscevo già, maa non l'avevo inserito nella TBR. Sai che mi hai incuriosita anche con questo? Sembra bellino!!
    E poi questa citazione!
    "Fai il possibile perchè ciò che ti piace non diventi un passatempo da coltivare solo nel fine settimana. E' la via più diretta per trasformarsi in un infelice."
    Adoro! **

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    1. di sicuro non ti mancheranno i libri da leggere per i bonus :D

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    2. No assolutamente no! Ne ho da vendere. Non mi basterà nemmeno un anno ahahhahaha

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