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mercoledì 14 dicembre 2016

Recensione: "Il Barone dell'Alba" - Stefano Valente


Editore Graphofeel Edizioni
Pagine 333
Prezzo cartaceo 14,00 EURO
Prezzo ebook 7,99 EURO
Anno prima edizione 2016
Genere Narrativa - Ambientazione Storica 



La fine del secolo deli Lumi: il viaggio di formazione del giovane barone borbonico Francesco Antonio si trasforma in una rocambolesca sequenza di avventure cui fanno da sfondo l’Italia e il Mediterraneo, la Sicilia e Malta, fino all’Egitto delle antichissime divinità teriomorfe e dei loro orripilanti misteri.
Sulle tracce di un enigmatico ritratto di donna il barone di Santamaria di Calòria percorrerà i mari e gli Stati, in compagnia di preti avventurieri e bestemmiatori, di sbirri negromanti dall’ambigua bellezza, braccato dai sicari della Chiesa e dalle spie dell’Inquisizione. Rapimenti, duelli, le prime esperienze dei sensi. Dalle sabbie del deserto africano al ritorno nella città dorata dove ogni cosa ha avuto inizio, la Storia si fonde con l’Immaginario.
Le lingue, le parlate e i dialetti si amalgamano nella narrazione in cui sfilano tableaux ricchissimi e vivaci di luoghi, comparse e personaggi mai del tutto decifrabili, ciascuno col proprio insospettabile segreto. E soprattutto scorre davanti ai nostri occhi il racconto della Notte che incalza invano il Mattino e le sue rivelazioni: poiché sa che, quando infine li avrà raggiunti, non sarà in grado di riconoscerli.
Verità e Finzione, Ragione e Follia, Voce e Silenzio, si danno convegno per raccontare una vita.

Questo testo è tratto da una donazione privata offerta all'Archivio di Stato di Parlermo, di cui l'autore si è appunto servito, grazie all'aiuto di un amico, per redigere questa storia.

"Nel rispetto dell'integrità dell'originale e della fedeltà filologica, il mio intervento sul materiale testuale si è ridotto al minimo ..."

Cosa ci attende quindi all'interno di queste pagine?
La storia narra delle peripezie del giovane Francesco Antonio, barone di Santamaria di Calòria.
Nel mezzo della Rivoluzione Industriale, vediamo il nostro protagonista alle prese con il suo Grand -
Tour, un viaggio che i nobili dell'epoca erano abituati ad intraprendere per perfezionare le loro conoscenze.
Seguiamo così il barone in un viaggio piuttosto spericolato.
Lo accompagniamo in visita dal Cardinale Melchiorre de la Caravela, lo vediamo interagire con il loquace Padre Toledo e ancora lo osserviamo alle prese con pirati, gli vediamo rapito il suo valletto, gli corriamo dietro mentre tenta di ritrovare un ritratto di signora e se ciò non fosse già abbastanza travolgente, allo scenario aggiungiamo anche aggressioni, duelli, epidemie, inseguimenti rocamboleschi, il tutto ambientato in terre straniere dagli incantevoli scenari.
Sul suono di lame che si incrociano, leggiamo di Francesco, del suo peregrinare per mare o su cammelli.
Lo vediamo approdare in Sicilia, a Malta, ad Alessandria e in altre suggestive città.
La sua è un'avventura in cui si accumulano sgherri, mamelucchi, fanciulle dagli occhi azzurri, monache, cardinali, mori, nani, briganti!
Insomma, un libro ricco di eventi che sa come trasportare il Lettore in luoghi e situazioni avvincenti.
Un largo ed adeguato uso viene fatto del linguaggio elegante dell'epoca narrata, peccato per i dialoghi che rallentano la lettura, in quanto ogni volta bisogna fermarsi per andare a leggere la traduzione.
Curiosissime le figure dei vari personaggi che ci vengono presentati.
Lo scrittore è abile a muoversi tra i vari caratteri e ad assegnare ad ognuna delle figure che animano il libro le proprie peculiarità.
E' senza dubbio un testo storico estremamente appassionante, non molti libri di questo genere possono vantare un livello di vicissitudini così alto.
E' un testo movimentato dalla narrazione non sempre scorrevole, ma dal contenuto intriso di curiosità.
Un racconto forse non semplicissimo da leggere ma sicuramente avventuroso.
Assegno al libro:
4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "C'è un momento per tutto, caro Barone. Anche per dar sfogo agli umori."

- "Amor che si vagheggia, e che si sogna. E amore che si può avere, toccare ..."

- "Tutti i peccati del mondo - riesci a vederli, alla fine, agganciati al di fuori di te."

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